- Docente: Rossella Lupacchini
- Crediti formativi: 6
- SSD: M-FIL/02
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Scienze filosofiche (cod. 8773)
Conoscenze e abilità da conseguire
Scopo primario del corso è orientare gli studenti verso una comprensione filosofica dell'immagine fisica del mondo. L’indagine su alcune questioni chiave problematiche nella fisica moderna, come il carattere della legge fisica, la "realtà" dei fenomeni osservabili, la differenza tra previsione e spiegazione, viene condotta mettendo in luce il ruolo giocato dalla matematica nella chiarificazione concettuale delle nozioni implicate.
Contenuti
Morfologia dello spazio-tempo
Nel definire uno spazio rappresentazionale, come intersezione della piramide visiva, la prospectiva pingendi ha una duplice valenza metodologica per la costruzione del mondo fisico. Se da un lato, incoraggia i matematici a verificare la tenuta dell'assiomatica euclidea, dall’altro sollecita i filosofi ad affinare l’analisi logica dell’intuizione dello spazio. Non solo: mostra anche la mancanza di una geometria capace di descrivere la dinamica delle forme.
Il senso estetico della continuità della natura che Leonardo dimostra nei suoi disegni, diventa principio fondativo della filosofia matematica di Leibniz. La «legge di continuità» guida la costruzione della geometria e la teoria della natura. Benché la fisica classica segua con successo la via indicata da Newton, la via leibniziana sembra riemergere nella fisica dello spazio-tempo relativistica.
- C’è un legame significativo tra la concezione dello spazio-tempo di Einstein-Minkowski e quella di Leibniz?
- Qual è il rapporto tra la caratteristica geometrica di Leibniz e la geometria visiva che nasce dalla pittura?
- Quanto dista lo spazio-tempo leibniziano dallo spazio-tempo kantiano?
Nell’affrontare tali questioni, l’intento principale del corso sarà quello di mettere in luce una dimensione attiva nell’intuizione dello spazio-tempo che, affiorando in vari angoli della riflessione filosofica e scientifica, ha motivato l’approfondimento dell’analisi concettuale e l’affinamento degli strumenti matematici.
Testi/Bibliografia
Einstein A. [1916], Relatività: esposizione divulgativa, Boringhieri, Torino 1967 (capp. 1-3, 8)
Minkowski H. [1908], «Space and Time», MIP 2012 (pp. 39-53)
Taylor E. F., Wheeler J. A. [1992], Fisica dello spazio tempo, Medea, Pavia 2017 (capp. 1-3, 5-7, 9)
Saggi
- Cassirer E. [1921], «Sulla teoria della relatività di Einstein», in Sostanza e funzione. Sulla teoria della relatività di Einstein, La Nuova Italia, Firenze 1973
- Kant I. [1768], «Del primo fondamento della distinzione delle regioni dello spazio», in Scritti precritici, Laterza, Bari 1982
- Leibniz G. W. [1679], «Lettere allo Huygens», in Scritti di logica, a cura di F. Barone, Zanichelli, Bologna 1968
- Leibniz G. W. (1967-1968), Scritti filosofici, 2 voll., a cura di D. O. Bianca, UTET, Torino: [a] «Meditazioni sulla conoscenza, la verità e le idee» [1684]; [b] «Sulla felicità»; [c] «Carteggio Leibniz-Clarke» [1715-1716]
- Weyl H. [1932], «Dio e. l'universo», in Il mondo aperto, Boringhieri, Torino 1981
- Weyl H. [1954], «The Unity of Knowledge», in Mind and Nature, ed. P. Pesic, Princeton Univ. Press, Princeton 2009
- Wheeler J. A. (1986), «Hermann Weyl and the Unity of Knowledge», American Scientist, 74 (pp. 366-375)
Linee guida
Lupacchini R. (2020), Nella mente della natura. La scienza della luce e la dottrina delle ombre, ETS, Pisa (capp. 3-4)
Approfondimenti [fuori programma]
- Carnap R. (1922), Lo spazio. Un contributo alla teoria della scienza, Morcelliana, Brescia 2009
- Leibniz G. W. (1995), La caractétistique géométrique, a cura di J. Echeverría e M. Parmentier, Librairie philosophique J. Vrin, Parigi
- Eddington A. (1920), Spazio, tempo e gravitazione, Boringhieri, Torino 1963
- Friedman M. (1983), Foundations of Space-Time Theories. Relativistic Physics and Philosophy of Science, Princeton UP, Princeton
- Ryckman T. (2005), The Reign of Relativity: Philosophy in Physics 1915-1925, Oxford UP, Oxford
Metodi didattici
Lezioni frontali
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Esame orale
Criteri di verifica e soglie di valutazione:
30 e lode - prova eccellente: pienamente acquisite e ottima articolazione critica ed espressiva.
30 - prova ottima: conoscenze complete, ben articolate ed espresse correttamente, non prive di spunti critici.
27-29 -prova buona: conoscenze esaurienti e adeguatamente contestualizzate, esposizione corretta.
24-26 - prova discreta: conoscenze essenziali acquisite, ma non esaurienti e non sempre articolate in maniera corretta.
21-23 - prova sufficiente: conoscenze superficiali ed ellittiche; esposizione e articolazione lacunose e spesso non appropriate.
18-21- prova appena sufficiente, conoscenze superficiali e decontestualizzate; esposizione con lacune anche rilevanti.
Esame non superato - quando le conoscenze essenziali non risultano acquisite. Lo studente è invitato a presentarsi a un successivo appello.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Rossella Lupacchini