73380 - LABORATORIO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER L'EDUCATORE SOCIALE E CULTURALE I (G.N)

Anno Accademico 2015/2016

  • Docente: Sara Donini
  • Crediti formativi: 3
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del laboratorio lo studente: - è capace di muoversi autonomamente nell'applicare le tecniche specifiche apprese in modo autonomo o all'interno di progettazioni organizzate dalle istituzioni; - sa confrontarsi con altri soggetti sulle modalità d'uso e di documentazione delle tecniche apprese; - sa collocare il sapere specifico appreso in differenti tipologie di servizio; - sa valutare i limiti e i pregi delle strumentazioni tecniche apprese; - sa trasferire le tecnologie apprese in contesti differenziati apportandovi modificazioni e integrazioni personali.

Contenuti

L’importanza del lavoro sociale nel contrasto delle mafie

 

Il lavoro sociale è alla base del contrasto delle mafie nel nostro Paese. Le mafie, come è ormai noto, non sono solo un fenomeno criminale, ma prima di tutto un agente culturale e pedagogico. In altri termini si assicurano esistenza e futuro grazie alla proposta di un mondo nel quale crescere e “diventare mafia”. Costruiscono un mondo ed esprimono una proposta di donna e di uomo verso cui tendere. Nella costruzione del mondo danno vita a contesti nei quali le persone vengono gradualmente allontanati da quelle che sono le “capacitazioni “ fondamentali che aprono le porte ad una possibile accesso ai processi di crescita e di sviluppo umano, sociale, culturale ed economico; definiscono processi di annullamento della persona e dei principi di giustizia ed uguaglianza.

Per questi motivi, il lavoro sociale e pedagogico, il lavoro di strada, il contrasto delle povertà e della dispersione scolastica, la promozione di azioni di reinserimento sociale delle persone vittime di tratta (sessuale e lavorativa) e di reinserimento lavorativo per chi ha vissuto il carcere, l’offerta di spazi di inserimento sociale alle persone migranti è la strada per restituire come diritto quello che le mafie concedono come favore. Promuovere la giustizia sociale, costruire per e non solo contro sono i fini di tante realtà impegnate nel contrasto delle mafie.

Il laboratorio si propone di far conoscere alcune esperienze sociali promosse e attivate dando una particolare attenzione alle competenze dell’educatore importanti per operare in questi ambiti di intervento.

Il laboratorio, dopo il primo incontro a Bologna, il 5 maggio, prevede due giorni di formazione a Torino presso l’associazione Gruppo Abele. La partenza sarà a Bologna (autostazione delle corriere) mercoledì 18 maggio alle ore 15 con rientro a Bologna venerdì 20 maggio verso le ore 21 circa. L'ultimo incontro si terrà il 26 maggio a Bologna. All'interno di questo incontro si realizzerà anche la prova di valutazione finale .

Contenuti

Teoria e pratica: dalla conoscenza alla competenza

Il processo riflessivo nelle professioni educative

Il ruolo dell’educatore: apprendere dall’esperienza

Ambiti e contesti operativi

L’alleanza educativa tra formale e informale

Partecipazione attiva e processi d’inclusione

Esperienze d’intervento nella comunità territoriale

Testi/Bibliografia

Mario Schermi , Elementi di pedagogia mafiosa in Crescere alle mafie. Per una decostruzione della pedagogia mafiosa, ed Franco Angeli, 2010, pp.69-141

Michele Gagliardo, Francesca Rispoli, Mario Schermi, Crescere il giusto, elementi di educazione civile, Edizioni Gruppo Abele, 2012

Zanchettin A., La supervisione pedagogica nella formazione professionale, in Ricerche di Pedagogia e Didattica, 4,2,2009

Massa R., Antonacci F., Cappa F. (a cura di), Lezioni su la peste, il teatro, l’educazione, Franco Angeli, Milano, 2001.

Matilde Callari Galli (a cura di) Vedere la povertà. Ricerca sui processi di impoverimento a Bologna, Edizione Unicopli, 2013

Ragazzi di sistema in Narcomafie . Febbraio 2014 (verrà inviato in pdf)

Adelaide Adinolfi e Lucia Giordano “La giustizia minorile: un’esperienza da salvaguardare”. Intervista a GianLuca Guida: direttore Istituto Penale per minori di Nisida” pp. 166-174

in Antigone 2013, n. 2

Manuela Mareso e Livio Pepino (a cura di), Nuovo dizionario di mafia e antimafia, Edizioni Gruppo Abele, 2013

Girolamo Lo Verso, La mafia in psicoterapia ed. Franco Angeli, 2013

Alberto Vannucci, Atlante della corruzione, Edizioni Gruppo Abele, 2012

Luigi Ciotti, La speranza non è in vendita, Edizioni Gruppo Abele\Giunti, 2011

Franco La Torre, Sulle ginocchia, ed Melampo 2015

Maria Stefanelli, Loro mi cercano ancora, ed Mondadori 2014

Francesca Chirico, Io parlo. Donne ribelli in terra di ‘ndrangheta, ed. Castelvecchi, 2013

Maria Franco (a cura di) La grammatica di Nisida , ed Caracò, 2013 (verrà inviato in pdf)

Andrea Canevaro ,Scuola inclusiva e mondo più giusto, ed. Erickson, 2013

Piergiorgio Morosini (a cura di Elena Gallina),Mafia e democrazia in Vivere la democrazia, Edizioni Gruppo Abele, 2013, pp. 119-131

Maddalena Rostagno, Il suono di una mano sola ed Il Saggiatore 2013

Caterina Chinnici, E' così lieve il tuo bacio sulla fronte, ed Mondadori 2013

Giovanni Tizian, La nostra guerra non è mai finita, ed. Mondadori, 2013

Agnese Borsellino, Ti racconterò tutte le storie che potrò, ed Feltrinelli 2013

Marika De Maria, La scelta di Lea, editore Melampo 2013

Contini M. (a cura di), Dis-alleanze nei contesti educativi, Carocci, Roma, 2012.

Bleger. J., Psicoigiene e psicologia istituzionale, La meridiana, Molfetta (BA), 2011. (pag. 157-208)

Belardi N, Wallnofer G.,La supervisione nelle professioni educative, Erickson, Trento, 2007.

Schon D.A, Formare il professionista riflessivo,. Franco Angeli, Milano, 2006.

SITO: educazione antimafia.unibo.it

Metodi didattici

 

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

 

Strumenti a supporto della didattica


Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Sara Donini