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Carla Marulo

Dottoranda

Dipartimento di Scienze Dell'Educazione "Giovanni Maria Bertin"

Settore scientifico disciplinare: M-PED/01 PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE

Temi di ricerca

Parole chiave: didattica dell'italiano L2; educazione e istruzione degli adulti; alfabetizzazione in italiano L2

La ricerca si colloca nel quadro dell’istruzione degli adulti e in particolare dell’insegnamento/apprendimento dell’italiano L2, che coinvolge persone adulte migranti, rifugiate o richiedenti asilo, analfabete nella propria L1 e poco o per nulla scolarizzate nel Paese di origine. 

Negli ultimi decenni è diventato sempre più consistente lo spostamento di masse di persone provenienti da società politicamente instabili e ad alta percentuale di analfabetismo verso società post-industriali ad alto tasso di alfabetizzazione, in cui la capacità di sapere leggere e scrivere è di estrema importanza (D’Agostino, 2021). In mancanza di questo requisito, all’interno di sistemi ad alta alfabetizzazione, diventano molto complesse le più semplici operazioni di orientamento nel nuovo tessuto urbano, così come i rapporti sociali e con le istituzioni diventano molto complesse. L’impossibilità di inserirsi nella nuova comunità può assumere forme di marginalità estrema. Da tale situazione è derivata sia negli Stati Uniti che in Europa una maggiore visibilità e rilevanza delle/gli apprendenti di lingue seconde a bassa e bassissima scolarizzazione e una maggiore attenzione alla ricerca sui processi linguistici legati a questo fenomeno.

In tale contesto, l'apprendimento delle lingue è considerato un valore in sé e un insegnamento appropriato è un mezzo per rafforzare e garantire i diritti linguistici, oltre che per assicurare un accesso paritario a un'istruzione di qualità alle persone migranti e non solo alla popolazione autoctona (Minuz et al., 2024). Il tema dell’analfabetismo e della debole alfabetizzazione di persone adulte migranti così emerso ha portato negli ultimi decenni a livello internazionale alla creazione di un nuovo settore all’interno della glottodidattica: l’alfabetizzazione in una lingua seconda (L2) o LESLLA: Literacy Education and Second Language Learning for Adults. Tale settore specifico chiama in causa diversi macrosettori tra cui l’educazione degli adulti, l’educazione linguistica/glottodidattica, le scienze cognitive/neuroscienze, per dotarsi di un proprio apparato teorico e metodologico, di materiali didattici e di strumenti. Che la cosiddetta “integrazione” delle persone migranti e l'impatto su di essa dell'acquisizione di competenze nella lingua del Paese da loro scelto siano al centro del dibattito politico e scientifico in un gran numero di Stati membri del Consiglio d'Europa, è dimostrato dalle indagini condotte al suo interno, soprattutto in anni recenti, se pensiamo al progetto Linguistic Integration of Adult Migrants (Council of Europe, 2023a), alla pubblicazione della Reference Guide on Literacy and Second Language Learning for the Linguistic Integration of Adult Migrants o LASLLIAM (Minuz et al., 2022) e, nel caso specifico della lingua italiana, alla recentissima pubblicazione della sua versione in italiano ALSILMA - Alfabetizzazione e apprendimento della lingua seconda per l’integrazione linguistica dei migranti adulti (Minuz et al., 2024b) e dei nuovi descrittori e sillabo aggiornati (Minuz et al., 2024a). 

Tuttavia, a fronte della mole di ricerche, pubblicazioni, linee guida istituzionali e progetti che promuovono l’integrazione linguistica delle persone adulte migranti, in termini generali, si può affermare che all’interno dei corsi di L2 offerti sul territorio italiano vengono raramente presi in considerazione i bisogni educativi di questo specifico tipo di apprendenti. Sebbene manchino dati quantitativi e indagini specifiche, si può riconoscere che a questo gruppo di persone già fortemente vulnerabili, raramente viene indirizzata un’offerta formativa adeguata, con docenti con specifica formazione e con un numero di ore di insegnamento sufficiente per raggiungere il livello di lingua richiesto per legge. Da questa situazione può conseguire non solo uno scarso apprendimento, ma anche una forte demotivazione, quando non si tratta di abbandono scolastico, con evidenti ricadute negative sull’integrazione linguistica, lavorativa e sulla personale realizzazione.

 


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