- Docente: Walter Cavini
- Crediti formativi: 6
- SSD: M-FIL/07
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Filologia, letteratura e tradizione classica (cod. 0970)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo studente raggiunge i seguenti obiettivi. Filologico: possiede gli strumenti indispensabili per lo studio della filosofia antica greca e romana, acquisiti in particolare attraverso manuali di filologia filosofica, e un seminario di lettura lenta di un testo filosofico antico nella lingua originale. Dialettico: è in grado di discutere di un problema filosofico attraverso l'esame delle soluzioni antiche confrontate con altre soluzioni, in particolare della filosofia moderna e contemporanea. Retorico: possiede un metodo di scrittura filosofica, acquisito attraverso la redazione dell'esercitazione scritta di filosofia antica prevista dal programma d'esame.
Contenuti
Titolo del Corso
Le Cose Cambiano: Il Problema del Cambiamento nel
Pensiero Antico
(Inizio: Lunedì 26 Marzo 2012, Ore 15-17, Aula D, Via
Zamboni 34)
Descrizione
Il cambiamento è un fenomeno insieme familiare e paradossale. È
esperienza comune infatti che le cose cambino. D'altra parte,
all'apparenza le cose cambiano solo se in qualche modo restano
anche le stesse, cioè solo se persistono attraverso il
cambiamento, altrimenti non si avrebbe cambiamento ma sostituzione,
e una cosa non cambierebbe ma cesserebbe semplicemente di esistere
e sarebbe sostituita da un'altra numericamente distinta da essa e
con proprietà e relazioni diverse. Ma il problema dell'identità nel
tempo, cioè del modo in cui gli oggetti concreti (corpi e persone)
sopravvivono al cambiamento, è solo un aspetto del più generale
problema metafisico dell'esistenza e della natura del cambiamento
temporale. Altri aspetti rilevanti del problema sono per esempio
quello di quanto una cosa possa cambiare in modo da rimanere
numericamente identica a se stessa e quello di quando una
cosa cambi, cioè di quale sia esattamente il momento del
cambiamento. In gioco sono anche il problema ontologico radicale se
e in che misura le cose cambino e, qualora si ammetta l'esistenza
del cambiamento o del divenire, il problema metafisico di che cosa
sia e come avvenga il cambiamento. Così per esempio il problema del
cambiamento nell'ontologia greca esordisce proprio con due tesi
ontologiche contrarie: la tesi di Parmenide secondo cui nulla
cambia mai e quella attribuita a Eraclito secondo cui tutto cambia
sempre.
In questo corso saranno esaminate dapprima le due teorie più
influenti dell'ontologia analitica contemporanea degli oggetti
concreti, cioè il tridimensionalismo e il quadridimensionalismo, e
le rispettive soluzioni del problema della persistenza attraverso
il cambiamento e della identità nel tempo. In seguito studieremo
gli aspetti più rilevanti e paradossali del problema del
cambiamento nell'ontologia greca, come per esempio (a) il problema
dell'identità personale, (b) il paradosso del cambiamento
istantaneo o atemporale e (c) quello del cambiamento estrinseco (il
cosiddetto «mero cambiamento à la Cambridge»), sollevati da
Platone rispettivamente nel Simposio (207c-208b), nel
Parmenide (155e-157b) e nel Teeteto (154b-155d). Una
particolare attenzione sarà dedicata (d) al paradosso della nave di
Tèseo nelle sue due formulazioni, antica (Plutarco, Vita di
Tèseo, XXIII 1) e moderna (Hobbes, De corpore, XI 7), e
alle sue soluzioni, in particolare nella filosofia stoica
(Crisippo) e nell'ontologia analitica contemporanea. Infine
studieremo le soluzioni offerte da Aristotele al problema del
cambiamento e ai suoi paradossi attraverso la sua teoria della
sostanza nelle Categorie e nella Metafisica e la sua
definizione della natura del cambiamento nella Fisica.
Testi/Bibliografia
Bibliografia di Lavoro
1. Testi
[1] Hermann Diels e Walther Kranz, I Presocratici
[1903-1951], a cura di Giovanni Reale, Milano: Bompiani,
2006.
[2] Platone, Simposio, a cura di Angelo Giavatto, Siena:
Barbera, 2008.
[3] Platone, Parmenide, a cura di Franco Ferrari, Milano:
BUR, 2004.
[4] Platone, Teeteto, a cura di Walter Cavini e Simonetta
Nannini (inedito, disponibile presso la copisteria Centrotrecento
di via Centotrecento, 19).
[5] Aristotele, Le categorie, a cura di Marcello Zanatta,
Milano: BUR, 1989.
[6] Aristotele, Fisica / Del cielo, traduzioni di
Antonio Russo e Oddone Longo, in Gabriele Giannantoni (a cura di),
Aristotele: Opere [1973], vol. III, Roma-Bari: Laterza, 1983
(rist. 2005).
[7] Aristotele, Metafisica, a cura di Giovanni Reale,
Milano: Bompiani, 2004.
[8] A. A. Long e D. N Sedley (a cura di), The Hellenistic
Philosophers, 2 voll., Cambridge: Cambridge U.P., 1987.
[9] Hans von Arnim, Stoici antichi: Tutti i frammenti
[1903-1924], a cura di Roberto Radice, presentazione di Giovanni
Reale, Milano: Rusconi, 1998 (rist. Milano: Bompiani, 2002).
[10] Sesto Empirico, Contro i fisici / Contro i
moralisti, a cura di Antonio Russo e Giovanni Indelli,
Roma-Bari: Laterza, 1990.
2. Studi
2.1 Ontologia Greca
[11] Barnes, Jonathan e Mignucci, Mario (a cura di), Matter and
Metaphysics, Fourth Symposium Helle-nisticum, Napoli:
Bibliopolis, 1988.
[12] Berti, Enrico, Struttura e significato della Metafisica
di Aristotele: 10 lezioni, a cura di Ignacio Yarza, Roma:
EDUSC, 2008.
[13] Berti, Enrico, Aristotele, in AA.VV., Enciclopedia
Filosofica, Milano: Bompiani, 2006, vol. I, pp. 673-704.
[14] Berti, Enrico, Che cos'è l'essere?, in Id., In
principio era la meraviglia: Le grandi questioni della filosofia
antica, Roma-Bari: Laterza, 2007, cap. II (cfr. Ferraris [25],
pp. 31-66).
[15] Coope, Ursula, Time for Aristotle, Oxford: Clarendon
Press, 2005.
[16] Donini, Pierluigi, La Metafisica di Aristotele:
Introduzione alla lettura, Roma: Carocci, 2007.
[17] Kahn, Charles H., The Verb ‘Be' in Ancient Greek
[1973], with a new introductory essay, Indianapolis: Hackett,
2003.
[18] Kahn, Charles H., Essays on Being, Oxford: Oxford U.P.,
2009.
[19] Katayama, Errol G., Aristotle on Artifacts: A Metaphysical
Puzzle, Albany: SUNY, 1999.
[20] Mann, Wolfgang-Rainer, The Discovery of Things:
Aristotle's Categories and Their Context, Princeton, NJ:
Princeton U.P., 2000.
[21] Morison, Benjamin, On Location: Aristotle's Concept of
Place, Oxford: Clarendon Press, 2002.
[22] Sedley, David, The Stoic Criterion of Identity,
«Phronesis», 27 (1982), pp. 255-275.
2.2 Ontologia Analitica
[23] Casati, Roberto e Varzi, Achille C., Buchi e altre
superficialità [1994], traduzione dall'inglese dalla seconda
edizione di Libero Sosio, Milano: Garzanti, 1996.
[24] Ferraris, Maurizio, Ontologia, Napoli: Guida,
2003.
[25] Ferraris, Maurizio (a cura di), Storia dell'ontologia,
Milano: Bompiani, 2008.
[26] Galluzzo, Gabriele, Breve storia dell'ontologia, Roma:
Carocci, 2011.
[27] Gallois, André, Occasions of Identity: A Study in the
Metaphysics of Persistence, Change, and Sameness, Oxford:
Clarendon Press, 1998.
[28] Giaretta, Pierdaniele e Spolaore, Giuseppe, Esistenza e
identità, Milano: Mimesis, 2008.
[29] Goodman, Nelson, La struttura dell'apparenza [1951],
traduzione di Alberto Emiliani, Bologna: il Mulino, 1985.
[30] Haslanger, Sally e Kurtz, Roxanne Marie (a cura di),
Persistence: Contemporary Readings, Cambridge, MA: The MIT
Press, 2006.
[31] Hawley, Katherine, How Things Persist, Oxford:
Clarendon Press, 2001.
[32] Lando, Giorgio, Ontologia: Un'introduzione, Roma:
Carocci, 2010.
[33] Lowe, E. J., A Survey of Metaphysics, Oxford: Oxford
U.P., 2002 (rist. 2009).
[34] Morganti, Matteo, Che cos'è un oggetto, Roma: Carocci,
2010.
[35] Moro, Andrea, Breve storia del verbo essere: Viaggio al
centro della frase, Milano: Adelphi, 2010.
[36] Priest, Graham, In Contradiction: A Study of the
Transconsistent, expanded edition, Oxford: Claren-don Press,
2006.
[37] Quine, Willard Van Orman, Che cosa c'è [1948], in Id.,
Da un punto di vista logico: Saggi logico-filosofici [1953],
a cura di Paolo Valore, Milano: Raffaello Cortina Editore, 2004,
pp. 13-33.
[38] Quine, Willard Van Orman, Parola e Oggetto [1960], a
cura di Fabrizio Mondadori, Milano: Il Saggiatore, 1970 (rist.
2008).
[39] Quinton, Anthony, The Nature of Things, London/Boston:
Routledge & Kegan Paul, 1973.
[40] Sider, Ted, Four-Dimensionalism: An Ontology of Persistence
and Time, Oxford: Clarendon Press, 2001.
[41] Strawson, Peter, Individui: Saggio di metafisica
descrittiva [1959], traduzione dall'inglese di Ermanno
Bencivenga, Milano: Feltrinelli/Bocca, 1978 (rist. Milano: Mimesis,
2008).
[42] Strobach, Niko, The Moment of Change: A Systematic History
in the Philosophy of Space and Time, Dordrecht: Kluwer,
1998.
[43] Varzi, Achille C., Parole, oggetti, eventi e altri
argomenti di metafisica, Roma: Carocci, 2001.
[44] Varzi, Achille C., Ontologia, Roma-Bari: Laterza, 2005.
[45] Varzi, Achille C., Il mondo messo a fuoco: Storie di
allucinazioni e miopie filosofiche, Roma-Bari: Laterza,
2010.
[46] Wiggins, David, Sameness and Substance Renewed [1980],
Cambridge: Cambridge U.P., 2001.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Programma d'Esame
Per l'esame si richiede:
(a) la frequenza obbligatoria ad almeno 13 delle 15 lezioni
del corso (non è previsto un programma ad hoc per non
frequentanti salvo casi motivati di studenti lavoratori);
(b) una esercitazione scritta di almeno 10 e al massimo 15
pagine standard su uno dei temi e/o dei testi trattati
durante il corso, redatta secondo le norme del seminario di
scrittura filosofica: l'esercitazione dovrà essere consegnata in
duplice copia alla Segreteria Didattica del Dipartimento di
Filosofia in una busta col nome dell'insegnante almeno una
settimana prima dell'esame;
(c) la conoscenza approfondita dei temi e dei testi trattati
durante il corso.
Per frequentare il corso e sostenere l'esame non è richiesta la
conoscenza delle lingue classiche, ma un sapere di sfondo relativo
alla storia della filosofia antica come quello che si può ottenere
studiando Il Sapere Greco a cura di Jacques Brunschwig e
Geoffrey E. R. Lloyd (2 voll., Torino: Einaudi, 2005 e 2007) o
L'esercizio della ragione nel mondo classico di
Pierluigi Donini e Franco Ferrari (Torino: Einaudi, 2005) o anche
la Dispensa di Storia della Filosofia Antica, I: Dai
Presocratici ad Aristotele (2011/12), disponibile presso la
copisteria Centotrecento di via Centotrecento, 19. Come lettura
introduttiva all'ontologia analitica contemporanea e al problema
filosofico del cambiamento è vivamente consigliata quella del libro
di Achille C. Varzi, Parole, oggetti, eventi e altri argomenti
di metafisica (Roma: Carocci, 2001). Quanto all'esercitazione
scritta, è indispensabile aver frequentato il seminario di
scrittura filosofica della dr.ssa Carlotta Capuccino, che si terrà
in due sedute alla fine del corso; per partecipare al seminario è
necessario procurarsi la relativa Dispensa del Seminario di
Scrittura Filosofica (2011/12) presso la copisteria
Centotrecento di via Centotrecento, 19.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Walter Cavini