- Docente: Elisabetta Pasquini
- Crediti formativi: 12
- SSD: L-ART/07
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea in Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 0956)
Conoscenze e abilità da conseguire
L'insegnamento intende introdurre lo studente alla conoscenza della storia della musica del Sei-Settecento; si affrontano i generi, gli stili, le tecniche musicali; vengono trattati i principali musicisti; si considera il rapporto fra il sapere musicale e la cultura filosofica, teologica, letteraria nel quadro del contesto storico-sociale. L'insegnamento comporta anche esercitazioni e seminari collaterali (questi ultimi accreditabili come attività F).
Contenuti
Corso intensivo di primo semestre (12 crediti)
La conoscenza della Storia della musica si articola su tre livelli:
(1) l'ascolto;
(2) la lettura della partitura;
(3) la collocazione dell'opera musicale nel contesto storico-estetico.
Il corso propone un'offerta didattica combinata e differenziata, a seconda della competenza degli studenti. Per semplicità, si distinguono:
(A) studenti del percorso Musica;
(B) studenti di altri percorsi.
Agli studenti A saranno richiesti i livelli 1, 2e 3; agli studenti B saranno richiesti i livelli 1 e 3. Gli studentiB che intendessero proseguire gli studi nel percorso Musica dovranno impadronirsi anche del livello 2 e sostenere una prova aggiuntiva vòlta a verificare la capacità di leggere la partitura.
Particolare attenzione verrà dedicata all'ascolto musicale. Oggi più che mai, in una società rumorosa, invasa e sommersa da musiche spesso di bassa lega, occorre impadronirsi delle tecniche di un ascolto consapevole. Bisogna imparare a distinguere fra le diverse musiche, comprenderne il valore estetico, seguirne i percorsi compositivi. La guida all'ascolto, come guida al piacere della musica (e del silenzio che essa presuppone), ha un elevato valore formativo: l'ascolto consapevole attiva i processi percettivi, acuisce l'attenzione e la sensibilità; nel contempo induce ad "udire" il silenzio come momento di riflessione, come tempo privilegiato del contatto con l'interiorità. In questa prospettiva, la Storia della musica è materia fondante per l'educazione stessa del cittadino, ed è bagaglio culturale indispensabile per gli studenti dell'area umanistica.
Numerose attività didattiche collaterali – concerti, convegni, seminari – arricchiscono il corso. Fra esse, gli studenti potranno liberamente scegliere le più consone ai loro interessi e al loro livello culturale. Per gli studenti che non siano in possesso dei rudimenti del linguaggio musicale, si prevede l'attivazione di corsi di alfabetizzazione musicale.
Poiché, per una ben nota stortura dei programmi scolastici, la Storia della musica è assente dal curriculum della Scuola secondaria superiore, agli studentiB privi delle nozioni basilari si consiglia vivamente di seguire almeno le lezioni del corso istituzionale. I seminari sono affidati a dottori e dottorandi di ricerca del Dipartimento di Musica e Spettacolo e a cultori della materia. In veste di collaboratori, dottorandi di ricerca in Musicologia e Beni musicali assisteranno gli studenti nella preparazione all'esame.
Il corso dell'a.a. 2012/13 è articolato in una parte istituzionale e nelle attività didattiche collaterali. Questi in sintesi gli argomenti che verranno affrontati nel corso delle lezioni. Nella prima parte, il madrigale nel Seicento; Monteverdi e la seconda pratica monteverdiana; Monteverdi, il Settimo (Concerto) e l'Ottavo libro di madrigali (Madrigali guerrieri e amorosi); le musiche a voce sola: Sigismondo d'India e le Nuove musiche di Caccini; l'opera prima del 1637 (Firenze, Mantova, Roma) eMonteverdi, La favola d'Orfeo; l'opera dopo il 1637: l'ultimo Monteverdi e Cavalli; l'opera nei paesi tedeschi elemusiche teatrali in Inghilterra e in Spagna; la tragédie lyrique: Jean-Baptiste Lully; le musiche devozionali cattoliche ele Historiae di Giacomo Carissimi; la musica luterana (Heinrich Schütz) ela musica sacra di stato (Francia e Inghilterra); la musica strumentale nel Seicento: Girolamo Frescobaldi; Arcangelo Corelli; nella seconda parte, il melodramma di Zeno e Metastasio e la tipologia dell'opera settecentesca, anchein Francia e negli altri paesi europei; la musica strumentale nella prima metà del Settecento;la musica sacra e devozionale nel Settecento;Georg Friedrich Händel; Johann Sebastian Bach: la musica strumentale e le ultime opere "speculative"; Johann Sebastian Bach: cantate, oratorii, passioni e altre musiche sacre; lo stile galante e lo stile sentimentale, e i clavicembalisti italiani; opera seria e opera buffa nella seconda metà del Settecento, e Christoph Willibald Gluck; lo Sturm und Drang e Franz Joseph Haydn; Wolfgang Amadé Mozart: la musica strumentale; Wolfgang Amadé Mozart: l'opera e la musica sacra.
CORSO ISTITUZIONALE
(a) La musica del Sei-Settecento (studenti A, B)
(b) Guida all'ascolto: esempi di musica d'arte del Sei-Settecento (studenti A, B)
(c) Approfondimenti e analisi di partiture (studenti A)
Testi/Bibliografia
- E. Surian, Manuale di Storia della musica, vol. I: Dalle origini alla musica vocale del Cinquecento, cap. 12-16 (5a ed. riv., Milano, Rugginenti, 2006), e vol. II: Dalla musica strumentale del Cinquecento al periodo classico(4a ed. riv., Milano, Rugginenti, 2005)[studenti A];
- Storia della musica, Torino, EDT, 1991, vol. 5: L.Bianconi,Il Seicento, cap. I (il madrigale e Monteverdi); cap. III, § 16 (le musiche devozionali cattoliche); cap. IV, § 19-23 (l'opera in musica nel Seicento) e 25 (la tragédie lyrique); vol. 7: G. Pestelli, L'età diMozart e Beethoven, cap. II, § 16-17 (l'opera in musica nella seconda metà del Settecento e Gluck); e cap. III, § 22-24 (Sturm und Drang e Haydn) e 26 (Mozart) [studenti A];
- M. Carrozzo - C. Cimagalli, Storia della musica occidentale, Roma, Armando, 1999, vol. II: Dal barocco al classicismo viennese, cap. 16-30 (esclusi gli "approfondimenti") [studenti B];
-Dispensa supplementarea cura di Gabriella Sartini,e relativaappendice, dell'a.a. 2012/13 (in distribuzione nella copisteria Harpo, via Barberia 9) [studenti A e B, ai quali saranno richieste competenze diverse: cfr. oltre le Modalità di verifica dell'apprendimento]. Per gli esempi sonori, gli studenti si rivolgano alla Biblioteca del Dipartimento di Musica e Spettacolo.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
L'esame di profitto consta di uno scritto; gli studenti interessati potranno discutere l'esito della prova ed eventualmente integrare il voto con un colloquio orale. La docente terrà in debito conto le difficoltà incontrate dagli studenti stranieri nella stesura del compito d'esame.
StudentiA (percorso Musica)
Ai fini dell'esame, prepareranno i lineamenti generali della musica delSei-Settecento. Il testo consigliato è il manuale di E. Surian, Manuale di Storia della musica, vol. I: Dalle origini alla musica vocale del Cinquecento (5a ed. riv., Milano, Rugginenti, 2006), cap. 12-16, e vol. II: Dalla musica musica strumentale del Cinquecento al periodo classico (4a ed. riv. e ampl., Milano, Rugginenti, 2005). I seguenti argomenti andranno approfonditi sulla Storia della musica, Torino, EDT, 1991,vol. 5: L.Bianconi,Il Seicento, cap. I (il madrigale e Monteverdi); cap. III, § 16 (le musiche devozionali cattoliche); cap. IV, § 19-23 (l'opera in musica nel Seicento) e 25 (la tragédie lyrique); vol. 7: G. Pestelli, L'età di Mozart e Beethoven, cap. II, § 16-17 (l'opera in musica nella seconda metà del Settecento e Gluck); e cap. III, § 22-24 (Sturm und Drang e Haydn) e 26 (Mozart).
È comunque richiesta la conoscenza del cap. I in Surian, Manuale di Storia della musica cit., vol. I, pp. 7-20.
È richiesta la conoscenza della Dispensa e relativa appendice, dell'a.a. 2012/13 (in distribuzione nella copisteria Harpo, via Barberia 9). È altresì richiesta la conoscenza dei rudimenti della metrica italiana (si consulti il sito www.muspe.unibo.it/home/corso/; link supporti alla didattica, Storia della musica).
Icandidati dovranno:
- dimostrare la conoscenza della materia trattata nei manuali di Surian e della Storia della musica EDT;
- dimostrare la conoscenza della Dispensa e relativa appendice, dell'a.a. 2012//13. Gli studenti potranno giovarsi dei Consigli per l'ascolto e per l'esame della partitura, in distribuzione nella copisteria Harpo (via Barberia, 9), disponibili anche sul sito web del Dipartimento di Musica e Spettacolo (www.muspe.unibo.it/home/corso/; link supporti alla didattica, Storia della musica). Agli studenti A è richiesta la conoscenza approfondita degli autori e delle composizioni, sulle quali dovranno poter svolgere un'analisi stilistico-formale, anche a partire dall'ascolto;
- dimostrare la conoscenza dei rudimenti della metrica italiana (www.muspe.unibo.it/home/corso/; link supporti alla didattica, Storia della musica);
- riferire su un'iniziativa musicologica (conferenza, giornata di studio, convegno) cui abbiano assistito di recente: i candidati si presentino con i programmi relativi;
- riferire su almeno cinque concerti o spettacoli di musica d'arte cui abbiano assistito di recente: i candidati si presentino con i relativi programmi di sala.
Studenti B (altri percorsi)
Ai fini dell'esame, prepareranno i lineamenti generali della musica del Sei-Settecento. Il testo consigliato è M. Carrozzo - C. Cimagalli, Storia della musica occidentale, Roma, Armando, 1999, vol. II: Dal barocco al classicismo viennese, cap. 16-30 (esclusi gli "approfondimenti").
È richiesta la conoscenza della Dispensa e relativa appendice, dell'a.a. 2012/13 (in distribuzione nella copisteria Harpo, via Barberia 9). È altresì richiesta la conoscenza dei rudimenti della metrica italiana (si consulti il sito www.muspe.unibo.it/home/corso/; link supporti alla didattica, Storia della musica).
Icandidati dovranno:
- dimostrare la conoscenza della materia trattata nel manuale di Carrozzo-Cimagalli;
- dimostrare la conoscenza della Dispensa e relativa appendice, dell'a.a. 2012//13. Gli studenti potranno giovarsi dei Consigli per l'ascolto e per l'esame della partitura, in distribuzione nella copisteria Harpo (via Barberia, 9), disponibili anche sul sito web del Dipartimento di Musica e Spettacolo (www.muspe.unibo.it/home/corso/; link supporti alla didattica, Storia della musica).Agli studenti Brichiesto solouninquadramento storico-generale degli autorie delle composizioni; la discussione si baserà dunque essenzialmente sull'ascolto;
- dimostrare la conoscenza dei rudimenti della metrica italiana (www.muspe.unibo.it/home/corso/; link supporti alla didattica, Storia della musica);
- riferire su un'iniziativa musicologica (conferenza, giornata di studio, convegno) cui abbiano assistito di recente: i candidati si presentino con i programmi relativi;
- riferire su treconcerti o spettacoli di musica d'arte cui abbiano assistito di recente (sommario inquadramento storico dei brani ascoltati, valutazione dell'esecuzione, ecc.): i candidati si presentino con i relativi programmi di sala dei concerti.
N.B. I: Gli studenti in debito d'esame che opteranno per la musica del Sei-Settecento si atterrannoa questo programma.
N.B. II: Per il colloquio, gli studenti di altri percorsi che avessero optato per il percorso Musica devono integrare l'esame con la Dispensa supplementare e relativa appendice, dell'a.a. 2012/13.
N.B. III: Per gli studenti provenienti da corso di laurea o Ateneo che abbiano ottenuto la convalida di un esame di Storia della musica è comunque previsto un esame integrativo, su un programma da concordare preventivamente col docente.
N.B. IV: Fino all'anno accademico 2006/07 gli insegnamenti di Storia della musica I e II hanno coperto nell'arco di un triennio tre diversi periodi storici: Medioevo e Rinascimento; Sei e Settecento; Otto e Novecento. Il candidato al secondo esame di Storia della musica deve obbligatoriamente presentare un programma (e dunque un periodo storico) diverso da quello presentato nel primo esame, e ciò indipendentemente dalla numerazione del corso (Storia della musica I o II). Questa disposizione è valida anche per il corrente anno accademico.
N.B. V: Per richiedere l'eventuale riconoscimento di esami di Storia della musica sostenuti in altra università (per esempio, nel contesto di uno scambio Erasmus), lo studente è tenuto a sottoporre preventivamente al docente il programma d'esame.
Attività didattiche collaterali
Nell'a.a. 2012/13 si terranno le seguenti attività didattiche collaterali, promosse in qualche caso col concorso dei Centri dipartimentali "La Soffitta" e CIMES, nonché dell'Associazione culturale "Il Saggiatore musicale"
· Corsi di alfabetizzazione musicale;
· Concerti nell'Auditorium di via Azzo Gardino 65/a;
· Convegni;
· Seminari (riferirsi alle attività F).
Il calendario particolareggiato di queste iniziative verrà reso noto durante il corso; informazioni aggiuntive saranno disponibili nella portineria del Dipartimento di Musica e Spettacolo (via Barberia 4), nonché nelle relative pagine web.
Tesi di laurea
Per gli studenti della laureatriennale, magistrale e quadriennale (vecchio ordinamento):
Lo studente che intende svolgere la tesi di laurea in Storia della musica dovrà concordare col docente l'argomento della ricerca. Indi preparerà una breve presentazione ragionata del progetto di tesi, integrata dalla bibliografia di riferimento, e la sottoporrà al relatore. Dopo che il progetto sarà stato approvato dal relatore (il quale individuerà il secondo relatore, obbligatorio per la laurea quadriennale), il laureando avvierà il lavoro e riferirà periodicamente sullo stato della ricerca. Il relatore, nel caso non abbia notizie sull'andamento della tesi per un periodo di sei mesi, si riterrà libero di assegnare ad altro candidato lo stesso argomento. La tesi di laurea triennale si distingue dalla tesi magistrale o quadriennale (di vecchio ordinamento) unicamente per il minor grado d'approfondimento e la minore estensione (40-50 cartelle di 30 righe per 60 battute).
Per l'assegnazione della tesi è richiesta la conoscenza approfondita della dispensa sui criteri di redazione di un testo musicologico, curata dalla docente e da lei distribuita su richiesta degli studenti.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Elisabetta Pasquini