13198 - POETICA E RETORICA (1)

Anno Accademico 2015/2016

  • Docente: Francesco Cattaneo
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-FIL/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Lettere (cod. 0958)

    Valido anche per Laurea in Filosofia (cod. 0957)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente acquisisce sia la conoscenza essenziale delle molteplici identità disciplinari e dottrinali, che la poetica e la retorica hanno assunto nel lungo corso della loro storia, dall'antichità all'epoca contemporanea, sia la capacità di cimentarsi nella lettura guidata di uno dei "classici" che hanno segnato i momenti fondamentali di snodo nell'arco di svolgimento di tale storia.

Contenuti

Titolo del corso di primo periodo (6 CFU): “Il ruolo della retorica nel rovesciamento nietzschiano del platonismo" 

Titolo del corso di secondo periodo (6 CFU): “Sviluppi novecenteschi: rapporto arte/filosofia, filosofia come pratica di scrittura e 'ricerca dello stile' in Th. W. Adorno".


Il corso si propone di approfondire la questione della dimensione linguistica del ripensamento nietzschiano del dualismo platonico. Si comincerà dalla trattazione di alcuni luoghi del “Cratilo” di Platone per poter cogliere adeguatamente, a partire da lì, la portata del rovesciamento (innanzitutto “retorico”) del platonismo operato da Nietzsche, un rovesciamento che emancipa il linguaggio dalla sua subalternità metafisica alla cosa, e che anzi fa di quest'ultima il prodotto di un'operazione artisticamente creativa. 

A partire da Nietzsche, enfaticamente definito nella "Dialettica negativa" come una “vera svolta nel pensiero occidentale, dai posteri soltanto usurpata”, nella seconda parte del corso si prenderanno quindi in considerazione alcuni snodi fondamentali del discorso novecentesco sul rapporto filosofia/letteratura, soffermandosi in particolare sul pensiero di Adorno. L'analisi della continua e complessa “ricerca dello stile”, da parte di Adorno, nel corso del suo ricco e multiforme cammino di pensiero, rappresenterà anche l'occasione per fornire alcuni cenni alla sua concezione, più in generale, dei rapporti tra filosofia e arte.

Al termine del corso lo studente acquisisce una visione d'insieme – criticamente orientata – del problema del linguaggio, e in particolare di alcuni snodi storico-filosofici decisivi che lo concernono. Al fine di farli emergere nel modo più netto e cristallino si procederà facendo dialogare tra loro posizioni di pensiero assai distanti, rappresentative di orientamenti ben precisi ed influenti. Dal confronto, infatti, derivano rilevanti chiarimenti concettuali nonché un inquadramento più tridimensionale e “aperto” delle questioni, prezioso anche per capire le dinamiche del pensiero e familiarizzarsi con esse. Si affronteranno, per tale via, temi come: il rapporto tra le parole e le cose; il ruolo secondario e ausiliario (strumentale, veicolare) assegnato dalla metafisica al linguaggio; il nesso tra ontologia, logica e grammatica, e l'intrecciarsi delle rispettive destrutturazioni; la centralità della retorica come creazione linguistica del mondo; il linguaggio come “finzione” e i relativi esiti prospettivistici.    


Periodo del corso: II semestre 


Testi/Bibliografia

Primo modulo: 

Testi base:

Platone, Cratilo, introduzione e note di Caterina Licciardi, trad. it. di Emidio Martini, Rizzoli, Milano 2006.

Platone, VII Lettera, in Tutti gli scritti, a cura di G. Reale, Bompiani, Milano 2000.

F. Nietzsche, Su verità e menzogna in senso extramorale, a cura di F. Tomatis, Bompiani, Milano 2006.

F. Nietzsche, Umano, troppo umano, vol. II, Il viandante e la sua ombra, af. 11 (= La libertà del volere e l'isolamento dei fatti), trad. it. di S. Giametta, Adelphi, Milano 2003. 

F. Nietzsche, Il crepuscolo degli idoli, capitolo intitolato La "ragione" nella filosofia, trad. it. di F. Masini, Adelphi, Milano 2013.

F. Nietzsche, La gaia scienza, af. 355 (= L'origine del nostro concetto di "conoscenza"), a cura di C. Gentili, Einaudi, Torino 2015.

 

 

Secondo modulo:

M. Horkheimer e Th. W. Adorno, Dialettica dell'illuminismo, Einaudi, Torino 1997, pp. 3-50.

Th. W. Adorno, Dialettica negativa, Einaudi, Torino 2004, pp. 3-53.

Th. W. Adorno, Teoria estetica, Einaudi, Torino 2009, pp. 159-182 e 453-490.

Th. W. Adorno, “Il saggio come forma”, in Note per la letteratura, Einaudi, Torino 2012, pp. 3-26.

G. Rose, “The Search for Style”, in The Melancholy Science: An Introduction to the Thought of Theodor W. Adorno, Columbia University Press, New York, 1978, pp. 11-26.

R. Rorty, “La filosofia come genere di scrittura: saggio su Derrida”, in Conseguenze del pragmatismo, Feltrinelli, Milano 1986, pp. 107-123.

J. Habermas, “Excursus sul livellamento della differenza specifica tra filosofia e letteratura”, in Il discorso filosofico della modernità, Laterza, Roma-Bari 2003, pp. 189-214.

Metodi didattici

La prima parte del corso (6 CFU) prevede lo svolgimento di 30 ore complessive di lezione frontale. Durante il corso verranno proposte indicazioni di lettura per approfondimenti facoltativi e verranno distribuiti materiali integrativi. Infine, si procederà all'invito di studiosi che possano, attraverso interventi singoli o di carattere più seminariale, approfondire maggiormente aspetti specifici.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Il principale strumento di verifica sarà il colloquio orale. Nel corso di detto colloquio saranno valutate: la contestualizzazione di opere e autori, la conoscenza dei testi, le capacità di analisi e sintesi, il grado di elaborazione e problematizzazione delle questioni, la chiarezza espositiva, la precisione terminologica e concettuale. Un'esposizione fluida e appropriata dei temi, ripresi a partire da uno sforzo di comprensione ed elaborazione personale, nonché la salda padronanza di testi e autori determinano una valutazione eccellente. A una conoscenza puntuale e ordinata, ma dal carattere più meccanico, corrisponde una valutazione buona, così come una valutazione buona verrà attribuita, a termini invertiti, a chi dimostrerà una presa viva sui problemi intrecciata a qualche sbavatura di carattere nozionistico. Un'esposizione un po' stentata, terminologicamente approssimativa, accompagnata da una relativa padronanza delle nozioni base e degli approfondimenti concettuali può valere la sufficienza. Risposte molto imprecise, prive della necessaria padronanza delle coordinate fondamentali, saranno considerate insufficienti.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Francesco Cattaneo