73382 - LABORATORIO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER L'EDUCATORE SOCIALE E CULTURALE II (G.K)

Anno Accademico 2024/2025

  • Docente: Simona Nicolini
  • Crediti formativi: 3
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del laboratorio lo studente: - è capace di muoversi autonomamente nell'applicare le tecniche specifiche apprese in modo autonomo o all'interno di progettazioni organizzate dalle istituzioni; - sa confrontarsi con altri soggetti sulle modalità d'uso e di documentazione delle tecniche apprese; - sa collocare il sapere specifico appreso in differenti tipologie di servizio; - sa valutare i limiti e i pregi delle strumentazioni tecniche apprese; - sa trasferire le tecnologie apprese in contesti differenziati apportandovi modificazioni e integrazioni personali.

Contenuti

“La progettazione sociale per l'Educatore sociale e culturale”

Secondo la legge n.55/2024 “L'educatore professionale socio-pedagogico valuta, progetta, organizza e mette in atto progetti, interventi e servizi educativi e formativi in ambito socio-educativo, socio-assistenziale e socio-sanitario, per quest'ultimo limitatamente agli aspetti educativi, rivolti a persone in difficoltà o in condizione di disagio, collaborando con altre figure professionali, e stimola i gruppi e gli individui a perseguire l'obiettivo della crescita integrale e dell'inserimento o del reinserimento sociale, definendo interventi educativi, formativi, assistenziali e sociali, anche in collaborazione con altre agenzie educative” (articolo 3).

Lavorare da professionisti nell’educazione richiede oggi competenze e capacità tra le più raffinate. Nei fatti, oggi l’educatore deve possedere conoscenze tecniche, ma anche competenze chiave difficilmente reperibili, se non coltivate con interesse e con metodo.

Sempre più infatti l’educatore nel servizio affronta percorsi individuali o di gruppo complessi, articolati, sfidanti; nel contesto del welfare locale all’aumentare dei bisogni non corrisponde un aumentare delle risorse a disposizione, specialmente quelle economiche. Le competenze rilevanti per l’educatore sono l’imprenditività, la capacità di apprendimento nelle esperienze e la cosiddetta capacità negativa, intesa come competenza che consente di sostare, comprendere, ricercare insieme ad altri.

Come spesso succede nelle professioni maggiormente complesse, non basta sviluppare questo patrimonio di competenze, serve anche che tali competenze siano sostenute e supportate da un approccio e una metodologia orientati sul progettare insieme con altri.

La progettazione con altri – siano colleghi e coordinatori del proprio ente, professionisti e operatori di altri servizi, ma soprattutto lo stesso cliente del servizio e i suoi familiari- favorisce l’emergere di un pensiero che non è schiacciato sulla semplice operatività, ma ha il coraggio di approfondire il senso delle azioni costruite con altri. La progettualità con altri diventa quindi una condizione generativa nei percorsi di costruzione del benessere possibile con e per le persone.

Nel laboratorio le e i partecipanti verranno coinvolti in esercitazioni così da sperimentare le dinamiche della progettazione sociale nei servizi dell’extrascuola, con particolare riferimento al Terzo Settore; inoltre verranno sollecitati a condividere nel laboratorio le loro esperienze di progettazione sociale. La centratura sarà quindi sull'approccio metodologico, più che sulla progettazione per bandi.

Il laboratorio offre due obiettivi di apprendimento ai partecipanti:

  • Approfondire l’approccio progettuale nel lavoro educativo, orientandosi tra diversi orientamenti possibili (per pianificazione, per problem solving, per coprogettazione complessa) attraverso casi e esempi concreti di progettazione, in particolare in ambito extra scolastico.
  • Conoscere e sperimentare le fasi del percorso di progettazione, in un'ottica di lavoro sociale, all’interno della cornice organizzativa del servizio in cui l'educatore è inserito, in particolare nel Terzo Settore.

I principali contenuti che verranno trattati riguardano:

  • Gli stili di progettazione tra risorse e criticità: un approccio complesso per l’Educatore sociale e culturale.
  • La “Cassetta degli attrezzi” della progettazione sociale per l’Educatore sociale e culturale: elementi di base del metodo di lavoro, strumenti e tecniche di lavoro di comunità.
  • Un cruscotto per riconoscere competenze solide e altre da sviluppare come educatori in riferimento alla progettazione sociale.

Nell’anno accademico 2024-25 verrà proposto un approfondimento su strumenti e metodi per promuovere da educatori una valutazione co-costruita dei progetti realizzati.

 

Testi/Bibliografia

Per approfondire il tema della progettazione socioeducativa rimane fondamentale la lettura e l’approfondimento del testo: Leone, L., Prezza, M., (2003), Costruire e valutare i progetti nel sociale. Milano: Franco Angeli Ed.

Altri testi di riferimento e dispense specifiche per approfondire le tematiche del laboratorio verranno indicati nel corso degli incontri.

Nel caso sia di interesse una panoramica generale delle questioni da affrontare, questi alcuni testi consigliati:

Ascoli, U, Pavolini, E. (a cura di) (2017), Volontariato e innovazione sociale oggi in Italia, Bologna: Il Mulino.

A. Traverso, A. (2016), Metodologia della progettazione educativa. Roma: Carocci ed.

Voce: Progetto (2018) in Panciroli C. (a cura di), Educare nella città. Percorsi di didattica interdisciplinare, Milano: Franco Angeli.

Borzaga, C., Fazzi, L. (2011), Le imprese sociali, Roma: Le bussole Carocci

Borzaga, C., Fazzi, L. & Rosignoli, A., (2023) Guida pratica di co-programmazione e co-progettazione. Strategie e strumenti per costruire agende collaborative, Trento: Centro Studi Erickson

Fazzi L., (2019), Costruire l’innovazione nelle imprese sociali e nel Terso settore, Milano: Franco Angeli Ed.

Giaccardi C., Magatti M. (2020), Nella fine è l’inizio, Bologna: Il Mulino

Morin E., (2020), Cambiamo strada, Milano: Raffaello Cortina

Morlini A. (a cura di), (2016) Intraprendere nella complessità, Roma: Carocci

Metodi didattici

Saranno proposte metodologie attive, in particolare esercitazioni in gruppo, role playing, simulazioni di progetti e analisi di caso, oltre a lezioni attive in base alle caratteristiche del gruppo aula (composizione, numero di persone). E' fondamentale la partecipazione, continuativa e attiva, come del resto prevista dalla metodologia laboratoriale. A tutti sarà comunque richiesta una partecipazione attiva nelle esercitazioni, oltre alla stesura di testi, durante il percorso. Al termine del percorso ogni studente dovrà redigere un breve elaborato di sintesi dell'esperienza.

*Gli studenti stranieri sono pregati di mettersi in contatto con la docente con congruo anticipo. Siamo interessati e disponibili ad accogliere studenti con bisogni speciali; è di aiuto conoscere prima le eventuali esigenze specifiche*.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L’esito di valutazione nei laboratori non è un voto, bensì il conseguimento dell’idoneità. Come di prassi nei laboratori, per il conseguimento dell’idoneità non sono previste verifiche formali relative all'apprendimento; è però richiesta la partecipazione costante e attiva, oltre alla scrittura di elaborati durante e al termine del percorso. Il laboratorio è un percorso di base, pertanto non è possibile partecipare se si ha già frequentato il medesimo percorso negli anni precedenti.

Strumenti a supporto della didattica

Verranno utilizzati materiali di lavoro per le esercitazioni e dispense per approfondimenti. Nel caso siano interessati a partecipare al percorso laboratoriale studenti con abilità differenti, con bisogni speciali, o provenienti da altre culture, sono pregati di mettersi in contatto in anticipo con la docente, che nei limiti delle possibilità e tenendo conto della composizione del gruppo metterà a disposizione specifici strumenti a supporto della didattica.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Simona Nicolini

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