Il principale campo di studi è il rapporto fra Roma e i regni orientali. Ha dedicato la ricerca di dottorato al XII libro della Geografia di Strabone, concentrandosi sulla descrizione della Cappadocia e del Ponto. In particolare, ha approfondito il rapporto fra l'opera del geografo e il contesto storico in cui fu prodotta, vale a dire la complessa fase che va dall'affermazione del principato di Augusto al principato di Tiberio.
Nell' A.A. 2023-2024 è stato assegnista di ricerca presso l'Univeristà di Genova. Mediante la raccolta di dati prosopografici, a partire dalle fonti storiografiche e documentarie, è stata creata una schedatura di base delle principali figure di letterati, artisti e intellettuali greci impegnati a intrattenere relazioni diplomatiche con a Roma. Si tratta di personalità inserite nella classe dirigente di poleis greche o di regni ellenistici, legate al mondo dell’arte e della cultura, in grado di vantare al cospetto di Roma un’elevata autorevolezza culturale e politica. Le indagini, infatti, sono state rivolte al fenomeno del soft power nel mondo ellenico, allo scopo di definire il ruolo degli intellettuali greci nelle relazioni fra le comunità di cultura ellenistica e Roma, potenza dominante che, a fronte di una netta
superiorità economico-militare, non nascose mai il proprio debito nei confronti della tradizione letteraria ed artistica dei Greci, pur talora distanziandosene.
Attualmente sta lavorando alla pubblicazione del suo primo libro che rielabora parzialmente la sua tesi di dottorato: Strabo’s Cappadociae (Cappadocia and Pontus). A Historical Commentary on Geography 12. 13, Berlin – New York, c.s. Parallelamente sta svolgendo ricerche sull'imperialismo romano in Anatolia, approfondendo le strategie di controllo attuate da Roma sui regni orientali.