- Docente: Enrico Giorgi
- Crediti formativi: 12
- SSD: L-ANT/09
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Archeologia e culture del mondo antico (cod. 8855)
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dal 10/02/2025 al 15/05/2025
Conoscenze e abilità da conseguire
Il corso introduce i principali temi di ricerca e i metodi più aggiornati per analizzare i cambiamenti che intervengono nel rapporto tra l’uomo e l’ambiente nel corso tempo, tali da generare paesaggi differenti nelle varie epoche. Allo studente verranno forniti gli strumenti necessari per comprendere tali dinamiche, attraverso un uso integrato di fonti e strumenti di diversa natura: dalla lettura dei testi antichi (compresi i repertori tecnici come gli itinerari e gli scritti agrimensori e urbanistici) e delle fonti archeologiche, sino allo studio della geografia fisica, anche con l’ausilio delle moderne metodologie di analisi cartografica (GIS) e diagnostica (Remote Sensing). Particolare rilievo verrà riservato allo studio del paesaggio urbano e alla ricostruzione della viabilità e dell'appoderamento agrario antichi.
Contenuti
Il corso tratta i cambiamenti del paesaggio antico attraverso lo studio del rapporto tra uomo e ambiente nelle varie epoche, riservando pari attenzione a tutte le categorie di fonti senza trascurare i fattori ambientali (cambiamenti climatici e condizionamenti imposti dalla geografia fisica).
Sarà articolato in una prima parte introduttiva-metodologica seguita da una seconda parte più applicativa e laboratoriale (anche con la consultazione in aula di strumenti cartografici), dedicata a specifici filoni di ricerca caratteristici del paesaggio di epoca romana.
In entrambe le parti del corso si farà riferimento a dati di prima mano raccolti nei progetti sul campo che verranno presentati nelle prime lezioni del corso e ai quali gli studenti potranno chiedere di partecipare (Butrinto, Suasa e Paestum).
Tra i progetti sul campo si segnalano, per la particolare attinenza, le ricognizioni di superficie nell’area medio-adriatica (valli del Cesano e dell’Aso nelle Marche) e le ricognizioni dei siti fortificati d'altura nell'antico Epiro corrispondente all'attuale Albania nei mesi di settembre e ottobre. Avere frequentato il corso e sostenuto l’esame o avere una tesi attinente verrà considerato elemento preferenziale per la partecipazione alle ricerche sul campo.
link ai siti di progetto:
https://cumarcheologia.it/
https://site.unibo.it/butrint/en
La prima parte del corso, che si svolgerà nel terzo periodo didattico tra gennaio e marzo, prevede una breve introduzione alla storia e all’evoluzione della disciplina e illustra i metodi che la caratterizzano, finalizzati a elaborare mappe del potenziale archeologico utili anche in ambito professionale.
A questo scopo, dapprima verranno analizzate con casi esemplificativi le principali categorie di fonti (repertori e fonti scritte, toponomastica, epigrafia, archeologia), soffermandosi sullo studio del terreno (geomorfologia) e sulle sue rappresentazioni (carte topografiche e cartografia tematica cartacea e digitale). Inoltre, verranno analizzate le moderne metodologie di indagine sul campo, partendo da quelle non invasive sia in remoto (remote sensing ossia fotografia satellitare/aerea tradizionale e multispettrale, lidar) sia sul terreno (geofisica, survey archeologico). Particolare risalto verrà dato alle ricognizioni di superficie e al confronto con i dati d'archivio (legacy data). Quindi si illustreranno brevemente le principali tecniche di rilievo topografico necessarie per documentare i resti archeologici sul campo (GPS, fotogrammetria, laser scanner) e inserirli nella cartografia digitale ottenendo una mappatura dell’archeologia (GIS).
Tale finalità verrà perseguita tenendo conto degli aspetti normativi e professionalizzanti, valorizzando il ruolo dell’archeologo del paesaggio attento anche al coinvolgimento delle comunità dei cittadini (archeologia pubblica) e fautore di un’archeologia sostenibile che non si oppone ai cambiamenti ma si propone come protagonista della pianificazione urbanistica e territoriale (archeologia preventiva).
La seconda parte del corso, dopo la pausa didattica di marzo, sarà dedicata ad alcuni temi caratteristici dello studio del paesaggio di età romana (viabilità, popolamento e appoderamento agrario). Al tal fine verrà analizzato l’impatto sul territorio dell’economia agro-pastorale e dell’agricoltura romana in particolare, introducendo anche i cambiamenti che portano alla formazione del paesaggio medievale. Verranno inoltre analizzate le infrastrutture territoriali che caratterizzano il popolamento romano, come la viabilità e l’appoderamento agrario (centuriazione). Per meglio illustrare l’evoluzione dei paesaggi romani verranno affrontati in maniera critica alcuni casi di studio legati a progetti sul campo nell'area adriatico-ionica, mettendo a raffronto itinerari romani, fonti scritte, paesaggi sepolti (ricostruibili grazie alla geofisica e alla fotografia aerea), resti archeologici e cambiamenti ambientali.
I contenuti del corso sono strettamente attinenti a quelli trattati nei laboratori di topografia che si raccomanda di frequentare per completare la formazione teorica con quella tecnica e pratica. A tal proposito si rimanda alla pagina web dedicata alla didattica di laboratorio:
https://corsi.unibo.it/magistrale/archeologia/i-laboratori-didattici
Testi/Bibliografia
TESTI D'ESAME
Gli studenti che frequenteranno le lezioni dovranno studiare gli appunti delle lezioni con l'ausilio delle presentazioni disponibili sul sito web del corso stesso e inoltre dovranno studiare i seguenti due testi:
· Marcone, Storia dell’agricoltura romana, Roma 2004;
· R. Rao, I paesaggi dell’Italia medievale, Roma 2015.
Gli studenti che non frequenteranno le lezioni oltre ai due manuali già previsti, in sostituzione degli appunti, dovranno studiare anche i seguenti manuali:
· P. Carafa, Storie dai contesti. Metodologia e procedure della ricerca archeologica, Perugia 2021 (solo cap. 3 Topografia e Archeologia del Paesaggio pp. 173-298);
· G. Bonora, P.L. Dall'Aglio, S. Patitucci, G. Uggeri, La Topografia antica, Bologna 2000 (solo cap. 2 Le fonti per la topografia antica pp. 45-132 e cap. 4 Ambiti peculiari pp. 177-241).
Per gli studenti non frequentanti si consiglia caldamente di affiancare lo studio dei manuali indicati con la consultazione delle presentazioni disponibili nel sito web del corso. Inoltre, si segnala che questi due ultimi manuali per non frequentanti possono essere utili anche ai frequentanti per recuperare o approfondire i temi trattati nella prima parte del corso.
Gli studenti stranieri, solo dopo averlo concordato con il docente, potranno sostituire i testi previsti con i seguenti libri:
· S. Campana, Mapping the Archaeological Continuum: Filling 'Empty' Mediterranean Landscapes, Springer 2018;
· F. Vermeulen, G.-J. Burgers, S. Keays and C. Corsi (eds.), Urban Landscape Survey in Italy and the Mediterranean, Oxbow Books 2012.
BIBLIOGRAFIA
(Letture non obbligatorie ma facoltative e utili solo per approfondire alcuni temi trattati a lezione che potranno essere discussi in classe)
LETTURE RELATIVE ALLA PRIMA PARTE DEL CORSO
Temi generali
P. Carafa, Storie dai contesti. Metodologia e procedure della ricerca archeologica, Perugia 2021 (Topografia e Archeologia del Paesaggio pp. 173-298);
G. Gisotti, Geologia per archeologi, Roma 2020.
E. Giorgi (a c.), In profondità senza scavare. Metodologie di indagine non invasiva e diagnostica per l'archeologia, Bologna 2009;
F. Boschi, Archeologia senza scavo. Geofisica e indagini non invasive, Bologna 2020;
J. Bogdani, Archeologia e tecnologie di rete. Metodi strumenti e risorse digitali, Roma 2019;
F. Tosco, Il paesaggio come storia, Bologna 2017.
Survey
G. Barker, T. Rasmussen, In the Footsteps of the Etruscans: Changing Landscapes around Tuscania from Prehistory to Modernity, Cambridge 2023 (https://sol.unibo.it/SebinaOpac/resource/in-the-footsteps-of-the-etruscans-changing-landscapes-around-tuscania-from-prehistory-to-modernity/UBO09646929 );
P. Attema, J. Bintlff, F. Vermeulen et alii, A guide to good pactice in Mediterranean surface survey projects, in Journal of Greek Archaeology 5 (2022), pp. 1-62 (http://archaeopresspublishing.com/ojs/index.php/JGA/article/view/430/99 );
H. Patterson, R. Witcher, He. Di Giuseppe, Changing landscapes of Rome’s northern hinterland, Oxford 2020 (https://www.archaeopress.com/Archaeopress/Products/9781789696158#:~:text=The%20Changing%20Landscapes%20of%20Rome's%20Northern%20Hinterland%20presents%20a%20new,1000%20BC%20to%20AD%201000 .);
P. Attema, Data integration and comparison in landscape archcaeology: towards analysis beyond sites and valleys, in Boschi, Giorgi, Vermeulen 2020, pp, 11-18 (https://www.archaeopress.com/Archaeopress/Products/9781789696998 );
M. Cavalazzi, «Looking through the keyhole»: problems and research strategies for landscape archaeology in an alluvional plain with a high rate of vertical growth. The case of Bassa Romagna and south-eastern Po Valley, in Groma 2 (2020), pp. 1-24 (https://archaeopresspublishing.com/ojs/index.php/groma/issue/view/vol5-2020 ).
S. Campana, Mapping the Archaeological Continuum. Filling ‘Empty’ Mediterranean Landscapes, Springer 2018;
B. David, J, Thomas (eds), Handbook of Landscape Archaeology, Routlege 2008.
LETTURE RELATIVE ALLA SECONDA PARTE DEL CORSO
Popolamento e appoderamento agrario romano
E. Dodd, D. Van Limbergen (eds), Methods in Ancient Wine Archaeology: Scientific Approaches in Roman Contexts, London 2024;
A. Marzano, Plants, Politics and Empire in Ancient Rome, Cambridge 2022;
J. Turchetto, Una, nessuna, centomila…tracce di centuriazione romana nella Venetia centrale, Padova 2022;
W. De Clercq, D. van Limbergen, S. Maréchal (eds), The Resilience of the Roman Empire: Regional case studies on the relationship between population and food resources, Oxford 2020.
E. Todisco, I vici rurali dell’Italia Romana, Bari 2011;
L. Capogrossi Colognese, Persistenze e innovazione nelle strutture agrarie dell’Italia romana, Napoli 2002;
S. Segenni, L’agricoltura in età romana, Milano 2019;
L. Capogrossi Colognesi, L’agricoltura romana, Bari 1982;
E. Sereni, Storia del paesaggio agrario italiano, Bari 1974 (cap. II l’Italia antica, cap. III l’alto Medioevo e l’età feudale);
S. Settis (a c.), Misurare la terra: centuriazione e coloni nel mondo romano, Modena 1993.
RIVISTE DI SETTORE
Per un aggiornamento sui principali temi di ricerca si consiglia la consultazione degli ultimi numeri delle seguenti riviste:
Groma (groma.unibo.it)
Atlante Tematico di Topografia Antica (lerma.it/catalogo/collana/41)
Archeologia Aerea (archeologia-aerea.it)
Rivista di Topografia Antica
Agri Centuriati
Metodi didattici
Le lezioni avranno impostazioni di carattere seminariale con utilizzo di presentazioni e di casi di studio nei quali sono in corso ricerche dirette dal docente e, compatibilmente con la disponibilità logistica e se possibile, verrà offerta l'opportunità agli interessati di partecipare alle ricerche sul campo.
Agli studenti verrà richiesto di intervenire in maniera attiva nel corso delle lezioni.
Compatibilmente con il numero dei frequentanti, verranno proposte alcune letture facoltative, tratte dagli ultimi numeri delle riviste specializzate segnalate in calce alla bibliografia, che gli studenti potranno sintetizzare e riferire in aula o nel corso dell'esame finale in maniera critica.
Verranno organizzati cicli di conferenze, aggiuntive e aperte al pubblico, su temi specifici a cura di ricercatori impegnati su aspetti attinenti.
Per affinare anche gli aspetti teorico pratici si raccomanda di frequentare in laboratori di topografia (https://corsi.unibo.it/magistrale/archeologia/i-laboratori-didattici)
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
La verifica dell'apprendimento per gli studenti che frequenteranno il corso verterà anche sulla valutazione della partecipazione alle discussioni e alle altre attività didattiche, come ad esempio le conferenze e le letture critiche da riferire alla classe.
Il voto finale sarà stabilito per mezzo di un esame orale nel quale verranno posti almeno tre quesiti relativi ai temi principali affrontati nel corso delle lezioni:
1. Metodi e fonti per lo studio dell'archeologia del paesaggio (prima parte del corso su fonti antiche, toponomastica, cartografia, fotografia aerea, geofisica, ricognizioni di superficie);
2. Forme del Paesaggio Antico dell'Italia Romana (Popolamento, Appoderamento agrario, Viabilità);
3. Strumenti per la documentazione topografica dell'archeologia (Stazione Totale, Laser Scanner, Fotogrammetria, GPS);
Il colloquio verrà aperto dal candidato con un argomento a sua scelta (primo quesito) al quale seguiranno due richieste di approfondimento sugli altri temi (due quesiti). Se necessario per favorire la valutazione potranno essere richiesti ulteriori approfondimenti.
Per gli studenti non frequentanti il colloquio verterà sui medesimi temi facendo riferimento ai volumi oggetto di studio.
Verranno adottati i seguenti parametri di valutazione, per gli studenti frequentanti e per gli studenti non-frequentanti.
Studenti frequentanti
Valutazione Eccellente (30 e lode-28): lo studente ha partecipato in maniera attiva alle lezioni e dimostra di saper esporre con terminologia adeguata e di saper interpretare il paesaggio antico con spirito critico ricorrendo alla pluralità di fonti. esposte a lezione.
Valutazione buona (27-23): lo studente ha frequentato il corso, espone correttamente ma con scarsa padronanza della terminologia tecnica e mostra conoscenze di livello buono seppure prevalentemente mnemonico che portano a interpretare correttamente il paesaggio antico e le fonti necessarie ma con limitato spirito critico.
Valutazione sufficiente (22-18): Lo studente ha frequentato il corso, si dimostra in possesso delle conoscenze di base della disciplina, ma assunte in forma mnemonica; l'interpretazione delle problematiche è prevalentemente corretta, ma condotta con imprecisione e scarsa autonomia. Il linguaggio utilizzato sarà discreto, ma carente nel linguaggio tecnico.
Valutazione insufficiente: lo studente non espone i temi in maniera adeguata, non ha maturato i concetti di base della disciplina e si consiglia la ripetizione dell'esame.
Studenti non-frequentanti
Gli studenti non-frequentanti verranno valutati sui medesimi criteri (capacità espositiva, spirito critico, conoscenza dei temi) ma in relazione ai manuali oggetto di studio.
Valutazione eccellente (30 e lode -28): lo studente dimostrerà una solida comprensione della materia, la dimostrazione di senso critico nella valutazione delle fonti cui attingere per ricostruire il paesaggio antico. Si esprimerà con un linguaggio adeguato alla materia, anche nelle sue parti tecniche.
Valutazione buona (27-23): lo studente dimostrerà una buona conoscenza e comprensione della materia, ma non sarà riuscito pienamente a sviluppare un senso critico, con espressione verbale e di ragionamento sulle problematiche proposte non sempre perfette.
Valutazione sufficiente (22-18): lo studente dimostrerà una sufficiente conoscenza della materia, ma non sarà riuscito a sviluppare un senso critico, con espressione verbale e di ragionamento sulle problematiche proposte non pienamente soddisfacenti.
Valutazione insufficiente: la mancanza dell'acquisizione dei concetti di base della disciplina, associata ad una scarsa capacità di fare ricorso alle fonti presentate e ad un linguaggio adeguato saranno valutate con punteggio insufficiente, che prevede la ripetizione dell'esame.
Strumenti a supporto della didattica
Le presentazioni utilizzate nel corso delle lezioni saranno a disposizione nel portale web del corso.
Gli studenti e le studentesse che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi o dispensativi devono innanzitutto prendere contatto con l'apposito ufficio: https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it/per-studenti .
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Enrico Giorgi
SDGs



L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.