- Docente: Roberto Pasini
- Crediti formativi: 4
- SSD: ICAR/14
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Moduli: Roberto Pasini (Modulo 1) Amir Djalali (Modulo 2)
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Advanced design (cod. 9256)
-
Orario delle lezioni (Modulo 1)
dal 06/03/2025 al 12/06/2025
-
Orario delle lezioni (Modulo 2)
dal 06/03/2025 al 12/06/2025
Conoscenze e abilità da conseguire
Il modulo fornisce un approfondimento sulle dinamiche dello sviluppo urbano come motore per la definizione di modelli architettonici ripetibili sul territorio, sulla rete di infrastrutture e di sistemi digitali necessari per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio architettonico, culturale e artistico. Al termine del corso lo studente sa: comprendere le dinamiche dello sviluppo urbano; sviluppare competenze per la comprensione di modelli architettonici ripetibili sul territorio; definire sistemi e servizi utili alla conoscenza della città e necessari per il suo utilizzo.
Contenuti
Organizzazione dei moduli didattici:
Il "Laboratorio di Design dei sistemi B C.I." è un corso integrato costituito dagli insegnamenti di "Analisi dell’ambiente costruito - moduli 1 e 2" (4 CFU) e "Service design per l'innovazione" (6 CFU). I moduli di analisi offrono competenze e strumenti per una lettura dello spazio contemporaneo propedeutica al progetto innovativo dei servizi da offrire alle comunità che abitano l'urbanità diffusa del presente tra città, peri-urbano, campagna e natura. Il laboratorio nel suo insieme è finalizzato all'apprendimento di conoscenze preparatorie al percorso di tesi magistrale e integra i contributi del settore del progetto urbano e del paesaggio e del settore del design dei servizi.
Spazio contemporaneo:
La recente esplosione delle comunità umane è spesso descritta come un processo di urbanizzazione planetaria. La piattaforma naturale è alterata estesamente e profondamente da azioni umane dirette ed effetti indiretti. È dibattuta la sussistenza di margini di natura pristina, in riferimento alle ecologie oloceniche successive ai ritiri glaciali post-würmiani. Le comunità umane hanno esplorato e colonizzato lo spazio naturale, ne hanno estratto risorse, minerali e organiche, lo hanno infrastrutturato, cioè hanno modificato le morfologie e i metabolismi per limitare i rischi e ottimizzare i vantaggi degli habitat originari. Le produzioni di beni e servizi sono proliferate generando nuovi contesti artificiali. Flussi di scarti sono stati riversati nella geosfera, nell’idrosfera e nell’atmosfera alterando i processi fondamentali. Sono state anche tessute trame semantiche sulle geografie naturali, narrative e mitologie alla ricerca di un senso più compiuto per la vita individuale e collettiva: patrimonio immateriale (culturale, estetico, morfologico, geo-storico) che trasforma il territorio nel più complesso ‘palinsesto paesaggistico’. L'onda della digitalizzazione alimenta ora l’espansione di un nuovo spazio virtuale, quinta dimensione parallela alla sfera dello spazio materiale e del tempo. Questa rete di limitata materialità sembra acquisire ora coscienza autonoma, sotto la denominazione di intelligenza artificiale, e si propone come principio di regolazione complessivo. Elementi naturali, oggetti artificiali, società umane, reti ibride fuse in un collettivo cibernetico compongono il ‘continuum paesaggistico contemporaneo’, o più semplicemente ‘ambiente costruito’, attraversato da rischi di collasso e anche proiettato verso scenari di autoregolazione intelligente.
Analisi dell’ambiente costruito:
Nei moduli di “Analisi dell’ambiente costruito” ci si propone di sviluppare competenze, metodi e strumenti per la lettura, l’interpretazione e la rappresentazione dell’apparato che abbiamo chiamato ‘continuum paesaggistico contemporaneo’. Attraverso esercitazioni applicative, introdotte da sessioni teoriche snelle, si affronterà il problema della caratterizzazione di un ambito paesaggistico contemporaneo proposto dai docenti. La caratterizzazione procederà attraverso l’identificazione di scale, livelli, elementi e sistemi fondamentali del contesto specifico, la valutazione di questi attraverso parametri rilevanti e la conseguente mappatura in elaborati grafici informativi. In particolare si analizzeranno e mapperanno morfologie e metabolismi delle sfere di natura, società e significato: topografie di sistemi naturali attivi e fossili, risorse, servizi ecosistemici, riserve e flussi di materia, energia, informazione, integrità, biodiversità, resilienza; reti infrastrutturali e strutturali costruite dalle società umane, produzione primaria e secondaria, attività terziaria, offerte (prodotti e servizi), consumo, sostenibilità ecologica; regimi sociopolitici e sistemi di governance instaurati sugli apparati materiali, diritti del soggetto, collettivi e delle entità non-umane, regimi di accessibilità, protezione e gestione dei beni comuni, attività terziarie avanzate e quaternarie, sistemi di sinergia e competizione con ambiti spaziali alle scale di prossimità, regionale, continentale e globale; autopercezione, consapevolezza culturale, senso di appartenenza elettiva e capacità di inclusione delle comunità residenti in relazione all’ambito paesaggistico.
Obiettivi:
Dall’analisi complessiva si svilupperà un’interpretazione critica della nuova forma di urbanità diffusa, o post-urbanità, identificando gli attributi fondamentali, le prerogative, i diritti della cittadinanza nel 'continuum paesaggistico contemporaneo'. L’esercizio è in particolare orientato a formare un’interpretazione del sistema di risorse, tra queste i fondamentali beni comuni, e servizi a cui la contemporanea condizione di urbanità diffusa ha accesso o a cui aspira. Tale interpretazione critica risulterà propedeutica allo sviluppo di scenari propositivi di innovazione nell’offerta, nell’ottimizzazione o estensione di questa, e nella forma di erogazione di beni e servizi, oggetto delle altre sezioni progettuali del laboratorio integrato.
Testi/Bibliografia
La bibliografia dell'insegnamento sarà composta da brevi estratti desunti dalle fonti che seguono e assegnati dai docenti settimanalmente.
L'ambiente costruito come continuum paesaggistico contemporaneo:
- Christian Schmid, Monika Streule, eds. (2023) Vocabularies for an Urbanising Planet: Theory Building through Comparison, Birkhäuser [Open Access]
- Neil Brenner, Nikos Katsikis (2020) 'Operational Landscapes: Hinterlands of the Capitalocene', Architectural Design, 90(1): 22-31 [Open Access]
Mappare/tracciare per comprendere l'ambiente costruito:
- Carola Hein, Yvonne van Mil, Lucija Azman-Momirski (2023) Port City Altlas. Mapping European Port City Territories: From Understanding to Design, nai010 publishers
- Jill Desimini, Charles Waldheim (2016) Cartographic Grounds: Projecting the Landscape Imaginary, Princeton Architectural Press
Paesaggi peri-urbani diffusi e paesaggi urbani densi dell'ambiente costruito:
- Martin Basdevant, ed. (2021) Transforming Landscapes: Michel Desvignes Paysagiste, Birkhäuser [B. Interdip. Ingegneria e Architettura, Bologna]
- Pablo Sendra, Richard Sennett (2020) Designing Disorder: Experiments and Disruptions in the City, Verso [B. Interdip. Ingegneria e Architettura, Bologna]
Lettura ecosistemica dell'ambiente costruito:
- Richard T.T. Formann (2019) Towns, Ecology, and the Land, Cambridge University Press [SBA online access / B. Alberti, Campus Cesena]
- Richard T.T. Formann (1981) 'Interaction Among Landscape Elements', in Proc. Int. Congr. Neth. Soc. Landscape Ecol., Pudoc Wageningen [Open Access]
Elementi di GIS e dati aperti:
- Ramdani, Fatwa (2023) Exploring the Earth with QGIS. A Guide to Using Satellite Imagery at Its Full Potential, Springer
- QGIS Workshop and video tutorial, Harvard University [Open Access, https://gis.harvard.edu/qgis-workshop-and-video-tutorials-0]
Esperienze di cartografie radicali:
- Lorenza Pignatti (2023) Cartografie radicali. Attivismo, esplorazioni artistiche, geofiction, Meltemi
- Kollektiv Orangotango+ (2018) This is not an Atlas. A Global Collection of Counter-Cartographies, Transcript [Open Access]
Attraversamenti e derive nell’Ambiente Costruito:
- Rebecca Solnit (2018) Storia del Camminare, Ponte alle Grazie
- Francesco Careri (2006) Walkscapes. Camminare come pratica estetica, Einaudi
La fotografia e il paesaggio contemporaneo:
- Robert Adams et al. (2009) New topographics, Steidl
- Luigi Ghirri, Gianni Leone, Enzo Velati, eds. (2024) Viaggio in Italia, Quodlibet
Metodi didattici
L'insegnamento si svilupperà attraverso lezioni frontali e attività pratiche finalizzate all'analisi dell'ambiente costruito, il continuum paesaggistico contemporaneo attraversando la città consolidata e diffusa fino ai sistemi di rilevanza naturalistica. Le esercitazioni pratiche saranno integrate da contributi teorici a supporto dell’attività progettuale.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Seminari di presentazione e discussione dei risultati delle attività pratiche, durante lo svolgimento dei moduli e alla prova finale d’esame.
L'esame finale degli insegnamenti di "Analisi dell’ambiente costruito" (4 CFU) e "Service Design per l'innovazione" (6 CFU) andrà sostenuto in maniera congiunta e la valutazione terrà conto dei risultati raggiunti in entrambi.
L'esame finale combinerà la valutazione delle esercitazioni progettuali sviluppate nell’ambito dei singoli moduli di insegnamento e una discussione orale sui contenuti delle attività svolte durante il corso.
Strumenti a supporto della didattica
Lezioni frontali con proiezione di diapositive; esercitazioni pratiche sui temi affrontati; analisi e rappresentazione dei fenomeni di produzione spaziale nel continuum paesaggistico contemporaneo.
Gli studenti che per ragioni dipendenti da diverse abilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Roberto Pasini
Consulta il sito web di Amir Djalali