45209 - SOCIOLOGIA DEL RISCHIO

Anno Accademico 2008/2009

  • Docente: Paolo Zurla
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: SPS/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Forli
  • Corso: Laurea Specialistica in Criminologia applicata per l'investigazione e la sicurezza (cod. 0466)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso intende sia trasmettere il lessico, i concetti e i modelli interpretativi che in sociologia si sono progressivamente affermati sul tema del ‘rischio', tanto che oggi si può dire di trovarsi di fronte a una specifica subdisciplina, sia far acquisire la conoscenza dei principali processi che sembrano indurre profonde trasformazioni nella definizione, percezione dei rischi, nonché dei modi di prevenirli, entro la società post-industriale. Le conoscenze e le abilità attese sono molteplici. In primo luogo, l'acquisizione da parte dello studente del lessico e della terminologia specifica di questa nuova branca disciplinare. In secondo luogo, la conoscenza dei più importanti approcci e dei modelli in cui si è cercato di spiegare le caratteristiche più significative del concetto di rischio. In terzo luogo, la capacità di individuare ed analizzare le ragioni di affermazione, diffusione, grado di spendibilità dei diversi approcci, ponendoli anche in relazione alle modalità in cui determinati processi sociali incidono sulla definizione, percezione e prevenzione di rischi specifici.

Contenuti

Negli ultimi decenni, e in particolare negli ultimi anni, si è registrato sempre più, nelle società occidentali, un diffuso senso di insicurezza, che spesso diventa una voce significativa delle agende e dei programmi politici. D'altro canto, a questo senso di insicurezza sembrano contribuire anche quei discorsi degli ‘esperti' che mettono continuamente in guardia da innumerevoli rischi derivanti da determinati stili di vita, modelli di sviluppo, ecc.
Il corso intende analizzare le diverse ipotesi avanzate per interpretare il diffondersi di sentimenti di insicurezza fra i diversi gruppi sociali delle società occidentali, in particolare quella secondo la quale l'aumento di importanza del concetto di rischio affondi le sue radici nelle profonde trasformazioni legate al passaggio da una società moderna a una società che può essere definita come postmoderna, postindustriale, tardomoderna. Tale società si sarebbe prodotta a partire dall'erosione o dalla dissoluzione di strutture e istituzioni sociali, economiche e politiche tipicamente moderne – non più in grado quindi di garantire sicurezze e punti di riferimento a tutti, ovunque e in ogni momento della vita – e sarebbe intrinsecamente caratterizzata da un'incertezza diffusa legata ai fenomeni dell'individualizzazione e della decollettivizzazione, alla frammentazione culturale, all'aumento della complessità, all'istituzionalizzazione della flessibilità, al progressivo indebolimento di quei meccanismi di ‘assicurazione' sviluppatisi nel corso della modernità, dei quali i sistemi di welfare rappresentano forse l'esempio più classico.
In quest'ottica, si rende dunque necessario un approccio sociologico al concetto di rischio, mirante non solo a comprenderne i meccanismi di definizione, selezione, percezione, rappresentazione, prevenzione, ma anche a correlarli e a ricondurli ai più ampi processi di trasformazione che la società sperimenta o ha sperimentato recentemente.
Il corso propone quindi un percorso di approfondimento articolato nelle seguenti tappe:
1) un excursus storico sulle trasformazioni subite dal concetto di rischio nel passaggio dal mondo pre-moderno a quello moderno, e poi a quello post- o tardo-moderno;
2) la presentazione delle principali ipotesi interpretative avanzate dalla sociologia per spiegare i cambiamenti sociali degli ultimi decenni, da diversi autori ricondotti all'emergere di una società individualizzata e decollettivizzata, a causa anche di quel processo di erosione sperimentato da strutture e istituzioni sociali, economiche e politiche tipicamente moderne, già richiamato in precedenza;
3) la presentazione, l'analisi e la discussione dei principali approcci al rischio:
- la prospettiva tecnico-scientifica
- l'approccio cognitivista
- l'approccio struttural-funzionalista (M. Douglas)
- l'approccio strutturalista critico (U. Beck, A. Giddens),
- la prospettiva post-strutturalista (basata in gran parte sul lavoro di M. Foucault)
- altri approcci, quali quello fenomenologico o quello psicanalitico (J. Kristeva e E. Grosz)
3) l'individuazione delle aree e dei temi in cui le società tardo-moderne più si mostrano sensibili ai rischi, e la discussione delle possibili politiche di gestione e controllo di tali rischio, ponendo particolare attenzione a:
  i rischi ambientali
  i rischi legati allo stile di vita
  i rischi sanitari
  i rischi relazionali
  i rischi economici
  i rischi della criminalità

Testi/Bibliografia

D. Lupton, Il rischio. Percezioni, simboli, culture , il Mulino, Bologna, 2003.

R. Castel, L'insicurezza sociale. Che cosa significa essere protetti? , Einaudi, Torino, 2004.

T. Pitch, “Sono possibili politiche democratiche per la sicurezza?”, Rassegna italiana di sociologia , a. XLII, n. 1, 2001.

I. Diamanti, F. Bordignon, “Sicurezza e opinione pubblica in Italia”, Rassegna italiana di sociologia , a. XLII, n. 1, 2001.

Metodi didattici

Il corso accentuerà l'attenzione verso l'apparato definitorio-concettuale delle sociologia del rischio, in modo da promuovere l'acquisizione sia della prospettiva disciplinare sia del codice che essa adotta nell'organizzare i propri contenuti. Durante le lezioni verranno utilizzati materiali didattici multimediali e materiali empirici, rintracciati anche in Internet, con l'obiettivo di introdurre gli studenti all'utilizzo di dati e riscontri di natura empirico-documentale.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame si svolgerà in forma orale. Durante il corso, sarà incentivata la partecipazione attiva dello studente all'attività didattica, attraverso la possibile assegnazione di brevi ricerche ed elaborati sui temi oggetto del corso, in particolar modo per quanto riguarda il reperimento di ricerche empiriche e dati statistici, nonché l'analisi di strategie comunicative relativi ai rischi rispetto ai quali i diversi gruppi sociali delle società occidentali si mostrano più sensibile.

Strumenti a supporto della didattica

Videoproiettore, lavagna luminosa, PC.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Paolo Zurla