- Docente: Marco Pretelli
- Crediti formativi: 8
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Cesena
- Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Architettura (cod. 0881)
Conoscenze e abilità da conseguire
Il modulo intende affrontare alcuni degli aspetti teorici per la disciplina: da monumento/documento a bene culturale, la specificità del restauro rispetto alle altre forme di recupero; la conservazione e la manutenzione nel dibattito attuale, l'attenzione per la "cultura materiale" ed il tema dell'autenticità. A livello operativo saranno invece trattate le problematiche dell'intervento sulle preesistenze, del rapporto antico/nuovo, dei criteri di reversibilità, compatibilità e minimo intervento. Particolare attenzione verrà posta al rapporto tra scienza e tecnica nel restauro, ai controlli non distruttivi ed ai nuovi materiali e tecnologie nonché al rapporto restauro/consolidamento e restauro/adeguamento impiantistico. Alla fine del modulo lo studente è in grado di : - rilevare criticamente un manufatto e sintetizzarne i dati storici; - analizzarne la consistenza generale ed il suo stato di conservazione; - progettare gli interventi preliminari e di massima di conservazione e restauro; - valutare le problematiche connesse all'adeguamento impiantistico ed al consolidamento; - valutare la compatibilità delle nuove destinazioni d'uso.
Contenuti
A. Il progetto di restauro
-Restauro, conservazione, manutenzione. Il dibattito attuale e le principali proposte di metodo.
-I nodi problematici del restauro: distinguibilità, minimo intervento, reversibilità, compatibilità.
-ll rapporto antico-nuovo e la dialettica tra processo critico e atto creativo.
-Quali materiali per il restauro? Rapporto tra scelte tecniche e rispetto della fabbrica.
-L'uso attuale di edifici storici: problemi strutturali, tipologici e impiantistici.
B. Ricerca storica, rilievo e restauro
-La fabbrica/documento di se stessa: il rilievo grafico, fotografico e i principali metodi archeometrici.
-La ricerca bibliografica, archivistica e iconografica.
-Dalla ricerca filologica all'interpretazione storica.
C. Il cantiere tradizionale: materiali, tecniche, elementi costruttivi
-La pietra: strumenti, lavorazioni, posa in opera, finiture.
-I laterizi: processo produttivo, apparecchi e trattamenti superficiali.
-I leganti e gli intonaci: le calci, il gesso, gli inerti. Tinteggiature e finiture superficiali.
-Il legno: caratteristiche, impieghi e posa in opera.
-L'uso dei metalli nell'edilizia storica.
-I sistemi costruttivi tradizionali: murature, aperture, scale, volte, solai, coperture, pavimentazioni.
D. Il degrado delle strutture e dei materiali: cause e processi
-L'umidità e le sue cause: i fenomeni dovuti all'azione dell'acqua.
-L'alterazione fisica: crioclastismo, termoclastismo, cristallizzazione, gelività, erosione.
-L'alterazione chimica: solfatazione e carbonatazione.
-Altri fenomeni di degrado (agenti biologici, fattori geologici, antropici, ecc.).
-I principali casi di dissesto strutturale.
E. La diagnostica
-Il rilievo del degrado: accertamenti, campionature, prove in situ e in laboratorio.
-I controlli non distruttivi: raggi x, ultrasuoni, termografia.
-Il quadro igroscopico e il quadro fessurativo: modalità di lettura e rappresentazione.
F. Il restauro dei materiali, delle superfici e degli elementi costruttivi
-La cura delle superfici lapidee: pulitura, consolidamento, protezione.
-Il trattamento delle cortine laterizie.
-Gli interventi su intonaci e tinteggiature.
-Il restauro degli elementi lignei: disinfestazione, consolidamento, integrazione, trattamenti preventivi.
-Risanamento dei danni da umidità.
-Il restauro delle strutture verticali e orizzontali: criteri orientativi negli interventi a carattere statico.Testi/Bibliografia
*Trattazioni generali
A. Bellini (a cura di), Tecniche della conservazione , Angeli, Milano 1986, quarta edizione aggiornata 1992
G. Carbonara (a cura di), Trattato di restauro architettonico , Utet, Torino 1996 e anni successivi con riferimenti agli argomenti trattati nel corso
G. Carbonara , Avvicinamento al restauro . Teoria, storia, monumenti , Liguori, Napoli 1997
L. Zevi , Il manuale del restauro architettonico, Mancosu, Roma 2001
*Testi specifici
- Per il punto A
G. De Angelis d' Ossat, Sul restauro dei monumenti architettonici. Concetti, operatività, didattica, Bonsignori, Roma 1995
C. Varagnoli (a cura di), Conservare il passato. Metodi ed esperienze di protezione e restauro nei siti archeologici , Atti del convegno Chieti – Pescara 26-27 settembre 2003, Gangemi, Roma 2005
A. Ferlenga, E. Vassallo, F. Schellino (a cura di ), Antico e Nuovo. Architettura e architetture, Atti del convegno internazionale (Venezia 31 Marzo-3 aprile 2004), Il Poligrafo, Venezia 2007
- Per il punto B:
A. Bruschi , Indicazioni metodologiche per lo studio storico dell'architettura, in AA.VV., Lineamenti di storia dell'architettura, Carucci, Assisi-Roma 1978
L. Marino , Il rilievo per il restauro, Hoepli, Milano 1990
G. C arbonara (a cura di), Analisi degli antichi edifici, in Idem (a cura di), Trattato di restauro architettonico , Utet, Torino 1996, vol. 2°
G. C arbonara , Restauro dei Monumenti. Guida agli elaborati grafici, Liguori, Napoli 1990
- Per il punto C:
P. M arconi , Arte e cultura nella manutenzione dei monumenti , Laterza, Roma-Bari 1984
C.F. G iuliani , L'edilizia nell'antichità , NIS, Roma 1990; nuova edizione, Carocci, Roma 2006
U. M enicali , I materiali nell'edilizia storica. Tecnologia e impiego dei materiali tradizionali , NIS, Roma 1992
F. G iovanetti (a cura di), Manuale del recupero del comune di Città di Castello , D.E.I. – Tipografia del Genio Civile, Roma 1992
S. Della Torre (a cura di), Storia delle tecniche murarie e tutela del costruito. Esperienze e questioni di metodo, Guerini, Milano 1996
C. Varagnoli , La materia degli edifici antichi , in G. Carbonara (a cura di), Trattato di Restauro , Utet, Torino 1996, vol. 1°
F. G iovanetti (a cura di), Manuale del recupero del comune di Roma, D.E.I. – Tipografia del Genio Civile, Roma 2000 (I ed. 1997)
G. Fiengo, L. Guerriero ( a cura di), Atlante delle tecniche costruttive tradizionali. Lo stato dell'arte, i protocolli della ricerca. L'indagine documentaria. Atti del I e del II Seminario Nazionale, Arte Tipografica Editrice, Napoli 2003
C. Varagnoli (a cura di), Atlante delle tecniche costruttive della regione Abruzzo, Gangemi, Roma 2008
- Per il punto D:
R accomandazioni Normal 1/88, Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei: lessico , CNR-ICR, Roma 1988
M. Matteini, A. Moles , Scienza e restauro, Nardini, Firenze 1990 (I ed.1984)
L.M. Monaco, A. Santamaria , Indagini, prove e monitoraggio nel restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica, ESI, Napoli 1998
C. Arcolao , La diagnosi nel restauro architettonico. Tecniche, procedure, protocolli, Marsilio, Venezia 2008
- Per i punti E, F:
G. M assari , Il risanamento igienico dei locali umidi , Hoepli, Milano 1981
L. L azzarini , M. Laurenzi Tabasso , Il restauro della pietra , CEDAM, Padova 1986
S. T inè , La pratica del restauro , Milano 1988
R accomandazioni Normal 1/88, Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei: lessico , CNR-ICR, Roma 1988
G. T ampone , Il restauro delle strutture in legno , Hoepli, Milano 1996
G. C igni , Il consolidamento murario. Tecniche di intervento , Kappa, Roma 1997 (I ediz. 1978)
C. Conti, G. Martines, C. Usai , Gli interventi di conservazione su materiali e superfici, in G. C arbonara (a cura di), Trattato di restauro architettonico , Utet, Torino 1996, vol. 3°
L. Baruchello, G. Assenza , Diagnosi dei dissesti e consolidamento delle costruzioni. Manuale pratico, Roma, D.E.I. – Tipografia del Genio Civile, 1998
G. Croci, Conservazione e restauro strutturale dei beni architettonici, Utet, Torino 2001
S. Franceschi, L. Germani , Manuale operativo per il restauro architettonico, Roma, D.E.I. – Tipografia del Genio Civile, 2003
P. Rocchi (a cura di), Trattato sul consolidamento, Mancosu, Roma 2003
*Altre indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso in funzione degli argomenti trattati. Per aggiornamenti sulla disciplina e il confronto con cantieri di restauro, a scala edilizia e urbanistica, è utile la consultazione delle seguenti riviste:
ANAΓKH, AR, Arkos, Bollettino d'Arte, Casabella, I Beni Culturali, Kermes, L'industria delle Costruzioni, Materiali e Strutture, Paesaggio urbano, Palladio, Recuperare, Recuperare l'Edilizia, Recupero & conservazione, Restauro, Restauro & Città, Ricerche di Storia dell'Arte, Storia Architettura, Storia Urbana, TeMa, V&D
Altre indicazioni verranno fornite nel corso delle singole lezioni.
Metodi didattici
Il corso è articolato in lezioni ex cathedra ed esercitazioni. Le lezioni fanno da supporto alle esercitazioni sullo specifico tema di progetto, e riguardano temi di teoria e storia del restauro, questioni di metodo e di carattere generale, aspetti tecnici e di cantiere.
L'esercitazione verrà svolta, con il supporto dei docenti e dei tutor, in cantieri individuati di anno in anno, sulla base di convenzioni con proprietari e gestori dei medesimi, pubblici e privati.
Precedenti cantieri:
2009-10 Cesena, Abbazia del Monte
2010-11 Forlì, Palazzo Gaddi
2011-12 Meldola, Ex Ospedale
2012-13 Forlì, Ex Asilo Santarelli
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Nell'esame di fine corso, attraverso la disamina e una discussione sugli elaborati prodotti, relativi al restauro di un immobile storico, verrà verificato il raggiungimento degli obiettivi didattici:
-essere in grado di impostare e condurre una ricerca storica applicata all'immobile oggetto dell'esercitazione;
-essere in grado di redigere un rilievo geometrico per il restauro (approfondimenti dei particolari costruttivi; fuoripiombo; spanciamenti...);
-essere in grado di redigere un quadro strutturale della fabbrica, con individuazione di fenomeni di dissesto statici e dinamici;
-essere in grado di identificare i materiali e annotarli sui rilievi geometrici precedentemente prodotti e su apposite schede analitiche:
-essere in grado di identificare le forme del degrado e annotarle sui rilievi geometrici precedentemente prodotti e su apposite schede analitiche;
-essere in grado di connettere forme del degrado a possibili loro cause, annotandole sui rilievi e su apposite schede analitiche e definendo interventi atti a ridurle o rimuoverle;
-essere in grado di formulare un programma d'uso compatibile con la fabbrica (organigramma funzionale);
-dimostrare di avere competenze impiantistiche applicate;
-essere in grado di redigere un progetto secondo i vari livelli previsti dalla normativa di settore (preliminare; definitivo; esecutivo);
-essere in grado di definirne i capitolati e i computi metrico-estimativi applicati;
L'esercitazione segue un percorso che dalla fase conoscitiva, giunge gradualmente a quella progettuale.
Le tappe di tale percorso possono così essere sintetizzate: indagine storico-critica, rilievo, esame dei materiali e delle tecniche costruttive, analisi del degrado, proposta di conservazione e restauro (vedi sopra).
Gli elaborati, debitamente vistati dalla docenza, saranno presentati come stati di avanzamento del lavoro, secondo un calendario comunicato all'avvio del laboratorio; la valutazione avverrà al momento dell'esame finale, mentre la non consegna degli elaborati alle date indicate costituisce motivo di esclusione dal laboratorio; tutti gli elaborati dovranno essere conclusi entro la data di appello e faranno parte integrante dell'esame finale. Le tavole, in formato e numero da concordare con la docenza, dovranno essere numerate progressivamente e riportare, fra le altre indicazioni –università , corso di laurea, laboratorio, docenti, tutor, anno accademico, tema di studio, argomento della singola tavola- i nomi degli autori per esteso. Una copia del lavoro, insieme a una copia su supporto digitale, sarà trattenuta per l'archivio del corso.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Marco Pretelli