- Docente: Maurizio Ascari
- Crediti formativi: 9
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea in Lingue e letterature straniere (cod. 0979)
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dal 26/09/2024 al 19/12/2024
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo studente conosce le linee generali della storia della letteratura, è in grado di leggere, comprendere e tradurre testi in lingua ed è avviato all'uso dei metodi e degli strumenti di base di tipo analitico, per interpretare le opere dei principali autori, contestualizzandoli nella cultura e nel periodo storico di riferimento.
Contenuti
Maghi, streghe e fate nel teatro rinascimentale inglese: un percorso critico tra sapere, potere, natura e identità di genere
La magia ha un ruolo importante nella società e nella cultura della prima età moderna. Basti pensare alle figure di Cornelio Agrippa e di John Dee, astrologo e matematico alla corte della Regina Elisabetta, o ancora alla persecuzione delle ‘streghe’ cui Giacomo VI di Scozia (dal 1603 sovrano d’Inghilterra col nome di Giacomo I) dà inizio nel 1590 e cui fa seguito la pubblicazione del suo famoso trattato Daemonologie (1597).
La rappresentazione culturale della magia consente di affrontare diversi argomenti di grande interesse: in primo luogo il modo in cui la conoscenza si articola tra Cinque e Seicento, quando nuove discipline sperimentali segnano la transizione verso la scienza moderna, e inoltre le forme di controllo cui la conoscenza è soggetta, in particolare da parte delle autorità ecclesiastiche. Come osserva già nel Seicento il filosofo Francis Bacon, il nesso tra sapere e potere è infatti centrale nella società.
Esemplare in questo senso è Doctor Faustus (circa 1588-92) di Christopher Marlowe, dove netta è la contrapposizione tra fede e conoscenza, secondo l’archetipo biblico dell’albero della conoscenza, al quale Adamo ed Eva si accostano provocando la cacciata dell’umanità dall’Eden. Protagonista della tragedia è un dotto teologo dell’Università di Wittemberg – la città di Lutero, dove ha inizio la riforma protestante – che stringe un patto col diavolo per accedere a una conoscenza illimitata il cui unico risultato è la dannazione. Questa storia in apparenza lineare di tracotanza e dannazione assume tuttavia nuovi significati quando la rapportiamo a quanto possiamo ricavare dai documenti circa l’atteggiamento ambivalente di Marlowe stesso verso la religione.
Il successivo dramma che analizzeremo – A Midsummer Night’s Dream (circa 1595-96) consente di esaminare il trattamento comico della magia attraverso il richiamo alla credenza popolare nelle fate. Questa vicenda incentrata sulla forza dell’eros esemplifica la visione magica delle forze naturali che caratterizza la cultura popolare dell’epoca: una concezione animistica e gerarchica del creato, strutturato secondo una logica di corrispondenze in piani correlati. Lo studio di questo dramma introdurrà una categoria centrale nel nostro percorso: il genere sessuale, qui declinato nella coppia di Oberon e Titania, re e regina delle fate, la cui armonia determina l’equilibrio naturale, e i cui conflitti vengono invece presentati come la causa di catastrofi e sconvolgimenti ambientali.
Nel corso analizzeremo poi un altro testo shakespeariano: As You Like It (circa 1599), che mostra un diverso aspetto del rapporto tra magia e commedia. Incentrato sul rapporto antitetico tra città e foresta o più in generale tra civiltà e natura, questo dramma articola alcune delle frizioni causate dall’impatto della modernità sulla società inglese. La modernità è infatti qui associata alla circolazione di informazioni (il nuovo interesse per le news) e di persone (il viaggio all’estero, stigmatizzato attraverso il personaggio di Jaques, dai toni proto-ambientalisti), e si contrappone alla stanzialità della vita nella foresta. Su questo sfondo si innesta nelle scene finali il tema della magia – una magia benevola e illusoria, legata all’eroina del dramma, che riafferma con questo potere il suo ruolo di dea ex machina, in conformità con quel travestimento al maschile che nel corso della vicenda ha rafforzato la sua agency, consentendole di superare le convenzioni di genere allora imperanti.
Il nostro percorso critico toccherà quindi alcuni drammi che contrappongono la ‘magia’ maschile a quella femminile, il cui trattamento nel teatro rinascimentale differisce secondo gli stereotipi di genere dell’epoca. Se già in Macbeth (circa 1603-6) le streghe vengono presentate come esseri ripugnanti e reietti, del ruolo centrale che le streghe acquistano nell’immaginario inglese di quegli anni è poi testimone la scelta compiuta da Ben Jonson di includere queste figure proprio in un masque (The Masque of Queens, 1609), ovvero in uno spettacolo dal carattere allegorico, allestito a corte e celebrativo del potere reale. Qui le streghe incarnano il disordine cui si oppone l’armoniosa autorità dei sovrani – Giacomo I e Anna di Danimarca.
Di segno opposto è la figura di mago che Shakespeare offre in The Tempest (circa 1610-11), dove Prospero costituisce il deus ex machina dell’azione, un benevolo patriarca che attraverso i suoi poteri magici ha imposto la propria autorità sull’isola (dapprima governata dalla malvagia strega Sicorace, madre di Calibano) e modella i destini degli altri personaggi. Nell’epilogo, Prospero viene addirittura presentato come un alter ego del drammaturgo, esplicitando quell’analogia tra magia e teatro che costituisce un tema ricorrente nei drammi dell’epoca.
Questo percorso nel dramma rinascimentale ci permetterà di prendere contatto con un ventaglio di generi teatrali che vanno dalla tragedia (Dr. Faustus e Macbeth) alla commedia (A Midsummer Night’s Dream) al romance (The Tempest) al masque (The Masque of Queens), alla ‘tragedia domestica’ (The Witch of Edmonton, 1621), caratterizzata dall’intreccio tra crimine e soprannaturale. Centrale sarà poi nel nostro itinerario la categoria del metateatro, ovvero la presenza di drammi interni al dramma e più in generale l’interrogazione sul teatro, la cui natura immateriale ma immersiva rimanda – in analogia con il sogno e la magia – a un quesito ontologico sulla natura stessa del reale e dell’esperienza umana, secondo un paradigma tipico del teatro rinascimentale.
Testi/Bibliografia
Fonti primarie
Agli studenti è richiesto di portare all’esame quattro dei seguenti testi, che verranno trattati a lezione:
Christopher Marlowe, Doctor Faustus (circa 1592)
William Shakespeare, A Midsummer Night’s Dream (circa 1595-96)
William Shakespeare, As You Like It (circa 1599)
William Shakespeare, Macbeth (circa 1603-6)
William Shakespeare, The Tempest (circa 1610-11)
William Rowley, Thomas Dekker e John Ford, The Witch of Edmonton (1621)
Alcuni consigli sulle edizioni italiane:
Christopher Marlowe, Il Dottor Faust, con testo a fronte, a cura di Nemi D’Agostino, con un saggio di T.S. Eliot, Milano, Mondadori, 2004.
William Shakespeare, Sogno di una notte di mezza estate, con testo a fronte, a cura di Fernando Cioni, traduzione di Gabriele Baldini, Milano, Rizzoli, 2013.
William Shakespeare, Come vi piace, con testo a fronte, introduzione, traduzione e note di Gabriele Baldini, Milano, Rizzoli, 1983.
William Shakespeare, Macbeth, con testo a fronte, introduzione, note e nuova traduzione di Rocco Coronato, Milano, Rizzoli, 2022.
William Shakespeare, La tempesta, con testo a fronte, cura, introduzione e note di Rocco Coronato, traduzione di Gabriele Baldini, Milano, Rizzoli, 2008.
William Rowley, Thomas Dekker e John Ford, La strega di Edmonton, traduzione e cura di Manuela Rastelli, Napoli, Liguori, 2005.
Fonti critiche
Testo obbligatorio:
Yates, Frances A., Cabbala e occultismo nell’età elisabettiana, Torino, Einaudi, 1982, pp. 3-118.
Gli studenti dovranno anche leggere cinque di questi saggi:
Cioni, Fernando, introduzione a William Shakespeare, Sogno di una notte di mezza estate, con testo a fronte, a cura di Fernando Cioni, traduzione di Gabriele Baldini, Milano, Rizzoli, 2013.
Clements, Elisa, “Forming the ‘Chain of Chains’: Rosalind and the Magic of Love in As You Like It, Inscape, Vol. 23, N. 3, Article 4, pp. 11-17 <https://scholarsarchive.byu.edu/inscape/vol23/iss3/4?utm_source=scholarsarchive.byu.edu%2Finscape%2Fvol23%2Fiss3%2F4&utm_medium=PDF&utm_campaign=PDFCoverPages>
Coronato, Rocco, introduzione a William Shakespeare, Macbeth, con testo a fronte, introduzione, note e nuova traduzione di Rocco Coronato, Milano, Rizzoli, 2022.
Coronato, Rocco, introduzione a William Shakespeare, La tempesta, con testo a fronte, cura, introduzione e note di Rocco Coronato, trad. di Gabriele Baldini, Milano, Rizzoli, 2008.
Lucking, David, “Our Devils Now Are Ended: A Comparative Analysis of The Tempest and Doctor Faustus”, The Dalhousie Review, Vol. 15, 2000, pp. 151-167.
Lucking, David, “Translation and Metamorphosis in A Midsummer Night’s Dream”, Essays in Criticism, Vol. 61, N. 2, 2011, pp. 137-154.
David Nicol, “Interrogating the Devil: Social and Demonic Pressure in The Witch of Edmonton”, Comparative Drama, Vol. 38, N. 4, Winter 2004-5, pp. 425-445.
Thompson, Edward H., “Macbeth, King James and the Witches”, <https://faculty.umb.edu/gary_zabel/Courses/Phil%20281b/Philosophy%20of%20Magic/Arcana/Witchcraft%20and%20Grimoires/macbeth.htm>.
Si può accedere liberamente ai saggi di Lucking e Nicol attraverso Google Scholars purché ci si autentichi come studenti UNIBO.
Storia letteraria
Agli studenti è richiesta la conoscenza dei fondamenti di storia letteraria inglese nel periodo dalle origini alla fine del Seicento. Il testo di riferimento è Manuale di letteratura e cultura inglese, a cura di Lilla Maria Crisafulli e Keir Elam, Bologna, Bononia University Press, 2009, pp. 1-138
Metodi didattici
Il corso si comporrà
1) di lezioni frontali, il cui obiettivo sarà fornire ai partecipanti gli strumenti critici necessari per lo studio dei testi letterari, sia in termini di analisi linguistica sia di contesto storico-culturale;
2) di proiezioni e discussioni di film.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
La prova d'esame consisterà in un colloquio orale in lingua italiana della durata di 20/25 minuti circa: la prima parte verterà sul testo di storia della letteratura a cura di Lilla Crisafulli e Keir Elam; la seconda sui testi letterari e critici in programma. L'esame avrà l'obiettivo di valutare le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente e inoltre la capacità di contestualizzare le opere letterie studiate sullo sfondo storico-letterario-culturale dell'epoca.
Strumenti a supporto della didattica
Le slides di Powerpoint mostrate durante il corso verranno messe a disposizione degli studenti sulla piattaforma Virtuale di Unibo: https://virtuale.unibo.it/my/
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Maurizio Ascari
SDGs


L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.