28017 - STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA (1) (LM)

Anno Accademico 2012/2013

  • Docente: Walter Cavini
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-FIL/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Tre obbiettivi principali: filologico: fornire gli strumenti indispensabili per lo studio della filosofia antica greca e romana, in particolare attraverso manuali di filologia filosofica come i Problemi di Filologia Filosofica di Mario Untersteiner (1980) e l'Introduzione alla Filosofia Antica di Livio Rossetti (1998), e un seminario di lettura lenta di un testo filosofico antico nella lingua originale; dialettico: addestrare alla discussione di un problema filosofico attraverso l'esame delle soluzioni antiche confrontate con altre soluzioni, in particolare della filosofia moderna e contemporanea; retorico: offrire un metodo di scrittura filosofica in vista della redazione dell'esercitazione scritta di filosofia antica prevista dal programma d'esame.

Contenuti

Titolo del Corso

Essere nel Tempo: Il Problema dell'Identità Diacronica nel Pensiero Antico

(Inizio: Lunedì 1° Ottobre 2012, Ore 17-19, Aula C, Via Zamboni 34)


Descrizione

In che modo le cose persistono nel tempo, cioè non cambiano attraverso il tempo, ma esistono in tempi diversi conservando la propria identità? Nell'ontologia analitica contemporanea vi sono due teorie principali al riguardo. Secondo la prima (tridimensionalismo o endurantismo), le cose si dividono in due categorie profondamente diverse fra loro, oggetti ed eventi (o continuanti e occorrenti), che persistono in modo diverso nel tempo: gli oggetti (corpi e persone) hanno solo parti spaziali e persistono nel tempo rimanendo identici a sé stessi in ogni fase della propria esistenza (identità diacronica o attraverso il tempo); gli eventi invece hanno parti temporali e persistono per un certo periodo proprio in virtù del susseguirsi di tali parti. A questa teoria si oppone quella secondo cui gli oggetti non sono che «eventi monotoni», aventi non solo parti spaziali ma anche parti temporali o fasi in stretta relazione causale fra loro (genidentità). Pertanto, secondo tale teoria (quadridimensionalismo o perdurantismo), la persistenza nel tempo si risolve nella semplice successione di parti temporali distinte dello stesso composto temporale.
Il problema della persistenza nel tempo di corpi e persone è stato sollevato alle origini della filosofia moderna dalle riflessioni di Thomas Hobbes e John Locke sul concetto di identità. In particolare, a Hobbes si deve una nuova e più complessa versione dell'antico paradosso della nave di Tèseo (De corpore, XI 7), mentre a Locke risale, insieme al concetto di persona distinto da quello di uomo, il problema dell'identità personale e la soluzione del problema che va sotto il nome di «criterio psicologico» (An Essay concerning Humane Understanding, II xxvii). In questo corso, a partire dai lavori seminali di Hobbes e Locke, ricostruiremo i termini del problema dell'identità nel tempo sia nel pensiero antico sia nell'ontologia analitica contemporanea. Per quanto riguarda in particolare il pensiero antico studieremo il cosiddetto «Argomento Crescente» (auxanómenos logos) nelle sue varie versioni e ramificazioni a partire dalla versione originaria attribuita a Epicarmo di Siracusa (V sec. a.C.), soffermandoci in particolare sulla soluzione del paradosso proposta da Crisippo e sul suo trattamento del caso a esso collegato di Dione e Teone, entrambi in risposta alle aporie dell'Accademia scettica. Fra le ramificazioni dell'argomento, esamineremo le versioni del paradosso riguardanti non la crescita e la diminuzione ma il flusso stabile, dal fiume di Eraclito (fr. 91 DK) alla nave di Tèseo (Plutarco, Vita Thesei, XXIII 1), insieme a un passo significativo al riguardo del Simposio di Platone (207c-208b). Tratteremo infine del concetto aristotelico di sostanza come ciò che è in grado di ricevere i contrari conservando la propria identità nel tempo (Categorie, 5) e studieremo la metafisica del tempo e del cambiamento soggiacente a tale concetto.

Testi/Bibliografia

Bibliografia di Lavoro

1. Testi

[1] Hermann Diels e Walther Kranz, I Presocratici [1903-1951], a cura di Giovanni Reale, Milano: Bompiani, 2006.
[2] Platone, Fedone, a cura di Franco Trabattoni, traduzione di Stefano Martinelli Tempesta, Torino: Einaudi, 2011.
[3] Platone, Simposio, a cura di Angelo Giavatto, Siena: Barbera, 2008.
[4] Aristotele, Organon, a cura di Giorgio Colli, Torino: Einaudi, 1955 (rist. Milano: Adelphi, 2003).
[5] Aristotele, Le categorie, a cura di Marcello Zanatta, Milano: BUR, 1989.
[6] Aristotele, Fisica, Libro IV, a cura di Laura M. Castelli, Roma: Carocci, 2012.
[7] Aristotele, Della generazione e della corruzione, in Aristotele, Opere, vol. 4: Della generazione e della corruzione, Dell'Anima, Piccoli trattati di storia naturale, a cura di Antonio Russo e Renato Laurenti, Bari: Laterza, 1973 (rist. 2007).
[8] Aristotele, Metafisica, a cura di Giovanni Reale, Milano: Bompiani, 2004.
[9] Anthony A. Long e David N. Sedley (a cura di), The Hellenistic Philosophers, 2 voll., Cambridge: Cambridge U.P., 1987.
[10] Hans von Arnim, Stoici antichi: Tutti i frammenti [1903-1924], a cura di Roberto Radice, presentazione di Giovanni Reale, Milano: Rusconi, 1998 (rist. Milano: Bompiani, 2002).
[11] Sesto Empirico, Contro i fisici / Contro i moralisti, a cura di Antonio Russo e Giovanni Indelli, Roma-Bari: Laterza, 1990.
[12] Sant'Agostino, Confessioni, Volume IV, Libri X-XI, traduzione di Gioacchino Chiarini, commento a cura di Marta Cristiani e Aimé Solignac, Milano: Fondazione Lorenzo Valla / Mondadori, 1996.
[13] Thomas Hobbes, Elementi di filosofia: Il corpo – L'uomo [1655-1658], a cura di Antimo Negri, Torino: UTET, 1972 (rist. 1986).
[14] John Locke, Saggio sull'intelletto umano [17004], a cura di Vincenzo Cicero e Maria Grazia D'Amico, introduzione di Pietro Emanuele, Milano: Bompiani, 2004 (rist. 2007).

2. Studi

2.1 Ontologia Greca

[15] Barnes, Jonathan e Mignucci, Mario (a cura di), Matter and Metaphysics, Fourth Symposium Hellenisticum, Napoli: Bibliopolis, 1988.
[16] Berti, Enrico, Struttura e significato della Metafisica di Aristotele: 10 lezioni [2006], a cura di Ignacio Yarza, Roma: EDUSC, 2008 (II ed.).
[17] Berti, Enrico, Aristotele, in AA.VV., Enciclopedia Filosofica, Milano: Bompiani, 2006, vol. I, pp. 673-704.
[18] Berti, Enrico, Che cos'è l'essere?, in Id., In principio era la meraviglia: Le grandi questioni della filosofia antica, Roma-Bari: Laterza, 2007, cap. II (cfr. Ferraris [30], pp. 31-66).
[19] Coope, Ursula, Time for Aristotle, Oxford: Clarendon Press, 2005.
[20] Donini, Pierluigi, La Metafisica di Aristotele: Introduzione alla lettura, Roma: Carocci, 2007.
[21] Frede, Michael, Substance in Aristotle's Metaphysics, in Id., Essays in Ancient Philosophy, Oxford: Clarendon Press, 1987, pp. 72-80.
[22] Kahn, Charles H., The Verb ‘Be' in Ancient Greek [1973], with a new introductory essay, Indianapolis: Hackett, 2003.
[23] Kahn, Charles H., Essays on Being, Oxford: Oxford U.P., 2009.
[24] Katayama, Errol G., Aristotle on Artifacts: A Metaphysical Puzzle, Albany: SUNY, 1999.
[25] Mann, Wolfgang-Rainer, The Discovery of Things: Aristotle's Categories and Their Context, Princeton, NJ: Princeton U.P., 2000.
[26] Morison, Benjamin, On Location: Aristotle's Concept of Place, Oxford: Clarendon Press, 2002.

2.2 Ontologia Analitica

[27] Casati, Roberto e Varzi, Achille C., Buchi e altre superficialità [1994], traduzione dall'inglese dalla seconda edizione di Libero Sosio, Milano: Garzanti, 1996.
[28] Chisholm, Roderick M., Person and Object, London: Allen & Unwin, 1976.
[29] Ferraris, Maurizio, Ontologia, Napoli: Guida, 2003.
[30] Ferraris, Maurizio (a cura di), Storia dell'ontologia, Milano: Bompiani, 2008.
[31] Frege, Gottlob, Senso, funzione e concetto: Scritti filosofici 1891-1897, a cura di Carlo Penco e Eva Picardi, Roma-Bari: Laterza, 2004 (rist. 2007).
[32] Galluzzo, Gabriele, Breve storia dell'ontologia, Roma: Carocci, 2011.
[33] Giaretta, Pierdaniele e Spolaore, Giuseppe, Esistenza e identità, Milano: Mimesis, 2008.
[34] Goodman, Nelson, La struttura dell'apparenza [1951], traduzione di Alberto Emiliani, Bologna: il Mulino, 1985.
[35] Lando, Giorgio, Ontologia: Un'introduzione, Roma: Carocci, 2010.
[36] Lewis, David, On the Plurality of Worlds, Oxford: Blackwell, 1986.
[37] Lowe, E. J., A Survey of Metaphysics, Oxford: Oxford U.P., 2002 (rist. 2009).
[38] Loux, Michael J. e Zimmerman, Dean W. (a cura di), The Oxford Handbook of Metaphysics, Oxford: Oxford U. P., 2003 (rist. 2005).
[39] McTaggart, John Ellis, L'irrealtà del Tempo [1908], a cura di Luigi Cimmino, Milano: BUR, 2006.
[40] Melia, Joseph, Continuants and Occurrents, «Proceedings of the Aristotelian Society», Suppl. Vol. 74 (2000), pp. 77-92.
[41] Morganti, Matteo, Che cos'è un oggetto, Roma: Carocci, 2010.
[42] Quine, Willard Van Orman, Che cosa c'è [1948], in Id., Da un punto di vista logico: Saggi logico-filosofici [1953], a cura di Paolo Valore, Milano: Raffaello Cortina Editore, 2004, pp. 13-33.
[43] Quine, Willard Van Orman, Parola e Oggetto [1960], a cura di Fabrizio Mondadori, Milano: Il Saggiatore, 1970 (rist. 2008).
[44] Quinton, Anthony, The Nature of Things, London/Boston: Routledge & Kegan Paul, 1973.
[45] Simons, Peter, Continuants and Occurrents, «Proceedings of the Aristotelian Society», Suppl. Vol. 74 (2000), pp. 59-75.
[46] Strawson, Peter, Individui: Saggio di metafisica descrittiva [1959], traduzione dall'inglese di Ermanno Bencivenga, Milano: Feltrinelli/Bocca, 1978 (rist. Milano: Mimesis, 2008).
[47] Varzi, Achille C., Parole, oggetti, eventi e altri argomenti di metafisica, Roma: Carocci, 2001 (rist. 2012).
[48] Varzi, Achille C., Ontologia, Roma-Bari: Laterza, 2005.
[49] Varzi, Achille C. (a cura di), Metafisica: Classici contemporanei, Roma-Bari: Laterza, 2008.
[50] Varzi, Achille C., Il mondo messo a fuoco: Storie di allucinazioni e miopie filosofiche, Roma-Bari: Laterza, 2010.

2.3 Tempo e Identità

2.3.1 Antichi

[51] Alberti, Antonina, Philia e identità personale in Aristotele, in Ead. (a cura di), Studi sull'etica di Aristotele, Napoli: Bibliopolis, 1990, pp. 263-301.
[52] Alberti, Antonina, Paura della morte e identità personale nell'epicureismo, in Ead. (a cura di), Logica, mente e persona: Studi sulla filosofia antica, Firenze: Olschki, 1990, pp. 151-206.
[53] Bowin, John, Chrysippus' Puzzle about Identity, «Oxford Studies in Ancient Philosophy», XXIV (2003), pp. 239-251.
[54] Brunschwig, Jacques, Remarques sur la théorie stoïcienne du nom propre, in Id., Etudes sur les philosophie hellénistiques: Epicureisme, stoïcisme, scepticisme, Paris: PUF, 1995, pp. 115-139 (trad. inglese di Janet Lloyd, Papers in Hellenistic Philosophy, Cambridge: Cambridge U.P., 1994, pp. 39-56).
[55] Gill, Christopher (a cura di), The Person and the Human Mind: Issues in Ancient and Modern Philosophy, Oxford: Clarendon Press, 1990.
[56] Lewis, Eric, The Stoics on Identity and Individuation, «Phronesis», XL (1995), pp. 89-108.
[57] Sedley, David, The Stoic Criterion of Identity, «Phronesis», 27 (1982), pp. 255-275.

2.3.2 Moderni

[58] Burke, Michael B., Dion and Theon: An Essentialist Solution to an Ancient Puzzle, «Journal of Philosophy», 91 (1994), pp. 129-139.
[59] Denkel, Arda, Theon's Tale: Does a Cambridge Change result in a Substantial Change?, «Analysis», 55 (1995), pp. 166-170.
[60] Di Francesco, Michele, L'io e i suoi sé: Identità personale e scienza della mente, Milano: Raffaello Cortina, 1998.
[61] Gallois, André, Occasions of Identity: A Study in the Metaphysics of Persistence, Change, and Sameness, Oxford: Clarendon Press, 1998.
[62] Geach, Peter Thomas, Reference and Generality: An Examination of Some Medieval and Modern Texts, Ithaca and London: Cornell U.P., 1980 (III ed.).
[63] Haslanger, Sally e Kurtz, Roxanne Marie (a cura di), Persistence: Contemporary Readings, Cambridge, MA: The MIT Press, 2006.
[64] Hawley, Katherine, How Things Persist, Oxford: Clarendon Press, 2001 (rist. 2006).
[65] Heller, Mark, Things Change, «Philosophy and Phenomenological Research», 52 (1992), pp. 695-704.
[66] Hirsch, Eli, The Concept of Identity, Oxford: Oxford U.P., 1982.
[67] Lloyd, Genevieve, Being in Time: Selves and narrators in philosophy and literature, London and New York: Routledge, 1993.
[68] Lowe, E. J., The Possibility of Metaphysics: Substance, Identity, and Time, Oxford: Clarendon Press, 1998 (rist. 2001).
[69] Nagel, Thomas, Questioni mortali [1979], a cura di Salvatore Veca, traduzione di Antonella Besussi, Milano: Mondadori, 1986 (rist. 2001).
[70] Noonan, Harold, Personal Identity, London: Routledge, 2003 II ed.).
[71] Noonan, Harold, Identity, in Stanford Encyclopedia of Philosophy (SEP), 2009 (URL: http://plato. stanford.edu/entries/identity/).
[72] Nozick, Robert, Spiegazioni filosofiche [1981], traduzione di Gianni Rigamonti, Milano: Mondadori, 1987.
[73] Oderberg, David, The Metaphysics of Identity over Time, London: Macmillan, 1993.
[74] Parfit, Derek, Ragioni e persone [1984], traduzione italiana di Rodolfo Rini, Milano: Il Saggiatore, 1989.
[75] Perry, John, Personal Identity, Berkeley: University of California Press, 1975.
[76] Quine, Willard Van Orman, Identità, ostensione e ipostasi [1950], in Id., Da un punto di vista logico: Saggi logico-filosofici [1953], a cura di Paolo Valore, Milano: Raffaello Cortina Editore, 2004, pp. 87-103.
[77] Ricoeur, Paul, Sé come un altro [1990], a cura di Daniella Iannotta, Milano: Jaca Book, 1993 (rist. 2011).
[78] Rorty, Amelie Oksenberg (a cura di), The Identities of Persons, Berkeley: University of California Press, 1976.
[79] Sider, Ted, Four-Dimensionalism: An Ontology of Persistence and Time, Oxford: Clarendon Press, 2001.
[80] Shoemaker, Sidney, Self-Knowledge and Self-Identity, Ithaca: Cornell U.P., 1963.
[81] Sparti, Davide, Identità e coscienza, Bologna: il Mulino, 2000.
[82] Weinberg, Shelley, The Metaphysical Fact of Consciousness in Locke's Theory of Personal Identity, «Journal of the History of Philosophy», 50 (2012), pp. 387-415.
[83] Wiggins, David, Sameness and Substance Renewed [1980], Cambridge: Cambridge U.P., 2001.
[84] Williams, Bernard, Problems of the Self, Cambridge: Cambridge U.P., 1973.
[85] Wollheim, Richard, The Thread of Life, Cambridge: Cambridge U.P., 1984.






Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Per l'esame si richiede:

(a) la frequenza obbligatoria ad almeno 13 delle 15 lezioni del corso (non è previsto un programma ad hoc per non frequentanti salvo casi motivati di studenti lavoratori o malattia);
(b) una esercitazione scritta di almeno 10 e al massimo 15 pagine standard su uno dei temi e/o dei testi trattati durante il corso, redatta secondo le norme del seminario di scrittura filosofica e la relativa dispensa: l'esercitazione dovrà essere consegnata in duplice copia alla Segreteria Didattica del Dipartimento di Filosofia in una busta col nome dell'insegnante almeno due settimane prima dell'esame;
(c) la preparazione di almeno cinque dei dieci quesiti riguardanti gli argomenti trattati a lezione, che saranno comunicati alla fine del corso, di cui uno obbligatorio e quattro a scelta dello studente.

Per frequentare il corso e sostenere l'esame non è richiesta la conoscenza delle lingue classiche, ma un sapere di sfondo relativo alla storia della filosofia antica come quello che si può ottenere studiando Il Sapere Greco a cura di Jacques Brunschwig e Geoffrey E. R. Lloyd (2 voll., Torino: Einaudi, 2005 e 2007) o L'esercizio della ragione nel mondo classico di Pierluigi Donini e Franco Ferrari (Torino: Einaudi, 2005), o anche la Dispensa di Storia della Filosofia Antica, I: Dai Presocratici ad Aristotele (2012/13), disponibile presso la copisteria Centotrecento di via Centotrecento, 19. Come lettura introduttiva all'ontologia analitica contemporanea e al problema filosofico dell'identità nel tempo è vivamente consigliato Varzi [47]; per il concetto di identità, Noonan [71]. Quanto all'esercitazione scritta, è indispensabile aver frequentato il seminario di scrittura filosofica della dr.ssa Carlotta Capuccino, che si terrà in due sedute alla fine del corso; per partecipare al seminario è necessario procurarsi la relativa Dispensa del Seminario di Scrittura Filosofica (2012/13) presso la copisteria Centotrecento di via Centotrecento, 19.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Walter Cavini