66270 - PATOLOGIA GENERALE ED ITTIOPATOLOGIA

Anno Accademico 2024/2025

  • Docente: Luciana Mandrioli
  • Crediti formativi: 7
  • SSD: VET/03
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Cesena
  • Corso: Laurea in Acquacoltura e igiene delle produzioni ittiche (cod. 8834)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente acquisisce le conoscenze della patologia generale, dell'istologia patologica e della patogenesi delle lesioni nei Teleostei, Crostacei e Molluschi; inoltre acquisisce la padronanza delle tecniche necroscopiche e delle metodologie diagnostiche istocitopatologiche dei Teleostei, Crostacei e Molluschi.

Contenuti

Al termine del corso lo studente conosce: -quali sono le cause di malattia; - come comprendere i meccanismi che regolano la comparsa delle malattie; -come affrontare lo studio critico del materiale indicato dal docente in modo da ottenere solidi concetti basilari (esercitazioni dedicate); - come preparare una presentazione con powerpoint relativa alla lettura critica e alla traduzione di una review o di un lavoro sperimentale specifico della materia, da commentare con i colleghi e con il docente (esercitazioni dedicate); - come impostare un ragionamento diagnostico differenziale di malattia; -come impostare il corretto campionamento dei tessuti da conferire ai vari laboratori (laboratorio parte dell'attività formativa); - gli aspetti anatomo-patologici riguardanti le principali malattie infettive che interessano la troticoltura, le specie marine, la carpa, l’anguilla e alcuni modelli animali acquatici (zebrafish, polpo) integrati dalle nozioni dei corsi contemporanei o successivi, quali per esempio malattie parassitarie, infettive, ecotossicologia (laboratorio come parte integrante dell'attività formativa).

Lo studente inoltre è in grado di: - riconoscere gli organi e tessuti patologici e associare le cause di malattia più probabili (laboratorio) –eseguire un esame necroscopico completo allo scopo di effettuare un campionamento corretto (laboratorio) -usare il microscopio ottico e interpretare preparati citologici ed istologici (laboratorio)- elaborare una sintesi scritta del riscontro patologico osservato, allo scopo di interagire con il responsabile gestionale dell’acquario/vasca/impianto (esercitazione).

La prova “pratica” facente parte dell’esame è riferita sia alla verifica di conoscenze (sapere) sia alle abilità (saper fare).

Patologia

Concetto di malattia e classificazione delle cause determinanti. Danno cellulare e meccanismi coinvolti. Trasduzione del segnale.

Processi adattativi cellulari; metaplasia, displasia e anaplasia

Degenerazioni cellulari caratterizzate da accumulo di sostanze.

Morte cellulare. Vie di innesco della morte cellulare e principali meccanismi cellulari coinvolti.

Infiammazione: segni cardinali, concetto di essudato. Infiammazione acuta e cronica

Disturbi emodinamici

Cause ambientali

Cause nutrizionali: squilibri vitaminici

Cause nutrizionali: squilibri minerali

 

Ittiopatologia

Patologia sistematica dei principali organi/apparati delle specie ittiche: 1- cute, 2- branchie, 3-rene, 4-fegato, 5- stomaco e intestino, 6-ematopoietico, 7-scheletro- apparato muscolare, 8-occhio e sistema nervoso. Preparati istopatologici presentati e discussi collegialmente delle principali patologie delle specie ittiche.



Testi/Bibliografia

Necessari: uno a scelta per patologia e uno a scelta per ittiopatologia

Patologia generale

1- Robbins e Cotran- Le basi patologiche delle malattie- Vol. 1. Elsevier casa editrice

2- Castagnaro M. et al., Patologia veterinaria sistematica. Elsevier casa editrice, 2008

Ittiopatologia

1-Roberts. Fish pathology. 4th edition. Wiley-Blackwell, 2012.

2-Ferguson: Systemic pathology of fish. A text and atlas of normal tissues in teleosts and their responses in disease. 2nd edition. Scotian Press, 2006.

3- Bruno, Noguera, Poppe: A colour atlas os salmonid diseases. Springer Verlag, 2013.

4- Noga. Fish Disease Diagnosis and Treatment. Second Edition. Wiley- Blackwell, Iowa, 2010. 5-Eiras, Segner, Wahli, Kapoor. Fish diseases. Science Publishers, USA, 2008. 6- Woo & Bruno. Fish Disease and disorders. Second Edition. CAB International, UK, 2011.

5-Eiras, Segner, Wahli, Kapoor. Fish diseases. Science Publishers, USA, 2008.

6- Woo & Bruno. Fish Disease and disorders. Second Edition. CAB International, UK, 2011.

 

Testi consigliati: 

The aquarium fish medicine handbook. Yanong RPE, Lewbart GA. CRC Press, 2024. 

Nutritional Fish and Shrimp Pathology: A Handbook. Tacon AGJ, Tran L. Part of the European Association of Fish Pathologies / 5m Books series.

Aquaculture Pathophysiology Volume I. Finfish Diseases. F. S.B. Kibenge, B. Baldisserotto, R. S-M. Chong. Academic Press, 2022.

 

Eventuale approfondimento: agli studenti non frequentanti si consiglia di prendere visione dei video su youtube di argomenti di patologia generale e fish pathology (materiale in inglese).

Materiale relativo a scansioni digitali di vetrini e reperti macroscopici disponibili sulle seguenti piattaforme: https://www.askjpc.org/vspo/show_page.php

https://davisthompsonfoundation.org/noahs-arkive/

Sono anche disponibili, previa richiesta via mail alla docente, video di Panopto su temi di patologia e commento ai preparati istopatologici di specie ittiche.

 

 

Metodi didattici

Lezioni frontali

Lavori di gruppo fra studenti e fra studenti con il docente

Soluzioni di casi-studio

Attività in e-learning

Esercitazioni a piccoli gruppi in aula laboratorio e da remoto

 

Per gli studenti lavoratori i materiali didattici elaborati sottoforma di ppt/pdf caricati su virtuale e i testi di cui sopra sono integrati con brevi registrazioni tramite Panopto (didattica digitale integrata-DDI)

 

Per la partecipazione ai laboratori: in considerazione delle tipologie di attività e metodi didattici adottati, la frequenza di questa attività formativa richiede lo svolgimento di tutti gli studenti dei moduli 1 e 2 in modalità e-learning e la partecipazione al modulo 3 di formazione specifica sulla sicurezza e salute nei luoghi di studio. Indicazioni su date e modalità di frequenza del modulo 3 sono consultabili nella apposita sezione del sito web di corso di studio. 

 

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

per la parte di patologia si prevede di somministrazione di una prova scritta da sostenersi al termine delle lezioni di questa materia, e una prova orale. La prova orale è costituita da due quesiti relativi al programma di ittiopatologia, a cui si aggiunge una parte pratica intrinseca, che consiste nell' osservazione di un vetrino di casi patologici, scelto fra quelli discussi durante le esercitazioni o, in alternativa,  di una immagine macroscopica o istologica appartenente ad uno dei testi necessari. La prova pratica si intende superata se vengono riconosciuti il tessuto ed il processo patologico, che deve essere correttamente presentato, descritto e argomentato in maniera tale da impostare una diagnosi differenziale.

Per superare l'esame è possibile anche sostenere in unico momento prova orale omnicomprensiva di patologia e ittiopatologia, che consisterà nel rispondere in maniera articolata a tre quesiti che fra loro collegano le due materie. Va aggiunta sempre la prova pratica. In questo caso, se dovesse essere stata svolta la prova scritta di patologia e il voto non fosse sufficiente (meno di 18) oppure venisse dichiarata la non accettazione dello stesso, si chiede che venga fatta presente l'intenzione di sostenere l'esame completo prima dell'inizio dello stesso.

Il voto finale dell'esame è il frutto della media dei voti ottenuti derivanti dalla parte di Patologia ed Ittiopatologia. Per superare l'esame con il punteggio minimo è necessario rispondere ad almeno due quesiti e riconoscere il tessuto ed il processo patologico di base, nella parte pratica. La presentazione dettagliata delle risposte ai quesiti, a dimostrazione dello sviluppo di una capacità critica, in abbinamento a fini ragionamenti di diagnosi differenziale consentono di raggiungere via via punteggi più alti. La lode viene attribuita nel caso in cui venga data piena risposta e la prova pratica viene superata brillantemente, avendo dimostrato capacità di articolare il ragionamento diagnostico.

 

Si consiglia di prendere parte alle lezioni ed esercitazioni, anche se la frequenza non è obbligatoria, in quanto giocano un ruolo importante nel processo di apprendimento, permettendo la maturazione di un giudizio critico, che sarà anche oggetto di valutazione dell’esame al termine del corso.

 

Strumenti a supporto della didattica

ppt delle lezioni su piattaforma Piattaforma Moodle

Materiali di laboratorio per la didattica pratica: pesci, vetrini

Tutti gli studenti che frequentano, per motivi di studio e ricerca, i laboratori e allevamenti sono equiparati, per quanto riguarda la loro sicurezza, ai lavoratori e come tali devono essere formati sulle corrette procedure da adottare da seguire nelle attività con rischi specifici. La frequenza di queste attività formativa richiede lo svolgimento di tutti gli studenti dei moduli 1 e 2 in modalità e-learning e la partecipazione al modulo 3 di formazione specifica sulla sicurezza e salute nei luoghi di studio. Indicazioni su date e modalità di frequenza del modulo 3 sono consultabili nella apposita sezione del sito web di corso di studio.

Gli studenti con eventuali DISABILITA’ o DSA, possono contattare il docente per e-mail, per avere adattamenti alla didattica in fase di lezione, inserendo in C/C il personale di riferimento dell’apposito servizio di DISABILITA’ o DSA di Ateneo da cui sono seguiti, e il referente del Dipartimento che attualmente è la dr.ssa Fabiana Trombetti.

Si sottolinea l’importanza della frequentazione delle lezioni e delle attività pratiche, per una migliore interazione con il docente, anche in termini di discussione critica delle tematiche affrontate, utile ai fini del processo di apprendimento

 

 

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Luciana Mandrioli

SDGs

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L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.