Nato a Palermo nel 1955, Alberto Burgio si è laureato in Lettere
Moderne a Pavia
nel 1978 e in Filosofia alla
Statale di Milano nel 1983.
Nel 1989 è
entrato nei ruoli dell'Università in qualità di ricercatore in Storia
della Filosofia presso la Facoltà di Magistero di
Urbino. Nel 1993 ha
vinto il concorso a professore di seconda fascia in Storia della filosofia. Dall'a.a. 1993-94 al 1999-2000 ha insegnato Storia della filosofia presso il Dipartimento di
Filosofia dell'Università di Bologna in qualità di professore associato. Dall'a.a. 2000-2001 insegna Storia della filosofia presso lo stesso Dipartimento in qualità di professore ordinario.
Nel 2004 ha ricoperto l'incarico di Presidente del Corso di Laurea in Filosofia dell'Università di Bologna. Dal 2009 al 2011 è stato Direttore del Dipartimento di Filosofia dell'Università di Bologna.
Dall'a.a. 2002-03 al 2005-06 ha tenuto corsi di «Storia del
razzismo» nel quadro del Master di I livello «Strategie, competenze
e strategie socioeducative dell'interculturalità» istituito presso
la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di
Bologna.
Dall'a.a. 2005-06 al 2009-10 ha tenuto l'insegnamento di
«Immagini della razza nella letteratura scientifica» quale
professore a contratto nell'ambito della Laurea Specialistica in
Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale presso la
Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università “Suor Orsola
Benincasa” di Napoli.
Dal 1992 al 2012 ha tenuto annualmente un seminario di Filosofia
presso l'Istituto Italiano di Studi filosofici di Napoli.
Tra il 2016 e il 2018 ha fatto parte della Commissione per l'Abilitazione Scientifica Nazionale nel Settore Concorsuale 11/C5 (Storia della filosofia).
È stato eletto deputato
al Parlamento della Repubblica alle elezioni
politiche del 2006 (XV legislatura).
Si è occupato prevalentemente di storia della filosofia politica e di filosofia della storia con studi su Rousseau e il contrattualismo moderno, Kant e l'idealismo tedesco, la teoria della storia tra Adam Smith e Marx, il marxismo italiano (con particolare riferimento ad Antonio Labriola e a Gramsci), il razzismo e il nazismo. Nel corso di un quarantennio, la sua ricerca si è sviluppata in molteplici direzioni, ma sulla base di un presupposto unitario: l’idea di poter leggere il dibattito filosofico moderno e contemporaneo, tra Sei e primo Novecento, come una discussione consapevole sulla modernità e le sue logiche evolutive: sulla genesi, le caratteristiche, le potenzialità e le patologie del mondo moderno. Di qui gli studi sulle teorie del contratto sociale, lette come analisi della dialettica dell’individualismo; le ricerche sulla storia e la logica delle ideologie razziste, studiate come manifestazioni del disagio (del senso di colpa inconscio) generato dalla tensione tra principi universalistici e pratiche discriminatorie; lo studio delle interazioni tra riflessione filosofica e indagine economico-politica; l’analisi storico-critica del macrotesto marxista e dei suoi antecedenti nel contesto della «filosofia classica tedesca»; la rilettura, infine, della filosofia della storia sette e ottocentesca sullo sfondo, da un lato, della crisi dell’impianto provvidenzialistico e, dall'altro, della sempre più limpida consapevolezza dell'incidenza delle dinamiche sistemiche (economico-sociali) e dei percorsi consci e inconsci della mente collettiva.
È membro del comitato scientifico dell'Edizione Nazionale delle Opere di Antonio Labriola (nell'ambito della quale ha curato l'edizione critica del primo [Bibliopolis, Napoli 2021] e del terzo [in corso di pubblicazione] dei Saggi intorno alla concezione materialistica della storia); del comitato scientifico dell'edizione delle Opere complete di Marx ed Engels; del comitato scientifico della collana «Lavoro critico» della casa editrice Quodlibet di Roma; del comitato scientifico della Fondazione Claudio Sabattini; dei comitati di direzione, editoriali e scientifici delle riviste «dianoia. Rivista del Dipartimento di Filosofia dell'Università di Bologna», «marxismo oggi», «esserecomunisti», «Studi settecenteschi», «Rivista sperimentale di freniatria», «Studi sulla questione criminale», «critica marxista»; «Psicoterapia e Scienze Umane»; «Historical Materialism»; «Characteristica Universalis Journal»; «Minority Reports. Cultural Disability Studies»; «La Revue Rousseau»; ha fondato nel 2012 e condiretto fino al 2024 la collana «Labirinti» della casa editrice DeriveApprodi di Roma; ha fondato nel2024 ed è condirettore della collana «La corda pazza» della casa editrice Milieu di Milano.
È membro del CeRC - Centre for Governmentality and Disability Studies Robert Castel (componente per l'Italia dell'ANED - Academic Network of European Disability experts, organismo istituito dalla Commissione Europea con funzioni di supporto alla programmazione politica e normativa); del seminario permanente di filosofia politica Penser la transformation (Crises EA 4424) coordinato dal prof. Luc Vincenti presso l'Université Paul-Valery - Montpellier 3 (www.penser-la-transformation.org); del Centro di ricerca sulla violenza sociale, politica ed economica (CRiViSPE), che ha contribuito a fondare e coordinato dalla sua istituzione (2012) al 2016. Dal luglio del 2011 è Accademico Corrispondente Residente della Classe di Scienze Morali – Sezione di Scienze filosofiche, pedagogiche e antropologiche dell'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna.
Nel 2007 con il saggio Gramsci storico. Una lettura dei
“Quaderni del carcere” ha vinto il I Premio Internazionale
“Giuseppe Sormani” dell'Istituto Gramsci Piemonte e il Premio
“Luigi Salvatorelli” per la storia del pensiero politico
contemporaneo.
Nel 2008 ha vinto la terza edizione del Premio “FestivalStoria”
per i suoi studi sul razzismo.