30923 - LINGUISTICA GENERALE 1 (GR. D)

Anno Accademico 2013/2014

  • Docente: Maria Mazzoli
  • Crediti formativi: 9
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Lingue e letterature straniere (cod. 0979)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente conosce i fondamenti dei principali moduli del linguaggio umano: fonologia, morfologia, sintassi e semantica e le loro possibili interrelazioni sia a livello sincronico che diacronico. Conosce inoltre i principali paradigmi teorici della linguistica e le loro basi epistemologiche. Conosce inoltre le basi della linguistica tipologica e degli universali del linguaggio. Ha conoscenze delle varie articolazioni della linguistica in psicolinguistica, sociolinguistica, lessicologia, linguistica computazionale. E' infine in grado di analizzare un testo a livello fonologico, morfologico, sintattico e semantico.

Contenuti

Questo corso introduttivo intende fornire agli studenti gli strumenti essenziali per lo studio scientifico e l'analisi sincronica e diacronica delle lingue storico-naturali e non presuppone conoscenze pregresse sull'argomento. Questo programma vi può servire da guida dettagliata per orientarvi durante il corso, che si articola in sei moduli.

1) Nella prima parte del corso introdurremo il concetto lingua storico-naturale nella sua complessità. Ci soffermeremo sul concetto di analisi sincronica di una lingua secondo il paradigma strutturalista. Analizzeremo in profondità il pensiero di Ferdinand de Saussure e accenneremo a quello di Luis T. Hjelmslev per discutere criticamente la nozione di "segno linguistico", "valore" linguistico, le dicotomie tra langue vs. parole, sincronia vs. diacronia, e paradigmatico vs. sintagmatico. Leggeremo insieme e commenteremo testi tratti dall'edizione italiana del Cours de linguistique générale di Saussure (tradotto e commentato da Tullio de Mauro), che sarà disponibile anche in biblioteca per la libera consultazione da parte degli studenti interessati. La discussione critica del pensiero strutturalista verrà proposta a partire dai testi di altri autori come C. S. Pierce ed Eugenio Coseriu. 

2) Passeremo poi, col secondo modulo, alla definizione dei caratteri specifici del sistema semiotico delle lingue naturali e vedremo da vicino i concetti di biplanarità, arbitrarietà, doppia articolazione, discretezza, onnipotenza semantica o plurifunzionalità, ricorsività, linearità, ambiguità, distanziamento e trasmissibilità culturale della lingua.

3) Il terzo modulo rappresenta il cuore del corso e analizza i livelli di analisi della lingua come sistema sincronico, con alcuni accenni ai fenomeni specificamente diacronici che già vi si possono intuire. Ad ogni livello di analisi, infatti, noteremo come la possibilità di variazione interna al sistema offra la chiave per interpretare i fenomeni sincronici anche in chiave diacronica. Il primi livelli di analisi che affronteremo saranno quelli della fonetica e fonologia, con particolare riguardo alla fonologia dell'italiano, e con approfondita spiegazione delle convenzioni di trascrizione fonetica e uso dell'Alfabeto Fonetico Internazionale. Il terzo livello di analisi sarà la morfologia, con particolare riferimento ai processi di derivazione, flessione e la creazione di composti di parole. Il quarto livello sarà quello della sintassi, con l'analisi in costituenti immediati e la costruzione di alberi sintagmatici. Infine, vedremo i livelli della semantica (in particolare semantica componenziale e prototipica), e pragmatica ("fare cose con le parole", contesto e situazione).

4) Con la fine del modulo sui livelli di analisi della lingua, affronteremo il quarto modulo del corso che riguarderà la diversità delle lingue del mondo. Parleremo di geografia linguistica e classificazione genetico-genealogica delle lingue. Parleremo di tipologia, "tipi" linguistici e universali del linguaggio.

5) Gli ultimi due moduli del corso (quinto e sesto) verteranno sulla variazione linguistica. Innanzitutto ci occuperemo di variazione sincronica della lingua: noteremo come in ogni stato di lingua coesistano "modi diversi di dire la stessa cosa" e come questa ricchezza sia spesso correlata a fattori extralinguistici che rimandano a categorie sociali, politiche e culturali. In questa parte introdurremo anche un approfondimento di sociolinguistica, in cui verranno presentati i concetti base e le nozioni operative della disciplina.

6) Infine l'ultimo modulo sarà dedicato alla variazione diacronica del linguaggio o mutamento linguistico. Vedremo come è nata la linguistica storica e studieremo i principali fenomeni di variazione delle lingue nel tempo.

Testi/Bibliografia

Bibliografia d'esame:

 

Berruto G. e Cerruti M., La linguistica. Un corso introduttivo. Utet.


Berruto G., Fondamenti di Sociolinguistica (2010 quinta edizione). Roma-Bari: Laterza. Capitoli 3, 4, 5 e 6. Esclusi il paragrafo 4.3, pagine 109-118, il paragrafo 5.4.2, pagine 153-156 e il paragrafo 5.4.4, pagine 163-168. NB: le pagine possono cambiare da edizione a edizione (consultare la docente per eventuali dubbi).

 

 

Consultazione consigliata:

 

http://www2.let.uu.nl/UiL-OTS/Lexicon/ (online, in inglese)

 

AAVV, Dizionario di linguistica e di filologia, metrica e retorica, Einaudi.

 

 

Altri materiali:

Le slide proiettate a lezione saranno a disposizione degli studenti a partire da ogni giovedì e si potranno scaricare da AMS Campus (consultare la pagina "Insegnamenti" dal sito istituzionale della docente). Altri utili riferimenti bibliografici saranno indicati a lezione; monografie, saggi o articoli relativi saranno di volta in volta lasciati a disposizione degli studenti per la consultazione nella biblioteca del Dipartimento.

Metodi didattici

Il corso si basa essenzialmente sulla didattica frontale. Durante le lezioni saranno proiettate slide power point.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame mira a valutare la preparazione dello studente relativamente sia alla parte teorica del programma di studio sia alla capacità di applicazione dei concetti acquisiti a casi concreti di analisi linguistica. La verifica delle conoscenze e abilità acquisite dallo studente avviene mediante una prova scritta da svolgersi nell'arco di 2 ore.

Le domande contenute nel compito sono di diversa natura: alcune sono aperte, altre chiuse; alcune di tipo teorico, altre di natura più pratica. Le domande riguardano tutti gli argomenti che fanno parte del programma, sia quelli approfonditi durante le lezioni frontali, sia quelli lasciati allo studio e alla riflessione personale dello studente, ovvero: nozioni di base della linguistica generale, fonetica e fonologia, morfologia e lessico, sintassi, semantica, pragmatica, tipologia linguistica, variazione sincronica e sociolinguistica, mutamento linguistico e storia del pensiero linguistico. Le domande più pratiche consistono in veri e propri esercizi di analisi (principalmente ma non esclusivamente incentrati sull'italiano, sulla vostra varietà di italiano regionale o su quella standard per gli stranieri). Gli esercizi sono volti a verificare la capacità dello studente di applicare le nozioni teoriche acquisite nei campi di fonetica, fonologia, morfologia, sintassi e semantica (trascrizione fonetica, coppie minime, scomposizione di parole in morfemi, analisi di una frase in costituenti immediati e alberi sintagmatici, etc.).

La valutazione terrà conto del numero di risposte corrette e perciò non sono previste decurtazioni per risposte errate o non svolte; sono invece previste frazioni di punto per risposte parzialmente corrette. Oltre alla correttezza sostanziale, saranno materia di valutazione anche l'adeguatezza formale e la chiarezza espressiva delle risposte. Otterranno, pertanto, voti di eccellenza coloro che raggiungeranno una visione organica e completa dei temi in programma d'esame, dimostrando padronanza espressiva e conoscenza del linguaggio specifico della materia, nonché il possesso di adeguate capacità di analisi. Una conoscenza parziale delle tematiche, l'esposizione corretta ma con incertezze nell'uso della terminologia di riferimento, nonché una capacità di analisi meno spiccata e precisa, porteranno a valutazioni discrete o accettabili. Una conoscenza limitata degli argomenti in programma, una proprietà di linguaggio non sempre adeguata e la scarsa propensione all'analisi condurranno a valutazioni sufficienti o poco superiori alla sufficienza. Lacune formative importanti sia nella parte teorica che in quella pratica e un linguaggio inadeguato verranno invece valutati come insufficienze.

Strumenti a supporto della didattica

Lezioni frontali

Orario di ricevimento

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