- Docente: Paola Govoni
- Crediti formativi: 6
- SSD: M-STO/05
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
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Corso:
Laurea Magistrale in
Scienze filosofiche (cod. 8773)
Valido anche per Laurea Magistrale in Biodiversità ed evoluzione (cod. 5824)
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dal 13/11/2024 al 20/12/2024
Conoscenze e abilità da conseguire
L’insegnamento affronta il tema delle interazioni tra natura, culture e tecnologie in prospettiva transdisciplinare e di lungo periodo. Al termine del corso la studentessa e lo studente: – hanno approfondito casi storici e dati contemporanei; – si orientano autonomamente tra le fonti e gli strumenti critici sul tema.
Contenuti
Ripensare l'Antropocene. Oltre natura e cultura
Dialoghi interdisciplinari su umanità e altre specie, tecnologie, ambiente e società
Questo insegnamento (le cui lezioni iniziano il 13 novembre, orari al link) è di impostazione seminariale.
Domanda guida: Come affrontare il surriscaldamento terrestre e geopolitico senza cedere a indifferenza, negazionismo o ansia climatica? Per rispondere, in questo corso si propone di ripartire dal chiederci chi siamo oltre la dicotomia natura-cultura, per individuare un contesto che ci renda consapevoli che ogni gesto umano – personale, politico, tecnologico – ha un effetto sul pianeta. L'obiettivo è concreto: alimentare una resilienza che sia di sostegno a forme diverse di attivismo, inevitabilmente ambientale quanto sociale. Ma per mantenere la rotta su questi obiettivi dobbiamo prima decidere dove posizionarci.
Purtroppo, non siamo sull’Olimpo e in particolare nell’ultimo secolo giocare al Prometeo non è stata un’idea intelligente. Sembrano più interessanti le posizioni di certe studiose consapevoli del «profondo legame tra coscienza del limite e coscienza delle interdipendenze» (Elisabetta Donini, 2021, p. 186, cit. in Govoni, Belcastro, Bonoli, Guerzoni, 2024, in programma).
È in quest’ottica che il corso invita a ricordarci di appartenere a una specie tra le altre per prendere le parti del sistema Terra, o Gaia, nella formulazione di James Lovelock e Lynn Margulis, di cui diremo. Potremo così praticare la cultura del limite e, rifiutando quella del dominio (come suggerito fin dall’Ottocento da molte autrici e scienziati che richiameremo), ridimensionare i consumi e i toni del dibattito. Perché l’unico obiettivo possibile è adattarci a quell’Antropocene che abbiamo scatenato, rallentandolo attraverso una transizione a fonti rinnovabili e a relazioni umane davvero inclusive.
Il sistema Terra come la nostra nuova dimensione onlife (Floridi 2015), non sono contesti casuali e il rischio di dominare o essere dominate è continuo. È a partire da queste consapevolezze che dobbiamo imparare a fare le nostre scommesse. Ed è evidente che per questa impresa non ci bastano le scienze naturali (Condemi e Savatier, 2018, in programma) o le scienze sociali (Latour, 2019, in programma): ci servono tutte e non sono mai abbastanza (Govoni, Belcastro, Bonoli, Guerzoni, 2024, in programma).
La proposta è di fare più spesso nostra quella cultura curiosa e indifferente ai conformismi educativi e ai confini tra cultura accademica, popolare e comunicativa: l’errore e la banalità si possono nascondere ovunque. Di questo modo di procedere – che, tra gli altri, è stato di Charles Darwin – scriveva sogghignando lo scrittore e chimico Primo Levi:
"Ho corso insomma da isolato, ed ho seguito una via serpeggiante, annusando qua e là, e costruendomi una cultura disordinata, lacunosa e saputella" (Primo Levi, Opere, ii, 1985, p. 801, cit. in Domenico Scarpa, 2020, p. xxxii, cit. in Govoni, Belcastro, Bonoli, Guerzoni, 2024, in programma).
Questa la ragione per cui i testi in programma non sono specialistici, ma comunicativi, e parte delle lezioni saranno dedicate alla storia, forme e funzioni del genere nel Novecento denominato divulgazione e ora comunicazione scientifica. Si tratta di letteratura che - quando di qualità - può favorire scambi interdisciplinari tra esperte-i, sostenere la costruzione di conoscenza originale e aiutare chiunque a orientarsi in una realtà, ormai sempre anche digitale, dove è necessario saper scegliere di volta in volta le fonti dalle quali attingere informazioni verificate: che si tratti di innalzamento delle temperature globali terrestri, della prossima pandemia, di crash informatici come quello che ha rischiato di paralizzare il pianeta nel luglio 2024. Fonti sempre anche politiche.
E' a partire da questo doppio posizionamento - di appartenenti a una specie tra le altre che concepiscono la scienza come cultura che media tra la politica e ciò che chiamiamo natura - che parleremo di Antropocene, il termine che si è imposto nella sfera pubblica in ogni lingua. Un concetto che supera il confine tra naturale e sociale. Anzi, lo ignora del tutto (Latour, 2020).
Indagheremo questi macro-temi adottando un approccio integrato che mette in dialogo le scienze naturali con le scienze sociali, tipico degli studi della scienza – science studies - o su scienza, tecnologia e società (STS); un approccio che sarà introdotto nelle prime lezioni.
Gli STS sostengono collaborazioni innovative e interdisciplinari all’intersezione tra la società e conoscenze naturali, tecnologiche, storiografiche e filosofiche, sostenendo politiche e comportamenti meno autoreferenziali e antropocentrici.
MOLTO IMPORTANTE
In caso di tosse, raffreddore, mal di gola o altri sintomi (anche lievi) chi frequenta le lezioni (di questo come di altri corsi) è cortesemente invitat* a indossare una mascherina fpp2 o superiore. Grazie!
Testi/Bibliografia
La bibliografia è la stessa per Scienze filosofiche e Biodiversità e Evoluzione:
1. Moduli in PowerPoint delle lezioni, brevi articoli e saggi che saranno caricati in piattaforma “Virtuale”, incluso B. Latour, La scienza in azione. Introduzione alla sociologia della scienza, Edizioni di Comunità, Torino, 1998, pp. 3-81 (pagine caricate in piattaforma).
2. Bruno Latour, Essere di questa Terra. Guerra e pace ai tempi dei conflitti ecologici, a cura di Nicola Manghi, Torino : Rosenberg & Sellier, 2019 (Introduzione e 2 capitoli a scelta).
3. Silvana Condemi e François Savatier, Noi siamo Sapiens. Alla ricerca delle nostre origini, Torino, Bollati Boringhieri, 2019 (1° ed. orig. 2018)
4. P. Govoni, M.G. Belcastro, A. Bonoli, G. Guerzoni, Ripensare l'Antropocene. Oltre natura e cultura, Carocci, Roma, 2024 (in libreria dal 13 settembre). Il volume offre, nel primo capitolo, un esempio di come applicare pragmaticamente gli studi su scienza, tecnologia e società (STS) ai quesiti che cos'è e come funziona la scienza in relazione a questioni socio-ambientali cruciali per la sopravvivenza delle nostre (in)civiltà. Gli studi di genere sono un altro degli strumenti usati nel libro, dove si cita l'impegno delle donne in ambito ambientale - nel passato e oggi; si discute della storia evolutiva dell'umanità e dei pregiudizi misogini che hanno condizionato l'antropologia fino in tempi recenti; si considera il ruolo dei rapporti tra generazioni e generi a sostegno della nostra resilienza. Il volume è frutto di un lavoro interdisciplinare condotto dalle autrici in dialogo con un paio di migliaia di studentesse e studenti - cui nel libro si dà la parola - di biologia, filosofia, ingegneria, educazione dell'Università di Bologna.
N.B.: Il programma è lo stesso per frequentanti, non frequentanti e per chi in mobilità Erasmus.
Classici di riferimento:
- Charles Darwin, On the Origin of Species by Means of Natural Selection, Murray, London, 1859, disponibile qui. In italiano, ed. Rizzoli, 2009 (trad., introd. e cura di G. Pancaldi), unica trad. della 1a edizione di The Origin, successivamente corretta da Darwin.
- James Lovelock, Gaia. A new look at life on Earth, Oxford University press, 1979, disponibile al link. In italiano, ed. Bollati Borighieri 2021, intr. di T. Pievani.
Metodi didattici
Questo insegnamento aderisce al programma di Didattica digitale innovativa (DDI). Saranno caricati in piattaforma Virtuale materiali e documenti di varia natura (punto 1 della Bibliografia). Le lezioni saranno registrate e rese disponibili con un link da Virtuale (le registrazioni restano disponibili per l'intero anno accademico). Chi ascolterà le lezioni in differita, potrà inviare le proprie domande e/o osservazioni via forum (Virtuale) o via e-mail (p.govoni@unibo.it).
Come accennato nella sezione Contenuti, questo insegnamento si svolgerà con approccio interdisciplinare e in forma in larga misura seminariale, anche in dialogo con (in date che saranno caricate in piattaforma):
- (20 novembre) Lucia Tedesco, laureata in Scienze filosofiche sul caso del petrolchimico di Marghera e attualmente dottoranda presso l'Università di Torino e la Fondazione Bruno Kessler (Trento). Con Lucia discuteremo anche di come muoversi per proseguire gli studi oltre la magistrale, a sud delle Alpi o altrove.
- (22 novembre) Marco Boscolo, giornalista scientifico e scrittore, docente UniBo.
- (27 novembre) l'ing. Andrea Bottazzi,dirigente Tper con una formazione anche filosofica e nelle scienze sociali, che di scuterà con noi del 'caso Bologna': sviluppo ecologico del trasporto elettrico urbano, smart cities e approcci STS in azienda. Sarà l'occasione anche per parlare degli sbocchi professionali.
- (29 novembre) - Beatrice Clementi, studentessa di Biodiversità e Evoluzione, e Marco Colafemmina, laureato in Scienze filosofiche, attivista ambientale e laureando al Master's Degree in Political Ecology . Degrowth and Environmental Justice, Universitat Autònoma de Barcelona, con i quali parleremo di esperienze all'estero, approcci interdisciplinari agli studi e allo svolgimento della tesi magistrale;
Anche attraverso gli scambi con le e gli ospiti, questo insegnamento mira a sostenere l'autonomia nei processi educativi, le pratiche di autovalutazione e collaborazione tra pari e con la docente. Per quanto possibile proveremo a eludere l’approccio tradizionale in tre fasi: lezione frontale, apprendimento autonomo, verifica. Cercheremo di adottare almeno in parte pratiche come il cosiddetto ‘cooperative learning'. Obiettivi: facilitazione dei processi di approfondimento e comunicazione di quanto discusso in aula e studiato autonomamente; allenamento al lavoro di gruppo; contenimento della competitività e dell’ansia da prestazione a favore della soluzione comune di dubbi e problemi. Con questi obiettivi organizzeremo attività tra pari che sono parte fondamentale di questo insegnamento.
Chi frequenta presenterà in aula – singolarmente o in gruppi – uno dei testi in programma, oppure approfondirà un tema attinente all’insegnamento e concordato con la docente, che terrà ampiamente conto di queste attività nella valutazione finale.
Chi frequenta potrà (se vuole) partecipare a una prova scritta da caricare in Virtuale alla fine delle lezioni (ma entro 7 giorni dalla fine del corso). Seguendo una traccia, si tratterà di argomentare in modo personale – anche a partire dai propri appunti e usando le risorse in rete, correttamente citate – quanto discusso a lezione e esposto nelle relazioni a cura dei gruppi. Anche di questa prova si terrà ampiamente conto ai fini della valutazione finale.
Chi non potrà seguire le lezioni si atterrà semplicemente allo studio dei testi in bibliografia e in piattaforma. Come già scritto, per costoro saranno messe a disposizione le registrazioni delle lezioni.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
La prova finale è orale.
Ogni anno organizzo sei appelli: uno a settembre (prima dell'inizio delle lezioni); uno a dicembre (alla fine dei corsi); due tra gennaio e febbraio (nella pausa della didattica); uno a primavera inoltrata; due nella sessione estiva.
A partire da un tema a scelta, si tratta di rispondere a due o tre domande sui materiali elencati nella sezione “Testi/Bibliografia”. La durata del colloquio è indicativamente di 20 minuti.
Il punteggio eventualmente conseguito con le attività in aula (che non ‘scade’ nel tempo) si somma al voto dell’orale.
Criteri di valutazione: la valutazione tiene com'è ovvio conto della conoscenza di tutti i testi in programma, ma soprattutto della capacità di argomentare in modo personale, coerente e sintetico quanto studiato.
Per ulteriori informazioni si rimanda al Regolamento didattico di Ateneo, in particolare all’art. 16.
Persone con disabilità e DSA
Le persone con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento hanno diritto a speciali adattamenti in relazione alla loro condizione, previa valutazione del Servizio d’ateneo per le studentesse e gli studenti con disabilità e DSA. Si prega di non rivolgersi alla docente, ma di contattare il Servizio per un appuntamento. Sarà cura del Servizio stabilire quali adattamenti si rendono opportuni. Maggiori informazioni al link.
Strumenti a supporto della didattica
PowerPoint; piattaforma e-learning.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Paola Govoni
SDGs




L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.