B5587 - GEOGRAPHY OF INNOVATION

Anno Accademico 2024/2025

  • Docente: Giuseppe Calignano
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: M-GGR/02
  • Lingua di insegnamento: Inglese
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Sviluppo locale e globale (cod. 5912)

    Valido anche per Laurea Magistrale in International Relations (cod. 9084)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso, gli studenti saranno in grado di: 1. mettere in pratica i concetti chiave dell'innovazione in analisi geografiche caratterizzate da un retroterra economico; 2. comprendere il legame esistente tra i risultati nel campo dell'innovazione e i prerequisiti, le strutture e gli attori a livello regionale; 3. discutere i principali approcci teorici negli studi di geografia dell'innovazione e le loro implicazioni per i diversi tipi di sistemi regionali di innovazione; 4. esaminare i flussi di conoscenza multiscalari e il modo in cui possono generare innovazione in regioni caratterizzate da una diversa collocazione geografica e da diversi livelli di sviluppo socioeconomico; 5. discernere le politiche dell'innovazione e riflettere sulla loro applicabilità in diversi contesti geografici.

Contenuti

Nello specifico, il corso verterà sul concetto di innovazione, sulla sua evoluzione nel corso del tempo e sulle principali dinamiche che ne determinano il grado e i principali effetti a livello territoriale.

Alla fine del corso, gli studenti avranno appreso le principali nozioni sull'argomento e saranno in grado di utilizzare varie metodologie d'indagine nel campo della geografia dell'innovazione.

Il corso si propone di fornire un'ampia panoramica dei maggiori temi emersi nella letteratura geografica di riferimento, tra cui:

- la definizione di innovazione e la sua diffusione a livello spaziale;

- l'impatto dei diversi modelli di innovazione a livello territoriale;

- il ruolo delle politiche dell'innovazione, intese come possibile strumento per ridurre le disparità territoriali;

- le reti innovative e i diversi sistemi di innovazione a varia scala geografica;

- le basi di conoscenza e come esse contribuiscano alle dinamiche spaziali e relazionali dell'innovazione;

- il ruolo delle università nei processi innovativi e nella competitività a livello territoriale.

Testi/Bibliografia

Testi per gli studenti frequentanti:

Libro di testo:

Fagerberg, J. (ed.), Mowery, D.C. (ed.) (2009), The Oxford Handbook of Innovation. Oxford Academic. DOI: https://doi.org/10.1093/oxfordhb/9780199286805.001.0001. Solo i capitoli 1, 3, 6, 7, 8, 11, 12, 14 e 18.

Coe, N. M., Advanced Introduction to Global Production Networks. Edward Elgar

Articoli accademici e capitoli di libri:

Durante il corso verranno suggerite varie letture (articoli accademici e capitoli di libri) su specifici argomenti che consentiranno agli studenti di preparare la presentazione da tenere in classe e la prova scritta (a tal proposito, si veda la sezione ‘Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento’).

Gli studenti non frequentanti devono studiare tutti i testi elencati in precedenza. In aggiunta, gli studenti non frequentanti devono studiare tutti i testi elencati qui di seguito:

Calignano, G., & Quarta, C. A. (2014). University of Salento’s transactional relations: assessing the knowledge transfer of a public university in Italy. ERDKUNDE, 68(2), 109–123. https://doi.org/10.3112/erdkunde.2014.02.03 

Castellacci, F., & Archibugi, D. The technology clubs: The distribution of knowledge across nations, Research Policy, Volume 37(10): 1659-1673, ISSN 0048-7333, https://doi.org/10.1016/j.respol.2008.08.006

Chesbrough, H.W. (2003), The Era of Open Innovation, MIT Sloan Management, Review VOL.44 NO.3: 35-41. 

Feldman, M.P., Kogler, D.F. Chapter 8 - Stylized Facts in the Geography of Innovation, Editor(s): Bronwyn H. Hall, Nathan Rosenberg, Handbook of the Economics of Innovation, North-Holland, Volume 1, 2010, Pages 381-410, ISSN 2210-8807, ISBN 9780444519955, https://doi.org/10.1016/S0169-7218(10)01008-7

Foray, D., & Lissoni, F., Chapter 6 - University Research and Public–Private Interaction, Editor(s): Bronwyn H. Hall, Nathan Rosenberg, Handbook of the Economics of Innovation, North-Holland, Volume 1, 2010, Pages 275-314, ISSN 2210-8807, ISBN 9780444519955, https://doi.org/10.1016/S0169-7218(10)01006-3 .

Giuliani, E. (2007), The selective nature of knowledge networks in clusters: evidence from the wine industry, Journal of Economic Geography, 7(2): 139–168, https://doi.org/10.1093/jeg/lbl014

Feldman, M.P., Kogler, D.F. Chapter 8 - Stylized Facts in the Geography of Innovation, Editor(s): Bronwyn H. Hall, Nathan Rosenberg, Handbook of the Economics of Innovation, North-Holland, Volume 1, 2010, Pages 381-410, ISSN 2210-8807, ISBN 9780444519955, https://doi.org/10.1016/S0169-7218(10)01008-7

Lundvall, B. (2007). National Innovation Systems—Analytical Concept and Development Tool. Industry and Innovation, 14(1), 95–119. https://doi.org/10.1080/13662710601130863

Mathieu, A. (2011). "University-Industry interactions and knowledge transfer mechanisms: a critical survey," Working Papers CEB 11-015, ULB -- Université Libre de Bruxelles.

Trippl, M., Sinozic, T., & Lawton Smith, H. (2015). The Role of Universities in Regional Development: Conceptual Models and Policy Institutions in the UK, Sweden and Austria. European Planning Studies, 23(9), 1722–1740. https://doi.org/10.1080/09654313.2015.1052782

Tödtling, F., Isaksen, A., Trippl, M. (2018). Innovation policies for regional structural change: Combining actor-based and system-based strategies. In A. Isaksen, R. Martin, & M. Trippl (Eds.), New avenues for regional innovation systems – Theoretical advances, empirical cases and policy lessons (pp. 221–238). Springer.

Metodi didattici

Lezioni frontali; presentazioni in classe seguite da discussione; redazione di un paper in stile accademico. 

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

 Studenti frequentanti (presentazione e discussione in classe; prova scritta):

Gli studenti frequentanti dovranno preparare una presentazione da esporre in classe che preveda la discussione critica di uno dei temi trattati durante il corso oppure l’illustrazione di un caso di studio. In entrambi i casi, l’argomento sarà concordato con il docente. Contestualmente, gli studenti frequentanti dovranno discutere la presentazione di un compagno di corso. La modalità con cui avverranno presentazioni e discussioni sarà spiegata nel dettaglio durante la prima lezione.

La prova scritta consisterà nella redazione di un paper. Il tema del paper sarà lo stesso della presentazione in classe e consisterà pertanto nella discussione critica di uno dei temi trattati durante il corso oppure nell’illustrazione di un caso di studio. La lunghezza del paper sarà di circa 4.000 parole e dovrà essere redatto in uno stile accademico. Se il numero di studenti frequentanti lo consentirà, saranno previste attività di laboratorio in classe con lo scopo di discutere maggiormente nel dettaglio il tema affrontato e monitorare i progressi di ciascuno studente in previsione dell’invio dell’elaborato finale che sarà oggetto di valutazione.

Per gli studenti che avranno frequentato almeno l’80% delle lezioni previste, il voto finale si baserà sui seguenti parametri:

  • 30% determinato dalla qualità della presentazione, dell’analisi critica dell’argomento scelto o del caso di studio trattato, così come dalla qualità della discussione del lavoro presentato da un compagno di corso;
  • 70% determinato dalla qualità del paper redatto in stile accademico.

 

Studenti non frequentanti (esame orale):

Esame orale attraverso cui verrà valutata la preparazione complessiva sugli argomenti trattati nel corso. I testi da studiare sono indicati nella sezione ‘Testi/Bibliografia’

 

RIFIUTO DEL VOTO: Lo studente che supera la prova può rifiutare il voto una sola volta. Tale principio è conforme a quanto specificato nel Regolamento Didattico di Ateneo, art. 16, co. 5, modificato dalla delibera del Senato Accademico approvata dal CdA nel febbraio 2018: “in caso di esito positivo lo studente può chiedere di rifiutare il voto. Il rifiuto deve essere concesso dal docente almeno una volta sul singolo insegnamento”. Dopo un rifiuto, qualsiasi esito positivo verrà verbalizzato.

I candidati possono fare valere soltanto la votazione conseguita nel più recente tentativo di superare l'esame.

Inoltre, per ciò che concerne la modalità di valutazione:

- Gli studenti frequentanti che rifiutano il voto presenteranno un nuovo paper che dovrà trattare un tema completamente diverso da quello presentato in aula e originariamente concordato con il docente per la stesura del primo elaborato. Nel caso di nuovo tentativo, inoltre, gli studenti frequentanti dovranno lavorare in autonomia, ma potranno beneficiare del supporto del docente nella definizione della domanda di ricerca e nello sviluppo dell’elaborato. Il nuovo paper contribuirà al 70% del voto finale, mentre la presentazione tenuta in classe continuerà a contribuire per il restante 30%.

- Gli studenti non frequentanti che rifiutano il voto sosterranno una nuova prova orale.

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Il voto finale verrà determminato in base ai seguenti criteri:

  • Preparazione su un numero limitato di argomenti affrontati nel corso e/o nei libri di testo, limitata capacità di analisi, linguaggio complessivamente corretto: voto 18-19;
  • Preparazione su un numero limitato di argomenti affrontati nel corso e/o nei libri di testo, sufficiente capacità di analisi, linguaggio corretto: voto 20-24;
  • Preparazione su un numero ampio di argomenti affrontati nel corso e/o nei libri di testo, capacità di compiere scelte autonome di analisi critica, padronanza della terminologia specifica: voto 25-29;
  • Preparazione esaustiva sugli argomenti affrontati nel corso, capacità di compiere scelte autonome di analisi critica e abilità nel fare collegamenti, piena padronanza della terminologia specifica e capacità di argomentazione e autoriflessione: voto 30-30L.

Strumenti a supporto della didattica

Computer e proiettore.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Giuseppe Calignano