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Stefano Masiero

Professore associato confermato

Dipartimento di Chimica "Giacomo Ciamician"

Settore scientifico disciplinare: CHEM-05/A Chimica organica

Temi di ricerca

Parole chiave: chimica supramolecolare Chiralità sintesi organica guanosina Dispositivi fotoresponsivi Autoassemblaggio

(1) Si studiano le architetture molecolari ottenute mediante autoriconoscimento e autoassemblaggio attraverso un'organizzazione gerarchica di interazioni non covalenti; l'unità base principalmente studiata è rappresentata dalla guanosina e dai suoi derivati: si studiano inoltre le potenziali applicazioni di tali architetture nella progettazione di dispositivi molecolari.  (2) Si studia la possibilità di utilizzare molecole fotoresponsive come interruttori molecolari fotochimici e come sensori di stimoli chimico-fisici. (3) Si studia la conversione della luce in altre forme di energia attraverso sistemi azobenzenici.

(1) Architetture supramolecolari da autoassemblaggio. La guanosina, unica tra i nucleosidi, possiede un sequenza di gruppi donatori e accettori di ponti a idrogeno in grado di consentire la formazione di diverse strutture supramolecolari a seconda della natura del solvente, della sostituzione nel residuo zuccherino, della presenza di ioni, della derivatizzazione sulla base. In particolare si possono ottenere architetture basate su G-quartetti (quattro guanine legate ciclicamente da ponti idrogeno) impilati gli uni sugli altri per interazioni non covalenti e analoghe a quelle riscontrabili nelle sequenze telomeriche dei cromosomi, oppure strutture a nastro lineare o elicoidale. Tali architetture hanno interesse sia in campo farmaceutico/farmacologico per le loro implicazioni nei telomeri che in nanotecnologia molecolare per il loro utilizzo di nanodispositivi. Nel nostro gruppo di ricerca si studiano le modifiche strutturali dei derivati della guanina per modularne le loro proprietà chimico fisiche. (2) Dispositivi molecolari chirottici. La progettazione di interruttori (“switch”) molecolari rappresenta una sfida nel solco della tendenza alla miniaturizzazione in tecnologia e dello sviluppo di nuovi materiali per l'immagazzinamento (e il recupero) di informazione a livello molecolare. Oltre ai dispositivi di memoria reversibili, i campi di applicazione di switch molecolari si estendono anche alla chimica supramolecolare e alla nanotecnologia con lo scopo di raggiungere il controllo di funzione e struttura. Nel nostro gruppo di ricerca si studia il controllo di nanoarchitetture e di sistemi parzialmente ordinati (come i cristalli liquidi) attraverso stimoli chimici (come l'aggiunta di ioni) o fisici (fotochimici). Tale processo è seguito attraverso il monitoraggio delle proprietà chirali del sistema. (3) Conversione della luce in altre forme di energia attraverso sistemi azobenzenici. L'azobenzene può essere fotoisomerizzato dalla forma trans alla forma cis in modo reversibile utilizzando radiazioni di opportuna lunghezza d'onda. I due isomeri presentano diverse caratteristiche geometriche, ottiche, di polarità, di solubilità e un diverso contenuto energetico. E' possibile pertanto progettare sistemi molecolari contenenti residui azobenzenici in grado di assorbire luce e trasformarla in altre forme di energia (p.es. meccanica o elettrica).

 

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