- Docente: Arianna Uguzzoni
- Crediti formativi: 10
- SSD: L-LIN/01
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea in Lettere (cod. 0264)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo studente possiede una conoscenza approfondita dei fondamenti teorici e metodologici che ispirano lo studio scientifico del linguaggio e delle lingue.
Contenuti
-
Introduzione allo studio del linguaggio umano e delle lingue storico-naturali
-
Teorie e metodi della linguistica moderna e contemporanea
-
L'analisi dell'aspetto fonico del linguaggio
Testi/Bibliografia
I testi obbligatori per l'esame sono gli stessi per tutte le tipologie di studenti. I testi sono reperibili presso la Biblioteca del Dipartimento di Studi Linguistici e Orientali, via zamboni 33.
Gli studenti del primo anno della Laurea triennale riformata (l.270) e gli studenti iscritti a corsi singoli acquisiranno 12 CFU e dovranno studiare in modo approfondito i numeri 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 dell'elenco.
Nei casi, motivati, in cui studenti in debito d'esame della Laurea triennale (l.509) acquisiranno 10 CFU i testi da studiare in modo approfondito sono invece i numeri 1, 3, 4, 5, 6, 8 dell'elenco.
ELENCO
1. F. de Saussure, Corso di linguistica generale, Bari, Laterza: paragrafi 23-35, 150-175
2. J. Lyons, Lezioni di Linguistica, Bari, Laterza: pp. 3-65
3. J. Lyons, Introduzione alla linguistica teorica, Bari, Laterza: pp.1-169
4. B.Malmberg, La linguistica contemporanea, Bologna, Il Mulino (per consultazione)
5. A. Uguzzoni, La fonologia, Bologna, Zanichelli: capitoli 1, 2, 3
6. B. Malmberg, Manuale di fonetica generale, Bologna, Il Mulino: capitoli 1, 4, 5, 6, 7, 8, 9
7. A. Giannini – M. Pettorino, La fonetica sperimentale, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane: capitoli 1, 4, 5, 6, 7, 8
8. S. Schmid, Fonetica e fonologia dell'italiano, Torino, Paravia
VADEMECUM
1. La linguistica contemporanea
2. Lo strutturalismo
3. Il generativismo
4. Il linguaggio (unicità e universalità)
5. Le lingue (pluralità e diversità)
6. La ricerca degli “universali”
7. Lo studio dei fenomeni “linguo-specifici”
8. Distinzione tra un livello astratto (la “forma”) e un livello concreto (la “sostanza”)
9. La priorità del parlato
10. Variabilità intraindividuale e variabilità interindividuale
11. Italiano standard e varietà regionali (Schmid)
12. “Langue” e “Parole”. Sistema linguistico e comportamento linguistico
13. Il processo della comunicazione: emittente, medium di trasmissione, ricevente
14. Tratti caratterizzanti le lingue storico-naturali rispetto ad altri sistemi di comunicazione
15. La bifaccialità del segno linguistico: il significante(o espressione) e il significato (o contenuto)
16. L'arbitrarietà del rapporto tra significante e significato
17. La doppia articolazione (o dualità di livelli)
18. Le unità “significative”; gli elementi minimi a questo livello
19. Le unità “distintive”; gli elementi minimi a questo livello
20. La discretezza dei fonemi. Le aree di realizzazione (o zone di esistenza) dei fonemi vocalici italiani (cf. 98.)
21. La produttività (governata da regole)
22. Identità, realtà, valori (Saussure)
23. Esempi di “valore” sul piano del significante
24. Esempi di “valore” sul piano del significato
25. L'asse paradigmatico ( o asse delle scelte)
26. L'asse sintagmatico (o asse delle combinazioni)
27. Rapporti paradigmatici ( chiamati associativi da Saussure). Definizione ed esempi
28. Rapporti sintagmatici. Definizione ed esempi
29. La funzione oppositiva.
30. La funzione combinatoria. Restrizioni fonotattiche (Schmid)
31. Il concetto di “distribuzione”: quattro tipi (Lyons)
32. Distribuzione equivalente (o equivalenza distribuzionale) : alcuni esempi.
33. Distribuzione complementare (es. consonanti nasali in sede anteconsonantica; es. durata della vocale tonica, cf. 108.)
34. La teoria dell'informazione
35. Contenuto di informazione e probabilità di occorrenza
36. Ridondanza e “rumore”
37. Fonologia generale e fonologia italiana (Uguzzoni; Schmid)
38. Le più importanti teorie fonologiche
39. La scuola di Praga. Troubetzkoy.
40. Classificazione delle opposizioni fonologiche in base a tre criteri logici
41. Procedure per la determinazione dell'inventario (sistema) dei fonemi di una data lingua
42. Il ricorso al “significato” e il criterio distribuzionale
43. La commutazione, le coppie minime
44. Le regole troubetzkoiane per individuare: a) fonemi, b) varianti libere, c) varianti combinatorie. Enunciazione esatta delle regole e vari esempi per i singoli casi
45. Proprietà fonetiche (“Eigenschaften”) che caratterizzano “suoni” e “fonemi”
46. Sostanza pertinente (non prevedibile) vs. sostanza ridondante (prevedibile)
47. Metodo troubetzkoiano per la definizione “formale” dei fonemi di una data lingua (cf. 23.)
48. Confronto tra “sistemi” consonantici (tedesco e italiano): es. la sostanza fonetica di [k] vs. il valore fonologico di /k/ nell'una e nell'altra lingua
49. Confronto tra “sistemi” di vocali orali (francese e italiano): es. la sostanza fonetica di [e] vs. il valore fonologico di /e/ nell'una e nell'altra lingua
50. Il caso di opposizioni fonologiche neutralizzate in determinate sedi (es. /t/-/d/ in finale di parola in russo e in tedesco dove compare solo la consonante sorda)
51. Il concetto di arcifonema (es. /T/)
52. La fonologia di Bloomfield e dei post-bloomfieldiani. Il distribuzionalismo
53. Principali differenze teoriche e metodologiche rispetto alla fonologia praghese
54. Esclusione del ricorso al “significato”. Difficoltà per distinguere tra varianti libere e fonemi
55. Il rifiuto dei concetti di neutralizzazione e di arcifonema. Distribuzione lacunosa.“Una volta fonema, sempre fonema”
56. Jakobson . La teoria dei tratti distintivi (“distinctive features”)
57. Binarismo. Sono possibili solo due risposte: SI, NO (cioè presenza, assenza di una data proprietà, come nelle opposizioni “privative” di 40.)
58. Universalismo: 12 poi 14 tratti distintivi intrinseci (TDI)
59. Economia
60. La prospettiva acustica
61. Parallelismo tra vocali e consonanti: es. /i/:/a/=/t/:/k/ (diffuso vs. compatto); es. /i/:/u/=/t/:/p/ (acuto vs. grave)
62. Analisi in tratti distintivi dell'italiano. Matrice non ridondante
63. Il triangolo vocalico “fondamentale” /i,u,a/. Tre evidenze empiriche: acquisizione della lingua materna, perdita della lingua, tipologia dei sistemi vocalici nelle lingue del mondo
64. Ipotesi della sillaba primordiale /CV/. Susseguirsi nella catena di due elementi “massimamente” differenziati: la cons. [p] (il suono meno intenso e percettibile) + la voc.[a] (il suono più intenso e percettibile) (cf.77.)
65. Fonetica generale e fonetica italiana (Malmberg; Giannini-Pettorino; Schmid)
66. Fonetica fisiologica e fonetica acustica
67. Fenomeni segmentali e fenomeni soprasegmentali (o prosodici)
68. Il cosiddetto apparato pneumo-fono-articolatorio
69. Componenti pneumo-fono-articolatorie nella produzione dei suoni linguistici
70. Le attività sottoglottidale, glottidale, sovraglottidale
71. Produzione delle consonanti. Tre criteri per la loro classificazione
72. Principali differenze di modo di articolazione. Le occlusive (o momentanee) vs le fricative (o continue)
73. La classe delle consonanti ostruenti vs. la classe delle consonanti sonoranti (cf.77., 103.)
74. Produzione delle vocali. Tre criteri per la loro classificazione
75. Tipi di sistemi vocalici nelle lingue del mondo
76. Definizione, descrizione e trascrizione in IPA di consonanti e di vocali dell'italiano e di altre lingue europee (esempi di suoni non isolati ma inclusi in parole)
77. Scala di forza o percettibilità (dalla vocale [a] alle occlusive sorde)
78. Fonetica combinatoria. La coarticolazione posticipatoria (da sx a dx) e la coarticolazione anticipatoria (da dx a sx)
79. Casi di coarticolazione anticipatoria: es. influsso del punto di articolaz. di una cons. sul punto di articolaz. della cons. nasale precedente; es. influsso delle voc. anteriori vs. voc. posteriori sulla articolazione “avanzata” vs. “arretrata” della velare [k] precedente
80. Elementi di fisica acustica e di fonetica acustica ( Malmberg; Giannini-Pettorino).
81. Onda periodica semplice. Onda periodica complessa Scomposizione di un'onda periodica complessa in una serie di onde semplici (analisi armonica o di Fourier)
82. Spettri “a righe” di onde periodiche complesse: intensità in dB (asse verticale); frequenza in Hz (asse orizzontale)
83. Differenze e rapporti tra l'armonica (/componente) fondamentale e le altre armoniche (/componenti)
84.Il valore medio della frequenza della fondamentale (F0) ) in bambini, adulti femmine, adulti maschi. Le differenze dipendono dalla conformazione delle corde vocali e non vanno confuse con le differenze del punto 97.
85. Il concetto di "risonanza"; la curva di risonanza di un risuonatore. Il concetto di "filtro"; la caratteristica di trasmissione di un filtro
86. La “teoria acustica della produzione” o teoria sorgente-filtro (Fant): P = S x T. Formulazione. Lettura e commento di ciascuno dei grafici.
87. Spettro d'ampiezza del segnale glottidale. La vibrazione delle corde vocali funge da onda eccitante o “sorgente”) (S: acronimo di “source”).
88. Curva di risonanza e caratteristica di trasmissione della "cavità sovraglottidale" che articola una vocale (per es.[a]). La configurazione del "condotto vocale" funge da risuonatore o filtro (T: acronimo di “tract”)
89. Spettro d'ampiezza (con inviluppo spettrale) della vocale emessa (per es [a] ). Questo è il “prodotto” dell'azione esercitata dal “filtro” sulla “sorgente” (P: acronimo di “product”)
90. Un confronto con gli strumenti musicali. Se la nota è la stessa (es. un “la”), ma la cassa di risonanza è diversa (es. un violino e un pianoforte), il suono prodotto è diverso
91. Le “formanti” delle vocali definibili come picchi di intensità collocati in determinate posizioni lungo l'asse delle frequenze (:asse “orizzontale” in uno spettro di ampiezza: cf.89.). Cominciando da sinistra si susseguono F1,F2,F3,F4….
92. Il SonaGraph. L'analisi spettrografica
93. Spettrogrammi a banda larga. Consentono una chiara distinzione tra timbri vocalici diversi in base ai valori delle frequenze centrali di F1, F2 (e F3)
94. Spettrogrammi a banda stretta. Visualizzano la armonica fondamentale e le armoniche superiori (cominciando dalla parte bassa dell'asse verticale delle frequenze). Permettono di determinare il valore di F0 e di cogliere l'andamento di F0 (Pitch) lungo l'asse orizzontale del tempo
95. Le “formanti” delle vocali definibili come zone di concentrazione di energia collocate in determinate posizioni lungo l'asse delle frequenze (: asse “verticale” in uno spettrogramma). Cominciando dalla parte bassa si susseguono F1,F2,F3,F4….
96. Caratteristiche acustiche di tutte le vocali toniche italiane. Valori medi in Hz delle frequenze di F1 e di F2 di ciascuna vocale
97. Differenze nei valori medi di F1 e di F2 tra soggetti maschili e soggetti femminili, in connessione con le diverse dimensioni del condotto sovraglottidale nei due gruppi
98. Aree di esistenza delle vocali italiane prodotte da più soggetti . Diagrammi acustici (Giannini- Pettorino)
99. Relazione sistematica tra configurazione delle cavità sovraglottidali e valori di F1, F2 (e F3).
100. Relazione tra differenze nella dimensione alto/basso e valori di F1
101. Relazione tra differenze anteriore/posteriore e valori di F2; relazione tra differenze non arrotondato/arrotondato e valori di F2 e F3
102. Misurazioni di F1 e di F2 delle vocali italiane prodotte da un soggetto maschile udinese
103. Caratteristiche acustiche delle consonanti, correlate alle loro caratteristiche articolatorie. Le due classi delle “ostruenti” e delle “sonoranti” sono distinte in base a assenza vs. presenza di periodicità e struttura formantica. La “barra vocale” segnala sonorità (es. /b,d,g/)
104. Per tutte le consonanti italiane confrontate le singole figure di Giannini-Pettorino e le fotocopie di analisi spettrografiche distribuite in aula
105. Il problema della distinzione dei punti di articolazione (es. p-t-k). Il ricorso ai diversi andamenti delle transizioni di F2 in sequenze /CV/ e /VC/ : per es. Cons+Voc[a] e Voc [a]+Cons
106. La teoria del “locus” consonantico. Un locus per le bilabiali, un locus per le dentali, due loci per le velari (la avanzata e la arretrata, cf.79.)
107. Misurazioni temporali di vocali toniche e di consonanti postoniche in parole bisillabiche piane dell'italiano standard del tipo fata e fatta. Media delle durate assolute e media dei rapporti [V/V:] e [C/C:]
108. Pertinenza /fonologica/ della durata consonantica: cons. breve vs cons. lunga, es. /'fata/ vs. /'fat:a/ La maggiore o minore durata [fonetica] della vocale, es. [‘fa:ta] vs.[‘fat:a], è invece un fenomeno combinatorio predicibile, rispettivamente, in base alla natura /breve/ o /lunga/ della consonante successiva
Metodi didattici
- Lezioni frontali
- Discussioni di gruppo
- Addestramento in laboratorio
- Si consiglia vivamente una partecipazione attiva
Laboratorio di Fonetica Sperimentale
Sede di via Zamboni 32
Lunedì ore 16-18 CSL e MultiSpeech
Giovedì ore 16-18 CSL e MultiSpeech
Venerdì ore 16-18 CSL e MultiSpeech
Aula Informatica
Sede di via Centotrecento 18
Martedì ore 15-17.30 MultiSpeech e DataBase
Mercoledì ore 15-17.30 MultiSpeech e DataBase
Per appuntamento: arianna.uguzzoni@unibo.it
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Tramite un esame orale la docente verificherà in
modo approfondito e dettagliato lo status della conoscenza degli
argomenti trattati nel corso e nei testi del programma
Strumenti a supporto della didattica
- Si farà uso di un personal computer per compiere analisi acustiche del parlato e per presentare files video e file audio
- Durante ogni lezione del corso la docente distribuirà numerosi materiali specifici non facilmente reperibili
- Gli studenti sono invitati a consultare periodicamente gli Avvisi pubblicati dalla docente
Link ad altre eventuali informazioni
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Arianna Uguzzoni