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Durata
3 anni
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Sede didattica
Campus Bologna
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Lingua
Italiano
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Classe di corso
L-7 - INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
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Tipo di accesso
Numero programmato - prova di selezione
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Anni Attivi
III
Obiettivi formativi
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La Laurea in Ingegneria per l'ambiente e il territorio si pone come obiettivo specifico primario la definizione di un percorso formativo nel quale l'allievo possa acquisire la padronanza degli aspetti metodologico-operativi delle scienze di base e dell'Ingegneria, con privilegio degli aspetti in ambito dell'ingegneria per l'ambiente e il territorio senza tralasciare gli aspetti generali.
I Laureati in del corso di laurea verranno a conoscenza delle principali caratteristiche dei metodi, delle tecniche, degli apparati, dei sistemi e delle infrastrutture fondamentali per la progettazione, esecuzione, gestione e controllo delle opere che comportano modificazioni della biosfera con particolare riferimento a quello strato della terra nel quale si accumulano le funzioni antropiche nonché le risorse di interesse attuale e potenziale per l'uomo.
Il Corso di studio presenta una spiccata multidisciplinarietà ed intersettorialità che si realizza a partire da un'ampia base comune di conoscenze e si orienta attraverso tre principali obiettivi formativi specifici volti a operare:
1. nel settore dell'analisi del rischio ambientale, con riferimento a condizioni sia correnti sia anomale, indotto da attività e da insediamenti antropici. La valutazione complessiva prevede di effettuare: in sede di progettazione, lo studio di impatto ambientale delle fasi di realizzazione, operatività e dismissione delle attività, ivi incluso il rischio da eventi incidentali ed il destino ambientale degli inquinanti; in sede di esercizio, lo sviluppo di sistemi di gestione ambientale, di sicurezza e di monitoraggio dei principali parametri di misura degli impatti. Lo studio delle tecniche sopra riportate è integrato dalla conoscenza di elementi per l'analisi, la realizzazione e gestione degli interventi tecnologici per il contenimento delle emissioni al fine della mitigazione, nel loro complesso, degli impatti suddetti. Si farà particolare riferimento agli interventi per la riduzione all'origine di emissioni liquide, gassose, solide e sonore, agli impianti di depurazione per il trattamento sia di reflui liquidi civili e industriali sia di emissioni gassose, allo smaltimento e al recupero dei rifiuti, alla bonifica di siti inquinati.
2. nel settore degli scavi a cielo aperto ed in sotterraneo, dei sondaggi in terreni e rocce, per la realizzazione di gallerie ed altre opere civili e minerarie. Sviluppa altresì gli aspetti scientifici e tecnologici relativi alla coltivazione e valorizzazione delle georisorse, finalizzate alla produzione sostenibile di materie prime e materiali industriali. Vengono evidenziati gli aspetti progettuali, la sicurezza dei cantieri, i processi di trattamento, il recupero dei materiali da demolizioni e l'impatto ambientale dell'attività estrattiva. Nell'area dei fluidi del sottosuolo prepara tecnici in grado di utilizzare le metodologie e le tecniche mirate alla esplorazione, ricerca e produzione dei fluidi presenti nel sottosuolo (idrocarburi, acqua, fluidi geotermici) e studia, in particolare: il moto mono-multifase ed il trasporto di sostanze miscibili e non miscibili; le tecniche per la salvaguardia delle risorse idriche sotterranee e gli interventi connessi per il loro disinquinamento; le tecniche di campionamento del suolo mediante sondaggi di varia natura.
3. nel settore degli interventi, finalizzati alla prevenzione, protezione e recupero, resi necessari dai dissesti territoriali avvenuti per cause naturali e/o antropiche. Tra tali interventi, si ricordano quelli di prevenzione e controllo del rischio idrogeologico, di sistemazione dei bacini idrografici, di regimazione dei litorali, di protezione civile, di controllo dei rischi ambientali naturali ed antropici, di monitoraggio dell'evoluzione del territorio ed in particolare dei movimenti franosi, nonché quelli di rilievo, gestione, controllo e protezione dai rischi naturali (sismico, vulcanico e geomorfologico), ed infine quelli finalizzati alla valutazione di impatto ambientale di opere ingegneristiche -
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
AREA DI APPRENDIMENTO: CONOSCENZE DI BASE
Il laureato, al termine del corso di studi ha una buona conoscenza di base di aspetti metodologici ed operativi relativi alle materie di base dell’ingegneria Civile Ambientale:
• Matematica
• Fisica
• Chimica
• Geologia
• Scienza e tecnica delle Costruzioni
• Trattamento statistico dei dati
• Topografia
• Economia ed Organizzazione aziendale
• Idraulica
• Geotecnica
• Disegno
• Energia.
AREA DI APPRENDIMENTO: PROTEZIONE DEL SUOLO E DEL TERRITORIO
Il laureato:
• conosce adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi delle scienze di base (analisi matematica, geometria, fisica, chimica)
• è capace di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi che rientrano negli specifici della geologia-applicata, geotecnica, idraulica e costruzioni idrauliche, topografia e cartografia, ingegneria sanitaria
• è in grado di interpretare criticamente e di risolvere problemi di media difficoltà nell'ambito specifico dell'ingegneria ambientale e in genere in quello della classe civile-ambientale.
AREA DI APPRENDIMENTO: TECNICHE E TECNOLOGIE AMBIENTALI
Il laureato:
• Conosce gli elementi di base per caratterizzare il sistema ambiente con specifico riferimento all'inquinamento ambientale da processi produttivi.
• Conosce gli aspetti di base per valutare l'impatto e il rischio ambientale connessi con l’attività antropica con particolare attenzione a quelle produttive.
• Conosce gli strumenti fondamentali per il progetto e la verifica delle principali apparecchiature per il trattamento delle acque reflue (processi biologici e chimico-fisici) e delle emissioni gassose (abbattimento di particolato e di inquinanti gassosi)
• Conosce la strumentazione analitica, i metodi, i parametri e i criteri per il controllo della qualità dell'ambiente, anche in riferimento alla normativa ambientale.
• Conosce alcuni dei principali impianti dell’industria di processo e sa valutare l’impatto ambientale di una linea produttiva e la bontà delle misure adottate per ridurre le interazioni negative con l'ambiente.
AREA DI APPRENDIMENTO: GEORISORSE E GEOTECNOLOGIE
Il laureato:
• ha la conoscenza sui metodi di valorizzare e utilizzare in modo sostenibile le risorse naturali e riciclate;
• ha la conoscenza delle metodologie di preparazione delle materie prime destinate ai diversi settori industriali e delle costruzioni;
• conosce l’analisi del ciclo di vita dei materiali e dei processi;
• è in grado di applicare i criteri di scelta e di progettazione delle macchine e dei processi più idonei nel campo delle attività estrattive;
• ha conoscenze delle opere e delle attività gestione di produzione e trasporto delle principali fonti energetiche primarie (in particolare greggio, gas naturale, energia geotermica) e dei fluidi del sottosuolo;
• conosce gli aspetti legati alle problematiche ambientali e di sostenibilità delle varie fonti energetiche (comprese le rinnovabili), le problematiche degli idrocarburi non convenzionali, la sicurezza ambientale dell’industria petrolifera e i problemi di trasporto e stoccaggio del gas naturale e della CO2 nel sottosuolo;
• ha competenze specifiche nel settore estrattivo;
• ha competenze specifiche nell’ambito della sicurezza nei cantieri.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE:AREA DI APPRENDIMENTO: CONOSCENZE DI BASE
Il laureato:
• è capace di applicare all’interpretazione, alla descrizione ed alla modellazione di problemi di base dell'ingegneria strumenti matematici, fisici ed in genere derivanti dalla conoscenza di base degli aspetti teorico-scientifici delle scienze di base;
• E’ capace di collaborare alla progettazione e costruzione di infrastrutture idrauliche ed opere civili e ambientali per la protezione del territorio da rischi idrogeologici
• E’ capace di collaborare alla progettazione, gestione e controllo delle attività estrattive sia nell’ambito delle cave e miniere sia nell’ambito dell’estrazione di idrocarburi
• E’ in grado di applicare le conoscenze relative a sicurezza e tutela per l’ambiente alla progettazione ed alla conduzione di impianti per l'industria di processo e per la produzione di energia
• È capace di collaborare alla conduzione di analisi di sicurezza e valutazioni di rischio per processi e impianti per la trasformazione delle materie prime e per attività industriali in genere
• E’ capace di applicare le conoscenze di base acquisite relative agli aspetti di sicurezza e tutela ambientale alla progettazione e conduzione di impianti per il disinquinamento, per il trattamento dei fumi, per lo smaltimento dei rifiuti, per la depurazione acque e per la bonifica di suoli inquinati
• E’ capace di collaborare alla progettazione e realizzazione di reti geodetiche per il monitoraggio del territorio.
AREA DI APPRENDIMENTO: PROTEZIONE DEL SUOLO E DEL TERRITORIO
Il laureato:
• è in grado sia di ideare e sostenere argomentazioni utili alla risoluzione problemi in ambito ambientale, con particolare riferimento alla difesa del territorio, sia di identificare e focalizzare problemi più generali relativi a problematiche ingegneristiche
• conosce e utilizza le tecniche e gli strumenti per il rilevamento del territorio e la progettazione, realizzazione e gestione di opere e interventi di mitigazione dei rischi idrogeologici
• conosce e utilizza metodi per la difesa del suolo, la gestione dei rifiuti, delle materie prime e delle risorse ambientali, geologiche ed energetiche
• valuta impatti e compatibilità ambientali di piani e di opere.
AREA DI APPRENDIMENTO: TECNICHE E TECNOLOGIE AMBIENTALI
Il laureato:
• È in grado di applicare strumenti e metodi per la valutazione, riduzione e controllo del rischio ambientale
• È in grado di analizzare il processo di formazione e dispersione degli inquinanti e sa valutare criteri di intervento.
• È in grado di gestire responsabilmente compiti operativi nell’ambito di interventi volti a verificare e/o risanare lo stato dell’ambiente.
AREA DI APPRENDIMENTO: GEORISORSE E GEOTECNOLOGIE
Il laureato:
• collabora alla progettazione di attività estrattive con particolare riferimento a materie energetiche e non energetiche;
• collabora alla progettazione di opere per la valorizzazione ed utilizzazione delle risorse naturali o riciclate
• sa operare nell’ambito degli impianti di trattamento delle materie prime e nel settore dei fluidi del sottosuolo;
• è in grado gestire processi di coltivazione di giacimenti di idrocarburi;
• è in grado di effettuare simulazioni numeriche di acquiferi
• è in grado di effettuare la caratterizzazione di georisorse con metodi geostatistici;
• è in grado di risolvere problematiche in essere nell'area dell'ingegneria della sicurezza dei cantieri.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO (MAKING JUDGEMENTS)Il laureato sa identificare, formulare e risolvere i problemi di media difficoltà legati alla conoscenza delle principali caratteristiche dei metodi, delle tecniche, degli apparati, dei sistemi di gestione e controllo delle opere che comportano modificazioni ambientali. Sa aggiornarsi su metodi, tecniche, strumenti e normative del campo dell'ingegneria ambientale; sa altresì tenersi aggiornato in un contesto internazionale.
L'autonomia di giudizio viene sviluppata in particolare tramite esercitazioni, seminari organizzati, preparazione di elaborati e tramite l'attività assegnata dal relatore dell'autonomia di giudizio avviene tramite la valutazione della maturità dimostrata in sede d'esame per la preparazione della prova finale. La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene tramite la valutazione della maturità dimostrata in sede d'esame e durante l'attività di preparazione della prova finale.
ABILITÀ COMUNICATIVE (COMMUNICATION SKILLS)Il laureato è capace di comunicare, in forma scritta e orale, oltre che in italiano, anche in inglese (a livello B1); sa redigere e interpretare relazioni tecniche sa "leggere" e produrre norme interne aziendali e manuali tecnici di medio livello.
Le abilità comunicative scritte e orali sono particolarmente stimolate in occasione di seminari, esercitazioni e, in generale, attività formative che prevedono anche la preparazione di relazioni e documenti scritti e l'esposizione orale dei medesimi. L'acquisizione delle abilità comunicative sopraelencate è prevista inoltre tramite la redazione della prova finale e la discussione della medesima. La prova di verifica della conoscenza della lingua inglese completa il processo di acquisizione di abilità comunicative.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO (LEARNING SKILLS)Il laureato ha sviluppato la capacità di apprendimento necessaria per aggiornarsi su metodi, tecniche orientati alla progettazione e modellazione, ottimizzazione e messa a punto di metodologie, sistemi ed apparati che ricadono nell'ambito dell'ingegneria per l'ambiente e il territorio. E' in grado di intraprendere, con un alto grado di autonomia, studi di livello superiore.
Al raggiungimento delle capacità di apprendere sopraelencate contribuiscono attività formative organizzate in tutti gli ambiti disciplinari individuati nel presente ordinamento e in particolare quelle parzialmente svolte in autonomia. Le specifiche metodologie di insegnamento utilizzate comprendono, tra l'altro, l'attività di tutoraggio. La verifica del raggiungimento delle capacità di apprendimento è oggetto delle diverse prove d'esame previste nel corso.
Profili professionali
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Funzione in un contesto di lavoro
L’ingegnere ambientale junior esperto in protezione del suolo e del territorio costituisce una figura professionale che collabora nello sviluppo, pianificazione, progettazione o gestione operativa di sistemi di monitoraggio del territorio in aree caratterizzate da dissesto idrogeologico, subsidenza, rischio sismico, in aree soggette a esondazioni o erosione costiera, svolgendo le seguenti funzioni:
• collabora alla progettazione di sistemi di monitoraggio delle variabili idrologico, di rilievo, di gestione e controllo di rischi naturali (sismico, vulcanico e geomorfologico)
• collabora alla progettazione di interventi finalizzati alla protezione da dissesti per cause naturali e antropiche (rischio idrogeologico, sistemazione di bacini idrografici, regimazione dei litorali);
• applica le conoscenze di base della topografia e geodesia per operazioni cartografiche, di rilievo e di trattamento delle osservazioni;
• collabora in genere alla valutazione di impatto ambientale di opere ingegneristiche;
• esegue simulazioni matematiche dei processi fisici che regolano il flusso dell'acqua sul suolo e nel sottosuolo;
• collabora alla progettazione ed alla verifica di sistemi di drenaggio urbano, di reti di approvvigionamento idrico;
• collabora alla gestione impianti di trattamento ed affinamento delle acque reflue .
• Svolge funzioni di verifica di efficienza e di controllo funzionale nell’ambito delle attività di depurazione e smaltimento degli scarichi urbani.realizza e analizza indagini geotecniche, geognostiche e analisi di stabilità su terreniCompetenze associate alla funzione
Tra le principali conoscenze che caratterizzano l’ingegnere ambientale esperto in protezione del suolo possono essere elencate:
• conoscenza degli aspetti teorico-scientifici della matematica e delle altre scienze di base finalizzate all’interpretazione e descrizione dei problemi dell'ingegneria applicata alla protezione del suolo;
• conoscenza di metodi di monitoraggio del territorio con particolare riferimento allo studio dei movimenti verticali ed orizzontali della superficie terrestre a seguito di fenomeni naturali o antropici (frane, subsidenza, terremoti , estrazione di idrocarburi o acqua da sottosuolo)
• conoscenza delle tecniche di misura delle variabili idrologiche (portate fluviali e precipitazioni), dei modelli matematici semplificati idrologici ed idraulici e delle procedure convenzionali per la stima delle variabili idrologiche di progetto (ad es. piena secolare).
• conoscenza delle opere civili ed ambientali (anche complesse) nell’ambito delle infrastrutture idrauliche e degli interventi di sistemazione fluviale e di bacino.
• conoscenza delle tecniche ingegneristiche necessarie alla progettazione di opere per la gestione ed il collaudo funzionale: degli impianti di trattamento delle acque di rifiuto; delle opere e dei sistemi naturali applicabili al risanamento dei corpi idrici
• capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo
• capacità comunicativo-relazionali
• conoscenze di contesto e capacità trasversali.Sbocchi occupazionali
Tra i principali ambiti occupazionali che caratterizzano l’ingegnere ambientale Junior esperto in protezione del suolo e del territorio si può elencare:
• Imprese,
• enti pubblici
• enti privati,
• studi professionali di consulenza ambientale che operano nell’ambito dell'innovazione e sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione, della realizzazione e gestione di opere e sistemi di controllo, del monitoraggio
- dell'ambiente e del territorio,
- della difesa del suolo,
- della gestione di sistemi complessi (delle risorse ambientali e geologiche),
- della valutazione degli impatti e della compatibilità ambientale di piani ed opere anche complesse.
- e in generale nell'area dell'ingegneria della sicurezza e della protezione civile.
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Funzione in un contesto di lavoro
L'ingegnere ambientale esperto in tecniche e tecnologie ambientali possiede conoscenze interdisciplinari nei settori degli impianti civili e industriali e del loro impatto ambientale, ed è in grado di applicarle in contesti reali. L'ingegnere ambientale esperto in tecniche e tecnologie ambientali è dotato quindi di specifiche capacità che gli consentono di inserirsi prontamente in ambiti lavorativi anche molto differenziati, operando in qualità di tecnico in contesti quali impianti chimici e di processo e di produzione dell’energia, studi professionali specializzati ed enti pubblici di controllo della qualità ambientale.
La figura professionale dell’Ingegnere ambientale esperto in tecniche e tecnologie ambientali:
- Collabora, in fase di realizzazione, operatività e dismissione, alle attività di progettazione di studi di valutazione di impatto ambientale in ambito civile e industriale.
- Collabora, in fase di esercizio allo sviluppo di sistemi di gestione ambientale, di sicurezza e al monitoraggio dei principali parametri di misura di impatti.
- Interviene sui problemi di sicurezza in un'industria di processo, indicando metodi e strumenti per la loro valutazione e risoluzione.
- Utilizza modelli previsionali per la valutazione degli impatti ambientali delle attività industriali.
- Utilizza elementi per l'analisi, la realizzazione, la gestione degli interventi tecnologici per il contenimento delle emissioni liquide, gassose, solide e sonore con riferimento a impianti civili e industriali.
- Contribuisce alla definizione e gestione degli interventi tecnologici sia per lo smaltimento e il recupero di rifiuti, sia per la bonifica di siti inquinati.
- Opera nella progettazione, installazione, collaudo, gestione e manutenzione dei sistemi di misura necessari a rilevazioni ambientali.
Date le funzioni qui individuate, si mette in evidenza come esse vengano identificate in parte dalle professioni ISTAT del gruppo 2.2.1.6.1 ed in parte da quelle dei gruppi 2.2.1.5.1
Per acquisire maggiore autonomia e livelli di responsabilità nello svolgimento delle attività suddette, ed in particolare per le attività di progettazione e realizzazione, è necessario acquisire ulteriori competenze attraverso il percorso di scelta guidata "Tecniche e tecnologie ambientali" del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio.Competenze associate alla funzione
Per lo svolgimento delle funzioni sopra descritte sono richieste specifiche conoscenze, competenze, capacità e abilità di tipo specialistico in ambito tecnico-ingegneristico.
Nello specifico, le competenze associate a questa figura professionale sono riguardano:
- la gestione di impianti civili e industriali con particolare riferimento alle modalità operative alle caratteristiche delle emissioni;
- l’analisi delle principali fasi e procedure per le valutazioni di impatto ambientale;
- l’utilizzazione di metodi e tecniche per l’analisi e la valutazione dei rischi connessi o derivanti dalle attività antropiche;
- la comprensione dei fenomeni fisici che governano il trasporto e destino degli inquinanti nei mezzi ambientali;
- le tecnologie per il contenimento delle emissioni al fine della mitigazione, nel loro complesso, degli impatti ambientali;
- le tecnologie di bonifica di siti contaminato.
Possiede inoltre capacità di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo, adeguate competenze trasversali di tipo comunicativo-relazionale e organizzativo-gestionale.Sbocchi occupazionali
Tra i principali ambiti occupazionali che caratterizzano l’ingegnere ambientale Junior esperto in tecniche e tecnologie ambientali si può elencare:
• Imprese,
• enti pubblici
• enti privati,
• studi professionali di consulenza ambientale
- per la progettazione di tecnologie di depurazione di liquidi e gas,
- per la (bio)remediation di siti contaminati,
- per l'innovazione e lo sviluppo di produzioni pulite,
- per la progettazione di sistemi di controllo e monitoraggio dell'ambiente;
- per la valutazione degli impatti continui ed accidentali degli impianti e delle opere antropiche,
- per la definizione di misure di prevenzione e protezione dai rischi di esposizione alle sostanze pericolose,
-per la predisposizione di sistemi di gestione ambientale e della sicurezza
per divenire auditor e verificatori ambientali e di sicurezza.
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Funzione in un contesto di lavoro
L’ingegnere ambientale junior esperto in Georisorse e Geotecnologie si configura come una figura professionale caratterizzata conoscenza delle materie prime energetiche e non energetiche, della loro estrazione e del loro trattamento, nonché del loro impatto ambientale. Le principali funzioni esercitate sono le seguenti:
- collabora alla soluzione di problemi di coltivazione e valorizzazione di georisorse finalizzate alla produzione sostenibile di materie prime e materiali industriali;
-collabora alla progettazione dei processi di trattamento e recupero di materiali da demolizione e di materiali da attività estrattiva;
- collabora nel coordinamento e nella gestione di attività connesse alla esplorazione, ricerca e produzione di fluidi presenti nel sottosuolo (idrocarburi, acqua, fluidi geotermici);
- esegue simulazioni matematiche del moto mono e polifasico di fluidi miscibili e non miscibili del sottosuolo;
- valuta georisorse - con particolare riferimento a selezione di aree, cubaggi, ottimizzazione delle campionature, cartografie di distribuzioni spazio-temporali - utilizzando metodi geostatistici.
Nel corso della laurea magistrale queste conoscenze saranno approfondite ed estese ai campi delle miniere e delle cave e dell’industria petrolifera; la preparazione verrà inoltre completata con nozioni di base di modellazione matematica nel settore della geoingegneria e della ingegneria delle rocce ed con applicazioni al settore delle opere in sotterraneo, anche civili, e della sicurezza dei cantieri.Competenze associate alla funzione
Le principali competenze di un ingegnere junior esperto in georisorse e geotecnologie sono le seguenti:
- conoscenze legate alla modellazione numerica del moto dei fluidi nel sottosuolo;
- conoscenze finalizzate alla caratterizzazione e valorizzazione delle georisorse mediante tecniche geostatistiche;
- conoscenze degli aspetti legati alla valorizzazione e all’uso sostenibile delle risorse naturali e riciclate;
- conoscenze nel settore delle materie prime energetiche in relazione all’estrazione ed il trasporto delle principali fonti energetiche quali petrolio, gas naturale ed energia geotermica;
- conoscenze delle problematiche ambientali e di sostenibilità delle varie fonti energetiche.Sbocchi occupazionali
ITra i principali ambiti occupazionali che caratterizzano l’ingegnere ambientale esperto in georisorse e geotecnologie si possono elencare:
• Imprese;
• enti pubblici;
• enti privati;
• Multiutilities per la gestione integrata dei rifiuti solidi e nella progettazione e gestione di impianti di trattamento e riciclo dei rifiuti;
• studi professionali di consulenza ambientale:
- per l'innovazione e sviluppo della produzione;
- per la progettazione di sistemi di controllo e monitoraggio dell'ambiente e del territorio;
- per la valutazione degli impatti e della compatibilità ambientale nella progettazione di attività estrattive;
- per la realizzazione impianti di trattamento delle materie prime e nel settore dei fluidi del sottosuolo;
- nell'area dell'ingegneria della sicurezza dei cantieri e delle grandi opere.
Accesso a ulteriori studi
Il titolo dà accesso agli studi di secondo ciclo (Corsi di laurea magistrale) e master universitario di primo livello.
Insegnamenti
Requisiti di accesso
Requisiti per l'accesso al corso
Per essere ammessi al Corso di Laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio è necessario il possesso di Diploma di scuola media superiore di durata quinquennale o altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo, oppure di Diploma di scuola media superiore di durata quadriennale e del relativo anno integrativo oppure, ove non più attivo, del debito formativo assegnato dal Consiglio di Corso di Studio dopo la valutazione individuale del caso.
E' necessario inoltre il possesso di una buona conoscenza della lingua italiana parlata e scritta, capacità di ragionamento logico, conoscenza e capacità di utilizzare i principali risultati della matematica elementare e dei fondamenti delle scienze sperimentali. Tali conoscenze sono verificate secondo le modalità indicate di seguito.
Il Corso di Laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio può adottare un numero programmato di studenti in relazione alle risorse disponibili.
1.1. Prova di verifica delle conoscenze in caso di attivazione del Corso a libero accesso
Lo Studente deve sostenere la prova di verifica delle conoscenze richieste per l'accesso secondo le modalità che saranno pubblicate sul Portale di Ateneo. Lo Studente che s'immatricola avendo riportato nel test di ammissione un punteggio inferiore al punteggio minimo indicato sul Portale di Ateneo ha un obbligo formativo aggiuntivo (OFA) consistente nell'attività di approfondimento delle conoscenze negli argomenti che saranno anche oggetto dei corsi di accoglienza delle matricole. L'obbligo formativo aggiuntivo (OFA) deve essere assolto con il superamento di un apposito esame, secondo le modalità ed entro i termini indicati sul Portale di Ateneo. Si prevede comunque la fissazione di almeno tre appelli ad anno accademico dell'esame sull'obbligo formativo aggiuntivo.
La data limite entro la quale deve essere assolto l'obbligo formativo aggiuntivo è deliberata dagli Organi di Ateneo e resa nota tramite il Portale di Ateneo. Il mancato superamento dell'esame sull'obbligo formativo aggiuntivo non preclude l'accesso agli appelli degli esami di profitto del primo anno. Lo Studente che non assolve l'obbligo formativo aggiuntivo entro la data limite viene iscritto come ripetente al primo anno di corso e non ha diritto ad abbreviazioni di carriera.
Nei casi di:
- Rinuncia
- Decadenza
- Presentazione di istanza di opzione dai previgenti ordinamenti
- Possesso di un titolo accademico o di sostenimento di attività formative in Università estere
- Passaggio da altro corso di studio dell'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna
- Trasferimento da altro Ateneo
gli Studenti sono esonerati dalla prova di verifica delle conoscenze qualora negli anni accademici precedenti abbiano già sostenuto tale prova presso la Facoltà di Ingegneria dell'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna o altra Facoltà di Ingegneria aderente al Consorzio Cisia, ovvero abbiano sostenuto test per i corsi a numero programmato finalizzati alla formazione di architetto, e non si siano poi immatricolati.
In caso di accoglimento di domanda di trasferimento o passaggio oltre i limiti ordinari, allo studente non esonerato dalla verifica è attribuito l'obbligo formativo aggiuntivo.
1.2 Prova di verifica delle conoscenze nel caso di attivazione del Corso a numero programmato
Qualora il Corso sia attivato a numero programmato, il numero di studenti iscrivibili e le modalità di svolgimento della selezione saranno resi pubblici ogni anno con il relativo bando di concorso.
Lo Studente deve sostenere la prova di verifica delle conoscenze richieste per l'accesso al Corso di Laurea. Lo Studente che s'immatricola avendo riportato nel test di ammissione un punteggio inferiore a quello specificamente previsto nel bando ha un obbligo formativo aggiuntivo (OFA) consistente nell'attività di approfondimento delle conoscenze negli argomenti che saranno anche oggetto dei corsi di accoglienza delle matricole. L'obbligo formativo aggiuntivo (OFA) deve essere assolto con il superamento di un apposito esame, secondo le modalità ed entro i termini indicati nel bando. Sono comunque previsti almeno tre appelli ad anno accademico dell'esame sull'obbligo formativo aggiuntivo.
La data limite entro la quale deve essere assolto l'obbligo formativo aggiuntivo viene deliberata dagli Organi di Ateneo e resa nota tramite il Portale di Ateneo.
Il mancato superamento dell'esame sull'obbligo formativo aggiuntivo non preclude l'accesso agli appelli degli esami di profitto del primo anno. Lo Studente che non assolve l'obbligo formativo aggiuntivo entro la data limite viene iscritto come ripetente al primo anno di corso e non ha diritto ad abbreviazioni di carriera
Elenco dei docenti
- Cesare Biserni
- Tommaso Bonetti
- Alessandra Bonoli
- Villiam Bortolotti
- Attilio Castellarin
- Dario Frascari
- Alberto Fregni
- Stefano Gandolfi
- Valentina Alena Girelli
- Paolo Macini
- Maurizio Mancini
- Leonardo Marchetti
- Alberto Marinelli
- Ezio Mesini
- Matteo Minelli
- Giovanni Naldi
- Pier Luigi Ribani
- Stefano Silvestri
- Stramigioli Carlo
- Francesco Tinti
- Antonio Zanutta
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