20731 - DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE

Anno Accademico 2024/2025

  • Docente: Cecilia Gallotti
  • Crediti formativi: 1
  • SSD: M-DEA/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Ostetricia (abilitante alla professione sanitaria di ostetrica/o) (cod. 9201)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del modulo lo studente possiede le conoscenze e la capacità di comprendere, in merito all’ecosistema culturale della donna e dell'evento nascita, le problematiche specifiche di una società multietnica.

Contenuti

Il corso offre, in primo luogo, strumenti introduttivi di comprensione antropologica della costruzione culturale delle nozioni di corpo, persona e maternità. Attraverso la letteratura etnografica saranno presentati diversi modelli culturali di salute riproduttiva in prospettiva comparativa.

In secondo luogo, il corso affronta il tema della pluralità culturale nel percorso nascita fornendo chiavi di riflessione critica sui saperi e le pratiche di assistenza ostetrica. Attraverso casi di ricerca, si esamineranno le interazioni tra operatrici e donne migranti nei servizi di salute materno-infantile, individuando criticità e risorse per lo sviluppo di competenze multiculturali.

Testi/Bibliografia

Testo comune

Tarabusi F. (2017), Quando nasce una madre. Cura, servizi e maternità nelle esperienze delle donne migranti: un approccio etnografico, AG-About Gender. Rivista Internazionale di Studi sul Genere, Vol. 6 n. 12, pp. 240-84.

Testo a scelta

Capelli Irene, Concetti globali per categorie socialmente impreviste. Le politiche di «salute sessuale e riproduttiva» rivolte alle madri non sposate in Marocco, EtnoAntropologia, 7 (1), 2019, pp. 19-36.

Cozzi Donatella, Legami in diaspora: madri, figli e genere nelle famiglie transnazionali. Alcune riflessioni sulla migrazione delle donne rumene in Italia, EtnoAntropologia, 7 (1), 2019, pp.37-61

Gallotti Cecilia (2009), Le Mutilazioni Genitali Femminili come posta in gioco nei processi di cambiamento culturale. Migranti nigeriane e servizi socio sanitari in Emilia-Romagna, in: D. Carrillo e N. Pasini (a cura di), Migrazioni Generi Famiglie. Pratiche di escissione e dinamiche di cambiamento in alcuni contesti regionali, Milano, Franco Angeli-Fondazione Ismu, pp. 185-265.

Greco Milena, Percorsi di salute e maternità fra immigrate filippine e ucraine. Reti, possibilità e barriere, EtnoAntropologia, 7 (1) 2019, pp. 87-105

Marchetti Michela, Polcri Chiara, Gravidanza, parto, puerperio in un contesto d’immigrazione: un approccio antropologico per la calibrazione culturale dei servizi socio-sanitari, Rivista della Società italiana di antropologia medica / 35-36, ottobre 2013, pp. 247-278.

Massa Aurora, Attese di maternità. Storie di donne non (ancora) madri nella diaspora eritrea in Italia, Antropologia, Vol. 11, Numero 1 n.s., luglio 2024, pp. 127-147.

Quagliariello Chiara, Genere, migrazioni e nascite de-territorializzate. Uno studio del parto a Lampedusa, Erreffe. La ricerca folklorica, 75, 2020, pp. 29-42.

Quattrocchi Patrizia, Violenza ostetrica. Le potenzialità politico-formative di un concetto innovativo, EtnoAntropologia, 7 (1) 2019, pp.125.147

Sanò Giuliana, Pasian Pamela, Della Puppa Francesco, Come pensano i servizi socio-sanitari? Servizi di salute riproduttiva e donne migranti: la mancata «calibrazione culturale», Antropologia, Vol. 11, Numero 1 n.s., luglio 2024, pp. 105-125.

Metodi didattici

Lezioni frontali, discussione guidate, analisi di caso.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Colloquio finale su due testi obbligatori (uno comune e uno a scelta) e sugli argomenti affrontati durante il corso.

Tra i criteri utilizzati per valutare la preparazione degli studenti e delle studentesse si evidenziano soprattutto: a) la capacità di comprendere i processi assistenziali infermieristici e ostetrici connessi alle tematiche di salute e al funzionamento dei sistemi sanitari e sociali e con particolare riferimento alle diversità culturali; b) la capacità di utilizzare con precisione il linguaggio antropologico; c) la capacità di declinare teorie e strumenti propri dell’antropologia e dell’etnografia per leggere criticamente contesti, questioni e pratiche inerenti il proprio specifico ambito professionale.

Strumenti a supporto della didattica

Slides e casi di studio.

 

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Cecilia Gallotti