- Docente: Raffaele Milani
- Crediti formativi: 3
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea in Educatore sociale e culturale (cod. 0995)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del laboratorio lo studente - è capace di muoversi autonomamente nell'applicare le tecniche specifiche apprese in modo autonomo o allinterno di progettazioni organizzate dalle istituzioni. - Sa confrontarsi con altri soggetti sulle modalità duso e di documentazione delle tecniche apprese. -Sa collocare il sapere specifico appreso in differenti tipologie di servizio. -Sa valutare i limiti e i pregi delle strumentazioni tecniche apprese. -Sa trasferire le tecnologie apprese in contesti differenziati apportandovi modificazioni e integrazioni personali.
Contenuti
Educazione estetica: il paesaggio, la città, il territorio
L'aspetto del territorio e la rappresentazione del paesaggio e della città sono cambiati notevolmente nel corso dei secoli e soprattutto negli ultimi anni. Osserviamo grandi mutamenti paralleli alle profonde modificazioni della sensibilità umana e della conoscenza. Ciò è avvenuto tra i modi della cultura e della storia, tra le immagini della qualificazione simbolica e della critica, tra i valori della tradizione e gli stadi dell'industrializzazione. L'uomo ha organizzato le forme della realtà circostante per istituire un'immagine e un'esperienza di coesione sociale. Allo stesso tempo questa necessità di fare e questa spinta a immaginare sono in rapporto con il percepire e il modellare. Tra tecnica e natura, il paesaggio e la città appaiono, dinanzi a noi, come categorie dinamiche, plurivoche e transculturali. Dall'India antica alla Grecia classica, via via sino al Settecento quando il paesaggio si fece "ideale estetico", contemplazione e lavoro figurano in un unico, complesso disegno umano. La teoria e l'esperienza si sono fuse nel tempo delle trasformazioni e delle memorie. Ancora oggi vi sono importante tracce di questo processo. Ciò che possiamo chiamare arte del paesaggio e della città viene alla luce attraverso queste considerazioni.
Impressioni e ragionamenti spingono a interrogarci, allo stesso tempo, sul presente e sul futuro della terra e della storia, per aprire così l'intero capitolo dell'appartenenza dell'uomo alla natura. Si individua un piano di diversi generi di mutazione che va dalla foresta o dalla palude alle coltivazioni e agli insediamenti umani, dai disastri ecologici all'industrializzazione incontrollata, dall'uso di materiali tradizionali al cemento armato. E' un problema legato all'ecologia e alla sopravvivenza, alla moderazione dei consumi e all'identità del bene comune al quale il paesaggio e la città da sempre appartengono per una visione estetica ed etica alla quale si sottende tutta una civiltà e un'educazione.
Forme e Sguardi.
Materiali, colori, impressioni
Relazione e trasformazione
Le categorie estetiche
La morfologia delle bellezze naturale
Testi/Bibliografia
Testi di Rousseau, Simmel, Milani e altri.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Raffaele Milani