Gli interessi di ricerca sono rivolti in particolare alla relazione tra la calligrafia cinese e il graffiti writing in Cina, Hong Kong e Taiwan.
Adottando un approccio metodologico trasversale e multidisciplinare, esplora l'integrazione tra linguaggio, tradizioni culturali ed estetica dei graffiti e della calligrafia contemporanea, considerando al contempo i contesti sociopolitici e culturali che influenzano questa forma d’arte ibrida e in continua evoluzione.
Attualmente, la sua ricerca si concentra sul Chinese Emotional Graffiti, un termine da lei coniato per descrivere un movimento sociale e culturale emergente che unisce gli elementi stilistici dei graffiti alla profondità culturale della calligrafia e della lingua cinese. Questo sottogenere di graffiti è emerso durante la pandemia di COVID-19 come una potente forma di espressione identitaria e collettiva. Scrittori anonimi utilizzano vernice spray negli spazi pubblici per trasmettere emozioni, esperienze e pensieri. Queste "opere espressivo-letterarie a cielo aperto" rispecchiano le trasformazioni sociali, culturali e politiche in atto, catturando lo spirito di un’intera generazione. Ponendo il testo scritto al centro, questo movimento ridefinisce i graffiti, trasformandoli non solo in un atto di vandalismo artistico, ma in una potente forma di narrazione e introspezione culturale.