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Elisa Bosisio

Professoressa a contratto

Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne

Temi di ricerca

La mia tesi di dottorato dal titolo Feminist Earth Politics pone in dialogo il femminismo marxista emergente dall’esperienza dei Gruppi per il Salario al lavoro domestico (attivi principalmente negli anni Settanta in Italia, UK e USA) con il nuovo materialismo femminista impegnato a sondare i processi materiali e semiotici che materializzano il mondo e con esso i mondi che lo compongono nelle complesse geografie politiche contemporanee. Obiettivo di questo dialogo è quello di porre la questione dirimente della riproduzione, e quella del lavoro riproduttivo, al centro di una riflessione che sappia riconoscere il nonumano come parte integrante e ineludibile di questi processi economici ed ecologici.

Poggiando sulla rivendicazione del lavoro riproduttivo come lavoro de facto, e dunque produttore di plusvalore, e sulla conseguente ricomposizione della classe lavoratrice, nella tesi si espandono queste categorie oltre l’umano per dare un riconoscimento teorico allo sforzo e alla messa a valore del nonumano nel modo di ri/produzione vigente.

Questo tentativo di de-antropocentrizzazione delle categorie dell’economia politica viene perseguito con un’attenta e situata risignificazione delle categorie marxiane come quelle di lavoro vivo e lavoro morto, capitale costante e capitale variabile, oltre contrapposizioni come quelle tra vita e non-vita, strumento e prodotto, organismo e tecnologie, diagnosticate come categorie non più in grado oggigiorno di rispecchiare le materializzazioni dei corpi che lavorano e che sono mercificati ai rinnovati incroci tra sfruttamento e dominio.

L’analisi seguirà quella linea del valore barocca che si snoda in modo disomogeneo e frammentato nello spazio per mettere al lavoro ed estrarre profitti dai corpimente e dalle relazioni tra corpimente differenti per variabili di razza oltreché di genere, fino a mettere in funzione le relazioni transpecie ed ecosistemiche nelle maglie della valorizzazione capitalistica. La nozione di simpoiesi serve, in questo quadro, a significare in modo concreto le azioni ibride e corali che al contempo lavorano come ground zero del modo capitalistico e come possibilitazione dell’esistente mondano in sé oltre il capitalismo e i suoi funzionamenti.

L’analisi foucaultiana, in un simile contesto, serve a riconoscere la naturalizzazione come strategia che impiega l’operatore-natura come strumento per la produzione di soggettività difficilmente ascrivibili alla dimensione dell’economia politica.

L’obiettivo è quello di ripensare l’economia politica stessa in chiave trans-femminista ed ecologista, come sito di sperimentazione per la convivenza con le alterità ai tempi della crisi socio-ambientale.

Infine, l’analisi condotta sarà impiegata più concretamente per sondare possibili circuiti di restituzione (come quello del Reddito di Cura) per immaginare modi possibili di coinvolgere il nonumano in un’economia positivamente simpoietica e orientata alla sovversione radicale dell’attuale dolorosa economizzazione dell’esistente.

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