L'attività di ricerca è focalizzata nell'area della farmacogenetica e della farmacogenomica, con l'obiettivo di identificare i meccanismi genetici ed epigenetici che sono alla base della suscettibilità al cancro e di quelli responsabili dell'efficacia, della resistenza e della tossicità al trattamento farmacologico.
Un interesse crescente è orientato alla cosiddetta biopsia liquida e ai biomarcatori circolanti (in particolare miRNA e long non coding RNA) che si stanno rivelando molto importanti per il monitoraggio della risposta terapeutica oncologica. Questi nuovi marcatori molecolari, e la possibilità di studiare il profilo genico del singolo tumore, aprono la strada ad una sempre più precisa selezione dei pazienti effettivamente a rischio di ripresa di malattia, nonché ad un più preciso utilizzo delle risorse terapeutiche grazie alla identificazione di marcatori in grado di predire la sensibilità o la resistenza a diversi farmaci.
Parallelamente, l’attività di ricerca è orientata alla identificazione di biomarcatori (di esposizione, effetto e suscettibilità) predittivi del rischio per la salute associato all'esposizione della popolazione a contaminanti ambientali. L' approccio multidisciplinare unico permette l'identificazione dei fattori di rischio presenti nell'ambiente e la valutazione di quelli che concorrono ad una maggiore o minore suscettibilità ad esprimere il danno associato all'esposizione. Le diverse classi di biomarcatori sono state applicate con successo allo studio degli effetti genetici associati all'esposizione ambientale, all'esposizione professionale a radiazioni ionizzanti, a patologie respiratorie croniche.