00345 - ESTETICA

Anno Accademico 2024/2025

  • Docente: Francesco Cattaneo
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: M-FIL/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente acquisisce gli strumenti per un'analisi critica dei fondamenti teorici, della storia, degli oggetti e dei metodi peculiari dell'Estetica come disciplina filosofica, senza trascurare alcuni fra i risvolti tematico-applicativi più attuali (paesaggio, design, moda, cinema, comunicazione, ecc.). Al termine del corso lo studente acquisisce gli strumenti per un'analisi critica dei fondamenti teorici, della storia, degli oggetti e dei metodi peculiari dell'Estetica come disciplina filosofica, senza trascurare alcuni fra i risvolti tematico-applicativi più attuali (paesaggio, design, moda, cinema, comunicazione, ecc.).

Contenuti

L’arte e la verità. La filosofia di Heidegger, le poetiche di Herzog e Morandi.

Il corso si aprirà con un’introduzione all’estetica, mediante la quale verranno delineate la storia, i concetti e le principali questioni della disciplina. Ci si avvarrà degli studi di Władisław Tatarkiewicz per approfondire sei problemi fondamentali dell’estetica (l’arte, il bello, la forma, la creatività, l’imitazione, l’esperienza estetica).

A seguire, ci si soffermerà su una delle più rilevanti riflessioni filosofiche sull’arte del Novecento, vale a dire quella condotta del filosofo tedesco Martin Heidegger nel saggio sull’Origine dell’opera d’arte. Con Heidegger si tenterà di comprendere il ruolo e il significato dell’arte, soffermandosi su alcune questioni chiave:

  1. In che senso l’opera d’arte costituisce una messa in opera della verità?
  2. Perché la verità ha bisogno di essere messa in opera? Di che tipo di verità stiamo parlando, se la verità ha bisogno di essere custodita creativamente nell’opera d’arte?
  3. In cosa consiste il rapporto tra arte, opera d’arte e artista?
  4. In che senso l’opera d’arte è una “cosa”?
  5. Da cosa deriva la centralità della Dichtung nella riflessione heideggeriana sull’arte?
  6. Perché la filosofia è chiamata a entrare in dialogo con l’arte? E cosa c’è in gioco in questo dialogo?

Le considerazioni svolte nella prima parte del corso verranno poi messe alla prova con due esperienze artistiche contemporanee di particolare rilievo: quella cinematografica di Werner Herzog e quella pittorica di Giorgio Morandi.

Per addentrarci nella poetica e nell’estetica di Werner Herzog ricorreremo al libro intervista Guida per i perplessi. Nuovi incontri alla fine del mondo. Tale libro ci fornirà una base di partenza per ragionare sulla visione di Herzog, sulla sua concezione dell’immagine in movimento e del suo rapporto con le altre arti (la letteratura, la pittura e la musica soprattutto), sul modo in cui intende il rapporto tra cinema e documentario, sulla distinzione che opera tra verità estatica e dato di fatto. Ci soffermeremo poi su alcuni film di Herzog, come per esempio Cave of Forgotten Dreams, L’ignoto spazio profondo, Grizzly Man, Aguirre, Fata Morgana, Apocalisse nel deserto.

Infine, ci soffermeremo sulla figura e sulle opere di Giorgio Morandi, sulla sua arte “difficile e segreta” (Cesare Brandi). In particolare, tenteremo di comprendere un’affermazione chiave di Morandi: “Non c’è nulla di più astratto del reale”. In cosa consiste il reale? Cosa lo rende “astratto” ed enigmatico? Cos’hanno di così misterioso e inafferrabile semplici oggetti di uso quotidiano (una brocca, una teiera, una tazzina, un vaso)? Cosa porta l’artista a raffigurarli sempre di nuovo? È come se Morandi fosse costantemente impegnato a cogliere la presenza di ciò che è presente. Ma tale presenza non è forse la cosa più “banale” e più “scontata”? Che senso ha dedicarla un’intera produzione artistica? E che ruolo assume l’arte rispetto alla presenza delle cose? L’arte di Morandi può apparire come una meditazione in pittura della presenza di ciò che è presente.

Testi/Bibliografia

Władisław Tatarkiewicz, Storia di sei idee, presentazione e cura di K. Jaworska, tr. it. di O. Burba e K. Jaworska, consulenza scientifica e postfazione di L. Russo, Aesthetica Edizioni, Palermo 2017 (capitoli 1, 4, 7, 8, 9, 10, 11).

Martin Heidegger, L’origine dell’opera d’arte, in Id., Sentieri interrotti, a cura di P. Chiodi, La Nuova Italia, Scandicci (Firenze) 1968.

Richard Capobianco, La Via dell’Essere di Heidegger, a cura di F. Cattaneo, Orthotes, Salerno 2023.

Werner Herzog, Guida per i perplessi. Nuovi incontri alla fine del mondo, a cura di P. Cronin, ed. it. a cura di F. Cattaneo, Minimum Fax, Roma 2024.

Werner Herzog, Dell’assoluto, del sublime e della verità estatica, in G. Paganelli (a cura di), Segni di vita. Werner Herzog e il cinema, Il Castoro, Milano 2008, pp. 178-189.

Francesco Cattaneo, Richard Eldridge (a cura di), “Sogni febbrili”. Werner Herzog e la filosofia, numero monografico di “Estetica. Studi e ricerche”, anno X, n. 1, 2020 (in particolare i contributi di Daniele Dottorini e Francesco Cattaneo; sono caldamente consigliati quelli di Richard Eldridge e Paolo Stellino).

Museo Morandi – Bologna, il catalogo, Charta, Milano – Firenze 1993.

Roberto Longhi, Giorgio Morandi, a cura di M.C. Bandera, Abscondita, Milano 2023.

 

Per l'esame gli studenti e le studentesse dovranno selezionare cinque film di Herzog e cinque quadri di Morandi, che dovranno essere pronti a discutere approfonditamente. Gli studenti frequentanti sono invitati a selezionare film e quadri discussi a lezione. Gli studenti non frequentanti potranno scegliere liberamente a partire dalla bibliografia d'esame.

 

N.B. I testi d'esame potranno subire modifiche fino a prima dell'inizio del corso. 

Metodi didattici

Le lezioni prevedono la lettura diretta e commentata dei testi, la ricostruzione sintetica di problemi e percorsi, la proiezione di materiali. Particolare attenzione sarà riservata al confronto con gli studenti.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova d'esame si svolge nella forma tradizionale del colloquio orale, la quale dovrà accertare il conseguimento di alcuni obiettivi didattici fondamentali: conoscenza dei testi d'esame e capacità di contestualizzazione di autori e opere; comprensione dei concetti centrali e capacità di offrirne un'adeguata interpretazione; chiarezza espositiva e precisione terminologica; capacità di stabilire collegamenti sia storici che concettuali tra i diversi autori e temi presenti in programma.
Nel corso del colloquio verrà accertato se tali conoscenze e competenze sono possedute dallo studente in maniera (più o meno) completa, esauriente, corretta oppure in maniera (più o meno) approssimativa, stentata, imprecisa. In conseguenza di ciò, la valutazione varierà da eccellente (30 e L) a ottimo (30) a buono (27-29) a discreto (24-26) a poco più che sufficiente (21-23) fino ad appena sufficiente (18-21) o insufficiente (<18).

 

Nel corso dell’a.a. sono previsti, in linea di massima, appelli nei seguenti mesi:

- gennaio (per tutti gli studenti)

- marzo (per tutti gli studenti)

- giugno (per tutti gli studenti)

- luglio (per tutti gli studenti) 

- settembre (per gli studenti in debito d'esame)

- dicembre (per gli studenti in debito d'esame)

 

Strumenti a supporto della didattica

Tutti i testi citati (nelle edizioni specificate) sono strumenti essenziali per poter partecipare attivamente alle lezioni. Si raccomanda di portare a lezione i testi di volta in volta trattati, perché ne verrano letti e commentati dei passi. Altrettanto importante risulterà la visione di alcuni film e di alcuni quadri.

Alcuni materiali saranno resi disponibili attraverso i canali messi a disposizione dal portale dell'Unibo.

 

Gli studenti e le studentesse che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi o dispensativi devono innanzitutto prendere contatto con l'apposito ufficio: https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it/per-studenti .

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Francesco Cattaneo