28243 - ANTROPOLOGIA MUSEALE (1) (LM)

Anno Accademico 2010/2011

  • Docente: Roberta Bonetti
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-DEA/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Antropologia culturale ed etnologia (cod. 0964)

Conoscenze e abilità da conseguire

Lo studente al termine del corso apprende gli strumenti conoscitivi e le competenze metodologiche avanzate per analizzare criticamente le principali correnti di pensiero relative alla raccolata dei beni museali e alla patrimonializzazione. È altresì in grado di applicare tali conoscenze in progetti volti alla valorizzazione dei beni culturali. Gestisce inoltre il linguaggio appropriato per favorire la fruizione pubblica del patrimonio.

Contenuti


Inizio lezioni: 6 ottobre 2010
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Orario e sede delle lezioni:  mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 13 alle 15. Via Centotrecento, aula D.

Titolo del corso: Etnografie del visuale nella pratica del museo etnografico.

Sin dalle origini della disciplina gli antropologi si interrogano su come comunicare e costruire le forme della conoscenza nei musei attraverso differenti forme di media espressivi.
Nonostante l'idea comune di considerare gli oggetti esposti nei musei come "cose da guardare", l'esperienza del vedere risulta essere il primo oggetto esotico e sconosciuto al pubblico del museo: in quest'ultimo, il visuale non si limita all'azione del guardare - seppur in modo differenziale - le cose in mostra, esso risulta di volta in volta fortemente imbricato con altri sensi, nell'interazione tra l'azione del visitatore, quella del museo e quella dell'esposizione.  
Da sempre le esibizioni etnologiche hanno rappresentato un elemento fondamentale nella costruzione dell'immaginario sull'altro. Se è attraverso sbarre, recinti e vetrine, che i musei antropologici hanno dapprima reso esperibile la visione e la distanza del sé dall'altro; il "contatto" visivo del visitatore con lo straniero, l'esotico e il lontano ha da sempre alimentato la naturalità di concetti chiave come origine, identità, differenza e confine.  
Il corso intende ripercorrere questo tragitto di sguardi sino a giungere agli attuali intrecci dei musei con il visuale, quale supporto imprescindibile del "campo", non solo degli osservatori partecipanti ma anche degli agenti osservati e rappresentati le cui forme di identità vengono, di fatto, sempre più veicolate dai mass media. Tali intrecci innescano attriti e diverse forme si negoziazione divenendo al contempo fonti di nuove potenzialità all'interno della classica rappresentazione monologica dei musei.  
Con tali premesse le domande che attualmente si pongono sono le seguenti: in quale misura e in quali modi il soggetto osservato entra nella produzione museale? Possono essere considerati quali "musei spontanei" le rappresentazioni mediatiche dell'alterità quali la fotografia, il cinema, la pubblicità, internet? Chi sono gli esclusi dall'attuale mise en scène? Quali sono le condizioni di agentività, reciprocità, negoziazione tra i musei e i soggetti rappresentati nella contemporaneità?




Testi/Bibliografia

Non ci sono differenze di programma per i non frequentanti.

Tre monografie a scelta tra:

Atzeni P.  2007. Tra il dire e il fare. Cultura materiale della gente di miniera in Sardegna. Cagliari: Cuec.

Berger J. 2008. Sul guardare. Mondadori.

Berger. J. 2009. Questione di sguardi. Sette inviti al vedere fra storia dell'arte e quotidianità. Il Saggiatore Tascabili.

Bonetti R. 2008. Antropologia di oggetti funerari tra arte, mercato e musei. Bologna: Baiesi.

Caoci A., Lai F. 2007. Gli oggetti culturali. L'artigianato tra estetica, antropologia e sviluppo locale. Franco Angeli.

Ciminelli M. L. 2008. D'incanto in incanto. Storia del consumo di arte primitiva in Occidente. Bologna: CLUEB.

Didi-Huberman G. 2007 Storia dell'arte e anacronismo delle immagini. Torino: Bollati Borighieri.

Edwards E., Gosden C., Phillips R. (ed) , 2006. Sensible Objects: Colonialism, Museums and Material Culture. Oxford, New York: Berg.

Fabietti U., a cura di, Il patrimono culturale, 2006, Anno 6. Numero 7.

Goodwin C. 2003 Il senso del vedere. Roma: Meltemi.

Gusman A. 2004 Antropologia dell'olfatto. Bari: Laterza.

Lemaire S., Blanchard P., Bancel  N., Boëtsch G., Deroo E., (2003).   Zoo umani. Dalla Venere ottentotta ai reality show. Verona: Ombre Corte.

Leroi- Gouran A. 1977. Il gesto e la parola. Torino: Einaudi. 

Leroi-Gouran A. 1993 Evoluzione e tecniche: l'uomo e la materia. Milano: Jaca Book.

Lusini, V. 2004. Gli oggetti etnografici tra arte e storia. L'immaginario postcoloniale e il progetto del Musée du Quai Branly a Parigi. Torino: l'Harmattan Italia.

Padiglione V. 2010. Poetiche del museo etnografico. Spezie morali e kit di sopravvivenza. Editrice la Mandragora.

Pecci A.M. 2009. Patrimoni in migrazione. Accessibilità, partecipazione, mediazione nei musei. Franco Angeli.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Esame orale sui temi trattati durante il corso e contenuti nei libri di testo. Per le date e le iscrizioni agli appelli vedi almaesami e bacheca della docente.

Strumenti a supporto della didattica

Durante le lezioni sono previste letture e la visione di filmati etnografici.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Roberta Bonetti