93270 - STORIA REGIONALE DEL MONDO ANTICO (1)

Anno Accademico 2024/2025

  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Storia (cod. 0962)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente conosce la storia di una realtà regionale del mondo antico, attraverso l'esame diretto di varie tipologie di fonti (letterarie, epigrafiche, archeologiche e documentarie in genere) e possiede anche una metodologia di ricerca che consente di affrontare varie tematiche inerenti l'antichità e concernenti in particolar modo le istituzioni, la società e fenomeni di interazione culturale. È in grado di descrivere e illustrare le diverse dimensioni degli incontri culturali attraverso casi specifici e di comprendere i contesti multiculturali. Sa ascoltare, comprendere e comunicare con rispetto di culture e punti di vista e diversi e riconoscere le relazioni tra diverse discipline.

Contenuti

Il corso indaga la geografia e la storia antica del territorio dell’attuale Emilia-Romagna, corrispondente quasi del tutto alla regio octava augustea, inserito all’interno di un contesto più ampio, la dimensione adriatica prima e la dimensione dell’Italia romana poi. La regione è scelta come esempio per vedere la realizzazione locale di una realtà più ampia, quella della conquista romana e del conseguente stato, secondo il motto "Ricercare nel piccolo, scoprire il grande".

I contenuti del corso saranno così suddivisi:

Introduzione concettuale e metodologica (circa 6 ore):

  • Interconnessioni tra storia generale e storia regionale; l’approccio recente della global history (circa 2 ore);
  • Le diverse tipologie di fonti disponibili e la loro utilità per la storia regionale (circa 2 ore).
  • La percezione dello spazio dell’Emilia-Romagna nella riflessione antica, la differenza fra geografia e corografia (circa 2 ore);

La fase preromana (circa 3 ore):

  • Ricostruzione delle vicende storiche e degli aspetti socioculturali precedenti la conquista romana della pianura padana, con particolare riguardo alle culture terramaricola, villanoviana, etrusca e gallica (circa 3 ore);

La geografia antica della regione (circa 6 ore):

  • Lettura critica di passi di autori greci e latini relativi alla geografia della regione Emilia-Romagna a partire dall’età preromana (circa 4 ore);
  • Analisi di altre tipologie di documenti (itinerari, fonti letterarie) utili a delineare un profilo geografico più completo della regio octava (circa 2 ore).

La regione nello stato romano (circa 15 ore)

  • La conquista romana della pianura padana, motivazioni storico-politiche e differenze tra la I e la II fase (circa 3 ore).
  • La nascita dei centri principali, colonie e municipi, e l’organizzazione dello spazio da parte dei Romani (circa 4 ore);
  • La realtà geografica dell'Italia romana e la sua suddivisione in regiones a cura di Augusto (circa 2 ore);
  • La vita delle città (aspetti socioeconomico, religioso, istituzionale) ricostruita sulla documentazione epigrafica con esempi dai principali centri demici della regione (circa 4 ore);
  • Il passaggio alla Tarda Antichità (circa 2 ore).

Testi/Bibliografia

Per gli studenti frequentanti:

  1. S. Magnani, Geografia storica del mondo antico, Bologna: Il Mulino 2003.
  2. D. Rigato, M. Vitelli Casella, Le modalità insediative e lo sfruttamento del territorio nella regio VIII: l’apporto dei documenti epigrafici, in C.S. Fioriello e F. Tassaux (a cura di), I paesaggi costieri dell’Adriatico tra Antichità e Altomedioevo, Atti della Tavola Rotonda di Bari (22-23 maggio 2017), Bordeaux: Ausonius Editions 2019, pp. 115-133.
  3. L. Cracco Ruggini, La storia locale nella storia dell’impero romano, in C. Violante (a cura di), La storia locale. Temi, fonti e metodi della ricerca (Congresso della Soc. St. Pisana, Pisa, 9-10 dicembre 1980), Bologna: Il Mulino 1982, pp. 51-70.
  4. Appunti dalle lezioni, integrati dalle slides proiettate al corso.

Per gli studenti non frequentanti:

  1. S. Magnani, Geografia storica del mondo antico, Bologna: Il Mulino 2003.
  2. M. Marini Calvani (a cura di), Aemilia. La cultura romana in Emilia Romagna dal 3° secolo a.C. all'età costantiniana, Venezia: Marsilio, 2000, pp. XVII-103 e 320-342.
  3. Tre articoli, a scelta, sulle città dal volume M. Marini Calvani (a cura di), Aemilia. La cultura romana in Emilia Romagna dal 3° secolo a.C. all'età costantiniana, Venezia: Marsilio, 2000.
  4. L. Cracco Ruggini, La storia locale nella storia dell’impero romano, in C. Violante (a cura di), La storia locale. Temi, fonti e metodi della ricerca (Congresso della Soc. St. Pisana, Pisa, 9-10 dicembre 1980), Bologna: Il Mulino 1982, pp. 51-70.
  5. M.F. Corsi, La discriptio augustea dell'Italia: un tentativo di regionalismo?, «Bollettino della Società Geografica Italiana», Serie XIII, vol. IX (2016), pp. 83-91.

Si raccomanda infine a tutti gli studenti l'uso di un buon atlante storico, come per esempio Atlante storico De Agostini, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2003 [disponibile nella biblioteca di storia antica, sotto la collocazione CONS ATL 36].

In caso di interessi particolari, gli studenti, possono naturalmente contattare il docente per concordare letture alternative a quelle proposte.

Metodi didattici

Lezioni frontali con analisi di fonti letterarie e materiali.Vedi anche sotto nella sezione Strumenti a supporto della didattica

E' prevista una visita guidata al Museo Civico Archeologico di Bologna.


Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica, attraverso il tradizionale colloquio orale, di circa 30 minuti, ha lo scopo di accertare:

  • la conoscenza delle nozioni di geografia antica;
  • la competenza nell'utilizzo delle fonti;
  • la conoscenza delle vicende della regione Emila-Romagna nei contesti preromano e romano;
  • la conoscenza delle realtà locali da vari punti di vista in epoca antica (sopr. romana);
  • la capacità di esposizione in forma orale, in particolare le capacità di sintesi e di organizzazione logica delle argomentazioni e la padronanza di un lessico appropriato.

Per ciascuno dei criteri sopra esposti si può proporre la seguente scala di valutazione, con la loro corrispondenza di voto in trentesimi:

  • Eccellente (30 e lode)
  • Molto Buono (28-30)
  • Buono (25-27)
  • Discreto (22-24)
  • Sufficiente (18-21)

La valutazione sui singoli parametri concorrerà alla determinazione del voto finale. Nella valutazione degli studenti frequentanti si terrà anche conto della costanza e dell’attiva partecipazione alle lezioni.

Più in dettaglio la verifica prevede in genere 3 domande; per gli studenti frequentanti:

  • Una domanda sulle nozioni di geografia antica (sulla base innanzitutto del volume di Magnani, indicato nella bibliografia).
  • Una domanda sulla realtà preromana/conquista romana (sulla base di appunti e bibliografia).
  • Una domanda sull'età romana o tardoantica (sulla base di appunti e bibliografia).

Anche per gli studenti non frequentanti la verifica si articolerà di regola su 3 domande:

  • Una domanda sulle nozioni di geografia antica (sulla base innanzitutto del volume di Magnani, indicato nella bibliografia).
  • Una domanda sulla realtà preromana/conquista romana (sulla base dei testi in bibliografia).
  • Una domanda sull'età romana o tardoantica (sulla base dei testi in bibliografia).

Strumenti a supporto della didattica

Le lezioni prevedono la proiezione di diapositive Power Point (che saranno pubblicate attraverso il sito web del corso, nella piattaforma Virtuale all'indirizzo https://virtuale.unibo.it/) che conterranno le linee guida di ciascuna lezione, ma soprattutto testi e immagini che saranno analizzati e commentati nelle lezioni stesse.

Gli studenti e le studentesse che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi o dispensativi devono innanzitutto prendere contatto con l'apposito ufficio: https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it/per-studenti.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Mattia Vitelli Casella

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere Ridurre le disuguaglianze Città e comunità sostenibili

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.