91194 - HISTORY OF GLOBALIZATION AND CRIME

Anno Accademico 2024/2025

  • Docente: Rossella Selmini
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: SPS/06
  • Lingua di insegnamento: Inglese
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in International Relations (cod. 9084)

Conoscenze e abilità da conseguire

At the end of this course students: will become familiar with the most important categories to understand and explain the intersection between globalization and crime; will acquire knowledge about how globalization processes affect crime in an historical and in a comparative perspective; will be able to analyse and discuss some of the most important “global” types of crime: transnational organized crime and youth gangs

Contenuti

Il corso esplora la relazione tra i fenomeni della globalizzazione, l'evoluzione della criminologia e i fenomeni criminali, e come questa relazione cambia nello spazio e nel tempo. La globalizzazione influenza i fenomeni criminali in svariati modi: creando nuove condizioni e nuove opportunità per nuove tipologie di comportamenti criminali, ridefinendo e modificando comportamenti criminali tradizionali; intensificando la percezione di insicurezza e la paura della criminalità.  La globalizzazione, inoltre, mette in discussione le spiegazioni tradizionali della criminalità e trasforma le strategie del controllo sociale e della sorveglianza. Nel corso si approfondiranno questi aspetti, con attenzione in particolare a questi temi:

Le definizioni di globalizzazione, crimine e controllo del crimine. 

Le teorie criminologiche in prospettiva storica e internazionale: dalle teorie bio-antropologiche alla criminologia contemporanea.

La criminalità come fenomeno globale: il caso della violenza giovanile, in particolare nella forma delle delle bande transnazionali, la violenza di genere,  i crimini contro l'ambiente.

La globalizzazione delle strategie di policing, di sorveglianza e di controllo del crimine.

 

Testi/Bibliografia

Le letture richieste per questo corso sono:

teorie criminologiche:

Frank P. Williams III, Marylin D. McShane, (2018) Criminological Theory, Pearson, 7th ed.

Chapters: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 (only Cohen and Cloward & Ohlin) 8 (no “Master Status and Retrospective Interpretation”, and no “Current Directions”W), 11 (no “Containment Theory”, no “Current Directions”) 13, 14 (only “Modern Social Control Theory”), 15 (only Cultural Criminology).

Roger Matthews & Jock Young (1992) “Reflections on Realism”, in J. Young & R. Matthews (eds.) Rethinking Criminology: The Realist Debate, Sage, p. 1-23.

Michael J. Lynch, Paul B. Stretesky (2013) “Green Criminology”, in F. Cullen & P. Wilcox (eds) The Oxford Handbook of Criminological Theories, Oxford University Press, p. 625-644.

Globalizzzazione, crimine e criminologia:

Francis Pakes (2013) (ed) “Introduction” to Globalization and Criminology: An agenda of engagement, London, Routledge, pp. 1-8.

Robert Reiner (2007) "Neo-Liberalism, Crime and Justice", in R. Roberts and W. McMahon (eds) Social Justice and Criminal Justice, London, Centre for Crime & Justice, pp. 8-21.

Nancy Wonders,(2007) “Globalization, Border Reconstruction Projects, and Transnational Crime”, in Social Justice, 34, 2, pp. 33-46.

Bande giovanili:

Jennifer M. Hazen & Dennis Rodgers (2014) (eds) Global Gangs. Street Violence Across the World, Minneapolis, University of Minnesota Press (Introduction).

John Hagedorn (1998) “Gang Violence in the Postindustrial Era”, in Crime and Justice, Vol. 24, Youth Violence, pp. 365-419.

John M. Hagedorn (2005) “The Global impact of Gangs”, in Journal of Contemporary Criminal Justice, 21 (2), pp. 153-169.

Carles Feixa & Oriol Romanì(2014) “From Local Gangs to Global Tribes:The Latin Kings and Queens Nation in Catalonia”, in D. Buckingham. S. Bregg, M. J. Kehily (eds), Youth Cultures in the Age of Global Media, Basingstoke, Palgrave McMillan, pp. 88-103.

Trasformazioni del controllo sociale e del policing:

Martin Innes (2003) Understanding social control. Deviance, Crime and social order, Maidenhead, Open University Press, chapter 5 “Policing” pp. 63- 79; chapter 7, ”The Architecture of social control”, pp. 95- 110; chapter 8, ”Surveillance”, pp. 112-129.

Michael Cavadino, James Dignan (2006) "Penal policy and political economy", in Criminology & Criminal Justice, 6(4), pp. 435–456

 

I materiali saranno disponibili sul sito del corso.

Ulteriori letture di approfondimento per ogni lezione verranno suggerite durante il corso e caricate sul sito web dell'insegnamento. Per le studentesse e gli studenti  non frequentanti sono previste letture supplementari.

Metodi didattici

Lezioni, attività di gruppo e discussioni, presentazioni delle studentesse e degli studenti, e utilizzo di film e documentari. Il corso è basato su una modalità didattica fortemente interattiva e le studentesse e gli studenti sono invitati a partecipare attivamente ad ogni lezione.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Per gli studenti che frequentano regolarmente (80% di tutte le lezioni), si terrà una prova intermedia (corrispondente al 30% del voto finale), nella forma delle domande brevi, e un paper finale (corrispondente al 70%) del voto finale) sui temi del corso.

Per studenti che non frequentano regolarmente il corso è previsto un esame orale finale basato sulle letture richieste e su ulteriori letture che saranno indicate (si prega di contattare la docente per maggiori informazioni sulle letture supplementari).

Tutti gli esami previsti in questo corso hanno l'obiettivo di verificare la conoscenza degli argomenti del corso, la capacità di associazione tra diverse idee e impostazioni teoriche e di ragionamento critico.

 

Strumenti a supporto della didattica

Power point; materiali audiovisivi (film, documentari) 

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Rossella Selmini

SDGs

Ridurre le disuguaglianze Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.