Maurizio Fiorini è Professore Associato nel SSD CHIM/07 dal
2001; afferisce al Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica,
Ambientale e dei Materiali (DICAM). È membro del CIRI
Edilizia e Costruzioni e del CIRI Meccanica Avanzata e Materiali.
Dottore di Ricerca in Chimica Industriale nel 1989 (tesi su
polimeri elettroconduttori contenenti S e N), nello stesso anno è
entrato in ruolo come Ricercatore universitario. Dal 2004 al 2010
ha fatto parte del Collegio dei Docenti del Dottorato in Chimica
Industriale dell'Università di Bologna.
E' autore di 80 articoli pubblicati su riviste internazionali
con IF, di due capitoli di libri. E' co-inventore in 18 brevetti
internazionali.
Ha coordinato progetti RFO dal 2002 al 2012. Dal 1997 al 2008 è
stato co-responsabile di un contratto di ricerca tra il DICASM e il
Global Research Center della General Electric, su argomenti quali:
catalisi applicata alla sintesi di poliesteri; modifica di
materiali polimerici e preparazione di nanocompositi; sintesi di
poliesteri con materie prime da fonte rinnovabile . Nel 2008 è
stato responsabile scientifico di un contratto tra DICASM e Sima
Group di Crespellano (BO) sullo Sviluppo di nuovi materiali e
processi per la produzione di fibre ottiche polimeriche del tipo
"graded index”. Nel 2010 è stato responsabile scientifico del
contratto tra DICASM e KordSA Global sulla sintesi e
caratterizzazione di PET per la filatura di fibre ad alta tenacità
e basso ritiro. Dal marzo del 2012 è attivo nel Centro
Interdipartimentale di Ricerca Industriale su Meccanica Avanzata e
Materiali (CIRI MAM) dell'Università di Bologna presso cui sono
stati attivati contratti di ricerca tra cui uno con Sacmi Verona
per lo studio della saldatura laser di etichette in materiali
plastici. E' stato responsabile scientifico del contratto di ricerca con
Gammarad Italia S.p.A. per lo studio degli effetti
dell'irraggiamento gamma su nanofibre polimeriche (2013-2015).
Dal 2012 è attivo nel Lab4Pack, il laboratorio
di ricerca industriale sul packaging che il CIRI MAM ha attivato
presso la sede di Sacmi Imola.
E' stato responsabile per il CIRI MAM del progetto ECOPACKLAB (2016-2108) finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con fondi POR-FESR 2014-2020.
Collabora attivamente con diverse aziende del territorio bolognese su temi di ricerca inerenti i materiali polimerici (Sacmi, Officine Maccaferri, IMA, Baschieri e Pellagri).
I temi dell'attività di ricerca svolta sono riconducibili
nell'ambito della Chimica e Tecnologia dei materiali polimerici, in
particolare alla: sintesi, modifica e caratterizzazione di
poliesteri e policarbonati; sintesi e caratterizzazione di
poliesteri ionomerici; studio della miscelazione reattiva di
polimeri; preparazione e caratterizzazione di materiali
nanocompositi a matrice polimerica; sintesi e caratterizzazione di
poliesteri con proprietà antimicrobiche; studio della resistenza
alla fiamma di materiali polimerici. Modifica mediante compounding
di polimeri da fonti rinnovabili.
Da gennaio 2019 è attivo sotto la mia responsabilità un laboratorio di additive manufacturing per polimeri termoplastici con una macchina Arburg FreeFormer. Le attività di questo laboratorio riguardano il settore delle parti per macchine automatiche e il settore biomedicale. In particolare, per quest'ultima applicazione, è stata realizzata e modellata una placca cranica per impianto in chirurgia cranica.
Infine, grazie alla collaborazione con Thermo Fisher Scientific, mi interesso all'applicazione della tecnica combinata Raman + reologia allo studio di fenomeni complessi che avvengono in polimeri allo stato fuso e strutturati complessi.
La spettroscopia Raman è stata di recente applicata anche alla determinazione della quantità di polimeri da riciclo in miscela con polimeri vergini. Un primo risultato importante ha portato allo sviluppo di un metodo per analizzare le bottiglie in PET.
Mediante tecniche spettroscopiche micro-FTIR e micro-Raman mi occupo anche della determinazione quali e quantitativa di micropalstiche in alimenti confezionati, allo scopo di determinare il possibile contributo dei processi di confezionamento alla generazione di microplastiche.