- Docente: Francesco Bellucci
- Crediti formativi: 6
- SSD: M-FIL/05
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Semiotica (cod. 8886)
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dal 12/11/2024 al 12/12/2024
Conoscenze e abilità da conseguire
Al terminedel corso lo studente ha acquisito la capacità di leggere testi e analizzare questioni relative aiprincipali autori, testi e problemi della filosofia della comunicazione, con specifico riferimento alla tradizione semiotica e a quella filosofico-linguistica, e con speciale attenzione al lavoro bibliografico, alla ricostruzione storico-testuale, e all'interpretazione critica
Contenuti
Linguaggio, comunicazione, intelligenza
Il corso di quest’anno è dedicato al dibattito contemporaneo sull’origine, la natura, la funzione biologica e sociale della comunicazione e del linguaggio. Verranno presentati e discussi in dettaglio due modelli teorici recenti e molto influenti. (i) Nella prima parte del corso verrà trattata la teoria della struttura cooperativa della comunicazione umana di Michael Tomasello, che ha sia una componente ontogenetica che una componente filogenetica. Tomasello sostiene che la comunicazione cooperativa è emersa negli esseri umani prima nei gesti deittici (indici) e imitativi (icone) e poi si è sviluppata in comunicazione convenzionale (simbolica), essa stessa inizialmente gestuale e poi vocale, sulla base di una “infrastruttura di intenzionalità condivisa”. In questa prospettiva, la comunicazione umana costituisce un adattamento biologico all’interazione sociale cooperativa in generale. (ii) Questo modello mette in discussione l’idea che la conoscenza linguistica sia innata. La seconda parte del corso è dedicata a un recente e influente libro di Robert C. Berwick and Noam Chomsky sulla natura e l’evoluzione del linguaggio. La prospettiva di quest’opera è biolinguistica ed evoluzionista, ma discute criticamente il modello darwiniano dell’evoluzione del linguaggio. Gli autori sostengono che il linguaggio – la “facoltà di linguaggio”, in breve, la sintassi e le sue proprietà computazionali – si sono evolute primariamente come strumento del pensiero e secondariamente come strumento di comunicazione. In questa prospettiva, la comunicazione umana non viene vista come l’elemento chiave nella comparsa e nell’evoluzione del linguaggio (filogeneticamente parlando). (iii) L’analisi del dibattito sull’evoluzione del linguaggio e della comunicazione costituisce lo fondo per provare ad affrontare il problema, sempre più presente nel dibattito in filosofia della mente e del linguaggio, riguardante le proprietà linguistiche e comunicative dei programmi di intelligenza artificiale e dei LLM (large language models). La terza parte del corso sarà dedicata a questo argomento. La domanda cui si cercherà di rispondere è: cosa possono dire la scienza linguistica e la filosofia del linguaggio sulla differenza tra l’uso del linguaggio e della comunicazione negli umani e nelle macchine? Proveremo a rispondere a questa domanda anche attraverso i risultati di alcuni recenti esperimenti neurolinguistici progettati da Andrea Moro e dal suo gruppo.
Testi/Bibliografia
M. Tomasello, Le origini della comunicazione umana, Milano, Cortina, 2009 (ed. or. Origins of Human Communication, Cambridge MA, The MIT Press, 2008)
R.C. Berwick, N. Chomsky, Perché solo noi. Linguaggio ed evoluzione, Torino, Bollati Boringhieri, 2016 (ed. or. Why Only Us. Language and Evolution. Cambridge MA, The MIT Press, 2016)
N. Chomsky, “The False Promise of ChatGPT”, New York Times, March 8, 2023; trad. in Gli Asini maggio-giugno 108, nuova serie/2023.
A. Moro, “Embodied syntax: Impossible languages and the irreducible difference between humans and machines”, Sistemi intelligenti 2/2023, pp. 321–328
Metodi didattici
Lezioni frontali e a carattere seminariale. E’ consigliata la partecipazione diretta alle attività del corso.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
L’esame consiste in un colloquio orale oppure nella elaborazione di un breve saggio (tesina). Scopo dell’esame è verificare la conoscenza e la capacità di discussione ed elaborazione critica delle teorie e dei testi discussi a lezione. Il voto è assegnato tenendo conto dei seguenti livelli di valutazione:
30 e lode: prova eccellente per solidità delle conoscenze, ricchezza dell'articolazione discorsiva, proprietà espressiva e interesse di interventi critici;
30: prova ottima, conoscenze complete e adeguate, ben articolate ed espresse correttamente, con interventi critici interessanti;
29-27: prova buona, conoscenze più che soddisfacenti, espressione corretta.
26-24: prova discreta, conoscenze presenti nelle linee essenziali, ma non esaurienti e/o non sempre articolate con correttezza;
23-21: prova sufficiente, conoscenze presenti in modo generale ma superficiale; espressione spesso non appropriata e articolazione del discorso confusa;
20-18: prova appena sufficiente, espressione e articolazione del discorso con lacune anche di rilievo;
<18: prova insufficiente, conoscenze assenti o molto lacunose, mancanza di orientamento nella disciplina, espressione carente e gravemente lacunosa.
Persone con disabilità e DSA
Le persone con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento hanno diritto a speciali adattamenti in relazione alla loro condizione, previa valutazione del Servizio d’ateneo per le studentesse e gli studenti con disabilità e DSA. Si prega di non rivolgersi al/la docente, ma di contattare il Servizio per un appuntamento. Sarà cura del Servizio stabilire quali adattamenti si rendono opportuni. Maggiori informazioni alla pagina:
https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it/per-studenti
Strumenti a supporto della didattica
Presentazioni con PowerPoint, materiali audiovisivi. Copia di questi sarà messa a disposizione tramite virtuale.unibo.it.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Francesco Bellucci