29647 - ETRUSCOLOGIA E ARCHEOLOGIA ITALICA (1) (LM)

Anno Accademico 2013/2014

  • Docente: Giuseppe Sassatelli
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ANT/06
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Filologia, letteratura e tradizione classica (cod. 0970)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente conosce in modo approfondito i diversi àmbiti della civiltà etrusca. Sa utilizzare gli strumenti critici per una corretta lettura della documentazione archeologica.

Contenuti

LA PITTURA ETRUSCA TRA ARTE E IDEOLOGIA.

Le prime esperienze di età orientalizzante. La crisi delle aristo­crazie, il nuovo assetto timocratico e la nascita della grande pittura nel corso del VI secolo a.C. Dalla semplice decorazione di tipo architettonico ai primi fregi figurati. I rapporti artistici con la grecità orientale e le diverse ma­trici stilistiche della pittura etrusca nell'alto arcaismo. Il ruolo delle esperienze pit­toriche e della ceramografia della Ionia. I grandi temi della pit­tura funeraria tra gli ultimi decenni del VI secolo e gli inizi del V. I contenuti narrativi e il loro significato. Il simposio e il komos. L'esposizione del defunto e il rituale di sepoltura. L'ideologia funeraria e i programmi figura­tivi. Rapporti tra pit­tura parietale e pittura vascolare. Le ripercus­sioni in ambito etrusco delle grandi conquiste formali della pittura greca. La pittura etrusca al di fuori dell'ambito funerario. Aspetti tecno­logici e tecnica pittorica.

 

Testi/Bibliografia

S. Steingraber (a c.), Catalogo ragionato della pittura etrusca, Milano 1985 (schede di riferimento per le tombe trattate a lezione: tutte le tombe di età orientalizzante, Tombe Tori, Auguri, Caccia e Pesca, Leonesse, Barone, Bartoccini, Olimpiadi, Topolino, Cacciatore, Morto, Bighe, Leopardi, Triclinio, Letto Funebre, Scrofa nera, Nave, Demoni Azzurri, Tombe di Chiusi e di Orvieto).

M. Torelli, Limina Averni. Realtà e rappresentazione nella pittura tarquiniese arcaica, in “Ostraka” VI, 1997, pp. 63-86.

L. Cerchiai, La machaira di Achille. Alcune osservazione a proposito della Tomba dei Tori, in B. d'Agostino – L. Cerchiai, Il mare, la morte, l'amore, Roma 1999, pp. 91-106.

B. d'Agostino, L'immagine, la pittura e la tomba, in B. d'Agostino – L. Cerchiai, Il mare, la morte, l'amore, Roma 1999, pp. 13-30.

L. Cerchiai, Sulle tombe del Tuffatore e della Caccia e della Pesca. Proposta di lettura iconologica, in B. d'Agostino – L. Cerchiai, Il mare, la morte, l'amore, Roma 1999, pp. 61-71.

B. d'Agostino, I pericoli del mare. Spunti per una grammatica dell'immaginario visuale, in B. d'Agostino – L. Cerchiai, Il mare, la morte, l'amore, Roma 1999, pp. 73-80.

F. Roncalli, La Tomba dei Giocolieri di Tarquinia. Una proposta di lettura, in Aeimnestos. Miscellanea di Studi per Mauro Cristofani, Firenze 2005, pp. 407-23.

G. Colonna, Gli Etruschi e "l'invenzione" della pittura, in G. Colonna, Italia Ante Romanum Imperium, Roma 2005, pp. 1235-1248.

F. Gilotta, Pitture etrusche: discussioni e studi recenti, in Bollettino d'Arte, 140, 2007, pp. 57-74.

Per i non frequentanti è richiesta inoltre la lettura di almeno tre articoli tra i seguenti:

B. d'Agostino, Oinops pontos. Il mare come alterità nella percezione arcaica, in B. d'Agostino – L. Cerchiai, Il mare, la morte, l'amore, Roma 1999, pp. 81-88.

F. Roncalli, La definizione dello spazio tombale nella "età della crisi", in Crise et transformation des sociétés archaiques de l'Italie antique au V siécle av. J.C. (Actes de la Table ronde, Rome 1987), Roma 1990, pp. 229-243.

N. Scala, La tomba del letto funebre di Tarquinia. Un tentativo di interpretazione, in Prospettiva 85, 1997, pp. 46-52.

R. Benassai, Per una lettura del programma figurativo della Tomba delle Bighe di Tarquinia, in Orizzonti 2, 2001, pp. 51-62.

F. Roncalli, Iconographie funéraire et topographie de l'au-delà en Etrurie, in Les plus religieux des hommes. Etat de la recherche sur la religion étrusque (Actes du colloque international, 17-19 novembre 1992), Paris 1997, pp. 37-54.

 

Metodi didattici

L'insegnamento è organizzato con lezioni frontali e con parti seminiariali di approfondimento. Agli studenti interessati sarà possibile integrare l'insegnamento del corso con attività pratiche di laboratorio e di tirocinio all'interno delle offerte formative proposte dal Dipartimento di Archeologia, con particolare riguardo alla possibilità di fare esperienze di scavo nella città etrusca di Marzabotto (Bologna).

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica consiste in un esame orale. L'esame prevede tre domande di carattere generale da cui prende avvio una discussione via via più mirata e dettagliata su specifici aspetti trattati a lezione o riguardanti la bibliografia di studio indicata.

Strumenti a supporto della didattica

Nel corso delle lezioni si farà uso di supporti visivi, in particolare di proiezioni da computer. Materiale illustrativo cartaceo sarà inoltre distribuito a lezione.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Giuseppe Sassatelli