10064 - MUSEOLOGIA E STORIA DEL COLLEZIONISMO

Anno Accademico 2012/2013

  • Docente: Raffaella Fontanarossa
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Attraverso la storia del collezionismo dall’origine lo studente è condotto alla comprensione della nascita del concetto di museo e sue applicazioni. Al termine del corso è in grado di indagare la storia dei singoli musei nelle loro diverse manifestazioni, di comprenderne lo sviluppo a fini conoscitivi e di valorizzazione e di tutela.

Contenuti

La museologia è qui intesa come disciplina in pieno divenire, a partire da quando, nel 1955, in seguito al dibattito europeo, fu recepita come neologismo anche dal nostro dizionario. Essa è l' “estensione operativa” di molteplici settori: della storia del collezionismo e del mercato dell'arte in primis, ma anche della storia dello sviluppo tecnico-scientifico e delle scienze sociali (sociologia, etno-antropologia, economia, ecc.).

Il programma del corso si propone di fornire agli allievi un'approfondita conoscenza di quella particolare istituzione che è il museo, a partire dalle sue forme “primitive”, rituali e, a volte, inconsapevoli, legate al fenomeno del collezionismo. La geografia museale: dalle forme embrionali di museo (tra le altre: studioli, gallerie, naturalia e mirabilia, ecc.) consacrate ai “luoghi delle muse”, spesso dimore storiche, dense di stratificazioni culturali, all'idea del “museo diffuso” e alla creazione di reti museali che rinviano all'esterno, all'ambiente, alla storia, alle tradizioni e a tutta la popolazione.

In quest'ottica la prospettiva museologica s'inserisce a pieno titolo nella riflessione su l presente, sul ruolo che le istituzioni museali hanno nel mondo contemporaneo, sulle teorie e sui sistemi culturali che le hanno generate e che ne alimentano lo sviluppo.

Un dibattito su questi temi si è aperto, soprattutto in Europa e in America, a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso: per indagare e definire le finalità dell'istituzione museo in rapporto alla società, in relazione al territorio dove essa opera e alle relative politiche culturali.

Considerazioni queste che sono alla base del progetto museologico che sorregge le nuove istituzioni, siano esse basate su collezioni consistenti o al contrario su beni immateriali, e che ne organizza percorsi espositivi capaci di rappresentare un vero e proprio repertorio della conoscenza. Fornire gli indirizzi, gli strumenti, le suggestioni per comprendere il passato e, attraverso la memoria e le trasformazioni del territorio, interpretare il presente, le sue contraddizioni, le sue criticità: “In questo senso, il museo, va sempre più connotandosi quale polo di diffusione di un'autocoscienza comunitaria”.

Il tradizionale ruolo didattico che storicamente accompagna la nascita del “museo moderno” andrà a misurarsi con le nuove forme d'informazione e di comunicazione destinate anche al pubblico di massa. L'applicazione delle nuove tecnologie e l'utilizzo dei media in ambito museale rappresentano una nuova risorsa che tuttavia, in alcuni casi, comporterà forme di spettacolarizzazione anche eccessiva, dove i caratteri più folcloristici finiranno per prevaricare, e talvolta persino vanificare, gli aspetti peculiari del museo, l'incontro con l'opera.

Il museo contemporaneo come strumento di crescita civile e culturale delle comunità, ma anche come mezzo di profitto al servizio della pervasiva mercificazione - dato, quest'ultimo, che costituisce forse il tratto maggiormente distintivo della nostra epoca - sarà infine al centro di lezioni e visite ragionate ai musei della città di Ravenna .

Testi/Bibliografia

Bibliografia propedeutica (manualistica)

· F. Bottari-F. Pizzicannella, L'Italia dei tesori. Legislazione dei beni culturali, museologia, catalogazione e tutela del patrimonio artistico, Bologna, Zanichelli, 2002

· L. Cataldo-M. Paraventi, Il museo oggi, Milano, Hoepli, 2007

· M.T. Fiorio, Il museo nella storia. Dallo “studiolo” alla raccolta pubblica, Milano, Mondadori, 2011

· M. V. Marini Clarelli, Che cos'è un museo, Roma, Carocci, 2005

· M. L. Tomea Gavazzoli, Manuale di museologia, Milano, Etas, 2004

Bibliografia di approfondimento 1

· F. Antinucci, Comunicare nel museo, Roma-Bari, Laterza, 2004 (e ss. ed.), con CD-ROM

· M.T. Balboni Brizza, Immaginare il museo. Riflessioni sulla didattica e sul pubblico, Milano, Jaca Book, 2007

· P. Bourdieu-A. Darbel, L'amour de l'art. Le musées d'art européens et leur public, Paris, Édition de Minuit, 1969 (trad. it. L' amore dell'arte : le leggi della diffusione culturale : i musei d'arte europei e il loro pubblico, Rimini, Guaraldi, 1972)

· A.C. Cimoli, Musei effimeri. Allestimenti di mostre in Italia (1949-1963), Milano, Il Saggiatore, 2007

· C. De Benedictis, Per una storia del collezionismo italiano. Fonti e documenti, Firenze, Ponte alle Grazie, 1991 (e ss. ed)

- F. Donato-A.M. Visser Travagli, Il museo oltre la crisi. Dialogo fra museologia e management, Milano, Electa, 2010

· F. Haskell, The ephemeral museum. Old master painting and the rise of the art exhibition, New Haven, Yale University Press, 2000 (trad. it. La nascita delle mostre. I dipinti degli antichi maestri e l'origine delle esposizioni d'arte , Milano-Ginevra, Skira, 2008)[1]

· E. Hooper-Greehill, I Musei e la formazione del sapere. Le radici storiche, le pratiche del presente, Milano, Il Saggiatore, 2005

· M.C. Mazzi, In viaggio con le muse. Spazi e modelli del museo, Firenze, Edifir, 2005 (e ss. ed.)

· M. C. Mazzi, Musei anni '50: spazio, forma, funzione (con saggi di S. Rinaldi-S. Marson), Edifir, Firenze, 2009

· A.M. Molfino, Il libro dei musei, Torino, Allemandi, 1991

· A.M. Molfino-C. Morigi Govi, Lavorare nei musei, Torino, Allemandi, 2004

· E. Nardi (a cura di), Musei e pubblico. Un rapporto educativo, Milano, Franco Angeli, 2004 ( e ss. ed.)

· A. Pasetti, Luce e spazio nel museo d'arte. Architettura e illuminazione, Firenze, Edifir, 1999 (e ss. ed. ).

· K. Pomian, Collectionneurs, amateurs et curieux. Paris, Venise: XV.e-XVIII.e siècle , Paris, 1987 (trad. it Collezionisti, amatori e curiosi. Parigi-Venezia XVI-XVIII secolo, Milano, Il Saggiatore, 2007)

· C. Prete, Aperto al pubblico. Comunicazione e servizi educativi nei musei, Firenze, Edifir, 1998 (e ss. ed. )

· J. von Schlosser, Die Kunst und Wunderkammern der Spätreinassance, Leipzig, 1908 (trad . it., Raccolte d'arte e di meraviglie del tardo Rinascimento, ( introd. di C. De Benedictis) , Milano, Sansoni, 2000 e ss. ed. )[2]

· K. Schubert, The Curator's Egg, London, 2000 (trad. it Museo. Storia di un'idea , Milano, Il Saggiatore, 2004)

Bibliografia di approfondimento 2 (letture)

· M. Carminati, Il David in carrozza. Le avventure di viaggio delle opere d'arte dagli obelischi egizi al boom delle mostre, Milano, Longanesi, 2009

· J. Clair, L'hiver de la culture, Paris, Flammarion, 2011 (trad. it. L'inverno della cultura, Skira, Milano, 2011

· J. Clair, Malaise dans les musées, Paris, Flammarion, 2007 (trad. it. La crisi dei musei. La globalizzazione della cultura , Skira, Milano, 2008)

· H.-P. Jeudy, Fare memoria. Perché conserviamo il nostro patrimonio culturale, Giunti, Firenze, 2011

· A. Polveroni, This is contemporary art! Come cambiano i musei d'arte contemporanea , Franco Angeli, Milano, 2010

· S. Settis, Italia S.p.A. L'assalto al patrimonio culturale, Einaudi, Torino 2002

Sitografia (open content)

· Mostre-spettacolo e musei: i pericoli di una monocultura e il rischio di cancellare le diversità culturali, documento della Conferenza Nazionale delle Associazioni Museali, scaricabile dai siti < www.anmli.org >o < www.icom-italia.org>


[1] Si segnalano, in particolare agli studenti Erasmus, alcune altre traduzioni: F. Haskell, Le musée éphémère. Les maîtres ancien set l'essort des expositions, Paris, 2002; F. Haskell, El museo efímero. Los maestros antiguos y el auge de las exposiciones artísticas. Madrid, Ed. Alianza, 2002.

[2]Si segnala, in particolare agli studenti Erasmus, anche la traduzione in spagnolo: J. von Schlosser, Las cámaras artísticas y maravillosas del renacimiento tardío. Una contribución a la historia del coleccionismo, Madrid, Akal, 1988.

Metodi didattici

Il metodo adottato è quello della lezione frontale con proiezione in aula di immagini, testi e materiali audiovisivi sul tema del corso.

Sono inoltre previste visite guidate a alcuni dei principali musei ravennati.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Esame finale orale.

Agli studenti frequentanti sarà richiesta, oltre alla presenza attiva alle lezioni, una preparazione basata sulla scelta di uno dei libri tra quelli indicati nella “Bibliografia propedeutica” più uno della “Bibliografia di approfondimento 1” e uno, sempre a scelta, della “Bibliografia di approfondimento 2”, per un totale complessivo di tre libri. Sarà inoltre richiesto di integrare la preparazione con i documenti digitali (open content) di seguito indicati nell'apposita sezione (“Sitografia”).

Per gli studenti non frequentanti il programma sostitutivo prevede, oltre quanto già richiesto agli studenti frequentanti,un altro volume da scegliere della “Bibliografia di approfondimento 1” per un totale di 4 libri. Sarà inoltre richiesto di integrare questo studio con i documenti digitali (open content) di seguito indicati nell'apposita sezione (“Sitografia”).

Frequentanti e non frequentanti possono concordare con il docente ulteriore bibliografia alternativa e/o la preparazione di una breve relazione scritta (“tesina”: 8/10 cartelle), da presentare almeno due settimane prima dell'esame, in sostituzione del (o dei) libri di approfondimento.

Per frequentanti e non frequentanti è inoltre richiesta la conoscenza dei principali musei italiani e in particolare di quelli ravennati alcuni dei quali saranno visitati durante il corso.

Strumenti a supporto della didattica

  • Materiali didattici: immagini e testi open content presentati a lezione
  • Link a altri siti web, testi open content, video, data-base, riviste on line, di approfondimento, ecc.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Raffaella Fontanarossa