73947 - DIAGNOSTICA E RESTAURO DEGLI EDIFICI STORICI M

Anno Accademico 2014/2015

  • Docente: Leila Signorelli
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: ICAR/19
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea Magistrale in Ingegneria dei sistemi edilizi e urbani (cod. 0941)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso, lo studente conosce i fondamenti teorici del restauro architettonico, le metodologie di diagnosi finalizzate alla conoscenza ed alla lettura critica del manufatto storico e i criteri con cui applicarne i risultati nella definizione degli obiettivi e delle modalità di intervento.

Contenuti

DIAGNOSTICA E RESTAURO DEGLI EDIFICI STORICI

 

Scopo del corso di Diagnostica e Restauro degli Edifici Storici è quello di fornire allo studente le conoscenze necessarie al riconoscimento e alla lettura di un quadro conservativo di un edificio storico, al fine dell'individuazione degli interventi di restauro più adeguati.

La diagnostica ha a che vedere strettamente con il tema della conoscenza, momento cruciale per il rapporto con le testimonianze del passato: strumento per eccellenza è il rilievo architettonico (o aderente), che lo studente imparerà ad eseguire a partire da quello geometrico mano a mano che verranno trattati i contenuti durante il corso. Oltre alla parte operativa dell'indagine si approfondiranno alcuni aspetti teorici della disciplina, per apprendere la complessità del percorso metodologico che conduce alla scelta del progetto conservativo. Le  lezioni tratteranno:

 

 

ñDiagnostica e restauro: obiettivi. Conservare per conoscere, conoscere per conservare.

ñLa conoscenza della fabbrica storica: il rilievo per il restauro (tecniche, strumenti, restituzione).

ñIl progetto di rilievo.

ñI materiali del cantiere tradizionale: laterizi, materiali lapidei, legno, vetri, metalli.

ñFenomeni e cause di degrado. Quali sono e come si rappresentano.

ñIl trattamento del degrado: il suo significato nel progetto di intervento. Esempi.

ñIl rapporto con le testimonianze del passato. Le carte del restauro.

ñLe indagini per la diagnostica.

ñGli elementi costruttivi tradizionali (volte, solai, murature, coperture). Interventi di consolidamento.

ñAnalisi di un caso. Villa Contarini: conservazione e valorizzazione delle foresterie vecchie.

ñTecniche di conservazione delle superfici lapidee.

ñAnalisi di un caso. Il restauro della Fontana Masini di Cesena.

 

Oltre alla bibliografia essenziale, mano a mano verranno date indicazioni per approfondire i diversi argomenti trattati a lezione. Parallelamente alle lezioni frontali, lo studente è tenuto a sviluppare un'esercitazione pratica sugli argomenti del corso.

 

 

Modalità d'esame

Il corso prevede una prova scritta intermedia sui contenuti delle lezioni frontali e una prova orale finale, oggetto di discussione della quale sarà l'esercitazione progressivamente sviluppata durante il corso, nella quale lo studente applicherà le conoscenze acquisite. L'esercitazione consiste nella scelta di un edificio costruito con tecniche tradizionali, concordato con la docenza, del quale si eseguirà per una facciata il rilievo geometrico, il rilievo materico e il rilievo del degrado, formulando un'ipotesi di intervento.

 

Bibliografia essenziale

Giuffré A., Lettura sulla meccanica delle murature storiche, Kappa ed., 1998

 

Carbonara G., Trattato di restauro architettonico, Hoepli, Milano, 1999

 

Musso S., Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnositca, Ed. EPC Libri, Roma. 2004

 

Torsello P. B., Che cos'è il restauro. Nove studiosi a confronto, Marsilio, Venezia, 2005

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Leila Signorelli