Nonostante l’esistenza di precisi canoni conciliari che vietavano alle donne di vestire abiti maschili con il fine dell’ascesi, è interessante quante Vitae di sante travestite abbiano circolato indisturbate tra tarda Antichità e alto Medioevo, e quanto velocemente esse siano diventate oggetto di devozione tanto in Oriente quanto in Occidente.
Mettendo a confronto numerose fonti in lingua greca e latina, tra cui scritti canonistici, agiografici e patristici, si tenta di indagare il tema della metamorfosi di genere per mezzo di un approccio storico-semantico. Un’attenzione particolare sarà dedicata ai verbi greci enduo e metaballo, che nelle fonti indicano il travestimento, e i verbi latini induo e vestio.