81587 - TEATRI IN ASIA (1) (LM)

Anno Accademico 2024/2025

  • Docente: Matteo Casari
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: - acquisisce conoscenze sulle origini e gli sviluppi dei principali modelli asiatici di teatro-danza; - sa contestualizzare tali modelli all’interno di un'appropriata cornice storico-antropologica riferendoli anche ai rapporti e agli scambi tra le tradizioni teatrali orientali e occidentali; - acquisisce strumenti metodologici per orientarsi nella ricerca e interpretazione delle fonti orali e scritte sui principali generi di teatro in Asia.

Contenuti

Primo modulo:
La codificazione del sapere teatrale è un elemento strutturale comune a diverse scene asiatiche. Il corso si prefigge di indagarle per mezzo di una preliminare contestualizzazione antropologica, utile a creare un necessario orizzonte interculturale di analisi. In particolare saranno analizzati alcuni trattati teatrali – da Giappone, Cina e India – che hanno fondato rilevanti poetiche, estetiche e etiche teatrali.

Secondo modulo:
Il secondo modulo sarà interamente dedicato al teatro giapponese. In particolare si affronteranno le opere del repertorio dei generi teatrali classici (, kyōgen, bunraku e kabuki) derivate da grandi capolavori della letteratura quali il Genji monogatari e lo Heike monogatari. Gli esempi saranno utili a conoscere le profonde interrelazioni tra i diversi linguaggi artistici e, allo steso tempo, le specifiche modalità di trasposizione stilistica dei generi teatrali presentati.

Seminario facoltativo
Tutti gli studenti sono invitati a frequentare il seminario:

dott.ssa Giulia Sala

17-18-19 marzo
ore 13-15
Salone Marescotti

Il Barong a Bali: l’influenza del turismo nelle arti performative

Nato come dramma rituale e successivamente sviluppato come forma di intrattenimento, il Barong è oggi uno spettacolo rappresentato in molti dei luoghi più turistici di Bali.

Nel corso del seminario verrà tracciata una storia delle origini rituali del Barong e delle conseguenze che il turismo di massa ha avuto sullo sviluppo e l’innovazione di questa danza, prendendo in esame materiale audiovisivo e interviste raccolte nel corso di un campo di ricerca nel 2024.

Verrà inoltre tracciata una panoramica della progressiva commercializzazione e professionalizzazione delle danze tradizionali balinesi e del ruolo della cultura nella promozione dell’industria turistica.

Testi/Bibliografia

Programa d'esame: 6 crediti per frequentanti

- Giovanni Azzaroni e Matteo Casari, Asia il teatro che danza, Le Lettere, Firenze, 2011.

- Casari Matteo, Teatro nō. La via dei maestri e la trasmissione dei saperi, CLUEB, Bologna, 2008.

- Gioia Ottaviani, I fondamenti del teatro in Asia, Aracne, Roma, 2004.

Programma d'esame: 6 crediti per partecipanti a gruppi di lavoro durante le lezioni

I frequentanti del corso potranno scegliere se partecipare ai gruppi di lavoro svolgendo attività di approfondimento su alcuni temi del corso proposti dal docente. Per i partecipanti ai gruppi il programma d'esame da 6 cfu è:

- 3 capitoli a scelta di: Giovanni Azzaroni e Matteo Casari, Asia il teatro che danza, Le Lettere, Firenze.

- Casari Matteo, Teatro nō. La via dei maestri e la trasmissione dei saperi, CLUEB, Bologna, 2008.

- Gioia Ottaviani, I fondamenti del teatro in Asia, Aracne, Roma, 2004.

programma d'esame: 12 crediti per frequentanti

- Giovanni Azzaroni e Matteo Casari, Asia il teatro che danza, Le Lettere, Firenze, 2011.

- Matteo Casari, Teatro nō. La via dei maestri e la trasmissione dei saperi, CLUEB, Bologna, 2008.

- Gioia Ottaviani, I fondamenti del teatro in Asia, Aracne, Roma, 2004.

- Bonaventura Ruperti, Storia del teatro giapponese. Dalle origini all’Ottocento, Marsilio, Venezia, 2015.

- Murasaki Shikibu, La storia di Genji, a cura di Maria Teresa Orsi, Einaudi, Torino, 2012 [solo pp. VII-LVI (Introduzione); 60-90 (Il fiore di Yugao); 173-205 (La festa delle foglie di Aoi)].

Programma d'esame: 12 crediti per partecipanti a gruppi di lavoro durante le lezioni

I frequentanti del corso potranno scegliere se partecipare ai gruppi di lavoro svolgendo attività di approfondimento su alcuni temi del corso proposti dal docente. Per i partecipanti ai gruppi il programma d'esame è:

- 3 capitoli a scelta di: Giovanni Azzaroni e Matteo Casari, Asia il teatro che danza, Le Lettere, Firenze.

- Casari Matteo, Teatro nō. La via dei maestri e la trasmissione dei saperi, CLUEB, Bologna, 2008.

- Gioia Ottaviani, I fondamenti del teatro in Asia, Aracne, Roma, 2004.

- Bonaventura Ruperti, Storia del teatro giapponese. Dalle origini all’Ottocento, Marsilio, Venezia, 2015.

- Murasaki Shikibu, La storia di Genji, a cura di Maria Teresa Orsi, Einaudi, Torino, 2012 [solo pp. VII-LVI (Introduzione); 60-90 (Il fiore di Yugao); 173-205 (La festa delle foglie di Aoi)].

Solo agli studenti non frequetanti (si intendono frequentati gli studenti presenti almeno all’80% delle lezioni) si richiede la preparazione di un ulteriore volume a scelta tra:

-Azzaroni Giovanni, Sguardi sul corpo tra Oriente e Occidente. Studi di antropologia filosofica, Bologna, CLUEB, 2019.

- Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Malaysia – Indonesia – Filippine – Giappone, vol. I, CLUEB, Bologna, 1998, solo pp. 273-388.

- Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Myanmar – Thailandia – Laos – Kampuchea – Viêt Nam, vol. II, CLUEB, Bologna, 2000, solo pp. 273-388.

- Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Tibet – Cina – Mongolia – Corea, vol. III, CLUEB, Bologna, 2003, solo pp. 101-256.

- Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Nepal, Bhutan, India, Sri Lanka, vol. IV, CLUEB, Bologna, 2006, solo pp. 149-338.

- Casari Matteo, Teatro, vita di Mei Lanfang. Con la traduzione integrale di Addio mia concubina, CLUEB, Bologna, 2003.

- Casari Matteo e Elena Cervellati, a cura di, Butō. Prospettive europee e sguardi dal Giappone. Omaggio o Ōno Kazuo, in Arti della Performance: orizzonti e culture, n. 6, 2015, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna (free download)

- Matteo Casari e Giuditta de Concini, a cura di, Danzare il Nāṭya. Permanenze e trasformazioni del teatro-danza indiano, in Arti della Performance: orizzonti e culture, n. 5, 2015, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna (free download).

- Centonze Katja, ed., Avant-gardes in Japan. Anniversary of Futurism and Butō: Performing Arts and Cultural Practices between Contemporariness and Tradition, Cafoscarina, Venezia, 2010, solo pp. 27-171.

- Alessandra Consonni, a cura di, ‘Cham yig, CLUEB, Bologna, 2008.

- Covito Carmen, Sadayakko, la Duse del Giappone. Cronache della prima tournée giapponese in Italia (1902), CLUEB, Bologna, 2023.

- Cuneo Daniele, Ganser Elisa, Pensare l’attore. Le fonti sanscrite, Unicopli, Milano, 2024.

- Margherita De Giorgi, "To be renewed again". Esperienze di butō in Europa: Yvonne pouget, Imre Thormann e Xavier Le Roy, in Arti della Performance: orizonti e culture, n. 2, 2012, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna, solo pp.1-183 (free download).

- Guidi Alessandro, Lo Yueji. Il pensiero musicale nelle Cina antica, CLUEB, Bologna, 2005.

- Morotti Fabio, Teatro e danza in Cambogia, Editoria&Spettacolo, Riano, 2010.

- Nandikeshvara, Abhinayadarpaṇa, trad. it. di Pietro Chierichetti, Alfredo Ferrero Editore, Torino, 2010.

- Ruperti Bonaventura, Storia del teatro giapponese. Dall’Ottocento al Duemila, Marsilio, Venezia, 2016.

- Scholz-Cionca Stanca e Balme Christofer, Nō Theatre Transversal, iudicium, München, 2008.

- Toscano Cinzia, Il teatro dei robot. La meccanica delle emozioni nel Robot-Human Theatre di Hirata Oriza, CLUEB, Bologna, 2019.

- Umali A., Umewaka N.; Casari M, eds, Nō Theater and Cultural Diplomacy. With a Glimpse into Philippine Practices, in Arti della Performance: orizzonti e culture, n. 11, 2018, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna (free download)

- Zeami Motokiyo, Il segreto del teatro nō, Adelphi, Milano, 1987 (o successive edizioni).

 

Metodi didattici

L'insegnamento dovrà tendere a un equilibrato mix di nozioni teoriche e di esempi pratici inseriti in un preciso contesto antropologico, al fine di consentire a tutti gli studenti che affronteranno il corso con diversi gradi di preparazione di avere la possibilità di raggiungere il risultato finale prefissato.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Una prima verifica dell’apprendimento avviene in aula, durante lo svolgimento del corso, attraverso il dialogo con gli studenti. Tale dialogo non è finalizzato all’attribuzione finale del voto ma a saggiare interessi e eventuali difficoltà legati alle lezioni.

L’esame di profitto finale è orale. Durante l’esame lo studente è chiamato a dimostrare la propria preparazione su tutti i testi in programma sostenendo con il docente un dialogo sugli argomenti in essi contenuti. Gli studenti frequentanti possono articolare la propria esposizione riferendosi anche ai temi approfonditi a lezione.
Nello studio, in particolare del manuale, si consiglia di evitare un approccio eccessivamente mnemonico concentrandosi maggiormente sulle questioni nodali dei temi trattati e sulle loro possibili connessioni.

L’esame terrà conto anche della proprietà e della congruità dell'espressione linguistica:

30 e lode: prova eccellente per solidità delle conoscenze, ricchezza dell'articolazione discorsiva, proprietà espressiva e interesse di interventi critici;

30: prova ottima, conoscenze complete e adeguate, ben articolate ed espresse correttamente, con interventi critici interessanti;

29-27: prova buona, conoscenze più che soddisfacenti, espressione corretta.

26-24: prova discreta, conoscenze presenti nelle linee essenziali, ma non esaurienti e/o non sempre articolate con correttezza;

23-21: prova sufficiente, conoscenze presenti in modo generale ma superficiale; espressione spesso non appropriata e articolazione del discorso confusa;

20-18: prova appena sufficiente, espressione e articolazione del discorso con lacune anche di rilievo;

<18: prova insufficiente, conoscenze assenti o molto lacunose, mancanza di orientamento nella disciplina, espressione carente e gravemente lacunosa.

 

Studenti/esse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it): sarà sua cura proporre agli/alle studenti/esse interessati/e eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del/la docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.

Strumenti a supporto della didattica

Proiezione di filmati su spettacoli e danze concernenti gli argomenti presentati durante il corso.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Matteo Casari

SDGs

Istruzione di qualità Partnership per gli obiettivi

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.