29333 - MUSEOLOGIA ARCHEOLOGICA

Anno Accademico 2012/2013

  • Docente: Paolo Bolzani
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-ART/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea Magistrale in Ricerca, documentazione e tutela dei beni archeologici (cod. 0887)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso mira a trasmettere approfondite conoscenze teoriche e pratiche sul dibattito relativo agli allestimenti museali di carattere archeologico, avendo come presupposto una proposizione succinta ma sufficientemente approfondita delle generali teorie sulla museologia moderna. Sono previste visite e discussioni a moderni musei archeologici. Al termine del corso lo studente è in grado di comprendere le linee guida che sottendono agli allestimenti dei musei e delle mostre archeologiche, di proporre soluzioni motivate, di sperimentare anche tecniche innovative nel campo della museologia archeologica.

Contenuti

PROGRAMMA DELL'INSEGNAMENTO

Titolo:

L'oggetto archeologico tra spazio, luce e comunicazione

L'attività didattica sarà articolata in:

A. UNA SERIE DI LEZIONI FRONTALI, FOCALIZZATE NELLA ILLUSTRAZIONE DEI SEGUENTI PUNTI.

1. Introduzione ai concetti di «Museologia archeologica», «Museografia» e «Museotecnica». La Museologia archeologica è una disciplina

teorico-praticache studia le modalità di trasmissione di un sapere attraverso l'esposizione di una serie di oggetti provenienti da siti archeologici,

più o meno eloquenti, siano essi opere dell'arte dell'uomo o più semplicemente della sua manualità, come testimonianze della cultura materiale

di un determinato periodo storico. La«Museografia» rappresenta la t raduzione del progetto museologico in una esposizione critica,

inserita in un determinato ambiente e serie di spazi, non necessariamente in origine museali, e all'interno di un particolarecontesto culturale.

La«Museotecnica» rappresenta la serie di attività e conoscenze pratiche per realizzare il progetto museografico

2.Illustrazione delle modalità di rapporto tra contesto urbano, contenitore architettonico e contenuto della raccolta archeologica.

Descrizione critica del rapporto tra il contesto urbano - da intendersi come intorno immediato ma anche come area più vasta – e il

contenitore edilizio, con messa in evidenza delle sue caratteristiche e valenze architettoniche e/o storico-artistiche.

Rilevamento di eventuali punti di criticità per la pari accessibilità al Museo: presenza di barriere architettoniche all'ingresso.

Sintetica analisi di compatibilità nei rapporti funzionali e dimensionali tra il contenitore edilizio e il contenuto della raccolta di

opere archeologiche ivi conservate ed esposte

3. I luoghi accessori del Museo archeologico

3.1 Reception. Analisi del banco di sbigliettamento (registratore di cassa, telefono, fax, stampante, PC, cassetti

per raccolta documenti, eventuali monitor per il controllo remoto delle sale.

3.2 Book Shop. Analisi delle tipologie degli espositori per testi (libri di saggistica, narrativa di settore, narrativa e testi per l'infanzia) e per gadget: tipi di gadget.

Verifica della presenza di un guardaroba e di eventuali zone di sosta libera per il pubblico

4. Il percorso espositivo.

Descrizione dei rapporti tra articolazione dello spazio e collocazione degli oggetti in esposizione.

Pregi e criticità degli spostamenti dei visitatori tra i vari ambienti e all'interno di un medesimo ambiente.

Verifica della progressiva dislocazione degli oggetti in esposizione nella sequenza de sale espositive.

Rapporti tra serie di oggetti, serie di temi, tra sezioni e serie di spazi e sale espositive.

Verifica della possibilità del percorso di tradursi in racconto, articolato in capitoli e paragrafi

5. Modalità e soluzioni tecniche espositive.

5.1 Verifica della potenzialità espositiva dell'oggetto singolo e in gruppo, a partire dalla natura del/dei oggetto/i esposto/i, sia esso da intendersi come espressione

artistica (opera) o come prodotto e documento della cultura materiale (più o meno domestica).

5.2 Attenzione alle modalità di rapporto tra spazio espositivo assoluto (verosimile attesa di spazio da parte del singolo oggetto) e relativo (momento di valorizzazione

dell'oggetto allorché viene inserito positivamente in una composizione con altri reperti e/o opere): verifica se da ciò derivi un incremento o un decremento di valore

dell'oggetto singolo.

5.4 Rapporti che l'oggetto esposto istituisce con lo spazio ad esso destinato nel Museo: verifica della rispondenza del supporto espositivo alle caratteristiche intrinseche

dell'oggetto da esporre e delle relazioni istituibili tra racconto espositivo e area tematica in cui risulta esposto.

5.5 L'oggetto esposto e il suo fruitore: verifica dei rapporti che l'oggetto esposto istituisce con il/i soggetto/i riguardante/i, in relazione alla caratteristiche di un

visitatore tipo, in base alle modalità standard del suo guardare: scorgere, raggiungere, osservare, capire, decostruire, riorganizzare le informazioni: sussistenza

di rapporti derivanti dalla cultura ergonomica tra la posizione dell'oggetto e la postura del visitatore.

5.6 Oggetti utilizzati per l'esposizione: pedane, basi, colonne, supporti, piani, spazi confinati (teche espositive a campana), vetrine apribili.

5.7 Verifica dei sistemi di protezione dell'oggetto: protezione passiva (teche e vetrine espositive, dissuasori fisici, parapetti, distanziatori) e attiva

(dissuasori sonori e visivi, sensori IR o a ultrasuoni).

5.8 Verifica della possibilità di un turn over tra gli oggetti esposti e altri similari conservati in deposito o addirittura tra gli oggetti esposti

all'interno dello spazio confinato e di eventuali altri oggetti similari conservati in un micro deposito ubicato alla base dello spazio confinato stesso

6. I parametri climatici standard per l'ambiente espositivo .

Si deve verificare che gli oggetti della racconta archeologica siano conservati ed esposti in condizioni termoigrometriche ammissibili sia negli ambienti espositivi sia

negli spazi confinati; se esistano sistemi di condizionamento (raffrescamento, riscaldamento e deumidificazione) degli spazi espositivi e all'interno delle vetrine.

Condizioni ottimali: Ti (Temperatura interna = 16-23°C) e UR (Umidità Relativa = 50-65%).

7. Percezione visiva e controllo della luce

7.1 Caratteristiche dell'illuminamento: verifica del compito e del comfort visivo in base all'ambiente espositivo e alla specifica fotosensibilità del materiale di cui è realizzato

l'oggetto esposto e della/e tipologia/e di illuminamento degli oggetti (livello di illuminamento ottimale = 50-200 lux).

7.2 Verifica della fonte luminosa (luce naturale, luce artificiale), del tipo di illuminazione (luce diretta, luce indiretta, luce diffusa, di ambientazione, di accento), del tipo

di corpo illuminante: piantana, plafoniera, applique, apparecchio a sospensione, binari elettrificati, apparecchi ad incasso, faretto (o apparecchio spot, fisso o

orientabile), proiettore (descrivere i tipi di filtro), fibre ottiche. Verifica del tipo di sorgente luminosa artificiale: incandescente tradizionale, alogena (con o senza

dimmer e/o riflettore dicroico), fluorescente, a ioduri metallici, a scarico, a LED ( acronimo di Light Emitting Diode: diodo ad emissione luminosa).

7.3 Efficienza luminosa: controllo della qualità del momento espositivo, con riferimento alla Temperatura di Colore (esempi di riferimento in gradi kelvin: 1800 °K = sole

all'alba; 1900 °K=fiamma della candela; 200-2800 °K = sole al tramonto; 2800 °K=incandescenti tradizionali; 3000-3200 °K=alogene;

4500-5500 °K = cielo sereno/fluorescenti; 6000-8000 °K = cielo coperto, nuvoloso/fluorescenti a luce diurna; 25000 °K = cielo blu terso del nord)

7.4Indice di Resa Cromatica (IRC o Ra = > 90, gruppo 1°; permette di stimare la capacità di riprodurre i colori di una determinata sorgente in rapporto ad una

sorgente di riferimento, quindi riguarda la capacità di mantenere alta la leggibilità dei colori di un oggetto esposto)

8. Progetto di comunicazione del museo archeologico.

8.1 La comunicabilità del Museo:caratteristiche degli strumenti di divulgazione e comunicazione del contenuto del Museo.

8.2Supporti mobili ad uso esterno: manifesti e locandine in affissione, striscioni aerei stradali, totem negli spazi strategici della città.

Su supporto cartaceo editoriale ad uso mobile esterno: catalogo, guida, folder, depliant, cartoline, ecc.).

8.3 Supporto virtuale: sito web.

8.4 La comunicazione interna di tipo fisso: didascalie a piè d'opera, pannellistica di sezione e tematica speciale, scritte emblematiche.

8.5. Per ciascuno di predetti strumenti comunicativi si deve procedere alla verifica delle caratteristiche dimensionali e di contenuto ai fini della loro leggibilità e

comunicabilità al pubblico e completezza di informazione: soggetto, tecnica di esecuzione, materiale di cui è costituito l'oggetto esposto, datazione, zona

di provenienza (con possibilità di indicazioni che facilitino la ricostruzione delle situazione di rinvenimento archeologico).

8.6.Esistenza di un piano coordinato

Nell'utilizzo di un font e di una gamma ad esso correlata nei testi di didascalie e di pannelli, o negli strumenti della comunicazione editoriale.

8.7 Piano dei colori

Piano coordinato dall'esterno all'interno delle sale espositive del Museo.

8.8 La saletta didattica per audiovisivi e relativi strumenti, linguaggi e colori. Verificare la presenza di strumenti di comunicazione su supporto virtuale: monitor al plasma

o in Lcd, video, pannelli e tavoli interattivi, ologrammi, quadri parlanti, diffusori ottici a LED. Verificare l'eventuali utilizzo di modelli in scala di architetture, di ricostruzioni

grafiche standard o mediante tecnologie innovative

9. Aspetti gestionali del museo .

Organigramma e specializzazione del personale in servizio al Museo: Direttore, Responsabile del Laboratorio di restauro, addetto ai servizi di custodia, addetto alla

pulizia dei locali. Verificare la presenza di ambienti con funzioni speciali (archivio, deposito, laboratorio di restauro, laboratorio didattico, laboratorio fotografico, caffetteria)

e la tipologia del personale addetto al loro espletamento

10. I 6 obiettivi fondamentali di ogni istituzione museale :

10. 1.capacità di esposizione di oggetti costituenti raccolte archeologiche permanenti e/o temporanee;

10.2 garanzia di perfetta conservazione, mantenendo intatte le caratteristiche fisico-materico di ogni singolo oggetto/reperto esposto;

10.3 garanzia di sufficiente protezione dal furto o da atti vandalici;

10.4 capacità di produrre una reale valorizzazione dell'oggetto esposto;

10.5 capacità di produrre una serie di informazioni facilmente comunicabili, quindi percepibili e assimilabili in maniera relativamente facile da un visitatore tipo e

perciò promuoverne lo sviluppo in termini di educazione e formazione culturale;

10.6 capacità di trasformare la visita in un momento in cui lo sviluppo culturale del pubblico sia completare al momento della ricreazione e dello svago dei

target di visitatori

B.Visiteguidate astrutture museali e parchi archeologici

C. BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO

P. Bolzani , Comunicare il teatro romano, in Histrionica. Teatri, maschere e spettacoli nel mondo antico, a cura di M. R. Borriello, L. Malnati, G. Montevecchi, V. Sampaolo, catalogo della mostra Histrionica, Somplesso di san Nicolò, 20.03-12.09.2010, pp. 59-63

P. Bolzani , Riti e miti del progetto allestitivo, in Otium. L'arte di vivere nelle Domus romane di età imperiale, Catalogo della mostra (RavennAntica, 2008) a cura di Carlo Bertelli, Luigi Malnati, Giovanna Montevecchi, Ginevra-Milano, Skira ed., 2008, pp. 71-73

L. Cataldo, M. Paraventi , Il museo oggi. Linee guida per una museologia contemporanea, Milano, Hoepli, 2007; in part. cfr. parti terza, quarta e quinta, pp. 90 ss.

M. C. Mazzi, In viaggio con le Muse. Spazi e modelli del museo , Firenze, edifir, 20103, in part. cfr. schede nn. 14, 16, 22, 26, 28, 31, 42, 49, 50, 66 e la Seconda parte, pp. 277 ss.

A. Mottola Molfino , Il libro dei musei, Torino, Allemandi, 19911, 19982; in part. cfr. Cap. sesto, Museologia Vs museografia

Musei e parchi archeologici , a cura di Riccardo Francovich e Andrea Zifferero, Quaderni del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti – Sezione Archeologica – Università di Siena, Firenze, Edizioni all'insegna del Giglio, 1999; in part. cfr. E. Genovesi, Simulazione del progetto di un sistema museale, pp. 123-143 e A. Zifferero, La comunicazione nei musei e nei parchi: aspetti metodologici e orientamenti attuali, pp. 407-442

C. Prete , Aperto al pubblico. Comunicazione e servizi educativi nei musei, seconda edizione riveduta e ampliata, Firenze, edifir, 2005

M. L. Tomea Gavazzoli, Manuale di museologica, Milano, Rizzoli, 20112

C. Ferrara, La comunicazione dei beni culturali , Milano, Lupetti, 2007

Ravenna, 27.06.2012

Ravenna, 27.06.2012

In fede,

Paolo Bolzani



Testi/Bibliografia

BIBLIOGRAFIA

- P. Bolzani, Comunicare il teatro romano, in Histrionica. Teatri, maschere e spettacoli nel mondo antico, a cura di M. R. Borriello, L. Malnati, G. Montevecchi, V. Sampaolo, catalogo della mostra Histrionica, Somplesso di san Nicolò, 20.03-12.09.2010, pp. 59-63

- P. Bolzani, Riti e miti del progetto allestitivo, in Otium. L'arte di vivere nelle Domus romane di età imperiale, Catalogo della mostra (RavennAntica, 2008) a cura di Carlo Bertelli, Luigi Malnati, Giovanna Montevecchi, Ginevra-Milano, Skira ed., 2008, pp. 71-73

- L. Cataldo, M. Paraventi, Il museo oggi. Linee guida per una museologia contemporanea, Milano, Hoepli, 2007; in part. cfr. parti terza, quarta e quinta, pp. 90 ss.

- A. Mottola Molfino, Il libro dei musei, Torino, Allemandi, 19911, 19982; in part. cfr. Cap. sesto, Museologia Vs museografia

- Musei e parchi archeologici, a cura di Riccardo Francovich e Andrea Zifferero, Quaderni del Dip.to di Archeol. e Storia delle Arti - Sezione Archeologica- Università di Siena. Ed. all'Insegna del Giglio. 1990. Cfr. in part. E. Genovesi, Simulazione del progetto di un sistema museale, pp. 123-143; A. Zifferero, La comunicazionenei musei e nei parchi: aspetti metodologici e orientamenti attuali, pp. 407-442.

- C. Prete, Aperto al pubblico. Comunicazione e servizi educativi nei musei, seconda edizione riveduta e ampliata, Firenze, Edifir, 2005

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Paolo Bolzani