09362 - RESTAURO ARCHITETTONICO (B)

Anno Accademico 2012/2013

  • Docente: Lucia Serafini
  • Crediti formativi: 8
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Cesena
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Architettura (cod. 0881)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il modulo intende affrontare alcuni degli aspetti teorici per la disciplina: da monumento/documento a bene culturale, la specificità del restauro rispetto alle altre forme di recupero; la conservazione e la manutenzione nel dibattito attuale, l'attenzione per la "cultura materiale" ed il tema dell'autenticità. A livello operativo saranno invece trattate le problematiche dell'intervento sulle preesistenze, del rapporto antico/nuovo, dei criteri di reversibilità, compatibilità e minimo intervento. Particolare attenzione verrà posta al rapporto tra scienza e tecnica nel restauro, ai controlli non distruttivi ed ai nuovi materiali e tecnologie nonché al rapporto restauro/consolidamento e restauro/adeguamento impiantistico. Alla fine del modulo lo studente è in grado di : - rilevare criticamente un manufatto e sintetizzarne i dati storici; - analizzarne la consistenza generale ed il suo stato di conservazione; - progettare gli interventi preliminari e di massima di conservazione e restauro; - valutare le problematiche connesse all'adeguamento impiantistico ed al consolidamento; - valutare la compatibilità delle nuove destinazioni d'uso.

Contenuti

A. Il progetto di restauro

-Restauro, conservazione, manutenzione. Il dibattito attuale e le principali proposte di metodo.

-I nodi problematici del restauro: distinguibilità, minimo intervento, reversibilità, compatibilità.

-ll rapporto antico-nuovo e la dialettica tra processo critico e atto creativo.

-Quali materiali per il restauro? Rapporto tra scelte tecniche e rispetto della fabbrica.

-L'uso attuale di edifici storici: problemi strutturali, tipologici e impiantistici.

B. Ricerca storica, rilievo e restauro

-La fabbrica/documento di se stessa: il rilievo grafico, fotografico e i principali metodi archeometrici.

-La ricerca bibliografica, archivistica e iconografica.

-Dalla ricerca filologica all'interpretazione storica.

C. Il cantiere tradizionale: materiali, tecniche, elementi costruttivi

-La pietra: strumenti, lavorazioni, posa in opera, finiture.

-I laterizi: processo produttivo, apparecchi e trattamenti superficiali.

-I leganti e gli intonaci: le calci, il gesso, gli inerti. Tinteggiature e finiture superficiali.

-Il legno: caratteristiche, impieghi e posa in opera.

-L'uso dei metalli nell'edilizia storica.

-I sistemi costruttivi tradizionali: murature, aperture, scale, volte, solai, coperture, pavimentazioni.

D. Il degrado delle strutture e dei materiali: cause e processi

-L'umidità e le sue cause: i fenomeni dovuti all'azione dell'acqua.

-L'alterazione fisica: crioclastismo, termoclastismo, cristallizzazione, gelività, erosione.

-L'alterazione chimica: solfatazione e carbonatazione.

-Altri fenomeni di degrado (agenti biologici, fattori geologici, antropici, ecc.).

-I principali casi di dissesto strutturale.

E. La diagnostica

-Il rilievo del degrado: accertamenti, campionature, prove in situ e in laboratorio.

-I controlli non distruttivi: raggi x, ultrasuoni, termografia.

-Il quadro igroscopico e il quadro fessurativo: modalità di lettura e rappresentazione.

F. Il restauro dei materiali, delle superfici e degli elementi costruttivi

-La cura delle superfici lapidee: pulitura, consolidamento, protezione.

-Il trattamento delle cortine laterizie.

-Gli interventi su intonaci e tinteggiature.

-Il restauro degli elementi lignei: disinfestazione, consolidamento, integrazione, trattamenti preventivi.

-Risanamento dei danni da umidità.

-Il restauro delle strutture verticali e orizzontali: criteri orientativi negli interventi a carattere statico.

Testi/Bibliografia

*Trattazioni generali

A. Bellini (a cura di), Tecniche della conservazione , Angeli, Milano 1986, quarta edizione aggiornata 1992

G. Carbonara (a cura di), Trattato di restauro architettonico , Utet, Torino 1996 e anni successivi con riferimenti agli argomenti trattati nel corso

G. Carbonara , Avvicinamento al restauro . Teoria, storia, monumenti , Liguori, Napoli 1997

L. Zevi , Il manuale del restauro architettonico, Mancosu, Roma 2001

*Testi specifici

- Per il punto A

G. De Angelis d' Ossat, Sul restauro dei monumenti architettonici. Concetti, operatività, didattica, Bonsignori, Roma 1995

C. Varagnoli (a cura di), Conservare il passato. Metodi ed esperienze di protezione e restauro nei siti archeologici , Atti del convegno Chieti – Pescara 26-27 settembre 2003, Gangemi, Roma 2005

A. Ferlenga, E. Vassallo, F. Schellino (a cura di ), Antico e Nuovo. Architettura e architetture, Atti del convegno internazionale (Venezia 31 Marzo-3 aprile 2004), Il Poligrafo, Venezia 2007

- Per il punto B:

A. Bruschi , Indicazioni metodologiche per lo studio storico dell'architettura, in AA.VV., Lineamenti di storia dell'architettura, Carucci, Assisi-Roma 1978

L. Marino , Il rilievo per il restauro, Hoepli, Milano 1990

G. C arbonara (a cura di), Analisi degli antichi edifici, in Idem (a cura di), Trattato di restauro architettonico , Utet, Torino 1996, vol. 2°

G. C arbonara , Restauro dei Monumenti. Guida agli elaborati grafici, Liguori, Napoli 1990

- Per il punto C:

P. M arconi , Arte e cultura nella manutenzione dei monumenti , Laterza, Roma-Bari 1984

C.F. G iuliani , L'edilizia nell'antichità , NIS, Roma 1990; nuova edizione, Carocci, Roma 2006

U. M enicali , I materiali nell'edilizia storica. Tecnologia e impiego dei materiali tradizionali , NIS, Roma 1992

F. G iovanetti (a cura di), Manuale del recupero del comune di Città di Castello , D.E.I. – Tipografia del Genio Civile, Roma 1992

S. Della Torre (a cura di), Storia delle tecniche murarie e tutela del costruito. Esperienze e questioni di metodo, Guerini, Milano 1996

C. Varagnoli , La materia degli edifici antichi , in G. Carbonara (a cura di), Trattato di Restauro , Utet, Torino 1996, vol. 1°

F. G iovanetti (a cura di), Manuale del recupero del comune di Roma, D.E.I. – Tipografia del Genio Civile, Roma 2000 (I ed. 1997)

G. Fiengo, L. Guerriero ( a cura di), Atlante delle tecniche costruttive tradizionali. Lo stato dell'arte, i protocolli della ricerca. L'indagine documentaria. Atti del I e del II Seminario Nazionale, Arte Tipografica Editrice, Napoli 2003

C. Varagnoli (a cura di), Atlante delle tecniche costruttive della regione Abruzzo, Gangemi, Roma 2008

- Per il punto D:

R accomandazioni Normal 1/88, Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei: lessico , CNR-ICR, Roma 1988

M. Matteini, A. Moles , Scienza e restauro, Nardini, Firenze 1990 (I ed.1984)

L.M. Monaco, A. Santamaria , Indagini, prove e monitoraggio nel restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica, ESI, Napoli 1998

C. Arcolao , La diagnosi nel restauro architettonico. Tecniche, procedure, protocolli, Marsilio, Venezia 2008

- Per i punti E, F:

G. M assari , Il risanamento igienico dei locali umidi , Hoepli, Milano 1981

L. L azzarini , M. Laurenzi Tabasso , Il restauro della pietra , CEDAM, Padova 1986

S. T inè , La pratica del restauro , Milano 1988

R accomandazioni Normal 1/88, Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei: lessico , CNR-ICR, Roma 1988

G. T ampone , Il restauro delle strutture in legno , Hoepli, Milano 1996

G. C igni , Il consolidamento murario. Tecniche di intervento , Kappa, Roma 1997 (I ediz. 1978)

C. Conti, G. Martines, C. Usai , Gli interventi di conservazione su materiali e superfici, in G. C arbonara (a cura di), Trattato di restauro architettonico , Utet, Torino 1996, vol. 3°

L. Baruchello, G. Assenza , Diagnosi dei dissesti e consolidamento delle costruzioni. Manuale pratico, Roma, D.E.I. – Tipografia del Genio Civile, 1998

G. Croci, Conservazione e restauro strutturale dei beni architettonici, Utet, Torino 2001

S. Franceschi, L. Germani , Manuale operativo per il restauro architettonico, Roma, D.E.I. – Tipografia del Genio Civile, 2003

P. Rocchi (a cura di), Trattato sul consolidamento, Mancosu, Roma 2003

*Altre indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso in funzione degli argomenti trattati. Per aggiornamenti sulla disciplina e il confronto con cantieri di restauro, a scala edilizia e urbanistica, è utile la consultazione delle seguenti riviste:

ANAΓKH, AR, Arkos, Bollettino d'Arte, Casabella, I Beni Culturali, Kermes, L'industria delle Costruzioni, Materiali e Strutture, Paesaggio urbano, Palladio, Recuperare, Recuperare l'Edilizia, Recupero & conservazione, Restauro, Restauro & Città, Ricerche di Storia dell'Arte, Storia Architettura, Storia Urbana, TeMa, V&D

Metodi didattici

Il corso è articolato in lezioni ex cathedra ed esercitazioni. Le lezioni fanno da supporto alle esercitazioni sullo specifico tema di progetto, e riguardano temi di teoria e storia del restauro, questioni di metodo e di carattere generale, aspetti tecnici e di cantiere.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Le esercitazioni seguono un percorso che dalla fase conoscitiva arriva gradualmente a quella progettuale. Le tappe di tale percorso possono così essere sintetizzate: indagine storico-critica, rilievo, esame dei materiali e delle tecniche costruttive, analisi del degrado, proposta di conservazione e restauro. Gli elaborati, debitamente vistati dal docente, saranno consegnati secondo scadenze concordate e conseguentemente valutati come stati di avanzamento del lavoro nel suo complesso; dovranno essere conclusi entro la fine del corso e faranno parte integrante dell'esame finale. Le tavole, numerate progressivamente, saranno nel formato e nel numero suggerito dal docente, e dovranno riportare, fra le altre indicazioni –università, facoltà, laboratorio, docente, anno accademico, tema di studio, argomento della singola tavola- i nomi degli autori per esteso. Una copia del lavoro, insieme a una copia su CD, sarà trattenuta dal docente per l'archivio del corso.

La verifica dei risultati raggiunti dagli studenti sarà in parte condotta durante il corso e in parte a conclusione di questo mediante l' esame finale. L'esame sarà basato sulla discussione degli argomenti trattati a lezione e sul tema dell'esercitazione, con particolare riguardo per gli esiti progettuali conseguiti.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Lucia Serafini