96365 - PROCESSI E FORME DELLA CREAZIONE SCENICA. LABORATORIO (1) (A-L)

Anno Accademico 2024/2025

  • Docente: Enrico Pitozzi
  • Crediti formativi: 6
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 5821)

    Valido anche per Laurea in Lettere (cod. 8850)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del laboratorio lo studente: sa riconoscere e contestualizzare i processi compositivi e drammaturgici di una messa in scena, a partire dall’analisi di fonti dirette e indirette; sa individuare ed analizzare – a partire da documenti audiovisivi – i riferimenti filosofici, intertestuali, interculturali ed iconografici che guidano il processo di composizione; sa orientarsi nei processi di creazione contemporanea e collocarli in una corretta prospettiva storico-culturale.

Contenuti

inizio lezioni: 12 novembre 2024

fine lezioni: 12 dicembre 2024

GIORNI/ORARI

Martedì | giovedì | venerdì 15h-17h

La frequenza in presenza è fortemente consigliata e costituisce la seconda parte obbligatoria di STORIA DEL TEATRO. ISTITUZIONI (1) (A-L) - 6 cfu. È possibile sostenere l’esame con il programma da frequentanti soltanto qualora si superi la soglia del 80% di frequenza di ogni modulo, pari a 24 ore. Qualora non si raggiunga tale soglia o non si abbia la possibilità di frequentare il corso, è necessario sostenere l’esame con il programma da non frequentanti (dettaglio nella sezione dedicata).

Passaggio di lettera (A-L => M-Z; M-Z => A-L)

L’insegnamento di Storia del Teatro e dello Spettacolo è suddiviso in due corsi a seconda della lettera del cognome (A-L; M-Z). Il passaggio da una lettera all’altra è possibile unicamente in presenza di: (i) sovrapposizione con altro corso; (ii) comprovate esigenze lavorative. In entrambi i casi, è necessario prendere contatto con il docente del corso di destinazione e motivare la richiesta di cambiamento producendo adeguata documentazione.

Titolo Modulo 2 (6 CFU): Forme della visione

Questa sezione di carattere laboratoriale è la naturale continuazione, in termini operativi, della precedente sezione storico-critica. Essa tende a sviluppare in modo laboratoriale, dunque con il coinvolgimento degli studenti, in forma individualmente o di gruppo, nella visione e nell’analisi dei processi creativi adottati da alcuni artisti nella composizione di opere che richiamano le tematiche sviluppate e discusse nella sezione storico-teorica. Nello specifico – e alla luce del tema dell’illusione e del sogno – andremo a decostruire il processo creativo adottato da alcuni registi nel comporre le immagini sceniche come punto di caduta della rappresentazione. In questo senso compiremo una vera e propria analisi contestuale degli elementi compositivi, sia di natura scenica che extra-scenica (letterari, iconografici ecc.), così da riconoscere e contestualizzare i processi compositivi e drammaturgici di una messa in scena, a partire dall’analisi di fonti dirette e indirette.

Nello specifico, alcune delle opere sulle quali ci concentreremo sono:

Valter Malosti, Poemetti (2024)

Societas Raffaello Sanzio, Tragedia Endogonidia (2002-2004).

Romeo Castellucci, Parsifal (2014).

Antonin Artaud, Pour en finir avec le juogement de dieu (1947)

Carmelo Bene, Riccardo III (1977).

Carmelo Bene, Manfred (1979).

Bob Wilson Philip Glass Einstein on the Beach (1976 - ripresa nel 2014)

Bob Wilson e Arvo Pärt, Adam’s Passion, 2015.

Shiro Takatani, ST/LL (2015).

Studenti/esse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si suggerisce di mettersi subito in contatto con l’ufficio di Ateneo responsabile e con il docente, per cercare insieme le strategie più efficaci nel seguire le lezioni e/o nel preparare l’esame.

Testi/Bibliografia

Modulo 2 (6 CFU) 96365 - PROCESSI E FORME DELLA CREAZIONE SCENICA. LABORATORIO (1) (A-L)

un volume a scelta tra:

a)- H-T. Lehmann, Il teatro postdrammatico, Imola, Cuepress, 2017.

b)- V. Di Bernardi, Mahābhārata. L’epica indiana e lo spettacolo di Peter Brook, Roma, Bulzoni, 1989 + V. Valentini, Eimuntas Nekrosius, Catanzaro, Rubettino, 2000.

c)- M. De Marinis, Ripensare il Novecento Teatrale. Paesaggi e spaesamenti, Roma, Bulzoni, 2018.

d)- E. Fischer-Lichte, Estetica del performativo, Roma, Carocci, 2014.

Metodi didattici

Lezioni frontali, con analisi e approfondimento dei concetti trattati, analisi guidate delle opere audiovisive della scena teatrale.

Il corso mette in gioco il contributo teorico, analitico e critico-operativo del docente e degli studenti e si svilupperà secondo lezione frontali.

Altre indicazioni bibliografiche, in lingua straniera, verranno fornite e discusse durante lo svolgimento del corso, così da inquadrare le problematiche sollevate in una più ampia cornice analitica.

Approfondimenti e letture critiche, nonché una scheda con l'indicazione dei materiali discussi durante ogni lezione, saranno caricate sulla piattaforma "Virtuale" dell'insegnamento.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La valutazione del corso avverrà secondo i modi, i tempi e le direttive stabilite dal corso di studi. Si baserà su un colloquio orale.

Nella valutazione della prova si terrà conto, in particolare, della capacità dello studente di sapersi orientare all'interno del materiale bibliografico d'esame al fine di trarre le informazioni utili che gli permetteranno di illustrare temi e problemi e di saperli collegare tra loro.

Si valuteranno quindi:

- La padronanza dei contenuti

- La capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti

- La capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica, un’ottima padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (30 e lode e 30).

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi e una loro lettura critica, una buona padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di buoni (29-27).

Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete (26-24).

Lacune formative e/o linguaggio poco preciso – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti sufficienti (23-21).

Lacune formative e/o linguaggio impreciso – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti appena sufficienti (20-18).

Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici saranno valutati negativamente (<18).

 

Studenti/esse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile: sarà sua cura proporre agli/alle studenti/esse interessati/e eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.

Strumenti a supporto della didattica

Materiali audiovisivi, archivi digitali, piattaforme e siti web.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Enrico Pitozzi

SDGs

Istruzione di qualità Partnership per gli obiettivi

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.