- Docente: Francesca Sbardella
- Crediti formativi: 6
- SSD: M-DEA/01
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea in Antropologia, religioni, civilta' orientali (cod. 8493)
Conoscenze e abilità da conseguire
Il corso si prefigge di ragionare, allinterno del dibattito italiano e internazionale, sulla nozione del patrimonio materiale e immateriale, con lintento di individuarne caratterizzazioni e modelli interpretativi. Sulla base di riflessioni su etnografie specifiche, si intende preparare gli studenti alla ricerca sul campo nei territori, nelle istituzioni e nei musei. Il corso fornisce gli strumenti per proseguire percorsi di formazione di settore di secondo e terzo livello.
Contenuti
Inizio lezioni: 14 novembre 2016 (I semestre, II periodo)
Lun, mart, merc h 15-17 aula Grande
San Giovanni in Monte
Cose che parlano di noi
Partendo dalla definizione di cultura materiale, il corso intende indagare l’aspetto di strumentalità e di espressività degli oggetti e affrontare la questione della loro tesaurizzazione e patrimonializzazione, così come viene interpretata dalle politiche culturali dell’UNESCO.
Per i frequentanti, la riflessione prevede alcune esperienze di indagine a partire dall’osservazione di dati reali, sulla base dei quali organizzare specifiche riflessioni teoriche. Si propone di elaborare piccoli progetti di gruppo volti all’acquisizione di specifiche competenze legate alla ricerca di campo.
Nello specifico, si prevede una piccola sperimentazione di campo (non obbligatoria, ma consigliata), che lo studente deve realizzare recandosi presso un museo (a scelta) raccogliendo dati su una tipologia di oggetti selezionati. Per la stesura dei rapporti di ricerca si lavorerà a gruppi utilizzando Dropbox. Nello specifico, l'elaborazione e la messa in pratica della ricerca etnografica di campo prevede:
- individuazione di un museo e di alcuni oggetti in esso (oggetti che possano essere per motivi diversi raggruppati come tipologia, genere, valore semantico o altro);
- produzione di un testo che descriva la situazione espositiva di tali oggetti all’interno della struttura museale presa in considerazione, in altre parole si richiede di individuare le modalità, le tecniche, le caratteristiche di esposizione;
- produzione di un testo in cui si ipotizzi una situazione espositiva alternativa;
- presentazione in classe dei risultati e conclusioni
- realizzazione di un breve dossier della ricerca valutato ai fini dell’esame (comprendente: testo sulla scelta del museo e degli oggetti, testo sulla descrizione della condizione espositiva, testo sull’ipotesi espositiva proposta, breve commento conclusivo). Eventuale materiale utile per la sperimentazione di campo sarà distribuito durante le lezioni o caricato on line (consultare pagina web della docente "materiali utili").
Nel corso delle lezioni si affronteranno le seguenti tematiche:
- storia della cultura materiale;
- il valore dell’oggetto
- -oggetti e relazionalità
- posizionamento ed esposizione
- -oggetti e beni culturali
- processi di patrimonializzazione
- le direttive UNESCO
Al termine del corso lo studente potrà essere in grado di:
- Sviluppare collaborativamente un modello di analisi museale applicato alla ricerca etnoantropologica di campo.
- Riconoscere la rete internet come marco possibilitatore di un apprendimento autonomo e collaborativo; conoscere inoltre, le implicazioni dell'uso di uno spazio aperto, reale e partecipativo per sviluppare tecniche e strategie di scrittura collaborativa in linea nel Dropbox.
- Leggere, analizzare, riassumere, comprendere e spiegare l'informazione esplicita e implicita di testi (in particolare articoli scientifici) sulle teorie etnografiche oggettuali e museali.
- Applicare le tecniche della ricercaetnografica di campo e sviluppare le competenze necessarie alla raccolta, al trattamento, all'analisi e all'interpretazione di dati empirici reali all’interno di una realtà museale.
- Riconoscere e saper maneggiare le variabili etnografiche implicate nella ricerca di campo museale.
- Saper maneggiare diversi strumenti di ricerca necessari per poter ipotizzare un progetto espositivo.
Testi/Bibliografia
Programma frequentanti
1) Warnier J-P., La cultura materiale, Meltemi, Roma 2005 (introduzione e primi quattro capitoli). Il testo è di difficile reperibilità, La parte di testo in programma è disponibile presso Master Copy, via Cartoleria 4/A (BO).
2) Bernardi S., Dei F., Meloni P., La materia del quotidiano. Per un'antropologia degli oggeti ordinari, Pacini, Roma 2011.
Questo testo è acquistabile direttamente tramite il sito Pacini Editore al link: http://www.pacinieditore.it/la-materia-del-quotidiano/
E’ già previsto uno sconto del 15% sul prezzo di copertina e per ordinativi superiori ai 40 euro non ci sono spese di spedizione. Il testo è recapitato entro qualche giorno.
3) Dispensa ad uso didattico disponibile presso Bonomo Editore Via Zamboni 53/A, Bologna oppure scaricabile in formato e-book (non stampabile) nel sito www.bonomoeditore.com
Programma non-frequentanti
1) Warnier J-P., La cultura materiale, Meltemi, Roma 2005
2) Bernardi S., Dei F., Meloni P., La materia del quotidiano. Per un'antropologia degli oggeti ordinari, Pacini, Roma 2011.
3) Dispensa ad uso didattico disponibile presso Bonomo Editore Via Zamboni 53/A, Bologna oppure scaricabile in formato e-book (non scaricabile) nel sito www.bonomoeditore.com
4) Daniel Miller, Cose che parlano di noi. Un antropologo a casa nostra, il Mulino, Bologna 2014 (introduzione e primi quattro capitoli). Il testo è di difficile reperibilità, La parte di testo in programma è disponibile presso Master Copy, via Cartoleria 4/A (BO).
Letture di approfondimento tematico
Appadurai A., The Social Life of Things: Commedities in Cultural Perspective, Cambridge University Press, Cambridge 1986
Bartoletti R., La narrazione delle cose. Analisi socio-comunicativa degli oggetti, FrancoAngeli, Milano 2007
Baudrillard J., Il sistema degli oggetti, Bompiani, Milano 2004
Bodei R., La vita delle cose, Laterza, Roma-Bari 2009.
Caoci A. e Lai F., Gli “oggetti culturali”. L’artigianato tra estetica, antropologia e sviluppo locale, Franco Angeli, Milano 2007
Cirese A.M., Beni volatili, stili, musei : diciotto altri scritti su oggetti e segni, a cura di Pietro Clemente, Gianfranco Molteni, Gli ori, Prato 2007.
Clemente P., L’antropologia del patrimonio culturale in L.Faldini, E.Pili, a cura di Saperi antropologici, media e società civile nell’Italia contemporanea, Atti del 1 Convegno Nazionale dell’ANUAC, Roma, CISU, 2011, pp. 295 – 317.
Clifford J., “I musei come zone di contatto” in Strade. Viaggio e traduzione alla fine del secolo XX, Bollati Boringhieri, 2008
Douglas M e Isherwood B., Il mondo delle cose, Il mulino, Bologna 1984.
Julien M. P. et Warnier J. P., Approches de la culture matérielle. Corps à corps avec l’objet. L’Harmattan, Paris 1999.
Kopytoff I., La biografia culturale degli oggetti: la mercificazione come processo [1986], pp. 77-111, in Mora E. (curatore), Gli attrezzi per vivere. Forme della produzione culturale tra industria e vita quotidiana, Edizioni di Vita e Pensiero, Milano 2005.
La Cecla, F., Non è cosa. Vita affettiva degli oggetti, Elèuthera. Milano 1998.
Latour B., 2005, Il culto Moderno dei fatticci, Roma, Meltemi [tit. or., Petite réflexion sur le culte moderne des dieux faitiches, Sinthelabo, 1996].
Maffi I. (a cura di), Il patrimonio culturale, Meltemi, Roma 2006.
Miller D., Per un’antropologia delle cose, Ledizioni 2013.
Perec G., Le cose: una storia degli anni Sessanta, Einaudi, Torino 2011
Pomian Krzysztof, 2004, Dalle sacre reliquie all’arte moderna: Venezia-Chicago dal XIII al XX secolo, Milano, Il Saggiatore [tit. or. Des saintes reliques à l’art moderne: Venise-Chicago, XIIIe-XXe siècle, Paris, Gallimard, 2003].
Rheims M., Le vie étrange des objets, Paris, Libraire Plon, Paris 1959
Riccini R., Imparare dalle cose. La cultura materiale nei musei, Clueb, Bologna 2003
Rigotti F., Il pensiero delle cose, Apogero, Milano 2007
Solinas P.G. (a cura di), Gli oggetti esemplari. I documenti di cultura materiale in antropologia, Ed. del Grifo, Montepulciano 1989
Warnier, J. P. La cultura materiale, Meltemi, Roma 2005.Metodi didattici
Alle lezioni frontali tradizionali si alternano lezioni seminariali di approfondimento, in cui gli studenti sono invitati a partecipare attivamente con ricerche personali, esposizioni e relazioni inerenti alle problematiche proposte, da considerarsi come momenti partecipativi di supporto alle lezioni stesse.
Per coloro che partecipano al progetto di campo, una parte del programma sarà attuato attraverso l’utilizzo di Dropbox: si lavorerà con la scrittura collaborativa applicata alla ricerca etnografica attraverso l'uso di strumenti digitali collaborativi. Per avvicinarsi alla teoria e metterla in pratica gli studenti elaboreranno alcuni testi di analisi museografica a partire da un caso specifico.Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
La prova d'esame è orale. Allo studente vengono poste alcune domande sui testi in programma e sugli aspetti tematici trattati in essi.
Per i frequentanti la valutazione della prova orale è integrata dal dossier[ib1] [#_msocom_1] di ricerca della simulazione di campo e da questioni specifiche sugli argomenti approfonditi a lezione.
Per iscriversi agli appelli si prega di utilizzare il sito web Almaesami.
Criteri di valutazione:
- capacità di lavoro in gruppo e risoluzione di problemi;
- partecipazione attiva nelle discussioni frontali: capacità per argomentare, contrastare e difendere con dati rilevanti i temi proposti;
- conoscenza approfondita e dettagliata dei contenuti dei testi proposti;
- capacità critica e argomentativa;
- proprietà di linguaggio;
Strumenti a supporto della didattica
Saranno usati strumenti multimediali come audio e audiovisivi. Per alcune sperimentazioni di campo gli studenti lavoreranno in gruppo con strumenti digitali collaborativi come, per esempio, Dropbox.
Alcune lezioni saranno supportate da slides e Power Point.Link ad altre eventuali informazioni
https://www.facebook.com/laecm.ssdea
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Francesca Sbardella