- Docente: Elena Tamburini
- Crediti formativi: 12
- SSD: L-ART/05
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea in Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 0956)
Conoscenze e abilità da conseguire
Lo studente acquisisce conoscenze di base della storia, delle teorie e delle tecniche dell'allestimento dei luoghi di spettacolo dal Teatro antico al Duemila, con particolare attenzione per il teatro del Novecento. Conosce la nomenclatura e la attrezzatura di un palcoscenico tradizionale ed il suo utilizzo contemporaneo. Lo studente acquisisce competenze nell'ambito della cultura materiale del teatro.
Contenuti
La scena è un'antinomia, nel momento in cui si pone come luogo
dell'incontro del reale e della finzione; è frontiera simbolica e
dei codici di rappresentazione in un tempo e in un luogo dati; è
strumento dello spettacolo e quindi della sua vita effimera. Questi
i principali problemi della ricerca contemporanea del settore e
questi saranno al centro della metodologia di un insegnamento che,
pur privilegiando la conoscenza e l'approfondimento iconografico e
contestuale, potrà giovarsi anche dell'indagine delle contemporanee
tecniche multimediali. Una realtà che occorre indagare, non certo
da un punto di vista astratto o figurativo, ma puntualmente, nella
concretezza delle condizioni materiali della
rappresentazione.
Il modulo intende offrire innanzitutto una parte propedeutica che
introduca a questi problemi. E' prevista una visita a uno dei più antichi teatri storici italiani, per ritrovare le radici di quella che è stata chiamata l' "invenzione" del teatro nel Rinascimento. Un altro esempio importante nel passato su
cui si lavorerà sarà costituito dal teatro dei Barberini e dalle
scene dei comici, dominate, a Roma, dalla personalità carismatica e
poliedrica di Gian Lorenzo Bernini, attore, scenografo e
scenotecnico e molto altro. Ma il corso si propone di affrontare anche argomenti più attuali, avvicinando alcuni specialisti del settore: Cristina Grazioli, massima studiosa di illuminotecnica, e una scenografa contemporanea, Margherita Palli, famosa per avere lavorato con il regista Luca Ronconi e non solo. Si lavorerà anche sui percorsi di immagini offerti dagli stessi
studenti.
Le lezioni cominceranno lunedì 30 gennaio 2017 alle ore 9-11 e continueranno nei giorni di lunedì, martedì, giovedì nelle stesse ore fino a giovedì 6 aprile in Aula Colonne per le 60 ore regolamentari.
Testi/Bibliografia
I testi di riferimento sono i seguenti:
1. A. Surgers, Scenografie del teatro occidentale, a c. di
G. Di Palma e E. Tamburini, Roma, Bulzoni, 2002;
2. Preferibilmente: (ovviamente se non si è portato lo stesso testo per Organizzazione dello spazio scenico) F. Cruciani, Lo spazio del teatro, Roma-Bari, Laterza, 1992; oppure F. Perrelli, Storia della scenografia.
Dall'antichità al Novecento, Roma, Carocci, 2002; oppure
S. Sinisi-I. Innamorati, Storia del teatro. Lo spazio
scenico dai greci alle avanguardie, Milano, B. Mondadori,
2003.
3. Solo se non si è portato lo stesso testo per Organizzazione dello spazio scenico: M. De Marinis, La drammaturgia dello spazio, in Idem,
In cerca dell'attore. Un bilancio del Novecento teatrale,
Roma, Bulzoni, 2000, pp. 29-51 (fotocopie disponibili presso la
copisteria Harpo, via Barberia 9, tel 051.220450); in alternativa un altro qualsiasi dei testi citati qui di seguito.
4. I. Aliverti, Una scena di città attribuita a S. Serlio.
Breve saggio di iconologia teatrale, Pisa, ETS, 2008
oppure E. Tamburini, Il quadro della visione. Arcoscenico e
altri sguardi ai primordi del teatro moderno, Roma, Bulzoni,
2004;
5. Si dovrà anche visualizzare stampare (preferibilmente 4 o 6
immagini per ogni foglio, allo scopo di visualizzare le sequenze;
per facilitare quest'operazione le stampe saranno
disponibili nel formato raccomandato presso la copisteria
Harpo, in via Barberia 9, tel. 051220450, prezzo 7 euro ca) e portare all'esame i
percorsi di immagini, a cura della docente e degli studenti,
necessari per una migliore comprensione dei testi, e che
saranno disponibili, alla fine del corso, nei materiali didattici in calce all'indicazione dell'insegnamento. Ogni percorso farà riferimento ad argomenti trattati nei testi; e quelli a cura degli studenti saranno anche corredati di file di testo disponibili su facebook. Nei due casi, anche ai non frequentanti, si richiederà una conoscenza generale del tema in oggetto e la capacità di legare al discorso almeno alcune immagini.
Gli studenti non frequentanti aggiungeranno un testo a
scelta fra: D. Bablet, La scena e l'immagine: saggio su
Josef Svoboda, Torino, Einaudi, 1970; L. Zorzi, Il teatro e la città :
saggi sulla scena italiana, Torino, Einaudi, 1977; G. Banu, Il rosso e oro, Una poetica della sala all’italiana, Milano, Rizzoli 1990; A.
Testaverde Matteini, L'officina delle nuvole: il Teatro mediceo
nel 1589 e gli Intermedi del Buontalenti nel Memoriale di Girolamo
Seriacopi, Milano, Ass. Amici della Scala, 1991; E. Tamburini,
Scenotecnica barocca. La 'Costruzione de' Teatri e Machine
Teatrali' di Fabrizio Carini Motta (1688) e la 'Pratica delle
machine de' Teatri' di Romano Carapecchia (1689-91), Roma, E
& A, 1994; E. Tamburini, Due teatri per il Principe. Studi
sulle committenze teatrali di Lorenzo Onofrio Colonna
(1659-1689), Roma, Bulzoni, 1997 (da escludere la parte
tecnica); Giacomo Torelli: l'invenzione scenica nell'Europa
barocca, a c. di F. Milesi, Fano, Fondazione Cassa di Risparmio
di Fano, 2000; I Bibiena, una famiglia europea, a c. di D.
Lenzi e J. Bentini, Venezia, Marsilio, 2000; P. Bignami, Storia
del costume teatrale. Oggetti per esibirsi nello spettacolo e in
società , Roma, Carocci, 2005; C. Grazioli, Luce e ombra.
Storia, teorie e pratiche dell'illuminazione teatrale,
Roma-Bari, Gius. Laterza, 2008; E. Tamburini, Gian Lorenzo
Bernini e il teatro dell'Arte, Firenze, Le Lettere, 2012 (si
studino in particolare, oltre ai Preliminari, i cap. 2 (I
teatri dei Barberini), cap. 4 (La festa berniniana (non
solo) fra religione e politica), cap. 5 (La Comica del
cielo) e cap. 8 (Bernini impresario?)); P. Degli
Esposti, La tensione preregistica. La sperimentazione teatrale
di Philippe-Jacques de Loutherbourg, Padova, Esedra, 2013;
Marzia Maino, Con gli occhi della luce. Fonti di formazione,
teoria e prassi nella poetica teatrale di Mariano Fortuny,
Padova, CLEUP, 2014; Per/formare l'opera. Arti viventi, spazi, costumi "Prove di drammaturgia" nov. 2015, n. 1.
Metodi didattici
Nel corso dell'insegnamento saranno proiettate, anche a cura degli studenti, tutte le immagini considerate pertinenti. Alla fine del corso le immagini saranno depositate in rete, nei "materiali didattici" del programma. La conoscenza delle iconografie è considerata fondamento per approfondire le teorie e le esperienze della scenografia e degli spazi dei teatri.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Esame orale con possibilità di verifiche parziali in
itinere per i frequentanti che saranno chiamati ad elaborare e a
illustrare percorsi di immagini a tema. Anche ai non frequentanti
si richiederà ovviamente uno studio particolarmente attento delle
immagini. Occorrerà portare all'esame le immagini del libro scelto
e quelle dei "materiali didattici", preferibilmente stampate 6 in
ogni foglio in modo da poter seguire le sequenze.
Strumenti a supporto della didattica
Il corso avrà al suo centro lo studio delle immagini, che saranno
proiettate, indagate e commentate in gran numero, anche a cura
degli studenti.
Orario di ricevimento
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