Parole chiave:
insufficienza intestinale
sindrome dell'intestino corto
nutrizione parenterale domiciliare
trapianto di intestino
nutrizione artificiale
epidemiologia
stato di nutrizione
Linea 1) La riduzione della massa enterocitaria è la causa
principale di IICB. L'obbiettivo è di individuare markers
biochimici che riflettano l'entità della massa enterocitaria
funzionante. Linea 2) La NPD è la terapia medica della IICB.
L'obbiettivo è di monitorare la frequenza e le caratteristiche
della NPD e di studiarne l'efficacia (nutrizionale/riabilitativa) e
la sicurezza (complicanze) Linea 3) La sicurezza della NPD è
superiore a quella del trapianto di intestino. Il trapianto è
indicato quando vi è rischio di decesso a causa delle complicanze
della NPD o della malattia di base. L'obbiettivo è quello di
definire i fattori prognostici per l'inserimento in lista d'attesa
e per il timing per trapianto Linea 4) Il mantenimento del normale
stato di nutrizione è lo scopo primario della terapia della IICB.
L'obbiettivo è di definire quali metodiche di analisi della
composizione corporea sono più appropriate nella pratica clinica in
pazienti in NPD o post-trapianto.
Con il termine di insufficienza intestinale cronica benigna (IICB)
si fa riferimento a una condizione caratterizzata da riduzione
della massa intestinale funzionante sotto il minimo necessario per
consentire l'assorbimento di una quantità di nutrienti tale da
soddisfare il fabbisogno. L'IICB è dovuta a quattro condizioni
patologiche: intestino corto (70% dei casi), disturbi cronici della
motilità intestinale (20% dei casi), fistole intestinale (2-3%) e
danni estesi della mucosa intestinale (7-8%) La nutrizione
parenterale domiciliare (NPD) è la terapia medica della IICB
(equivalente alla dialisi per l'insufficienza renale). La NPD è la
terapia di scelta della IICB. Il trapianto di intestino è indicato
quando vi è rischio di decesso a causa delle complicanze della NPD
oppure della malattia di base. Le quattro linee di ricerca sono
legate da un filo conduttore che parte dalla necessità di
individuare markers per la definizione di insufficienza
intestinale, passa attraverso la analisi della efficacia e della
sicurezza dei 2 trattamenti e termina con la ricerca di strumenti
prognostici che consentano di ottimizzare sia l'indicazione al
trapianto che il timing dell'intervento. Con la prima linea di
ricerca “Insufficienza intestinale cronica benigna (IICB):
metodologie di valutazione di integrità morfo-funzionale della
mucosa del tenue”, si vuole definire il ruolo della citrullina
plasmatica (aminoacido prodotto unicamente dagli enterociti) come
marker predittivo di massa enterocitaria funzionante in pazienti
con intestino corto o con danni della mucosa intestinale
intestinale e come indicatore di integrità di mucosa dell'intestino
trapiantato. Con la seconda linea “Nutrizione parenterale
domiciliare (NPD): epidemiologia, efficacia e sicurezza”, si prende
spunto da una recente indagine epidemiologica sulla nutrizione
artificiale domiciliare in Italia nel 2005, per progettare,
nell'ambito di uno studio multicentrico condotto con la “Società
Italiana di Nutrizione Parenterale ed Enterale”, un registro
nazionale della nutrizione artificiale domiciliare. Come sviluppo
di precedenti studi, verranno condotti protocolli sulla qualità di
vita, sulla malattia ossea, sulla perossidazione lipidica, sulla
epatopatia e sulla trombosi venosa profonda dovuta a catetere
venoso centrale in corso di NPD Nell'ambito della linea di ricerca
dedicata al “Trapianto di intestino: definizione dei criteri per
l'individuazione dei pazienti candidati al trapianto”, sono stati
fatti studi epidemiologici sulla frequenza di candidati al
trapianto (studio multicentrico Europeo, condotto con l'Home
Artificial Nutrition Working Group dell'European Society of
Clinical Nutrition and Metabolism”) ai quali seguiranno studi di
follow up dei pazienti in NPD non candidati o candidati al
trapianto, finalizzati a definire un punteggio prognostico in corso
di NPD e post-trapianto, che consenta di individuare il corretto
timing per passaggio dalla NPD all'intervento. Infine, con la linea
di ricerca “Valutazione dello stato di nutrizione: identificazione
delle metodiche più adeguate alla specificità dei pazienti in
nutrizione parenterale domiciliare o sottoposti a trapianto di
intestino”, verrà condotto una valutazione della impedenziometria
con metodo BIVA (Bioelectrical Impedance Vector Analysis), per
l'analisi della composizione corporea; prendendo spunto da
precedenti studi sulla malattia ossea in corso di NPD, verrà
condotto uno studio sulla malattia ossea post-trapianto di
intestino.