28017 - STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA (1) (LM)

Anno Accademico 2011/2012

  • Docente: Walter Cavini
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-FIL/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Filologia, letteratura e tradizione classica (cod. 0970)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente raggiunge i seguenti obiettivi. Filologico: possiede gli strumenti indispensabili per lo studio della filosofia antica greca e romana, acquisiti in particolare attraverso manuali di filologia filosofica, e un seminario di lettura lenta di un testo filosofico antico nella lingua originale. Dialettico: è in grado di discutere di un problema filosofico attraverso l'esame delle soluzioni antiche confrontate con altre soluzioni, in particolare della filosofia moderna e contemporanea. Retorico: possiede un metodo di scrittura filosofica, acquisito attraverso la redazione dell'esercitazione scritta di filosofia antica prevista dal programma d'esame.

Contenuti

Titolo del Corso

Le Cose Cambiano: Il Problema del Cambiamento nel Pensiero Antico

(Inizio: Lunedì 26 Marzo 2012, Ore 15-17, Aula D, Via Zamboni 34)


Descrizione

Il cambiamento è un fenomeno insieme familiare e paradossale. È esperienza comune infatti che le cose cambino. D'altra parte, all'apparenza le cose cambiano solo se in qualche modo restano anche le stesse, cioè solo se persistono attraverso il cambiamento, altrimenti non si avrebbe cambiamento ma sostituzione, e una cosa non cambierebbe ma cesserebbe semplicemente di esistere e sarebbe sostituita da un'altra numericamente distinta da essa e con proprietà e relazioni diverse. Ma il problema dell'identità nel tempo, cioè del modo in cui gli oggetti concreti (corpi e persone) sopravvivono al cambiamento, è solo un aspetto del più generale problema metafisico dell'esistenza e della natura del cambiamento temporale. Altri aspetti rilevanti del problema sono per esempio quello di quanto una cosa possa cambiare in modo da rimanere numericamente identica a se stessa e quello di quando una cosa cambi, cioè di quale sia esattamente il momento del cambiamento. In gioco sono anche il problema ontologico radicale se e in che misura le cose cambino e, qualora si ammetta l'esistenza del cambiamento o del divenire, il problema metafisico di che cosa sia e come avvenga il cambiamento. Così per esempio il problema del cambiamento nell'ontologia greca esordisce proprio con due tesi ontologiche contrarie: la tesi di Parmenide secondo cui nulla cambia mai e quella attribuita a Eraclito secondo cui tutto cambia sempre.
In questo corso saranno esaminate dapprima le due teorie più influenti dell'ontologia analitica contemporanea degli oggetti concreti, cioè il tridimensionalismo e il quadridimensionalismo, e le rispettive soluzioni del problema della persistenza attraverso il cambiamento e della identità nel tempo. In seguito studieremo gli aspetti più rilevanti e paradossali del problema del cambiamento nell'ontologia greca, come per esempio (a) il problema dell'identità personale, (b) il paradosso del cambiamento istantaneo o atemporale e (c) quello del cambiamento estrinseco (il cosiddetto «mero cambiamento à la Cambridge»), sollevati da Platone rispettivamente nel Simposio (207c-208b), nel Parmenide (155e-157b) e nel Teeteto (154b-155d). Una particolare attenzione sarà dedicata (d) al paradosso della nave di Tèseo nelle sue due formulazioni, antica (Plutarco, Vita di Tèseo, XXIII 1) e moderna (Hobbes, De corpore, XI 7), e alle sue soluzioni, in particolare nella filosofia stoica (Crisippo) e nell'ontologia analitica contemporanea. Infine studieremo le soluzioni offerte da Aristotele al problema del cambiamento e ai suoi paradossi attraverso la sua teoria della sostanza nelle Categorie e nella Metafisica e la sua definizione della natura del cambiamento nella Fisica.




Testi/Bibliografia

Bibliografia di Lavoro

1. Testi

[1] Hermann Diels e Walther Kranz, I Presocratici [1903-1951], a cura di Giovanni Reale, Milano: Bompiani, 2006.
[2] Platone, Simposio, a cura di Angelo Giavatto, Siena: Barbera, 2008.
[3] Platone, Parmenide, a cura di Franco Ferrari, Milano: BUR, 2004.
[4] Platone, Teeteto, a cura di Walter Cavini e Simonetta Nannini (inedito, disponibile presso la copisteria Centrotrecento di via Centotrecento, 19).
[5] Aristotele, Le categorie, a cura di Marcello Zanatta, Milano: BUR, 1989.
[6] Aristotele, Fisica / Del cielo, traduzioni di Antonio Russo e Oddone Longo, in Gabriele Giannantoni (a cura di), Aristotele: Opere [1973], vol. III, Roma-Bari: Laterza, 1983 (rist. 2005).
[7] Aristotele, Metafisica, a cura di Giovanni Reale, Milano: Bompiani, 2004.
[8] A. A. Long e D. N Sedley (a cura di), The Hellenistic Philosophers, 2 voll., Cambridge: Cambridge U.P., 1987.
[9] Hans von Arnim, Stoici antichi: Tutti i frammenti [1903-1924], a cura di Roberto Radice, presentazione di Giovanni Reale, Milano: Rusconi, 1998 (rist. Milano: Bompiani, 2002).
[10] Sesto Empirico, Contro i fisici / Contro i moralisti, a cura di Antonio Russo e Giovanni Indelli, Roma-Bari: Laterza, 1990.

2. Studi

2.1 Ontologia Greca

[11] Barnes, Jonathan e Mignucci, Mario (a cura di), Matter and Metaphysics, Fourth Symposium Helle-nisticum, Napoli: Bibliopolis, 1988.
[12] Berti, Enrico, Struttura e significato della Metafisica di Aristotele: 10 lezioni, a cura di Ignacio Yarza, Roma: EDUSC, 2008.
[13] Berti, Enrico, Aristotele, in AA.VV., Enciclopedia Filosofica, Milano: Bompiani, 2006, vol. I, pp. 673-704.
[14] Berti, Enrico, Che cos'è l'essere?, in Id., In principio era la meraviglia: Le grandi questioni della filosofia antica, Roma-Bari: Laterza, 2007, cap. II (cfr. Ferraris [25], pp. 31-66).
[15] Coope, Ursula, Time for Aristotle, Oxford: Clarendon Press, 2005.
[16] Donini, Pierluigi, La Metafisica di Aristotele: Introduzione alla lettura, Roma: Carocci, 2007.
[17] Kahn, Charles H., The Verb ‘Be' in Ancient Greek [1973], with a new introductory essay, Indianapolis: Hackett, 2003.
[18] Kahn, Charles H., Essays on Being, Oxford: Oxford U.P., 2009.
[19] Katayama, Errol G., Aristotle on Artifacts: A Metaphysical Puzzle, Albany: SUNY, 1999.
[20] Mann, Wolfgang-Rainer, The Discovery of Things: Aristotle's Categories and Their Context, Princeton, NJ: Princeton U.P., 2000.
[21] Morison, Benjamin, On Location: Aristotle's Concept of Place, Oxford: Clarendon Press, 2002.
[22] Sedley, David, The Stoic Criterion of Identity, «Phronesis», 27 (1982), pp. 255-275.

2.2 Ontologia Analitica

[23] Casati, Roberto e Varzi, Achille C., Buchi e altre superficialità [1994], traduzione dall'inglese dalla seconda edizione di Libero Sosio, Milano: Garzanti, 1996.
[24] Ferraris, Maurizio, Ontologia, Napoli: Guida, 2003.
[25] Ferraris, Maurizio (a cura di), Storia dell'ontologia, Milano: Bompiani, 2008.
[26] Galluzzo, Gabriele, Breve storia dell'ontologia, Roma: Carocci, 2011.
[27] Gallois, André, Occasions of Identity: A Study in the Metaphysics of Persistence, Change, and Sameness, Oxford: Clarendon Press, 1998.
[28] Giaretta, Pierdaniele e Spolaore, Giuseppe, Esistenza e identità, Milano: Mimesis, 2008.
[29] Goodman, Nelson, La struttura dell'apparenza [1951], traduzione di Alberto Emiliani, Bologna: il Mulino, 1985.
[30] Haslanger, Sally e Kurtz, Roxanne Marie (a cura di), Persistence: Contemporary Readings, Cambridge, MA: The MIT Press, 2006.
[31] Hawley, Katherine, How Things Persist, Oxford: Clarendon Press, 2001.
[32] Lando, Giorgio, Ontologia: Un'introduzione, Roma: Carocci, 2010.
[33] Lowe, E. J., A Survey of Metaphysics, Oxford: Oxford U.P., 2002 (rist. 2009).
[34] Morganti, Matteo, Che cos'è un oggetto, Roma: Carocci, 2010.
[35] Moro, Andrea, Breve storia del verbo essere: Viaggio al centro della frase, Milano: Adelphi, 2010.
[36] Priest, Graham, In Contradiction: A Study of the Transconsistent, expanded edition, Oxford: Claren-don Press, 2006.
[37] Quine, Willard Van Orman, Che cosa c'è [1948], in Id., Da un punto di vista logico: Saggi logico-filosofici [1953], a cura di Paolo Valore, Milano: Raffaello Cortina Editore, 2004, pp. 13-33.
[38] Quine, Willard Van Orman, Parola e Oggetto [1960], a cura di Fabrizio Mondadori, Milano: Il Saggiatore, 1970 (rist. 2008).
[39] Quinton, Anthony, The Nature of Things, London/Boston: Routledge & Kegan Paul, 1973.
[40] Sider, Ted, Four-Dimensionalism: An Ontology of Persistence and Time, Oxford: Clarendon Press, 2001.
[41] Strawson, Peter, Individui: Saggio di metafisica descrittiva [1959], traduzione dall'inglese di Ermanno Bencivenga, Milano: Feltrinelli/Bocca, 1978 (rist. Milano: Mimesis, 2008).
[42] Strobach, Niko, The Moment of Change: A Systematic History in the Philosophy of Space and Time, Dordrecht: Kluwer, 1998.
[43] Varzi, Achille C., Parole, oggetti, eventi e altri argomenti di metafisica, Roma: Carocci, 2001.
[44] Varzi, Achille C., Ontologia, Roma-Bari: Laterza, 2005.
[45] Varzi, Achille C., Il mondo messo a fuoco: Storie di allucinazioni e miopie filosofiche, Roma-Bari: Laterza, 2010.
[46] Wiggins, David, Sameness and Substance Renewed [1980], Cambridge: Cambridge U.P., 2001.


Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Programma d'Esame

Per l'esame si richiede:

(a) la frequenza obbligatoria ad almeno 13 delle 15 lezioni del corso (non è previsto un programma ad hoc per non frequentanti salvo casi motivati di studenti lavoratori);
(b) una esercitazione scritta di almeno 10 e al massimo 15 pagine standard su uno dei temi e/o dei testi trattati durante il corso, redatta secondo le norme del seminario di scrittura filosofica: l'esercitazione dovrà essere consegnata in duplice copia alla Segreteria Didattica del Dipartimento di Filosofia in una busta col nome dell'insegnante almeno una settimana prima dell'esame;
(c) la conoscenza approfondita dei temi e dei testi trattati durante il corso.

Per frequentare il corso e sostenere l'esame non è richiesta la conoscenza delle lingue classiche, ma un sapere di sfondo relativo alla storia della filosofia antica come quello che si può ottenere studiando Il Sapere Greco a cura di Jacques Brunschwig e Geoffrey E. R. Lloyd (2 voll., Torino: Einaudi, 2005 e 2007) o L'esercizio della ragione nel mondo classico di Pierluigi Donini e Franco Ferrari (Torino: Einaudi, 2005) o anche la Dispensa di Storia della Filosofia Antica, I: Dai Presocratici ad Aristotele (2011/12), disponibile presso la copisteria Centotrecento di via Centotrecento, 19. Come lettura introduttiva all'ontologia analitica contemporanea e al problema filosofico del cambiamento è vivamente consigliata quella del libro di Achille C. Varzi, Parole, oggetti, eventi e altri argomenti di metafisica (Roma: Carocci, 2001). Quanto all'esercitazione scritta, è indispensabile aver frequentato il seminario di scrittura filosofica della dr.ssa Carlotta Capuccino, che si terrà in due sedute alla fine del corso; per partecipare al seminario è necessario procurarsi la relativa Dispensa del Seminario di Scrittura Filosofica (2011/12) presso la copisteria Centotrecento di via Centotrecento, 19.



Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Walter Cavini