- Docente: Lorenza Roversi
- Crediti formativi: 7
- SSD: L-ART/04
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Ravenna
- Corso: Laurea in Tecnologie e diagnostica per la conservazione e il restauro dei beni culturali (cod. 8536)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso, lo studente ha conoscenza delle fondamentali vicende conservative delle opere d'arte che hanno determinato attraverso i secoli la definizione del concetto moderno di restauro. In particolare, è in grado di comprendere l'evoluzione storica del restauro dai primi interventi del XV secolo alla loro sistematizzazione scientifica nei trattati del XIX secolo.
Contenuti
Il corso si prefigge l'acquisizione dei fondamenti metodologici del
restauro visti nel loro sviluppo storico, con l'obiettivo di
focalizzare le stringenti questioni sulla tutela e sulla
conservazione del patrimonio artistico. Con particolare riferimento
alle fonti e al metodo storico, saranno affrontate le questioni
terminologiche che concernono le operazioni di manutenzione,
ripristino, reimpiego di materiali antichi, reintegrazioni
mimetiche, ecc. Dunque gli interventi rintracciati nelle fonti
artistiche, manuali e nella storiografia di riferimento saranno
vagliati attraverso l'evoluzione metodologica fino alla loro
sistematizzazione scientifica nei trattati del XIX secolo. Si
forniranno inoltre gli opportuni collegamenti con altre discipline,
quali la Storia dell'arte, Storia del collezionismo, Museografia e
Museologia, Tecniche diagnostiche ecc., al fine di dare un più
possibile esaustivo quadro delle dinamiche storiche e i
condizionamenti sugli orientamenti conservativi.L'analisi del
percorso storico consente una lettura critica delle più recenti
programmazioni istituzionali di tutela del patrimonio artistico e
dei principali fattori di degrado. Da questo deriva una riflessione
sul dibattito in ambito istituzionale intorno alle problematiche
che afferiscono alla tutela del patrimonio artistico italiano,
implicanti una stretta collaborazione tra le diverse competenze.
Per consentire un'osservazione diretta dei manufatti, le lezioni
frontali saranno affiancate da visite a musei, pinacoteche e
laboratori di restauro, in ragione della disponibilità delle
strutture ospitanti.
Nella prima parte del corso si ripercorreranno le esperienze, le
metodologie e gli strumenti che hanno caratterizzato e definito le
tecniche di restauro dal XVI al XX secolo (con particolare
attenzione all'evoluzione tecnologica tra Settecento e Ottocento),
e saranno discusse le difficoltà insite nelle operazioni di
consolidamento, trasporto, pulitura e ritocco nei rimedi adottati
nel passato. All'inquadramento storico seguiterà uno stretto
confronto con i restauri svolti dalle istituzioni internazionali
ISCR e OPD. La seconda parte affronterà le problematiche
concernenti la conservazione e il restauro dell'opere d'arte di
epoca moderna e contemporanea. L'argomento riveste oramai un
profondo interesse nel dibattito internazionale, motivato da
questioni che presuppongono risposte non semplificate riguardo la
scelta dei materiali, delle tecniche e dei metodi che sono molto
differenziati e difficilmente codificabili. Si verificheranno i
criteri fondamentali dell'arte di oggi, tra i quali la ricerca
della "novità" e la poetica dello "effimero", che determinano una
continua sperimentazione stilistica e tecnica: utilizzo di
materiali nuovi, sovente particolarmente fragili e instabili, che
conducono il restauratore a effettuare sempre tentativi preliminari
all'intervento definitivo.
Testi/Bibliografia
A. Conti, Storia del restauro e della conservazione delle opere
d'arte, Milano 2002; M. Ciatti, Appunti per un manuale di
storia e teoria del restauro. Dispense per gli studenti,
Firenze 2009 (capitoli 6, 7, 8, 9).
A scelta uno dei seguenti testi:
G. Botticelli, Metodologia di restauro delle pitture murali,
Firenze 1996; Dipinti su tavola: la tecnica e la conservazione
dei supporti, a cura di M. Ciatti, C. Castelli, A.
Santacesaria, Firenze 1999; Ulisse Forni, Manuale del pittore
restauratore. Studi per la nuova edizione, a cura di G.
Bonsanti, M.Ciatti, Firenze 2004; O. Chiantore, A. Rava,
Conservare l'arte contemporanea. Problemi, metodi, materiali,
ricerche, Milano 2006; F. Giacomini, Per reale vantaggio
delle arti e della storia: Vincenzo Camuccini e il restauro dei
dipinti a Roma nella prima metà dell'Ottocento, Roma 2007;
Andrea Mantegna. La Pala di San Zeno: studio e
conservazione, a cura di M. Ciatti, P. Marini, Firenze 2009; S.
Rinaldi, Storia tecnica dell'arte. Materiali e metodi della
pittura e della scultura (secc. V-XIX), Roma 2011.
In aula si definiranno ulteriormente le parti dei testi da studiare
approfonditamente ed eventuali aggiornamenti del programma.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
L'apprendimento della disciplina verrà verificato attraverso
colloquio.
Strumenti a supporto della didattica
Diapositive, Power Point, lavagna luminosa, DVD.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Lorenza Roversi