- Docente: Federico Bertoni
- Crediti formativi: 6
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
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Corso:
Laurea Magistrale in
Italianistica, culture letterarie europee, scienze linguistiche (cod. 9220)
Valido anche per Laurea Magistrale in Letterature moderne, comparate e postcoloniali (cod. 0981)
Laurea Magistrale in Italianistica e culture letterarie europee (cod. 6051)
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dal 11/02/2025 al 20/03/2025
Conoscenze e abilità da conseguire
Lo studente al termine del corso possiede un'elevata consapevolezza della specificità del linguaggio letterario, in quanto modalità espressiva dell'immaginario e strumento di interpretazione della realtà. Possiede conoscenze approfondite sui concetti generali della letteratura, sul funzionamento delle istituzioni letterarie, sui rapporti tra testo e contesto, sulle dinamiche della comunicazione letteraria, nonché su tradizioni stilistiche, generi, modi e forme della rappresentazione. Conosce e sa utilizzare gli strumenti interpretativi e le metodologie pratiche per l'analisi del testo letterario, nelle sue componenti retoriche, formali, stilistiche, tematiche e ideologiche. E' in grado di elaborare riflessioni autonome e di formulare giudizi su questioni teoriche e metodologiche
Contenuti
Tempo e racconto: Esperimenti contro la morte
Tutte le trame tendono alla morte, dice un personaggio di Don DeLillo, giocando sulla duplice accezione del termine plot, al tempo stesso “trama” e “complotto”. Eppure, aggiunge, tramare significa anche affermare la vita, cercare una forma e un progetto: «La trama di un romanzo è il nostro modo di localizzare la forza della morte fuori dal libro, di esorcizzarla, di contenerla». Come Sherazade, l’astuta narratrice delle Mille e una notte che rimanda la morte a colpi di racconto, gli esseri umani hanno sempre narrato storie per redimere l’inesorabile condanna del tempo, per trasformare il caos irreversibile della vita (chronos) in una struttura organizzata, significativa, illuminata da un’idea di destino (kairos). In questo senso, come ha scritto Paul Ricoeur, «il tempo diviene tempo umano nella misura in cui viene espresso secondo un modulo narrativo», mentre «il racconto raggiunge la sua piena significazione quando diventa una condizione dell’esistenza temporale». Non sempre, però, questi modelli narrativi sono all’insegna dell’ordine e della coerenza, nei termini delle «finzioni armoniche» teorizzate da Frank Kermode, costruzioni immaginarie che creano «una compiutezza di tempo con un inizio, una metà e una fine in armonia». La grande arte del Novecento, ad esempio, ha spesso creato universi finzionali governati da un tempo «misto», reversibile, spezzato, con trame che sembrano smarrire il tradizionale «filo del racconto» e procedono per andirivieni, digressioni, interferenze e cortocircuiti spazio-temporali, simili a quelli del sogno o della rêverie. Ma è solo così, in questo modo oscuro e tortuoso, che è possibile elaborare i traumi del lutto e della perdita, o lambire quel grumo di inesprimibile che è la radice e il senso di ogni grande opera. Attraverso esempi molto diversi, tratti dal teatro, dal romanzo e dal cinema, il corso proverà a esplorare questo territorio accidentato in cui i poteri modellizzanti del racconto devono misurarsi con quello che Italo Calvino, in un saggio importante, ha chiamato «mito», cioè «la parte nascosta d’ogni storia, la parte sotterranea, la zona non ancora esplorata perché ancora mancano le parole per arrivare fin là».
Il corso, della durata di 30 ore (6 cfu), è mutuato anche per gli studenti del Corso di laurea in «Italianistica. Culture letterarie europee. Scienze linguistiche». Il programma è lo stesso anche per i non frequentanti.
Periodo lezioni: Terzo ciclo (febbraio-marzo 2025)Orari, aule, date inizio lezioni: Consultare il sito docente.
Studenti/sse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si suggerisce di mettersi subito in contatto con l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it) e con il/la docente, per cercare insieme le strategie più efficaci nel seguire le lezioni e/o nel preparare l’esame.
Testi/Bibliografia
La bibliografia è la stessa anche per i non frequentanti. Quando possibile, ad esculsione dei volumi interi, i testi verranno caricati in pdf su Virtuale.
I. Opere
A. Teatro
- Italo Svevo, La rigenerazione (1927-28), in Italo Svevo, Teatro e saggi, a cura di Federico Bertoni, “Meridiani” Mondadori, pp. 617-767
B. Romanzo
- Virginia Woolf, Al faro (1927), Feltrinelli
- John Barth, L’opera galleggiante (1956 e 1967), minimum fax
- Georges Perec, W o il ricordo d’infanzia (1975), Einaudi
C. Cinema
- Agnès Varda, Les Plages d’Agnès (2008), Ciné-Tamaris
(N.B. Il Dvd del film, con sottotitoli in italiano, è reperibile in varie biblioteche, tra cui Sala Borsa e Dipartimento delle Arti. Il film verrà comunque analizzato nei dettagli durante le lezioni).
II. Testi critici e teorici
La bibliografia critica è articolata in due gruppi. Gli studenti leggeranno tutti i testi del gruppo A e un testo a scelta del gruppo B. Quando possibile, i testi verranno caricati in pdf su Virtuale.
A. Testi obbligatori
- Walter Benjamin, Il narratore. Considerazioni sull’opera di Nikolai Leskov, Einaudi (anche in Walter Benjamin, Angelus Novus. Saggi e frammenti, a cura di Renato Solmi, Einaudi, pp. 247-74)
- Gérard Genette, Discorso del racconto, limitatamente alla parte sul tempo, in Gérard Genette, Figure III, Einaudi, pp. 67-207
- Per analizzare il film di Agnès Varda è indispensabile la lettura di Anna Masecchia, Les plages d’Agnès, Carocci
B. Un testo a scelta
- Peter Brooks, Alla ricerca della trama, primo capitolo di Peter Brooks, Trame. Intenzionalità e progetto nel discorso narrativo, Einaudi, pp. 3-39
- Italo Calvino, Cibernetica e fantasmi (Appunti sulla narrativa come processo combinatorio), in Italo Calvino, Una pietra sopra. Discorsi di letteratura e società, Mondadori, pp. 199-219 (oppure in Saggi, “Meridiani” Mondadori, vol. I, pp. 205-225)
- Adriana Cavarero, Il paradosso di Ulisse, e Sheherazade intrappolata nel testo, capitoli contenuti in Adriana Cavarero, Tu che mi guardi, tu che mi racconti. Filosofia della narrazione, Feltrinelli, pp. 27-45 e pp. 153-165
- Frank Kermode, Romanzi, secondo capitolo di Frank Kermode, Il senso della fine. Studi sulla teoria del romanzo, Sansoni, pp. 33-58
- Paul Ricoeur, Tempo e racconto, terzo capitolo di Paul Ricoeur, Tempo e racconto, volume 1, Jaca Book, p. 91-139
Metodi didattici
Il corso è basato su circa 30 ore di lezioni frontali, durante le quali gli studenti saranno comunque sollecitati a intervenire e a discutere le questioni affrontate.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
L'esame consiste in un colloquio orale di circa 20-30 minuti che ha lo scopo di verificare la conoscenza dei testi in programma e di valutare le capacità critiche e interpretative dello studente. L'esame sarà strutturato in due parti:
1) Riconoscimento e analisi testuale. All'inizio dell'esame verrà proposto un breve frammento scritto (10-15 righe) tratto da una delle opere in programma (Bibliografia, sezione I). Lo studente dovrà identificare il testo, l'autore, la data di pubblicazione, e dovrà fornire alcuni elementi di contestualizzazione e di analisi del brano rispetto alla trama, ai personaggi e alle situazioni descritte. L'esito positivo di questa prima fase permette l'accesso a quella successiva, mentre il mancato riconoscimento del brano comporta il non superamento dell'esame. Un orientamento parziale e approssimativo permette comunque di continuare l'esame, ma con una valutazione finale che non potrà raggiungere i punteggi più alti.
2) Interrogazione e discussione critica. La parte successiva dell'esame prevede: a) Almeno una domanda sui testi critici in programma (Bibliografia, sezione II); b) Due/tre domande sui testi primari, che potranno essere sia di tipo nozionistico, sia di taglio più critico-interpretativo. Dopo l'inizio del corso, un prontuario più dettagliato di indicazioni e di consigli per la preparazione dell'esame verrà pubblicato sulla piattaforma Virtuale, tra i materiali didattici dell'insegnamento.
Nel corso del colloquio verranno valutate la consapevolezza metodologica, la capacità di padroneggiare la bibliografia di riferimento e l'efficacia espressiva dell'esposizione, in termini di precisione e appropriatezza linguistica. Particolarmente apprezzata sarà la facoltà di istituire nessi tra il quadro teorico di riferimento e i singoli testi, sia letterari che saggistici. La conoscenza precisa dei testi, l'acume interpretativo, il senso critico e l'efficacia argomentativa saranno valutati con i punteggi più alti (27-30), mentre la conoscenza descrittiva e generica della bibliografia, con limitata capacità di analisi e di sintesi, porterà a valutazioni positive ma non elevate (24-26). Lacune formative, analisi superficiali e linguaggio inappropriato o confuso determineranno valutazioni scarse o negative (18-23).
Studenti/sse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it): sarà sua cura proporre agli/lle studenti/sse interessati/e eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del/la docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.Strumenti a supporto della didattica
Proiezione di diapositive in Power point. Materiali didattici integrativi verranno messi a disposizione degli studenti attraverso la piattaforma IOL, dove verranno caricati anche i pdf dei testi difficilmente reperibili.
Link ad altre eventuali informazioni
http://www.unibo.it/SitoWebDocente/default.htm?UPN=federico.bertoni@unibo.it
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Federico Bertoni