96430 - CULTURE PERFORMATIVE DELL'ASIA (1)

Anno Accademico 2024/2025

  • Docente: Matteo Casari
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 5821)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: acquisisce conoscenze generali sulle culture performative asiatiche e sui principali generi tradizionali di teatro-danza in Asia, sapendoli collocare su un corretto orizzonte storico e antropologico; sa individuarne e analizzarne gli elementi basilari collegandoli alla cultura di riferimento; apprende i primi strumenti metodologici per leggere e interpretare i linguaggi e i fenomeni performativi e teatrali asiatici.

Contenuti

Il corpo artificiale: la scena asiatica tra marionette e robot

In Asia il teatro di figura non sconta alcuna sudditanza rispetto al teatro d’attori. Anzi, sono numerosi i casi in cui i corpi artificiali di marionette e figure, ai quali si sono aggiunti i robot in anni recenti, hanno superato nelle preferenze del pubblico quelli in carne e ossa dei performer umani. Dopo una preliminare contestualizzazione antropologica della scena asiatica, il corso si concentrerà su quei teatri di figura che hanno influenzato il teatro d’attori guardando alle tradizioni giapponesi e del sud est asiatico con uno sguardo ad allestimenti con automi e robot in scena.

Orari e inizio delle lezioni:
lunedì, martedì e mercoledì ore 11-13
dal 31 marzo 2024

Testi/Bibliografia

-Cinzia Toscano, Il teatro dei robot. La meccanica delle emozioni nel Robot-Human Theatre di Hirata Oriza, CLUEB, Bologna, 2019.

-Paul Dumouchel, Luisa Damiano, Vivere con i robot. Saggio sull’empatia artificiale, Raffaello Cortina Editore, 2019.

-Dispensa a cura del docente.

Solo agli studenti non frequetanti (si intendono frequentati gli studenti presenti almeno all’80% delle lezioni) si richiede la preparazione di un ulteriore volume a scelta tra:

-Azzaroni Giovanni, Sguardi sul corpo tra Oriente e Occidente. Studi di antropologia filosofica, Bologna, CLUEB, 2019.

-Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Malaysia – Indonesia – Filippine – Giappone, vol. I, CLUEB, Bologna, 1998, solo pp. 273-388.

-Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Myanmar – Thailandia – Laos – Kampuchea – Viêt Nam, vol. II, CLUEB, Bologna, 2000, solo pp. 273-388.

-Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Tibet – Cina – Mongolia – Corea, vol. III, CLUEB, Bologna, 2003, solo pp. 101-256.

-Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Nepal, Bhutan, India, Sri Lanka, vol. IV, CLUEB, Bologna, 2006, solo pp. 149-338.

-Matteo Casari, Teatro, vita di Mei Lanfang. Con la traduzione integrale di Addio mia concubina, CLUEB, Bologna, 2003.

Casari Matteo e de Concini Giuditta, a cura di, Danzare il Nāṭya. Permanenze e trasformazioni del teatro-danza indiano, in Arti della Performance: orizzonti e culture, n. 5, 2015, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna.

- De Giorgi Margherita, "To be renewed again". Esperienze di butō in Europa: Yvonne pouget, Imre Thormann e Xavier Le Roy, in Arti della Performance: orizonti e culture, n. 2, 2012, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna, solo pp.1-183.

-Di Bernardi Vito, Il Mahābhārata. L'epica indiana e lo spettacolo di Peter Brook, Bulzoni, Roma, 1989.

- Mastrangelo Matilde et al., a cura di, Il teatro giapponese. La macchina scenica tra spazi urbani e riforme, Roma, Aracne, 2014.

- Marazzi Antonio, Uomini, cyborg e robot umanoidi. Antropologia dell’uomo artificiale, Carocci, Roma, 2012.

- Ottaviani Gioia, I fondamenti del teatro in Asia, Aracne, Roma, 2004.

-Zeami Motokiyo, Il segreto del teatro nō, Adelphi, Milano, 1987 (o successive edizioni).

Metodi didattici

L'insegnamento dovrà tendere a un equilibrato mix di nozioni teoriche e di esempi pratici inseriti in un preciso contesto antropologico, al fine di consentire a tutti gli studenti che affronteranno il corso con diversi gradi di preparazione di avere la possibilità di raggiungere il risultato finale prefissato.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Una prima verifica dell’apprendimento avviene in aula, durante lo svolgimento del corso, attraverso il dialogo con gli studenti. Tale dialogo non è finalizzato all’attribuzione finale del voto ma a saggiare interessi e eventuali difficoltà legati alle lezioni.

L’esame di profitto finale è orale. Durante l’esame lo studente è chiamato a dimostrare la propria preparazione su tutti i testi in programma sostenendo con il docente un dialogo sugli argomenti in essi contenuti. Gli studenti frequentanti possono articolare la propria esposizione riferendosi anche ai temi approfonditi a lezione.
Nello studio, in particolare del manuale, si consiglia di evitare un approccio eccessivamente mnemonico concentrandosi maggiormente sulle questioni nodali dei temi trattati e sulle loro possibili connessioni.

L’esame terrà conto anche della proprietà e della congruità dell'espressione linguistica:

30 e lode: prova eccellente per solidità delle conoscenze, ricchezza dell'articolazione discorsiva, proprietà espressiva e interesse di interventi critici;

30: prova ottima, conoscenze complete e adeguate, ben articolate ed espresse correttamente, con interventi critici interessanti;

29-27: prova buona, conoscenze più che soddisfacenti, espressione corretta.

26-24: prova discreta, conoscenze presenti nelle linee essenziali, ma non esaurienti e/o non sempre articolate con correttezza;

23-21: prova sufficiente, conoscenze presenti in modo generale ma superficiale; espressione spesso non appropriata e articolazione del discorso confusa;

20-18: prova appena sufficiente, espressione e articolazione del discorso con lacune anche di rilievo;

<18: prova insufficiente, conoscenze assenti o molto lacunose, mancanza di orientamento nella disciplina, espressione carente e gravemente lacunosa.

 

Studenti/esse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it): sarà sua cura proporre agli/alle studenti/esse interessati/e eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del/la docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.

 

N.B.
per sostenere l'esame è necessaria l'iscrizione alle liste on line di AlmaEsami

Strumenti a supporto della didattica

Proiezione di filmati su spettacoli e danze concernenti gli argomenti presentati durante il corso.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Matteo Casari

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere Partnership per gli obiettivi

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.