- Docente: Gino Scatasta
- Crediti formativi: 9
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea in Lingue e letterature straniere (cod. 0979)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo studente conosce le linee generali della storia della letteratura, è in grado di leggere, comprendere e tradurre testi in lingua ed è avviato all'uso dei metodi e degli strumenti di base di tipo analitico, per interpretare le opere dei principali autori, contestualizzandoli nella cultura e nel periodo storico di riferimento.
Contenuti
Shakespeare: al centro del canone
Nella storia letteraria inglese dalle origini al XVII secolo, la centralità dell’opera di Shakespeare è indiscussa; all’interno dell’opera di Shakespeare la centralità di Hamlet e di King Lear, per quanto discutibile, è abbastanza certa. Il corso si propone di analizzare due delle tragedie più famose della maturità shakespariana mettendone in luce soprattutto l’apertura a diverse interpretazioni e il costante invito a considerarle non solo come opere letterarie ma anche come drammi che richiedono di essere messi in scena.
Testi/Bibliografia
Gli studenti dovranno leggere le seguenti opere:
William Shakespeare, Hamlet
William Shakespeare, King Lear
Testi critici
John Peck and Martin Coyle, How to Study a Shakespeare Play, London, Macmillan, 1985, pp. 1-15 (Chapter 1: “How to approach a Shakespeare play”) e pp. 162-166 (“Further Reading”)
Harold Bloom, “L’universalismo di Shakespeare” in Shakespeare, Milano, Rizzoli, 2001, pp. 17-34
Margreta De Grazia and Stanley Wells, edited by, The Cambridge Companion to Shakespeare, Cambridge, Cambridge University Press, 2001 (E. Honigmann, “Shakespeare’s life”, pp. 1-12; John H. Astington, “Playhouses, players, and playgoers in Shakespeare’s time”, pp. 99-113)
Stephen Greenblatt, “General Introduction”, in The Norton Shakespeare, New York, Norton, 1997, pp. 1-65
Giorgio Melchiori, “Shakespeare e il mestiere del teatro”, in Shakespeare, Bari, Laterza, 2005, pp. 3-25
Su Hamlet:
Harold Bloom, “Amleto”, in Shakespeare, pp. 265-319
Piero Boitani, “Amen per la caduta di un passero”, in Il Vangelo secondo Shakespeare, Bologna, Il Mulino, 2009, pp. 21-39
Keir Elam, “Introduzione”, in Amleto, Milano, Rizzoli, 2006, pp. 7-47
Northrop Frye, “Amleto”, in Shakespeare, pp. 89-108
Stephen Greenblatt, “Hamlet”, in The Norton Shakespeare, New York, Norton, 1997, pp. 1659-1667
Frank Kermode, “Amleto”, in Il linguaggio di Shakespeare, Milano, Bompiani, 2000, pp. 117-150
Jan Kott, "L'Amleto in questo scorcio di secolo", in Shakespeare nostro contemporaneo, pp. 56-70
Su King Lear:
Harold Bloom, “Re Lear”, in Shakespeare, pp. 369-413
Piero Boitani, “Spie di Dio”, in Il Vangelo secondo Shakespeare, pp. 41-58
Northrop Frye, “Re Lear”, in Shakespeare, pp. 109-130
Stephen Greenblatt, “King Lear”, in The Norton Shakespeare, pp. 2307-2314
Frank Kermode, “Re Lear”, in Il linguaggio di Shakespeare, pp. 217-235
Jan Kott, “Re Lear, ovvero Finale di Partita”, in Shakespeare nostro contemporaneo, pp. 92-128
Per quanto riguarda la storia letteraria del periodo che va dalle origini alla fine del XVII secolo, sono da leggere i seguenti testi:
Anonimo, Beowulf, vv. 662-835
Anonimo, Sir Gawain and the Green Knight (parte prima)
Geoffrey Chaucer, “General Prologue" e "The Wife of Bath: Prologue" da The Canterbury Tales
Thomas Malory, da “The Death of Arthur”, in Le Morte Darthur
Thomas Wyatt, "Whoso List to Hunt”; “What Rage is this?”
Edmund Spenser, “A Letter of the Authors”, “Book I, Canto I, vv. 1- 54” da The Faerie Queene
Christopher Marlowe, da Doctor Faustus, finale
William Shakespeare, Sonnets 18, 19, 55, 129, 130, 144
John Donne, “The Good-morrow”; “A Valediction: forbidding mourning”; "The Funerall”; “Death be not proud"”
George Herbert, “Easter Wings”
Andrew Marvell, “To His Coy Mistress”
John Milton, da Paradise Lost (libro primo, vv. 1-375)
Si consigliano inoltre i seguenti testi sulla storia letteraria del periodo:
Lilla Maria Crisafulli e Keir Elam, a cura di, Manuale di letteratura e cultura inglese, Bologna, Bononia University Press, 2009, pp. 1-138
John Peck and Martin Coyle, A Brief History of English Literature, London, Palgrave, 2002, pp.1-113
Metodi didattici
Lezioni frontali.
Lettura e analisi di brani tratti dalle opere in programma
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
L'esame si svolgerà secondo due modalità:
1) Prova scritta e colloquio orale: prova scritta con domande a
scelta multipla sulla storia letteraria; dopo l'esposizione dei
risultati, colloquio orale di circa 15-20 minuti sui testi relativi
al corso con chi ha superato la prova scritta. La prova scritta si
svolgerà solo una volta, al termine del corso.
2) Esame orale: Per chi non sostiene o non supera la prova scritta,
l'esame orale è diviso in due parti, una delle quali riguarderà la
storia letteraria del periodo indicato, l'altra il corso sulle due tragedie di Shakespeare, per un totale di circa 20-30 minuti.
Nel corso del colloquio orale si valuteranno le capacità critiche maturate dallo studente, il quale sarà invitato a confrontarsi con i testi analizzati durante il corso. Particolarmente valutate saranno le capacità dello studente di sapersi muovere all'interno dei testi primari e del materiale bibliografico. Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione, così come la dimostrazione del possesso di una padronanza espressiva, saranno valutati con voti di eccellenza. La conoscenza per lo più meccanica e/o mnemonica della materia, capacità di sintesi e di analisi non articolate e/o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete; lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso non potranno che essere valutati negativamente.
Strumenti a supporto della didattica
Computer, proiettore, schermo.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Gino Scatasta