-
Durata
3 anni
-
Sede didattica
Campus Bologna
-
Lingua
Italiano
-
Classe di corso
L-9 - INGEGNERIA INDUSTRIALE
-
Tipo di accesso
Numero programmato - prova di selezione
-
Anni Attivi
II - III
Obiettivi formativi
-
Il Corso di Laurea ha l'obiettivo formativo specifico di formare le figure professionali dell' "Ingegnere Chimico Junior" e dell' "Ingegnere Biotecnologico Junior", con relative funzioni e competenze.
L'obiettivo specifico del Corso è perseguito attraverso un percorso didattico centrato su sei principali aree di apprendimento, coerenti con le competenze richieste dai profili professionali che si intendono formare:
1. competenze di base, comprendenti la matematica, la fisica e la chimica
2. conoscenze ingegneristiche di base, comprendenti elementi di ingegneria dei materiali, meccanica, elettrica e gestionale
3. biochimica e biotecnologie
4. termodinamica e fluidodinamica
5. fenomeni di trasporto
6. operazioni unitarie e processi chimici
Oltre a queste sei aree di apprendimento, la formazione delle figure professionali che costituiscono l'obiettivo del Corso di Laurea è completata attraverso lo sviluppo e la maturazione di capacità di autonomia, di comunicazione e di apprendimento. Le competenze specifiche saranno dettagliate nella successiva sezione A4.b.
Il raggiungimento degli obiettivi qualificanti sopra indicati è ottenuto attraverso un percorso formativo nel quale lo studente acquisisce la padronanza degli aspetti metodologici dell'ingegneria industriale, relativi all'analisi di processi della trasformazione della materia in relazione a problematiche chimiche, meccaniche, elettriche, gestionali e di materiali. Lo studente, attraverso l'acquisizione di un insieme di approfondite conoscenze specialistiche sulla termodinamica, fluidodinamica, fenomeni di trasporto, biochimica, biotecnologie ed operazioni unitarie ottiene gli strumenti professionali per l'analisi e la conduzione di processi industriali di trasformazione chimica e biochimica della materia. La preparazione è integrata da esperienze di laboratorio e può includere tirocini professionalizzanti. Il percorso formativo consente al laureato la sistematizzazione in un quadro coerente delle competenze sopra indicate, al fine di garantire la capacità di applicare correttamente nel proprio contesto professionale le diverse competenze acquisite in relazione all'analisi ed alla comprensione di processi ed impianti di trasformazione di interesse industriale.
-
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
AREA DI APPRENDIMENTO: COMPETENZE DI BASE
Il laureato, al termine del corso di studi ha una solida conoscenza di base di aspetti metodologici ed operativi relativi alla:
• matematica, con particolare riferimento allo studio di funzione, al calcolo integrale e derivativo
• fisica, con particolare riferimento alle leggi fondamentali della meccanica, moto dei corpi solidi ed all’elettromagnetismo
• chimica, con particolare riferimento alla stechiometria ed alla struttura della materia.
AREA DI APPRENDIMENTO: CONOSCENZE INGEGNERISTICHE DI BASE
Il laureato ha una solida conoscenza di base di aspetti metodologici ed operativi relativi a:
• lettura e redazione di disegni meccanici
• tecnologie meccaniche
• calcoli e la verifica di strutture
• aspetti fondamentali di economia aziendale
• aspetti fondamentali relativi a circuiti e motori elettrici
• caratteristiche e proprietà di materiali utilizzati e prodotti nell’industria di processo.
AREA DI APPRENDIMENTO: BIOCHIMICA E BIOTECNOLOGIE
Il laureato conosce le basi chimiche e biochimiche dei processi biologici industriali, nonchè gli aspetti fondamentali relativi all’applicazione delle biotecnologie all’industria chimica.
AREA DI APPRENDIMENTO: TERMODINAMICA E FLUIDODINAMICA
Il laureato ha una approfondita conoscenza della termodinamica e degli equilibri di fase applicati ai sistemi multicomponente, nonchè della fluidodinamica applicata a fluidi in tubazioni ed al calcolo ed alla selezione di macchine.
AREA DI APPRENDIMENTO: FENOMENI DI TRASPORTO
Il laureato ha conoscenze fondamentali relative a:
• fenomeni di trasporto di calore
• fenomeni di trasporto di materia.
AREA DI APPRENDIMENTO: OPERAZIONI UNITARIE E PROCESSI CHIMICI
Il laureato conosce le principali operazioni unitarie dell’industria di processo, nonchè i fondamenti e le caratteristiche di alcuni tra i principali processi produttivi dell’industria chimica di base.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE:AREA DI APPRENDIMENTO: COMPETENZE DI BASE
Il laureato:
• è capace di applicare all’interpretazione, alla descrizione ed alla modellazione di problemi dell'ingegneria strumenti matematici, e fisici derivanti dalla conoscenza degli aspetti teorico-scientifici delle scienze di base
• è capace di utilizzare le conoscenze della chimica di base all’analisi ed alla comprensione dei processi chimici industriali e delle caratteristiche dei materiali.
AREA DI APPRENDIMENTO: CONOSCENZE INGEGNERISTICHE DI BASE
Il laureato:
• è in grado di applicare le conoscenze relative al disegno meccanico ed alle tecnologie di lavorazione alla comprensione di schemi meccanici anche complessi di apparecchiature o macchine
• è capace di comprendere ed analizzare il comportamento meccanico di apparecchiature utilizzate nell’industria chimica e di processo
• è capace di comprendere i fondamentali economici nella gestione di un’azienda di processo
• è capace di comprendere ed analizzare le caratteristiche e ele prestazioni di circuiti e motori elettrici
• è capace di comprendere ed analizzare le prestazioni dei principali materiali utilizzati e prodotti nell’industria chimica e di processo.
AREA DI APPRENDIMENTO: BIOCHIMICA E BIOTECNOLOGIE
Il laureato:
• ha la capacità utilizzare le conoscenze relative alla chimica organica all’analisi ed alla comprensione di processi chimici e biochimici industriali
• ha la capacità utilizzare le conoscenze relative alla biochimica all’analisi ed alla comprensione di processi chimici e biochimici industriali
• ha la capacità di applicare le conoscenze relative alle biotecnologie industriali alla comprensione di schemi di processi industriali biotecnolologici o basati sull’utilizzo di microrganismi
• è in grado di utilizzare le conoscenze acquisite per lo sviluppo e l’innovazione in processi di trasformazione biotecnologici, anche progettando e organizzando prove sperimentali su scala di laboratorio e scala pilota.
AREA DI APPRENDIMENTO: TERMODINAMICA E FLUIDODINAMICA
Il laureato:
• è capace di applicare le conoscenze relative alla termodinamica all’analisi di operazioni unitarie
• è in grado di applicare le conoscenze relative alla termodinamica all’analisi di sistemi, apparecchiature e macchine utilizzate nell’industria di processo
• sa applicare le conoscenze relative alla fluidodinamica al calcolo di circuiti idraulici ed alla selezione di macchine per la movimentazione di fluidi in applicazioni dell’industria chimica, biochimica e di processo.
AREA DI APPRENDIMENTO: FENOMENI DI TRASPORTO
Il laureato:
• è capace di applicare le conoscenze acquisite nell’ambito dell’analisi dei fenomeni di trasporto alla verifica di fenomeni di scambio termico e di materia in operazioni unitarie dell’industria di processo
• è in grado di effettuare calcoli relativi a processi di scambio termico e di materia in apparecchiature e sistemi industriali.
AREA DI APPRENDIMENTO: OPERAZIONI UNITARIE E PROCESSI CHIMICI
Il laureato:
• è in grado di comprendere ed analizzare le principali operazioni unitarie dell’industria di processo
• è in grado di effettuare calcoli di verifica per alcune tra le principali apparecchiature utilizzate nell’industria chimica e di processo per la realizzazione di operazioni unitarie
• ha la capacità di applicare le conoscenze relative ai processi chimici industriali all’analisi di schemi di processo di impianti per la trasformazione delle materie prime e per attività industriali in genere
• è in grado di comprendere schemi di processo per partecipare alla conduzione di impianti chimici, biochimici e dell’industria di processo.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO (MAKING JUDGEMENTS)Il laureato:
- è in grado di raccogliere ed interpretare i dati necessari ad elaborare giudizi autonomi in relazione alla gestione operativa di processi ed impianti di trasformazione e produzione industriale;
- è in grado di identificare, formulare e risolvere problemi legati alla propria attività professionale e relativi al settore specifico dell’ingegneria chimica e di processo;
- è in grado di utilizzare le proprie conoscenze per prendere decisioni in relazione all’applicazione professionale di metodi, tecniche e strumenti nel campo della ingegneria chimica e biotecnologica.
Le abilità di autonomia di giudizio sopraelencate sono raggiunte attraverso la partecipazione ad attività formative organizzate negli ambiti di base e caratterizzanti e ad ulteriori attività formative, che includono tirocini o laboratori specifici e la preparazione della prova finale. Le metodologie di insegnamento utilizzate comprendono la partecipazione ad esercitazioni, in aula o in laboratorio, lo studio personale guidato e lo studio indipendente. La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento avviene principalmente attraverso lo svolgimento di test, prove d'esame scritte o orali.
ABILITÀ COMUNICATIVE (COMMUNICATION SKILLS)Il laureato:
- è in grado di comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità informazioni, idee, problemi e soluzioni in relazione alle problematiche specifiche affrontate a interlocutori specialisti e non specialisti;
- possiede competenze adeguate per ideare e sostenere argomentazioni in relazione a problemi nell’ambito dell'Ingegneria chimica e di processo.
Le abilità di comunicazione sopraelencate sono raggiunte attraverso la partecipazione ad attività formative organizzate negli ambiti di base e caratterizzanti, nonchè ad ulteriori attività formative che includono il tirocinio o laboratori specifici e la preparazione della prova finale. Le metodologie di insegnamento utilizzate comprendono la partecipazione ad esercitazioni in aula o in laboratorio e lo studio personale guidato. La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento avviene principalmente attraverso lo svolgimento di prove d'esame scritte o orali.
In relazione ai requisiti di conoscenza della lingua inglese, potranno essere previste sia l'acquisizione delle quattro abilità linguistiche (lettura, scrittura, ascolto, e dialogo) sia la frequenza vincolata delle lezioni, secondo criteri che verranno specificati in itinere dal corso di studi, in coerenza alle prescrizioni degli Organi accademici.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO (LEARNING SKILLS)Il laureato:
- ha sviluppato le capacità di apprendimento necessarie per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia;
- possiede la capacità di comprendere ed applicare professionalmente conoscenze inerenti al proprio settore di attività.
Al raggiungimento delle capacità di apprendere sopraelencate contribuiscono attività formative organizzate in tutti gli ambiti disciplinari individuati nell’ordinamento del Corso di Laurea. La verifica del raggiungimento delle capacità di apprendimento è oggetto delle diverse prove d'esame previste nel percorso formativo.
Profili professionali
-
Funzione in un contesto di lavoro
L’Ingegnere Chimico junior formato nella laurea triennale è una figura professionale che opera principalmente nella gestione operativa di impianti, sistemi, processi o servizi in vari settori industriali. I principali settori industriali di riferimento sono quello chimico, petrolifero, farmaceutico, alimentare, biotecnologico e dei materiali, caratterizzati dalla presenza di gruppi industriali di grandi dimensioni operanti a livello internazionale.
Solo per alcune tipologie di attività, quando svolte in regime libero-professionale, può essere richiesto il superamento dell’esame di stato per l’abilitazione alla professione di ingegnere e l’iscrizione alla sezione specifica dell’albo degli ingegneri.
Tra le principali attività svolte dall’Ingegnere Chimico junior è possibile identificare le seguenti:
• partecipa alla gestione di processi produttivi e di trasformazione
• partecipa alla supervisione della conduzione di impianti industriali per produzioni chimiche, biotecnologiche, biochimiche, dell'industria alimentare, farmaceutiche, per la produzione, distribuzione e impiego di combustibili, di energia e per il trattamento di acque reflue e rifiuti
• partecipa alla gestione ed alla conduzione di impianti per il disinquinamento, per il trattamento dei fumi, per lo smaltimento dei rifiuti, per la depurazione acque e per la bonifica di suoli inquinati
E’ evidente che significative opportunità di crescita professionale, di specializzazione, di ampliamento delle competenze e delle responsabilità professionali in specifici settori dell’industria di processo potranno essere ottenute solo integrando la formazione attraverso il conseguimento di una laurea magistrale, o comunque attraverso ulteriori attività di formazione quali master professionalizzanti di I livello.
Date le funzioni qui individuate, si mette in evidenza come esse vengano identificate correttamente dalle professioni ISTAT del grande gruppo 2.2.1.5 (Ingegneri Chimici, Petroliferi e dei Materiali) e del gruppo specifico 2.2.1.7 (Ingegneri Industriali e Gestionali) elencate in seguito.Competenze associate alla funzione
Tra le principali competenze dell’ingegnere chimico junior possono essere elencate le seguenti:
• conoscenza degli aspetti teorico-scientifici della matematica e delle altre scienze di base finalizzate all’interpretazione e descrizione dei problemi dell'ingegneria;
• approfondita conoscenze negli ambiti disciplinari della termodinamica, della fluidodinamica, dei fenomeni di trasporto e delle operazioni unitarie;
• conoscenza di processi e produzioni industriali in settori convenzionali (chimica, petrolchimica, oil&gas) ed innovativi (biotecnologie, materiali)
• capacità di identificare, formulare e risolvere problemi anche complessi nel proprio ambito disciplinare;
• capacità di partecipare alla gestione di sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi;
• capacità di apprendimento
• capacità comunicative nello specifico ambito professionale
• conoscenze applicative e di contestoSbocchi occupazionali
Tra i principali sbocchi professionali degli ingegneri chimici junior possono essere elencati i seguenti:
• aziende petrolifere
• aziende petrolchimiche
• aziende chimiche
• aziende energetiche
• aziende biotecnologiche
• aziende alimentari
• aziende farmaceutiche
• aziende di produzione di materiali
• società di ingegneria
• imprese manufatturiere
• laboratori industriali
• servizi tecnici di Pubbliche Amministrazioni o corpi dello Stato
-
Funzione in un contesto di lavoro
L’Ingegnere Biotecnologico junior formato nella laurea triennale è una figura professionale che opera principalmente nella gestione operativa di impianti, sistemi, processi o servizi in vari settori industriali, caratterizzati dall’impiego di biotecnologie. I principali settori industriali di riferimento sono quello biochimico, farmaceutico, alimentare, e biotecnologico.
Solo per alcune tipologie di attività, quando svolte in regime libero-professionale, può essere richiesto il superamento dell’esame di stato per l’abilitazione alla professione di ingegnere e l’iscrizione alla sezione specifica dell’albo degli ingegneri.
Tra le principali attività svolte dall’Ingegnere Biotecnologico junior è possibile identificare le seguenti:
• partecipa alla gestione di processi produttivi biotecnologici
• partecipa alla supervisione della conduzione di impianti industriali per produzioni biotecnologiche, biochimiche, dell'industria alimentare, farmaceutiche, di bioenergie e per il trattamento di acque reflue e rifiuti
• partecipa alla gestione ed alla conduzione di impianti per il disinquinamento attraverso biotecnologie, per lo smaltimento dei rifiuti, per la depurazione acque e per la bonifica di suoli inquinati
E’ evidente che significative opportunità di crescita professionale, di specializzazione, di ampliamento delle competenze e delle responsabilità professionali in specifici settori dell’industria di processo potranno essere ottenute solo integrando la formazione attraverso il conseguimento di una laurea magistrale, o comunque attraverso ulteriori attività di formazione quali master professionalizzanti di I livello.
Date le funzioni qui individuate, si mette in evidenza come esse vengano identificate correttamente dalle professioni ISTAT del grande gruppo 2.2.1.5 (Ingegneri Chimici, Petroliferi e dei Materiali) e del gruppo specifico 2.2.1.7 (Ingegneri Industriali e Gestionali) elencate in seguito.Competenze associate alla funzione
Tra le principali competenze dell’ingegnere biotecnologico junior possono essere elencate le seguenti:
• conoscenza degli aspetti teorico-scientifici della matematica, della biochimica e delle altre scienze di base finalizzate all’interpretazione e descrizione dei problemi dell'ingegneria applicata alle biotecnologie;
• approfondita conoscenze negli ambiti disciplinari della termodinamica, della fluidodinamica, dei fenomeni di trasporto e delle operazioni unitarie;
• conoscenza di processi e produzioni nei settori delle biotecnologie
• capacità di identificare, formulare e risolvere problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
• capacità di partecipare alla gestione di sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi;
• capacità di apprendimento
• capacità comunicative nello specifico ambito professionale
• conoscenze applicative e di contestoSbocchi occupazionali
Tra i principali sbocchi professionali degli ingegneri biotecnologici junior possono essere elencati i seguenti:
• aziende chimiche
• aziende energetiche
• aziende biotecnologiche
• aziende alimentari
• aziende farmaceutiche
• laboratori industriali
Accesso a ulteriori studi
Il titolo dà accesso agli studi di secondo ciclo (Corsi di laurea magistrale) e master universitario di primo livello.
Insegnamenti
Requisiti di accesso
Requisiti per l'accesso al corso
Per essere ammessi al Corso di Laurea in Ingegneria Chimica e Biochimica è necessario il possesso di Diploma di scuola media superiore di durata quinquennale o altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo, oppure di Diploma di scuola media superiore di durata quadriennale e del relativo anno integrativo oppure, ove non più attivo, del debito formativo assegnato dal Consiglio di Corso di Studio dopo la valutazione individuale del caso.
E' necessario inoltre il possesso di una buona conoscenza della lingua italiana parlata e scritta, capacità di ragionamento logico, conoscenza e capacità di utilizzare i principali risultati della matematica elementare e dei fondamenti delle scienze sperimentali. Tali conoscenze sono verificate secondo le modalità indicate di seguito.
Il Corso di Laurea in Ingegneria Chimica e Biochimica può adottare un numero programmato di studenti in relazione alle risorse disponibili.
1.1. Prova di verifica delle conoscenze in caso di attivazione del Corso a libero accesso
Lo Studente deve sostenere la prova di verifica delle conoscenze richieste per l'accesso secondo le modalità che saranno pubblicate sul Portale di Ateneo. Lo Studente che s'immatricola avendo riportato nel test di ammissione un punteggio inferiore al punteggio minimo indicato sul Portale di Ateneo ha un obbligo formativo aggiuntivo (OFA) consistente nell'attività di approfondimento delle conoscenze negli argomenti che saranno anche oggetto dei corsi di accoglienza delle matricole. L'obbligo formativo aggiuntivo (OFA) deve essere assolto con il superamento di un apposito esame, secondo le modalità ed entro i termini indicati sul Portale di Ateneo. Si prevede comunque la fissazione di almeno tre appelli ad anno accademico dell'esame sull'obbligo formativo aggiuntivo.
La data limite entro la quale deve essere assolto l'obbligo formativo aggiuntivo è deliberata dagli Organi di Ateneo e resa nota tramite il Portale di Ateneo. Il mancato superamento dell'esame sull'obbligo formativo aggiuntivo non preclude l'accesso agli appelli degli esami di profitto del primo anno. Lo Studente che non assolve l'obbligo formativo aggiuntivo entro la data limite viene iscritto come ripetente al primo anno di corso e non ha diritto ad abbreviazioni di carriera.
Nei casi di:
- Rinuncia
- Decadenza
- Presentazione di istanza di opzione dai previgenti ordinamenti
- Possesso di un titolo accademico o di sostenimento di attività formative in Università estere
- Passaggio da altro corso di studio dell'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna
- Trasferimento da altro Ateneo
gli Studenti sono esonerati dalla prova di verifica delle conoscenze qualora negli anni accademici precedenti abbiano già sostenuto tale prova presso la Facoltà di Ingegneria dell'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna o altra Facoltà di Ingegneria aderente al Consorzio Cisia, ovvero abbiano sostenuto test per i corsi a numero programmato finalizzati alla formazione di architetto, e non si siano poi immatricolati.
In caso di accoglimento di domanda di trasferimento o passaggio oltre i limiti ordinari, allo studente non esonerato dalla verifica è attribuito l'obbligo formativo aggiuntivo.
1.2 Prova di verifica delle conoscenze nel caso di attivazione del Corso a numero programmato
Qualora il Corso sia attivato a numero programmato, il numero di studenti iscrivibili e le modalità di svolgimento della selezione saranno resi pubblici ogni anno con il relativo bando di concorso.
Lo Studente deve sostenere la prova di verifica delle conoscenze richieste per l'accesso al Corso di Laurea. Lo Studente che s'immatricola avendo riportato nel test di ammissione un punteggio inferiore a quello specificamente previsto nel bando ha un obbligo formativo aggiuntivo (OFA) consistente nell'attività di approfondimento delle conoscenze negli argomenti che saranno anche oggetto dei corsi di accoglienza delle matricole. L'obbligo formativo aggiuntivo (OFA) deve essere assolto con il superamento di un apposito esame, secondo le modalità ed entro i termini indicati nel bando. Sono comunque previsti almeno tre appelli ad anno accademico dell'esame sull'obbligo formativo aggiuntivo.
La data limite entro la quale deve essere assolto l'obbligo formativo aggiuntivo viene deliberata dagli Organi di Ateneo e resa nota tramite il Portale di Ateneo.
Il mancato superamento dell'esame sull'obbligo formativo aggiuntivo non preclude l'accesso agli appelli degli esami di profitto del primo anno. Lo Studente che non assolve l'obbligo formativo aggiuntivo entro la data limite viene iscritto come ripetente al primo anno di corso e non ha diritto ad abbreviazioni di carriera.
Elenco dei docenti
- Serena Bandini
- Maria Bignozzi
- Marco Breschi
- Enrico Gianfranco Campari
- Casson Moreno Valeria
- Fabrizio Cavani
- Cesari Francesco
- Lorella Ceschini
- Costantini Adalberto
- Valerio Cozzani
- Maria Grazia De Angelis
- Ferruccio Doghieri
- Luca Dore
- Paola Fabbri
- Fabio Fava
- Gostoli Carlo
- Barbara Lazzari
- Michele Lombardi
- Massimo Marcaccio
- Matteo Minelli
- Piero Morelli
- Giovanni Naldi
- Massimo Nocentini
- Micaela Pasquini
- Pier Luigi Ribani
- Andrea Saccani
- Stramigioli Carlo
- Andrea Toschi
- Giulio Zanaroli
Ti interessa questo corso?
-
Per approfondire
-
Contatti