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Sede didattica
Campus Bologna
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Lingua
Italiano
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Classe di corso
LM-77 - SCIENZE ECONOMICO-AZIENDALI
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Tipo di accesso
Numero programmato locale
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Anni Attivi
II
Obiettivi formativi
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Tenuto conto, come già sopra emerso, che gli sbocchi occupazionali previsti per i laureati magistrali del CDL richiedono:
i) una comune formazione di base, quella del dottore commercialista (formazione connessa alla conoscenza di materie aziendali/quantitativa e giuridiche di tipo commerciale, fallimentare e tributario, conoscenze quindi multidisciplinari) e ii) una specializzazione di tipo funzionale ed organizzativo; il percorso di studio del CDL si articola:
a) in un'area di allineamento conoscitivo che serve a supportare le conoscenze e gli strumenti dati per acquisiti (area presente in tutti i profili sopra indicati);
b) in due aree di apprendimento comuni ai tre profili (area aziendale e area giuridica-economica);
c) in un'area di specializzazione conoscitiva che permette l'acquisizione di competenze ulteriori per i profili sovrarichiamati, area che è composta da attività formative comprendenti: tirocini; laboratori e materie a libera scelta; questo nell'ipotesi che, chi opta per il profilo di dottore commercialista, scelga il tirocinio/praticantato, mentre chi opta per gli altri profili scelga i laboratori.
Non prevedibile, a fini curriculari obbligatori, è la scelta delle attività libere.
Si consideri infine che tramite questa area di specializzazione, con le tecniche di ampliamento dei laboratori previsti (ed attivati) e delle materie a libera scelta previste (ed attivate), si rende possibile la necessaria elasticità dei profili perseguiti dal CDL. -
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
AREA DI APPRENDIMENTO: AREA DI ALLINEAMENTO CONOSCITIVO
Il laureato magistrale ha conoscenza delle metodiche di supporto e degli
strumenti indispensabili per l'attività professionale e ha conoscenze inerenti alla
redazione di business plan e alla conduzione di analisi simulative.
Le conoscenze e capacità di comprensione sopra elencate sono conseguite, oltre che nella attività formativa indicata, anche tramite la partecipazione a specifici corsi di allineamento conoscitivo (in tema di contabilità/bilancio/analisi di bilancio e di contabilità e fisco) e al laboratorio di business language previsti nel primo anno e nel secondo anno. Anche per queste attività formative, la verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento avviene principalmente attraverso esercitazioni, prove scritte o colloqui orali.
AREA DI APPRENDIMENTO: COMUNE AZIENDALE
Il laureato magistrale:
- conosce il bilancio consolidato e principi contabili internazionali;
- conosce i profili evolutivi dei sistemi informativi aziendali;
- conosce le problematiche e le metodologie concernenti le determinazioni economico-quantitative condotte in sede di finanza straordinaria ed operazioni di gestione straordinaria;
- può comprendere i sistemi di certificazione ambientale.
Oltre alle attività formative indicate, il laureato magistrale, tramite la scelta di specifiche attività libere offerte direttamente dal corso di laurea magistrale e di laboratori obbligatori alternativi al tirocinio, può acquisire ulteriori strumenti di approfondimento delle materie appartenenti all’area.
AREA DI APPRENDIMENTO: COMUNE GIURIDICA
Il laureato magistrale:
- conosce la materia giuscommercialistica, con particolare riferimento alle tematiche del diritto societario e della contrattualistica d'impresa;
- conosce la materia fallimentare (arricchita da conoscenze in diritto processuale);
- conosce la materia tributaria relativa a soggetti privati, imprese ed enti (anche operanti in ambito internazionale), il contenzioso e le relative procedure;
- può possedere gli strumenti giuridici conoscitivi per approfondire aspetti relativi ai rapporti tra clienti e enti pubblici ed enti locali.
Oltre alle attività formative indicate, il laureato magistrale, tramite la scelta di specifiche attività libere offerte direttamente dal corso di laurea magistrale e di laboratori obbligatori alternativi al tirocinio, può acquisire ulteriori strumenti di approfondimento delle materie appartenenti all’area.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE:AREA DI APPRENDIMENTO: AREA DI ALLINEAMENTO CONOSCITIVO
Il laureato magistrale:
è in grado di applicare le conoscenze, le metodologie e le tecniche necessarie a:
tenere contabilità aziendali, redigere bilanci di esercizio, svolgere funzioni di controllo di contabilità ed andamenti aziendali, prestare consulenza finanziaria globale all'impresa e all'imprenditore (family business), redigere business plan e condurre analisi simulative;
sa applicare le tecniche statistiche - di base ed evolute - necessarie ai processi di revisione del bilancio d’esercizio.
AREA DI APPRENDIMENTO: COMUNE AZIENDALE
Il laureato magistrale:
- possiede adeguate competenze per svolgere funzioni di controllo di contabilità ed andamenti aziendali;
- è in grado di applicare le tecniche, per redigere bilanci d’esercizio e quello consolidato;
- sa applicare i principi contabili internazionali; possiede competenze specialistiche che lo rendono in grado di contribuire alla progettazione di sistemi informativi aziendali;
- è in grado di effettuare determinazioni economico-quantitative in sede di operazioni straordinarie;
- possiede competenze specialistiche in ambito economico-finanziario e tributario relativamente ad operazioni di aggregazione e riorganizzazione aziendale;
- può approfondire le regole di redazione delle informative ambientali.
Area di specializzazione conoscitiva per l’acquisizione di ulteriori competenze professionali: il laureato magistrale, attraverso la frequenza di specifiche attività libere e di laboratori obbligatori in alternativa al tirocinio acquisisce attualmente( sulla base dell’ordinamento didattico previsto per il biennio 2013-2015), può acquisire approfondimenti conoscitivi e applicativi sui seguenti temi: valutazione delle aziende in perdita, principi contabili internazionali e controllo delle performances.
AREA DI APPRENDIMENTO: COMUNE GIURIDICA
Il laureato magistrale:
- sa applicare conoscenze in materia giuscommercialistica e in materia fallimentare ed è in grado di svolgere adeguate consulenze inerenti al tema;
- sa applicare le conoscenze acquisite alla determinazione del reddito imponibile e alla consulenza in materia tributaria relativa a soggetti privati, imprese ed enti;
- è in grado di sviluppare analisi economico-finanziarie a supporto del transfer princing.
Area di specializzazione conoscitiva per l’acquisizione di ulteriori competenze professionali: il laureato magistrale, attraverso la frequenza di specifiche attività libere e di laboratori obbligatori in alternativa al tirocinio acquisisce attualmente (sulla base dell’ordinamento didattico previsto per il biennio 2013-2015), può acquisire approfondimenti conoscitivi e applicativi sui seguenti temi: diritto ambientale; strumenti alternativi alla soluzione delle controversie; diritto commerciale e diritto tributario.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO (MAKING JUDGEMENTS)Il laureato magistrale è in grado di valutare autonomamente le esigenze dei clienti che a lui chiedono prestazioni professionali, nonché delle organizzazioni in cui opera. Al termine del corso di studio:
- è in grado di sviluppare autonome riflessioni sulle tematiche d'intervento consulenziale e/o organizzativo a cui è chiamato a rispondere;
- ha capacità di analisi dei problemi e delle soluzione degli stessi (attitudine al problem solving).
L'autonomia di giudizio viene sviluppata in particolare tramite esercitazioni pratiche, nonché l'esame di casi affrontati in aula o proposti agli studenti per il lavoro individuale o di gruppo, nell'ambito degli insegnamenti relativi ai settori scientifico-disciplinari contemplati dal percorso formativo. Avviene
altresì in occasione dell'attività di tirocinio o dello svolgimento delle attività di laboratorio professionale previste dal percorso formativo. La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene tramite la valutazione sia della partecipazione dello studente alle esercitazioni e all'analisi dei casi svolte in aula, sia dei risultati del lavoro individuale o di gruppo sui casi proposti dal docente, nonché tramite il giudizio del tutor della struttura ospitante per l'attività di tirocinio e la valutazione della partecipazione al laboratorio professionale. Significativa è anche la valutazione della prova finale.
ABILITÀ COMUNICATIVE (COMMUNICATION SKILLS)Il laureato magistrale:
- ha capacità relazionali ed è in grado di esporre in forma scritta e orale in modo efficace, con un linguaggio adeguato a diversi interlocutori, le proprie conclusioni riguardo a studi e analisi, esplicitando in modo chiaro il percorso argomentativo;
- sa esprimersi in lingua inglese e possiede un adeguato "vocabolario" tecnico;
- sa usare word process, fogli di calcolo e software per presentazioni multimediali.
L'acquisizione delle abilità comunicative è realizzata tramite la partecipazione attiva dello studente ad esercitazioni ed attività di analisi in aula di casi nonché l'esposizione in aula dei risultati del lavoro individuale o di gruppo su argomenti o casi proposti dal docente. L'acquisizione delle abilità comunicative sopra elencate è realizzata in particolare tramite l'attività di tirocinio o la partecipazione ai laboratori professionali. La verifica dell'acquisizione delle abilità comunicative in parola avviene anche in sede di svolgimento della prova finale. Il laureato magistrale è in possesso di idoneità linguistica di primo livello e durante il corso di studio migliora il proprio vocabolario tecnico mediante la partecipazione all’obbligatorio laboratorio linguistico; detta abilità è verificata mediante la relativa prova di idoneità. Potranno essere previste sia l'acquisizione delle quattro abilità linguistiche (lettura, scrittura, ascolto, e dialogo) sia la frequenza vincolata delle lezioni, secondo criteri che verranno specificati in itinere dal corso di studi, in coerenza alle prescrizioni degli Organi accademici.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO (LEARNING SKILLS)Il laureato magistrale:
- possiede gli strumenti per tenersi aggiornato: sull’evoluzione dei principi contabili e di revisione e su tutte le metodiche e le tecniche che costituiscono gli elementi caratterizzanti delle attività di amministrazione, finanza e controllo; sull'evoluzione delle normative tributaria, giuscommercialistica, fallimentare;
- ha conoscenze utili allo sviluppo di funzioni innovative della propria professione, quali ad esempio: controllo della qualità, arbitraggi e mediazione, compliance, ecc.
Le capacità di apprendimento sono conseguite nel percorso di studio nel suo complesso. In particolare il rigore metodologico degli insegnamenti offre allo studente strumenti di apprendimento e lo educa al ragionamento logico; l'attività di tirocinio presso studi professionali e/o la partecipazione a laboratori professionali lo abitua a misurarsi con problemi concreti e lo abitua ad una costante attività di aggiornamento. La capacità di apprendimento viene valutata in particolare con riguardo all'attività di tirocinio e di laboratorio professionale, nonché in occasione della prova finale.
Profili professionali
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Funzione in un contesto di lavoro
Il dottore commercialista è iscritto alla sezione A dell’Albo unico dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, istituito dal D.lgs. n. 139/2005 e successive modificazioni. Egli accede alla professione previa acquisizione di laurea magistrale (aziendale o economica), successivo praticantato obbligatorio di 18 mesi e superamento dell’Esame di Stato previsto dalla legge (tre prove scritte ed un orale).
Nei corsi convenzionati, come è il CLaMEP, in attesa di nuova Convenzione, a tutto il 2014-2015 (ai sensi della nota MIUR dell’8/8/2013 n.137), 6 dei 18 mesi di praticantato si svolgono durante il biennio del corso di studi e il laureato di questi corsi è esonerato dalla prima prova scritta dell’esame di abilitazione (si noti che l’attività di collocamento nel tirocinio/praticantato è favorita dalla Convenzione con l’ordine di Bologna).
L’accesso al corso di studio avviene previa verifica (a mezzo test scritto e prova orale) delle conoscenze acquisite su materie stabilite dalle norme di convenzionamento e fissate dal bando di ammissione (nel bando le materie previste sono attualmente: contabilità e bilancio, tecnica professionale, diritto commerciale e diritto tributario); materie queste, di cui si dà quindi per acquisita la conoscenza di base.
Il dottore commercialista, in Italia, è un libero professionista abilitato, lavoratore autonomo a cui, ai sensi dell’art. 1 del Dlgs. n. 139/2005, "(…) è riconosciuta competenza specifica in economia aziendale e diritto d'impresa e, comunque, nelle materie economiche, finanziarie, tributarie, societarie e amministrative."
Nel medesimo articolo si stabilisce anche, sinteticamente, che: formano oggetto della professione, tra l’altro, le seguenti attività;
a) l'amministrazione di aziende;
b) le consulenze tecniche, le revisioni contabili e amministrative e le funzioni di sindaco;
d) le valutazioni di azienda;
e) l'incarico di curatore, commissario giudiziale e commissario liquidatore nelle procedure concorsuali;
f) l'attività di consulenza nella programmazione economica negli enti locali.
h) oltre a tutte le attività previste per gli iscritti nella Sezione B dell’Albo - Esperti contabili. Le attività previste alla sopracitata lett. h) prefigurano, come già indicato, conoscenze già acquisite nel corso della laurea di primo livello, conoscenze indirettamente ribadite nei requisiti minimi di accesso al CDL.Competenze associate alla funzione
Il dottore commercialista è una figura professionale caratterizzata da specifiche conoscenze e capacità professionali ("certificate" a mezzo esame di abilitazione alla professione) e da abilità personali.
La sua attività è connotata dalla personalità della prestazione nei confronti dei singoli clienti (intuitus personae) e dalla funzione di dominus all’interno dello studio in cui opera nel quale sceglie gli eventuali collaboratori e coordina/controlla i lavori ad essi attribuiti.Sbocchi occupazionali
Studi professionali di dottore commercialista, studi associati e società tra dottori commercialisti.
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Funzione in un contesto di lavoro
Il responsabile di funzione è una figura professionale dotata di specifiche conoscenze in ambito amministrativo, finanziario e fiscale che, nell’organizzazione aziendale, si interfaccia con la dimensione strategica dell’impresa e con la dimensione operativa della funzione. Accede alla posizione a seguito di un percorso di carriera interno alla funzione oppure previa precedente esperienza professionale in specifiche aree quali: consulenza aziendale o revisione aziendale.
Considerando che la funzione aziendale è un insieme di attività svolte all'interno di un’impresa, attività raggruppate in base al criterio dell'omogeneità delle competenze necessarie per svolgerle, il responsabile di specifiche funzioni partecipa alla definizione degli obbiettivi perseguiti dalla funzione stessa e si da carico che detti obiettivi vengano perseguiti in modo da concorrere correttamente ai complessivi risultati dell’azienda; è un lavoratore dipendente all’interno di imprese ed enti. L’iscrizione all’albo del dottore commercialista e/o la precdente esperienza in ambito consulenza o revisione aziendale, ne facilita l’assunzione e lo sviluppo di carriera in senso apicale.
Sulla base di funzioni e competenze condivise con il dottore commercialista e/o il consulente d’impresa, il responsabile delle funzione amministrazione, finanza e controllo e/o fiscale di aziende di medie e grandi dimensioni:
- progetta e gestisce i sistemi di misurazione economico-finanziaria.
In particolare, sa:
- redigere il piano dei conti di contabilità generale, effettuare le rilevazioni e redigere il bilancio d'esercizio;
- impostare il sistema di contabilità analitica e calcolare il costo di prodotto;
- determinare il reddito imponibile dell'impresa;
- pianificare, organizzare e gestire i processi di internal auditing (verifica, quindi, l'efficacia delle procedure amministrative interne, individuando le aree di rischio);
- formulare protocolli di comportamento e direttive aziendali;
- verificare la corretta applicazione delle direttive, fornendo consulenza sulla loro implementazione;
- controllare le procedure relative alle autorizzazioni interne;
- ricercare le fonti di finanziamento più vantaggiose e offrire un supporto valutativo alle scelte d’investimento.Competenze associate alla funzione
Il responsabile di funzione è una figura professionale caratterizzata dalla rilevanza fondamentale di specifiche conoscenze e capacità personali.
La sua attività è svolta all’interno di un’organizzazione di cui normamente risulta dipendente.
Il ruolo della figura professionale richiamata è quello di diffondere la cultura aziendale, guidare e coordinare i collaboratori, essere controllore d’esito della funzione e ottimizzare il clima aziendale nella stessa.Sbocchi occupazionali
Tutte le aziende private e pubbliche e gli enti non commerciali.
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Funzione in un contesto di lavoro
Il consulente aziendale, che può lavorare sia individualmente, sia per conto di una società di consulenza, supporta le imprese, in funzione delle sue competenze, nelle varie fasi della loro vita e ne favorisce lo sviluppo e la competitività. Può assumere un orientamento alla consulenza internazionale specie quando presta la propria attività a supporto di clienti operanti su scala internazionale e/o in società di consulenza internazionale. Opera usualmente nell’ambito di team multifunzionali insieme ad altre figure professionali.
In Italia, se opera in società di consulenza, l’iscrizione all’albo del dottore commercialista, ne facilita l’assunzione e lo sviluppo di carriera in senso apicale.
Nella stessa società è un lavoratore dipendente o lavoratore autonomo (con eventuale iscrizione all’albo professionale di dottore commercialista) secondo le specifiche modalità contrattuali richieste dall’organizzazione che lo utilizza.
Sulla base di funzioni e competenze condivise con il dottore commercialista, il consulente d’impresa:
- presta consulenza di carattere economico o finanziario o tributario relativamente ad operazioni condotte su scala nazionale ed internazionale (operazioni afferenti alla contrattualistica nazionale e internazionale);
- progetta modelli e strumenti di controllo avanzati adatti ad imprese operanti anche su scala globale;
- effettua valutazioni economico-finanziarie in sede di operazioni straordinarie;
- effettua due diligence di natura contabile e/o fiscale;
- svolge analisi economico-finanziarie a supporto delle scelte di transfer pricing;
in sostanza può offrire consulenza in: i) audit-compliance; ii) tax and legal services; iii) transfer pricing; iv) merger and acquisition e v) consulenza in materia di sistemi informativi aziendali.Competenze associate alla funzione
Il consulente d’impresa è una figura professionale dotata di competenze sia in materie giuridiche (fiscale e concorsuale), sia in materie aziendali dell’area quantitativa (amministrazione, finanza e controllo) ed è caratterizzata dalla rilevanza fondamentale di specifiche conoscenze professionali e capacità personali.
La sua attività è svolta normalmente all’interno di organizzazioni complesse che forniscono servizi di supporto multisettoriali ad alto valore aggiunto alle aziende, organizzazioni che devono quindi garantire, per raggiungere i propri obiettivi, costanti processi di aggiornamento e di riqualificazione del proprio personale.
Tale attività evidenzia la prevalenza del servizio offerto complessivamente dall’organizzazione rispetto al contributo del singolo consulente e richiede allo stesso: capacità di lavorare in team anche con soggetti di diversa professionalità ed una volta che il consulente abbia raggiunto livelli direzionali: capacità di acquisire clienti; scegliere i team di lavoro per le diverse operazioni, coordinarli nell’esecuzione del lavoro e controllarne gli esiti finali.Sbocchi occupazionali
Società di revisione/consulenza nazionali ed internazionali e Società di consulenza specializzate in tax and legal services; in transaction services; nella consulenza in materia di sistemi informativi aziendali.
Accesso a ulteriori studi
Dottorato di ricerca o Master di II livello.
Insegnamenti
Requisiti di accesso
1. Per l'accesso al CLAMEP è necessario aver conseguito una laurea triennale ex D.M n. 270/2004 nelle classi L18 o L33, oppure una laurea triennale ex D.M. n. 509/1999 nelle classi 17 o 28, oppure una laurea quadriennale in economia e commercio o economia aziendale.
2. Per l'accesso al CLAMEP è inoltre necessario aver acquisito i sottoindicati CFU:
Crediti formativi Ambiti disciplinari
Almeno 24 CFU: SECS-P/07
Almeno 16 CFU: SECS-P/08, SECS-P/09, SECS-P/10, SECS-P/11
Almeno 10 CFU IUS/01, IUS/04, IUS/07, IUS/12.
3. I CFU di cui al comma precedente devono essere posseduti al momento di sostenimento della prova di verifica dell'adeguatezza della personale preparazione, di cui al comma 7 del presente articolo.
In mancanza, un'apposita commissione nominata dal Consiglio di Corso di studio valuterà, eventualmente anche mediante colloquio con il candidato, l'idoneità del curriculum studiorum del candidato medesimo a garantire l'acquisizione delle conoscenze richieste. La commissione fisserà un calendario per lo svolgimento dei propri lavori, che avranno luogo ogni anno nel periodo compreso tra i mesi di luglio e settembre; tale calendario sarà pubblicato sul portale d'Ateneo.
4. Per i soggetti in possesso di un titolo di studio straniero e per i candidati in possesso di laurea quadriennale del previgente ordinamento la medesima commissione di cui al comma precedente valuta, eventualmente anche mediante colloquio con il candidato, la rispondenza del titolo di studio straniero o della laurea quadriennale ai requisiti curriculari stabiliti per i possessori di titolo di studio italiano del vigente ordinamento.
5. Il CLAMEP prevede un numero programmato di studenti in relazione alle risorse disponibili ed ai prevedibili sbocchi professionali. Il numero di studenti iscrivibili sarà reso pubblico ogni anno.
6. E' prevista una prova d'accesso per i candidati in possesso dei requisiti di cui ai precedenti commi, al fine di stilare la graduatoria degli ammessi. La prova sarà svolta con le modalità rese pubbliche con il bando di concorso.
7. La verifica dell'adeguatezza della personale preparazione è assolta con il conseguimento del punteggio minimo previsto con riguardo alla prova d'accesso.
Maggiori dettagli nel Regolamento del Corso di Studio
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